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Autore: Horse_    25/09/2015    2 recensioni
{Missing Moment di "Una vita senza di te significa non vivere per niente}
In questa raccolta verranno inseriti tutti i momenti, da voi richiesti e da me voluti, della storia di Ian e Nina prima del loro ritrovamento durante l'ottava stagione di The Vampire Diaries.
I°: Meeting.
Inizio a camminare in direzione dell’uscita con un sorriso ad incurvarli le labbra quando sono costretto a fermarmi. Qualcuno mi ha costretto a fermarmi schiantandosi contro il mio petto. Un secondo dopo mi ritrovo in ginocchio preoccupato per le condizioni della ragazza che si trova a terra. Si, è una ragazza. Spero solo che non si sia fatta niente.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                      Nian's story.



Just Friends?


Sono ormai tre mesi che ho lasciato Megan e la mia vita non potrebbe andare meglio di così, veramente. Mi sento finalmente libero e ho ripreso di nuovo la mia vita in mano, posso fare qualsiasi cosa. Amare una persona significa stare bene, ridere fino alle lacrime, avere intesa, provare un sentimento così forte che alle volte non ti permette nemmeno di respirare e, ahimè, con Megan non era così. Forse non lo è mai stato, forse eravamo solo amici che hanno provato a stare insieme, ma alla fine non ha funzionato. 

Certo, all’inizio sono rimasto un po’ spaesato, confuso, spossato. La mia routine prevedeva Megan nel mezzo e ritrovarmi da solo mi ha fatto uno strano effetto, ma in poco tempo mi ci sono abituato ed ora sono qui, più felice che mai. Per essermi ripreso così velocemente da questa separazione dovrei ringraziare una sola persona in particolare, una persona che mi fa stare veramente bene, che mi fa ridere e mi riporta indietro ai tempi migliori, a quando ero un giovane Ian spensierato che non si preoccupava di nulla.

No, non è Paul. Certo, dovrei ringraziare anche lui perché mi ha veramente tirato su il morale più di qualche volta a suon di birre e bicchieri di bourbon -parecchi bicchieri di bourbon- fino a farmi ubriacare come un quindicenne, ma non è lui quella persona.

E’ Nina, la mia Bambi. Odia quel soprannome, me lo rinfaccia ogni santo giorno dalla prima volta che ci siamo visti, ma so che le piace. La vedo sorridere di sbieco ogni volta che la chiamo così, ormai è diventato il nostro rituale. In compenso lei mi chiama Smolder, non so da dove le sia venuta fuori questa idea, ma ho accettato. 

Anche tu devi avere un soprannome, Ian, uno particolare. Non puoi inventarti solo tu nomignoli strani!” aveva ribattuto durante una pausa pranzo parecchio imbronciata. Da lì era nato Smolder, il mio nuovo soprannome. Non mi piace molto, lo trovo un po’ infantile e parecchio strano, ma quando lo pronuncia Nina mi sembra il più bel suono del mondo.

Quella ragazzina mi ha stregato, letteralmente. Lavoriamo insieme da quasi un anno, abbiamo trascorso così tanto insieme da conoscere praticamente ogni cosa dell’altro e, indipendentemente dalle previsioni, siamo diventati amici, veramente ottimi amici. Nessuno l’avrebbe mai detto, lei mi odiava. Ma tra odio e simpatia c’è una linea sottilissima.

Anche tra odio e amore. Nina mi piace, veramente. Ma non mi piace nel senso del solito sentimento che provi per ragazze simpatiche, mi piace veramente tanto. E’ tutto quello che ho sempre cercato in una donna, a parte la differenza di età, quello potrebbe essere un problema.

Potrebbe essere un problema per chiunque, ma non per me. A me non importa che sia più giovane di me di undici anni, lei mi piace. 

Ma è fidanzata, felicemente fidanzata. Ben si chiama, da quello che mi ricordo. La prima volta che l’ho visto è stato alla sua festa di compleanno e, come ogni fidanzato, le stava sempre attorno. Non è mica scemo, nessuno mollerebbe Nina per qualche istante, nemmeno io lo farei, ma forse sto diventando troppo possessivo. 

Lei mi considera solo un amico. Entro nella sala da pranzo, una normalissima sala in cui pranziamo sempre tutti insieme, e mi guardo attorno alla ricerca della ragazzina, ma non la trovo da nessuna parte. Dov’è andata? L’ho salutata questa mattina, ha girato sicuramente qualche scena.

 

«Paul, sai dov’è Nina?»

 

Paul alza la testa dal piatto e mi fissa tenendo la forchetta a mezz’aria. Scuote il capo.
 

«Molto probabilmente sarà in camerino, starà finendo di cambiarsi.» interviene Candice sedendosi accanto a mio fratello.

«Va bene, vado a dirle se viene qui.»

 

Mi congedo così e, sotto lo sguardo un po’ attonito di Paul, esco dalla sala e mi dirigo verso il camerino di Nina, quello vicino al mio. Busso piano alla porta così le darò il tempo di rispondere con calma, ma non risponde nessuno. Busso ancora una volta, leggermente più forte, ma anche questa volta nessuno risponde. Appoggio l’orecchio sulla porta in modo da sentire se c’è qualcuno dentro, ma nulla. E se le fosse successo qualcosa? Devo controllare, assolutamente, anche perché non è da nessun’altra parte. Afferro la maniglia e la giro, aprendo così il camerino. La luce è soffusa e scorgo l’esile figura di Nina sdraiata a pancia in già sul divano di pelle nera. I capelli le ricadono lungo il volto, coprendogliene buona parte, e sembra stia dormendo.

Mi ricredo non appena vedo che alza leggermente la testa, poi si rituffa sul cuscino.

 

«Non voglio parlare con nessuno…» mormora con una voce da oltretomba.

 

Che cosa le è successo? Questa mattina mi sembrava che andasse tutto bene, che lei stesse bene. Io non le ho fatto niente, non mi sembra. Mi avvicino piano a lei e mi inginocchio per arrivare alla sua altezza, ma lei non da nessun segno di vita. Le picchietto piano il braccio facendola irritare.

 

«Non vuoi parlare nemmeno con me?» le domando dolcemente.

 

Sa che se ha qualche problema può parlarne liberamente con me, io ci sono sempre per lei. 

 

«Non ne ho… Voglia…» mormora non staccando la testa dal cuscino.

 

Ma io si, non voglio vederla così giù di morale. Voglio vederla sorridere, ridere (perché Nina ha la risata più bella di tutto il mondo) e fare battute, non in questo stato. Che stia male? Qualcuno della sua famiglia sta male?

Le accarezzo piano un braccio togliendole dal viso la massa castana di capelli che mi impediva di vederla completamente. Mugugna qualcosa di incomprensibile, ma non parla. Mi siedo per terra e appoggio la schiena contro il bracciolo del divano continuando a guardarla.

 

«Che cos’è successo?» le domando, ancora. «Mi sto preoccupando, Nina.»

 

E la chiamo con il suo nome quando sono veramente preoccupato. Questo lo sa, ma non dice nulla.

 

«Stai male? Chiamo un medico?» le domando apprensivo.

 

Scuote la testa, ma non la alza comunque.

 

«Un medico non può curare un cuore spezzato

 

Cuore spezzato? Chi è che le ha fatto questo? Nessuno può farle del male, nessuno. 

 

«No, credo di no.» mormoro dandole un buffetto sulla guancia. «Ma io si, sempre se ne vuoi parlare.»

«Ben mi ha lasciata, un’ora fa…» mi dice.

 

Questa rivelazione mi fa sgranare gli occhi e spalancare la bocca all’inverosimile. Quel coglione l’ha lasciata? Ha lasciato una ragazza come Nina? Ha lasciato Nina?

Ma è impazzito! Gli uomini farebbero la guerra per una donna come lei, questo lo posso assicurare. E’ una donna splendida, nessuno potrebbe mai staccarsi da lei, è in grado di far innamorare tutti, compreso me. Si, forse… Si… Nina mi piace veramente.

 

«Per un motivo stupido… Lui ha detto che non poteva essere diviso con qualcun altro…»

 

Alza il capo dal cuscino e mi scontro con i suoi occhi pieni di lacrime. Mi piange il cuore a vederla così distrutta, lei dovrebbe essere felice. 

Nina era innamorata di lui, ne sono sicuro, e mi sembrava che anche lui lo fosse, ma, evidentemente, mi sbagliavo.

Poi… Diviso in che senso? Nina non è una ragazza che va con il primo che capita, no. 

 

«Non capisco…» mormoro.

«Ha detto… Ha detto…» inizia a singhiozzare sulla mia spalla.

 

Le accarezzo piano la testa e mi giro in modo da poterla abbracciare. Si appoggia contro il mio petto lasciandosi coccolare. Le accarezzo piano la schiena mormorandole parole di conforto, anche se, in questa situazione, non so veramente che cosa dire. Certo, ho vissuto anche io una separazione, ma era voluta, da entrambi.

 

«Cos’ha detto?» le domando.

«Ha detto che… Che finché ci saresti stato tu sarebbe stato impossibile continuare…» mormora.

 

Io? Che cosa c’entro io? Non mi sono mai messo in mezzo tra di loro, mai. Ho sempre trattato Nina come un’amica, non ho mai fatto niente per farlo diventare gelosa. E’ vero che io e Nina passiamo veramente molto tempo insieme, ma non mi è mai sembrato di andare oltre.

 

«E’ convinto che io ti ami…» mormora scuotendo piano il capo. «Ma è un ragionamento assurdo… Io e te siamo solo amici, vero?»

 

Amici.

Solo amici

Suona veramente male questa parola. Considero veramente Nina un’amica? Non posso negare a me stesso di non essere attratto da lei perché lo sono. Provo un sentimento molto forte per lei, ma ero convinto di tenerlo per me. Ero convinto di essere riuscito a nascondere tutto.

 

«Si, certo.» le dico inghiottendo anche le altre parole che premevano per venire fuori.

 

Se lei mi considera un amico non posso destabilizzarla con altro. 

 

«E’ quello che gli ho detto anche io, ma non ha voluto… Non ha voluto sentire ragioni…» mormora tirando su con il naso. «Ha detto che… Che non voleva dividermi con altri…»

«Magari si è sbagliato, si risolverà tutto.» provo a rassicurarla.

 

Nina si stacca da me e scuote la testa, un po’ amareggiata e un po’ decisa.

 

«No, non tornerà tutto come prima. Mi ha detto di scegliere…» mi spiega.

 

Scegliere. Immagino già che cosa sia l’argomento della scelta.

Me e Ben. Se è qui vuol dire che o non ha scelto, o ha scelto Ben ed è qui per dirmelo o ha scelto me.

Perché me? Siamo solo amici, no?

 

«Non potevo scegliere tra te e lui…» mormora abbassando lo sguardo. «Lui mi ha detto che non avremo più… Che non avremo più dovuto vederci fuori dal set, io e te… Ma io ci tengo a te, non posso rovinare tutto così.»

 

E questo piccolo discorso mi fa sorridere e mi fa sciogliere leggermente il cuore. 

La mia piccola Bambi.

 

«Quindi, tu…»

 

Lascio la frase in sospeso, voglio che sia lei a parlare.

 

«Gli ho detto questo e lui mi ha… Mi ha lasciata… Mi ha lasciata per questo stupido motivo…» mormora gettandosi di nuovo con la testa sul cuscino del divano.

«Se ti ha messo davanti ad una scelta importante vuol dire che non ti amava, ognuno è libero di fare quello che vuole.» le dico serio.

«Non lo so… Fa male però…» mormora.

 

Le accarezzo una guancia dandole un colpetto sul naso. La faccio sorridere, almeno un po’.

 

«Passerà, troverai un uomo che ti vorrà veramente bene, te lo meriti.» le dico dolcemente alzandomi da terra. Le porgo una mano e lei, titubante, l’accetta. «Ho io il rimedio per questa situazione, ti porto a mangiare al McDonald

 

Gli occhi di Nina, prima leggermente umidi, si illuminano facendomi ridacchiare. Quando le viene nominato il cibo stacca la spina da tutto, peccato che non sappia cucinare.

Voglio solo vederla di nuovo ridere, voglio vederla stare bene.

 

«Davvero?» mi domanda timida facendo una buffissima smorfia.

«Certo e solo perché sei tu. Sai che non amo molto quel cibo.» le dico prendendola a braccetto. «Ritieniti fortunata, nell’Happy Meal ci sono le sorpresa della Disney!»

«Non prenderò un Happy Meal, Smolder…» borbotta.

 

Si stacca da me e, dopo aver afferrato la giacca, corre verso la porta, poi si gira verso di me con sguardo furbo. 

 

«Ian, puoi prendere tu l’Happy Meal? Sono sicura che troverai Bambi.» mi dice sorridendo sorniona. «E ovviamente lo darai a me.»

 

Scappa via ridendo, mentre io mi affretto a seguirla scuotendo la testa.

Non cambierà mai, ma è proprio per questo che la amo.



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Dopo aver aggiornato la long Nian eccomi qui ad aggiornare (finalmente direi!) questi Missing Moments :)
Volevo aggiungere un momento di quotidianità dei Nian e non fare subito le cose seriamente, anche se questo è molto importante. Siamo quasi un anno avanti rispetto al primo Missing Moments e Ian, da fidanzato, è passato ad essere single, ma è felice. Nina, invece, viene lasciata da Ben (fidanzato di Nina, lo era per davvero, ma sinceramente non so chi sia) perchè quest'ultimo sostiene che ci sia qualcosa tra Ian e Nina ed, effettivamente, ha ragione, ma, mentre Ian comincia ad ammetterlo, Nina in qualche modo si rifiuta, ma nel prossimo capiremo anche il suo punto di vista.
Ringrazio le cinque ragazze che hanno recensito lo scorso Missing Moments e spero di trovarne anche molte altre, alla prossima <3

 
  
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