Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: EragonForever    28/09/2015    3 recensioni
Salve, eccomi qui con questa nuova fanfiction tutta su Naruto, che ho imparato ad amare e apprezzare. Dunque, vi volevo solo dire che la storia sarà divisa in due parti. Mi è venuta questa idea x creare qualcosa di tutto nuovo. In conclusione ... buona lettura.
*************
In quell'attimo un verso stridulo squarciò l’aria scatenando il panico totale. Selene allora si svegliò, allarmata nel sentire tutto quel frastuono e corse fuori, spalancando gli occhi.
"Oh no ... sta arrivando.", mormorò, preoccupata.
Jamir, il figlio più grande accorse e la guardò con fare incerto.
"Chi? Chi sta arrivando mamma?", domandò.
Lei indicò un punto preciso alle porte del villaggio, dove era comparsa una colonna di fuoco.
"Mistfire ... la Fenice a 14 Code. Se verrà qui distruggerà ogni cosa!", esclamò.
(Dal prologo)
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Le Cronache di Jamila'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 33: "Ora sono pronta a scommettere sulla mia vita"

Il viaggio verso il Villaggio del Tuono fu silenzioso per Jamila. Non proferì alcuna parola. Il suo viso parlava per lei: l'espressione preoccupata e lo sguardo basso e troppi pensieri per la mente.

L'idea di affrontare quella missione di estrema importanza la preoccupava e la spaventava allo stesso tempo e la paura le toglieva persino il sonno. I suoi amici erano davvero molto preoccupati.

La quarta notte di viaggio era di turno di guardia e guardava assorta il cielo stellato.

“Ehi, va tutto bene?”, le chiese Sakura, sedendosi al suo fianco.

A quella domanda Jamila sospirò e si mise una mano dietro la testa.

“Ah, non lo so, a volte si a volte no ... spesso mi chiedo se sia solo normale tensione, anche se la verità non è questa.”, mormorò, incerta.

“E qual'è?” domandò l'Haruno, curiosa.

La Chunin allora abbassò lo sguardo.

“La verità è ... è che ho paura di sbagliare, se questa missione fallisce deluderò le aspettative che l'Hokage si aspetta dal mio Team, e non voglio che accada.”, rispose con un triste sospiro.

“Ma c'è dell'altro ... non è vero?”

Trasalì a quella domanda per poi annuire.

“Si ... c'è, ed è una paura ancora più forte, ossia ... quella di perdervi ... ho già perso la persona più importante che avevo e ... e non voglio perdere anche voi.”, mormorò Jamila, sospirando.

Sakura rimase stupita a quella risposta. Non si conoscevano da molto, eppure Jamila considerava il loro legame già indissolubile, e non avrebbe sopportato la loro perdita. Sorrise con fare rassicurante, mettendole una mano sulla spalla.

“Non temere ... andrà tutto bene vedrai, ne sono certa”

“Lo spero ... lo spero davvero ...”

Più tardi si scambiarono i turni e Jamila tornò a dormire.

Arrivarono al Villaggio del Tuono dopo tre settimane di intenso viaggio e per non farsi vedere si appostarono dietro a un grosso masso.

Il villaggio non era granché, le case erano normalissime casupole di pietra, niente di speciale. Il cielo era un mix tra nuvole temporalesche e una fitta nebbia, sembrava deserto, ma la grossa presenza di chakra diceva il contrario.

“Però, bel posticino.”, commentò Ren, ironico.

“Già.”, fece Kiba, annusando l'aria.

Poco dopo uscirono allo scoperto.

Non fecero neanche in tempo a raggiungere il Villaggio che un gruppo di una cinquantina di persone sbarrò loro la strada, gli sguardi di fuoco. Uno di loro, il capoclan, si fece avanti, aveva l'aria poco amichevole.

“E voi chi siete?”, chiese, scocciato.

“Siamo in missione per conto del Quinto Hokage, veniamo da Konoha.”, rispose l'Inozuka, serio.

“E che cosa siete venuti a fare qui, mocciosi impertinenti mmmh?”, domandò l'uomo, l'aria strafottente.

“Siamo a conoscenza che il vostro Clan Anubis possiede l'abilità di controllare i Cercoteri con una specie di ipnosi. L'Hokage ci manda a chiedervi la vostra lealtà per sconfiggere colui che si fa chiamare Ideki e il vostro contributo sarebbe assai prezioso.”, spiegò Rayal, decisa.

Il capo scoppiò in una fragorosa risata.

“Spiacente, siete arrivati ... troppo tardi. Oh a proposito, vedo che c'è anche la ragazzina, Ideki sarà molto felice di averti ... viva.”, sibilò l'uomo.

Subito Kiba si parò davanti alla ragazza

“Provate solo a toccarla e ve la dovrete vedere con noi.”, ringhiò lui.

“Uhhh sai che paura, devo dire che voi piccoli insolenti non avete ancora capito con chi avete a che fare. Bene, allora mi accontenterò di questo pivello.”, sbottò l'uomo.

In quell'attimo Kiba cadde in ginocchio, paralizzato da una forza misteriosa e poi si accasciò a terra, senza potersi ribellare.

I suoi amici provarono a intervenire, ma bastò la potenza del loro chakra per farli arretrare, e batterono in ritirata a malincuore.

Solo Jamila rimase immobile al suo posto.

“Ehi Jam vieni, è troppo pericoloso stare qui!”. la chiamò Rayal.

Lei allora si voltò verso i suoi compagni.

“No, io non scapperò.”, ribatté.

“Non stiamo scappando, dobbiamo attuare un piano per agire.”, replicò Sakura, seria.

“No, abbiamo già perso troppo tempo, prima di agire lo avranno già ucciso e non voglio che accada. Dobbiamo fare qualcosa adesso!”, sbottò la rossa, irritata.

Bastò quella frase per capire che non si sarebbe fermata di fronte a niente pur di salvare il loro compagno.

“Se vuoi salvare Kiba dobbiamo farlo insieme, non ti lasceremo gettare verso la morte, stanne certa.”, ribatté Sasuke, severo.

Il suo sguardo però si incupì.

“No, adesso basta, sono stufa di essere sempre protetta e aiutata, voi avete già fatto tanto per me e l'ultima cosa che voglio è perdere ancora delle persone importanti ... adesso tocca a me fare la mia parte. Ora sono pronta a scommettere sulla mia vita.”, fece Jamila, decisa.

A quelle parole sgranarono gli occhi, stupiti. Solo Shino rimase impassibile. Non potevano credere che dicesse sul serio, ma bastò guardarla in volto per capire che non scherzava affatto.

Poco dopo si mise in una posizione che Naruto riconobbe all'istante.

"Ferma! Non hai completato l'allenamento! Ti ricordi cos'è successo l'ultima volta?!", esclamò.

Si, Jamila lo ricordava bene. Quella volta aveva quasi incendiato l'intera foresta, ma fortunatamente Kakashi, con alcuni dei suoi era riuscito a fermare l'incendio. Ma quel jutsu era l'unico modo se voleva salvare Kiba. Ora sul palmo della sua mano levitava il Kasaishuriken, ma non essendo ancora perfetto avvertì subito la difficoltà nel tenerlo a bada. L'aria si fece improvvisamente più calda.

Arrivo bastardi.

E ignorando il dolore al braccio delle ossa che si rompevano, lo lanciò con foga contro il villaggio.

Sembrava una lama rotante che falciava senza pietà il nemico, lasciandosi dietro una scia di fuoco. Poi Jamila si lanciò all'attacco.

“Dannazione!”

Naruto non perse tempo e si lanciò dietro di lei.

“Perché mi segui?”

“Semplice, per evitare che tu faccia una pazzia bella e buona”

“Non mi fermerai”

“No, lo so, ma voglio aiutarti”

La Komamura allora sospirò

“E sia ... ma occhio a non scottarti”

Riprese in mano il suo jutsu e lo lanciò nuovamente, ignorante del dolore al braccio. Lo usava come boomerang di fuoco, le ritornava alla mano e lei lo rilanciava. Anche Naruto si dava da fare e grazie alla Modalità Eremitica non aveva nessun problema con il Rasenshuriken. Correvano in mezzo alle tante esplosioni che il Kasaishuriken causava, ignorando il dolore che il braccio destro le provocava. Jamila aveva ferite ovunque per via degli scontri corpo a corpo che a volte doveva affrontare. Naruto era messo meglio fortunatamente.

“Dobbiamo aiutarli, hanno bisogno d'aiuto!”, esclamò Sakura, preoccupata.

Nessuno replicò e allora anche gli altri si lanciarono all'attacco sfoderando le loro abilità e cercando di dare il maggior supporto possibile ai loro amici.

Naruto e Jamila intanto continuavano l'avanzata, lui la supportava come meglio poteva.

“Dobbiamo separarci, così non concludiamo niente, Kiba potrebbe essere ovunque.”, disse Jamila tutto dun'tratto.

“Sicura? Sei in condizioni pessime, non riusciresti a reggere per molto.”, replicò Naruto, serio.

Lei lo fissò, una scintilla di determinazione negli occhi.

“Non sottovalutarmi”

Detto questo andò per la sua strada e lui un momento la guardò mentre spariva tra il fumo delle esplosioni.

E' proprio uguale a me, una vera testa calda pensò l'Uzumaki con un sorriso per poi gettarsi nella mischia.

Jamila intanto continuava l'avanzata, nella sua mente stava un unico pensiero: salvare Kiba a qualunque costo. Sembrava una tempesta di fuoco inarrestabile. Anche se non era in preda al chakra di Mistfire era comunque pericolosa. Fortunatamente riuscì a trovare Kiba, lo avevano legato dentro a una casa che stava per essere avvolta dalle fiamme. Stava bene con suo enorme sollievo. L'Inuzuka la guardò, stupito

“Ja ... Jamila? Non mi dire che hai fatto tutto sto casino solo per salvarmi ...”, mormorò.

“Si, Naruto mi ha dato una mano e ancge gli altri, almeno adesso Ideki non potrà più usufruire di loro. Forza ora, andiamo via prima di morire arrostiti.”, fece lei, liberandolo dalle corde.

Fecero per uscire ma cadde in ginocchio. Non si reggeva più in piedi per il troppo chakra consumato. Allora la prese in braccio e lei subito avvampò.

“Ehi ... ma che fai? Ce ... ce la faccio a camminare.”, protestò, nervosa.

“Ahah, no no no cara mia, hai fatto anche troppo.”, ribatté l'Inuzuka, severo.

Lei allora non protestò, sapendo che in fondo aveva ragione e quindi si lasciò portare tra le sue braccia. Poco dopo però perse i sensi, stremata.

Ha davvero fatto tutto questo per salvarmi? Pazza davvero, ma...grazie

Raggiunse poi gli altri, affiancato da Naruto, che gli aveva raggiunti.

“Presto, torniamo a Konoha, ha bisogno d'aiuto.”, disse alla squadra, anch'essa spossata

Nessuno obbiettò e allora fecero ritorno a casa.


 

Angolo dell'Autrice

E rieccomi di nuovo qua con un altro capitolo. Spero di non annoiarvi troppo.

E il mitico Kasaishuriken si è scatenato. Come vi sembra? Esplosivo vero? Si, mi sono ispirata a una specie di tempesta di fuoco, ma spero che renda l'idea di un boomerang infuocato. In questo capitolo Jamila mette i suoi compagni prima della missione. Certo, agisce un po' fuori di testa, ma lo fa per non coinvolgerli. Sono troppo importanti per lei.

Qui viene evidenziato meglio il suo punto debole, almeno spero. Preparatevi, nel prossimo capitolo apparirà lei, Mistfire, la Fenice di Fuoco, vi ho fatto aspettare, ma penso che ne sia valsa la pena. Ringrazio come sempre le mie seguaci AkaneChan95, Sasuko e MartinForever che mi seguono e per i loro preziosi pareri.

Alla prossima avventura. (Capitolo revisionato).

Baci EragonForever.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: EragonForever