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Autore: uffauffauffa    26/09/2015    3 recensioni
La saga della Meyer narrata da Leah Clearwater
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leah Clearweater, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Più libri/film
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Dedicato a Greta.



 

Breaking Dawn (capitolo 18)

Vigilia

 

 

Mamma sta allestendo un vero e proprio banchetto per domani. Sembra allegra. Devo sforzarmi di non rovinare anche questo Natale. Spero di riuscire a sopportare la visione di Emily e Sam mentre si scambiano tenerezze. Ma soprattutto spero che Jacob ed Edward si facciano gli affari propri e siano troppo occupati con le loro relative compagne per leggere nella mia mente. Per Jake non è un problema. L'imprinting inibisce i sensi e ti fa vedere solo lei. Faccio ancora fatica a digerire che la sua anima gemella sia una mezza vampira, un nemico della nostra razza. A questo punto credo proprio che Billy Black abbia ragione sul mio conto. C'è qualcosa che non va in me.

Sospiro appena per non farmi sentire da mia madre ripensando alle parole -anima gemella-. Credevo che Sam ed io lo fossimo. Ogni volta che ripenso a questo mi aggrappo all'idea che se non mi trasformavo potevo essere io la scelta di Sam. Jacob mi rimprovera quando sente che ancora ci penso. È cambiato ancora dopo l'imprinting. Prima non lo voleva considerandolo un sentimento fittizio. Ora non la pensa più così. Lo vedo nella sua mente, nel suo modo di ragionare. E lo noto anche da come mi guarda. Con pena perché non riesco ad accettare che mia cugina e il mio ex erano destinati a stare insieme dalla nascita.

Sospiro più forte e questa volta lei mi sente.

 

“Tesoro tutto bene?”

“Si, certo”.

 

Mi osserva con la solita espressione, un misto di compassione e tristezza. Perfetto ho già rovinato la Vigilia di Natale a mia madre. Cerco di cambiare discorso ma è lei a prendere la parola.

 

“L'altro ieri sono andata al cimitero a trovare tuo padre. Era da un po' che non andavo. Pensavo di trovare la tomba sporca, l'erbaccia che la faceva da padrona e i fiori oramai secchi. Ma con mia sorpresa non è stato così. Qualcuno se ne è occupato e credo anche di sapere chi sia stato”.

 

Mi accarezza appena la mano infarinata.

 

“Grazie tesoro per esserti sempre presa cura di lui”.

“Ti sbagli mamma non...”

“Leah non fingere con me. So che sei stata tu. Seth anche se ha un grande cuore come te non è tipo da pensare a queste cose e non credo se ne siano occupate altre persone”.

“Dimentichi Emily”.

 

Mia madre sospira appena.

 

“Non è stata lei. In tutta onesta ho chiesto subito a tua cugina, ma mi ha detto di no. Sono stata una sciocca a non pensare subito a te. Avevi un rapporto davvero splendido con tuo padre”.

 

Talmente bello che alla fine l'ho ammazzato. Trattengo a stento le lacrime e cambio discorso.

 

“Come mai non hai chiesto a Emily di aiutarti? Lei è un ottima cuoca”.

“Perché volevo stare un po' da sola con te, proprio come ho fatto con tuo padre. E poi non è vero che tu sei meno brava di lei tesoro”.

 

Giro le spalle a mia madre con la scusa di infornare i panini e nascondere la mia diffidenza. Non riesco a capire dove vuole andare a parare. Da qualche anno il nostro rapporto si è incrinato. Sapevo che la madre di Emily era venuta a trovare sua figlia e deve aver ripetuto per l'ennesima volta a mia madre, che la mia presenza feriva sua figlia, che era meglio se mi allontanavo da La Push. Forse sta semplicemente cercando di dirmi che non posso più restare nella riserva. È una cosa che avevo già in mente di fare dopo il diploma, ma forse me ne andrò prima quando la questione dei succhiasangue italiani si sarà risolta. Non sarà semplice. Noi mutaforma siamo legati da un filo invisibile al territorio. Forse solo l'imprinting lo può spezzare, e poi ho promesso a mia cugina che sarei stata una delle damigelle.

 

“Ho fatto una lunga conversazione con tuo padre tesoro mio e ho riflettuto su molte cose”.

“Non devi preoccuparti mamma ho già deciso di...”

“Ti prego lasciami finire”.

 

Mamma perché non lo dici chiaro è tondo: 'Leah non puoi più rimanere qua'. Senza tanti giri di parole.

 

“Io ti devo delle scuse bambina mia”.

 

La guardo stupefatta e lei sorride appena. Non era questo che mi aspettavo.

 

“Non mi devi niente mamma. Sono io che sono stata odiosa rovinando la vita a tutti”.

“Non hai rovinato la vita di nessuno tesoro. Semmai siamo stai noi a rendere difficile la tua. Io ad esempio nonostante tu sei mia figlia ho sempre dato il mio appoggio incondizionato prima a Emily e poi agli anziani...”

“Era inevitabile mamma. Dopo la morte di papà sei diventata una di loro e con Emily... conoscevi il segreto”.

“Questo non mi giustifica. Eri tu ad avere più bisogno di me. Emily aveva Sam, gli anziani... Anche se ero rimasta l'unica donna della riserva a conoscenza del segreto non dovevo trascurarti. Ho sbagliato”.

“Anch'io ho le mie colpe mamma”.

“No tesoro. La tua rabbia era più che giustificata. E lo è ancora. Ti consideravo solo una ragazzina. Mi ripetevo in continuazione che avresti avuto altre storie dopo la rottura con Sam solo per giustificare la mia decisione di appoggiare lui ed Emily e difenderli”.

“Difenderli?”

“Si. Da te e dalle malelingue. Pensare che potevi parlare male di lei soprattutto dopo il suo incidente è stato il mio più grosso sbaglio. Alla fine sei tu quella che ha subito un umiliazione dopo l'altra. Sono stata davvero stupida. Mi sono comportata come se non ti conoscessi veramente. Perdonami se puoi”.

 

Giro nuovamente le spalle a mia madre. Non deve vedermi piangere.

 

“Tuo padre era arrabbiato con me. Mi rimproverava spesso, perché non riuscivo a starti vicino come meritavi. Sei sempre stata un libro aperto per lui. Diceva che non era giusto nasconderti tutto, ma io non facevo che ripetere che la legge sulla riservatezza non doveva essere infranta. Dicevo questo ma nemmeno io dovevo esserne a conoscenza come Sarah Black e Bella...”

 

Isabella Swan. Ho saputo che il padre di Jacob ha giustificato il comportamento del figlio dicendo al consiglio degli anziani che quella ragazza ha saputo tutto per caso. Che suo figlio le aveva raccontato delle cose ancora prima della sua trasformazione in lupo, che è stato un semplice errore... Leggendo nella mente di Jake però ho capito che anche se non in maniera esplicita dopo essersi unito al branco di Sam, ha fatto capire a quella ragazza che cosa era diventato. L'ho detestato. Lui e gli altri, perché sapevo che se non mi trasformavo non mi avrebbero detto niente continuando a prendermi in giro, rispettando la legge solo quando volevano loro.

 

“Tuo padre aveva ragione su tutto. Anche per quanto riguardava la sua rabbia per l'imprinting di Sam. Diceva che non era giusto che lui lo aveva avuto con Emily e non con te. E anche qui a giustificare il tutto con il destino che aveva scelto tua cugina perché era lei la sua anima gemella. Ma come mi ripeteva sempre tuo padre se non si trasformava si sarebbe sposato con te e sareste stati felici. Diceva che anche voi eravate anime gemelle”.

 

Adesso è lei a piangere.

 

“Non lo avevo capito bambina mia, nemmeno dopo il tuo sfogo il giorno della tua prima trasformazione. La verità è che per me era più semplice stare vicino a Emily, darle il mio appoggio... giustificando tutto. Ma così facendo ti ho umiliata anch'io preferendo lei a te. Mi dispiace tanto di averti lasciata da sola, di non aver fatto nulla per aiutarti a superare quel fardello e gli altri. Non vedevo nemmeno tutti gli sforzi che in realtà facevi e che continui a fare giudicandoti solo una ragazzina capricciosa. Ho sbagliato tutto tesoro mio”.

 

Si ferma a prendere fiato. Ha gli occhi rossi e il viso rigato dalle lacrime.

 

“Forse non riuscirò a ricucire il rapporto, ma voglio che tu sappia che non ho mai smesso di volerti bene. Per questo ti chiedo di non allontanarti troppo dalla riserva. So che non te la senti più di stare qua, ma non sopporterei di essere divisa da te da km e km di distanza. Mi rendo conto che ti sto chiedendo tanto, ma ti prego non allontanarti dalla tua famiglia”.

 

La guardo ora nonostante stia versando lacrime su lacrime proprio come lei. Mi abbraccia forte e io ricambio. Quanto tempo è passato dall'ultimo abbraccio? Troppo visto che non lo ricordo.

Alla fine ritorniamo a pensare al banchetto di domani. Mia madre ha un sorriso dolce e triste allo stesso tempo e non smette di piangere silenziosamente proprio come me.

 

“Tesoro, se non te la senti domani di festeggiare inventerò una scusa. Immagino che per te sarà molto dura vederli assieme. Questo vale anche per il matrimonio di tua cugina. Le parlerò io, sono sicura che capirà”.

“Credo di riuscire a sopportare la loro visione domani e poi bisogna tenere a bada il branco di Jake. E per la questione del matrimonio, l'ho promesso a Emily. Non posso tirarmi indietro. Non posso farle questo”.

“Hai un grande cuore bambina mia proprio come tuo padre. Lui ripeteva spesso dal giorno della tua nascita che eri luminosa. Che emanavi luce”.

 

 

Spero che il capitolo vi piaccia e di non aver fatto un ritratto troppo melodrammatico di Sue. Al solito metto sempre il mio punto di vista sull'amore di Sam per LEAH ed Emily.

  
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