Anime & Manga > Death Note
Segui la storia  |       
Autore: Near_chan    13/02/2009    6 recensioni
Mello e Near. Una storia diversa: niente Kira, niente SPK, niente di niente. Semplicemente loro, due adolescenti ricchi e un po’viziati alle prese con una convivenza difficile e intrigante.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Matt, Mello, Near
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

MELLO & NEAR

POV MELLO

-Vieni qui immediatamente, peste bianca- strillo, con tutta la voce che ho.

Ma come diavolo si è permesso? Ho appena trovato Near nella mia camera dei giochi. Inammissibile.

-Mello, scusa, io non…-

Mi avvicino con fare minaccioso: sono più alto di lui di almeno cinque centimetri e, approfittando del vantaggio, lo prendo per i capelli costringendolo ad entrare in cameretta.

-M-mi fai male-

Lo ignoro e mi affretto a chiudere la porta. Non a chiave, ovvio, altrimenti se ci scoprono ci ammazzano.

-Adesso stammi bene a sentire: la prossima volta che ti vedo trafficare tra le mie cose, ti spacco la faccia, chiaro?-

-Ma non sapevo che erano cose tue!-

-Chiaro?-

-Ma…-

-Chiaro?- urlo tanto che mi brucia la gola.

-Cristallino-. Sbuffa.

-ma come ti permetti?-

-Che ho fatto?- mi chiede seccato.

-Tu lo sai che in questa casa sei il secondo, vieni dopo di me, comando io! E io dico che non puoi sbuffare quando ti rimprovero-.

Lo spingo a terra, sedendomi a cavalcioni su di lui, cercando di fargli più male possibile.

-Mello, smettila!-

-Come ti permetti?-

La mia mano fende l’aria rapidamente, chiudendosi a pugno e finisce per scagliarsi contro il suo visetto pallido.

Lo sento gemere forte e, felice, mi preparo a colpire di nuovo, quando una sua mano arriva ai miei capelli, tirandoli con forza.

Gli occhi mi pizzicano fastidiosamente, cazzo fa male!

-Lasciami immediatamente!-

-Chiedimi scusa- Mi ordina con tono piatto ma sicuro.

-Io a te?-

 

Prima che la situazione possa degenerare, la porta si apre con un cigolio inquietante. Fa che non sia papà! Tutti tranne papà!

-Mello!- la voce stridula di Halle mi perfora le orecchie. Che culo! Papà non c’è ancora, basta che questa non glielo va a dire.

-Cosa state combinando, Mello?-

Mello! Mica Near? Quando si tratta di sgridare si fa sempre e solo il mio nome. Si perché lui è giustificato, piccolo!

-In punizione entrambi-.

Sparisce all’istante, lasciandoci da soli.

 

Comodamente seduto sulla poltroncina beige, con le gambe distese e le braccia intrecciate dietro la testa, fisso il soffitto insistentemente, senza curarmi di Near e di cosa cavolo voglia fare.

Ho altro a cui pensare: la mamma se ne è andata, più o meno due anni fa e papà ha sempre qualcosa da fare. Occuparsi del suo unico figlio, del suo unico erede sarebbe troppo. E poi mi molla questo cosa in giro per casa. Orribile.

 

POV NEAR

Mello si è rintanato nel suo mondo di cioccolata, quindi a me non resta che trovare altro da fare.

Mi siedo in un angolo della camera, cercando di non dare fastidio. Non provo neppure a prendere i miei giochi: potrei irritarlo e finiremmo col picchiarci ancora.

Non che io abbia paura di Mello, sia chiaro: il problema è che se Halle lo dicesse a mamma e a suo padre, loro ci punirebbero e non mi va!

Inizio a stropicciare inconsciamente le maniche della camicia, mordicchiandomi il labbro inferiore: sono passati tre mesi da quando la mia “cara” mammina, dopo aver divorziato con il mio padre biologico, si è trasferita a casa del suo nuovo ragazzo, nonché padre dell’incubo biondo.

 

-Ragazzi, a tavola!- Una voce stridente ci raggiunge dal piano inferiore. È ancora Halle.

Una bionda niente male, a detta di Mello, ma troppo rompicoglioni. La odia, decisamente.

Io non sono estremista come lui, ma una governante del calibro di Halle non è semplice da sopportare: troppo invadente, logorroica e a volte un po’bastarda. Secondo me ci gode a vedere Mello e me nei guai.

-Ascolta bene: IO mi siedo al solito posto, TU il più lontano possibile, chiaro?-

La voce di Mello mi arriva forte e chiara. Sarà perché è a mezzo centimetro da me. Ma che ha paura che non sento???

-Io mi siedo dove sono sempre stato fino ad ora-

-No che non lo fai! Lo sai, quando ci sono loro dobbiamo fingerci amici, ma ora che non ci sono, tu mi devi ubbidire! Dopotutto sono più grande io. E poi la casa è più mia che tua!

-Certo-.

La casa. Chiamala villa, castello, palazzo, condominio, torre, fortezza. Ma casa mi pare un po’riduttivo. A questo proposito io avrei una domanda: perché cavolo dobbiamo dividere la stanza se ce ne sono come minimo altre sette vuote? Non oso darmi la risposta. “Rispetto, ragazzi, dovete imparare a rispettarvi, solo allora potrete avere gli spazi che meritate!” e intanto ci ammazziamo!

-Mello, Near! Insomma, non costringetemi a salire ancora-.

Halle ci sta ancora richiamando.

Scendiamo in sala da pranzo, camminando il più distante possibile e sedendoci alle estremità del tavolo.

-Oh, nono, non ci siamo, ragazzi! I vostri posti sono questi!-

Indica di fronte a se. In un tavolo di venti posti, dove potevamo mai doverci sedere? Vicini, attaccati!

Roger inizia a servire la cena, mentre Halle ci da qualche direttiva circa la punizione.

-Dunque: la TV, i videogames, i puzzle, i giochi Lego sono off limits-

-Ben ti sta!- gode Mello.

-La dispensa sarà sotto controllo ventiquattro ore su ventiquattro, il che significa che non ci sarà più cioccolata-

-Ben ti sta!- ghigno, scimmiottando Mello.

-Ma muori!-

-Prima tu!-

-Dicevo: siccome Watari non verrà per questa settimana…-

Watari è il nostro maestro. Farci andare a scuola sarebbe stato troppo normale e quindi ci hanno affibbiato un maestro che viene a casa a tenerci lezione. A dire il vero la cosa è piuttosto normale per entrambi, anche prima di questa convivenza forzata tutti e due studiavamo in casa. È tradizione delle famiglie influenti.

-…non avete necessità di uscire dalla stanza per seguire le lezioni. Dato che siete in punizione, ovviamente, non potete scendere né per andare a giocare, né per andare in cortile, né per comprare qualcosa. Informerò il personale che non devono darvi nulla. Dopo cena filate in camera. Vi chiamo io quando dovete scendere e se vi trovo fuori dalla stanza, avverto chi di dovere-.

“Chi di dovere” è il padre di Mello che se ci scopre in punizione ci massacra. Ma se non sbaglio, Roger prima parlava a telefono e ha detto che il signore sarà fuori per un paio di settimane. Meglio non dirlo a Mello, ne approfitterebbe.

Ciao! La mia prima ff...che emozione ^-^. Mi raccomando siate clementi nel giudicare...non sono esperta xd.

Comunque mi rendo conto che da questo inizio non è che si è capito poi molto, le cose si spiegheranno meglio nei prossimi capitoli. Comunque che ne pensate dell'idea?

Datemi un vostro parere, anche solo per farmi sapere se sono sulla strada giusta o meno ^-^.

E scusate il titolo orribile, ma proprio non ho trovato di meglio. Se avete idee fatemi sapere!!!

Un bacio a tutti,

Near_chan

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: Near_chan