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Autore: mrsSalvatore    28/09/2015    2 recensioni
Alison ha appena otto anni quando incontra Luke Hemmings, un ragazzino di un anno più grande di lei, antipatico e pieno di sé, con cui proprio non riesce ad andare d'accordo; e sebbene i due trascorrano di lì in avanti quasi tutte le giornate insieme, entrambi continueranno ad insistere sul fatto che non sono assolutamente, per niente, mai e poi mai nella vita, amici.
Ma se Alison, bambina viziata e strafottente, è sicura di questo, come mai per lei Luke e una semplice altalena in legno diventeranno le fondamenta della sua infanzia?
“La verità è che il mondo sarebbe migliore se tutti quanti almeno una volta al giorno andassero su un’altalena. Di sicuro sorriderebbero un po’ di più.”
Storia pubblicata anche su Wattpad
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sua madre continua a correre in giro per il salotto sistemando ogni scaffale e mobile di quella stanza. Ha invitato qualche amico a casa, e vuole che tutto sia perfetto.
-Perché devo mettere questa?- sbuffa Alison tirandosi il colletto della camicetta. Le dà fastidio, e le pizzica.
-Perché devi essere elegante.- risponde la madre, e poi si raddrizza di colpo quando sente suonare alla porta.
-Comportati bene.- mima con le labbra prima di far entrare gli ospiti. Rivolge un grande sorriso ad ognuno di loro, mentre Alison sbuffa una volta di più: detesta quando sua madre organizza queste cose.
-Lui è Luke.- sente dire una donna a sua madre, mentre tiene le mani sulle spalle di un ragazzino biondo, poco più grande di lei. La signora Hemmings è molto amica di sua madre e quando nota la bimba, le sorride. Alison d’altra parte riconosce subito il figlio, è il bambino che le ha sporcato il cappotto nuovo al parco giochi, e per colpa sua poi sua madre l’ha messa in punizione per due settimane. La madre di questi è venuta spesso in casa loro, poiché abita al piano di sopra, e questo fa sussultare Alison, quando si rende conto che quel ragazzino fastidioso vive esattamente sopra la sua stanza da letto.
Ad un tratto lui la nota, e le rivolge un’occhiata eloquente.
-Vado a giocare con la bambina.- dice al padre, e poi si avvicina ad Alison. Quando è accanto a lei le dà un pizzicotto sul braccio scoperto.
-Ahi.- grida lei –Perché l’hai fatto?!-
-Mi andava.- risponde Luke, e poi con voce annoiata le chiede se possono andarsene da quella gabbia di matti.
-Tu sarai matto!- esclama Alison, ma lo asseconda lo stesso. Escono insieme di casa e raggiungono il parchetto in fondo alla strada. Luke continua a scalciare un sassolino, sempre lo stesso, e intanto fischietta una canzoncina che ad Alison sembra di riconoscere.
-Ehi! Questa è la mia canzone!- strilla quando si rende conto che Luke sta cantando la filastrocca che cantava lei sull’altalena il giorno del loro primo incontro.
-E allora?- chiede lui. La bambina lascia perdere, e corre a sedersi sulla sua altalena. Si dà una spinta con i piedi e inizia a dondolare sempre più in alto, mentre lui se ne sta in piedi a guardarla con aria di superiorità.
-Certo che sei proprio una bambina.- la provoca, ma lei non ci fa caso, e invece gli chiede: “Come mai il bambino dell’altra volta ti ha chiamato L? La L è una lettera e basta, non un nome.”
-Lo so, stupida.- dice Luke sprezzante, e lei gli rivolge un’occhiataccia offesa da quell’insulto.
-E’ perché mi chiamo Luke, e la L è un diminutivo.- spiega. La bambina annuisce e poi in silenzio torna a dondolarsi.
-L mi piace, d’ora in poi ti chiamerò così.-
-No.- sbotta lui –Solo i miei amici mi chiamano in questo modo, e tu non sei mia amica.-
La ragazzina storce il naso –Io ti chiamo come mi pare e piace.- ribatte.
-Ti conviene non farlo, stupida.- la minaccia, e poi riprende -Perché vieni sempre qua? Questo posto è così noioso.- Luke si guarda attorno con sguardo annoiato.
-Mi piacciono le altalene.-
-Non da tanto, però. Non ti avevo mai vista qui.- rimarca lui, allora lei gli spiega che si è trasferita l’estate prima, dopo che i suoi hanno divorziato.
-Perché hanno divorziato?- chiede il ragazzino.
-Cosa vuoi che ne sappia, io.- conclude la bambina, poi scende dall’altalena. –Torniamo dentro, dài.-
Luke acconsente e la precede sulla via di casa, e mentre cammina starnutisce rumorosamente, senza curarsi della bambina che lo segue.
-Che schifo.- puntualizza lei.
-Smettila di dire sempre “che schifo”.- la ammonisce Luke, mentre lei dietro scuote la testa convinta. Non può semplicemente smetterla, finché c’è sempre qualcosa che le fa schifo.


 
Angolo autrice:

Ciao a tutti e bentornati (se qualcuno è tornato)!
Ho postato molto in fretta, anche se praticamente nessuno mi ha fatto sapere se la storia è piaciuta... ma non importa! Si inizia sempre dal basso, e dato che ci tengo a questo racconto ho deciso di continuare a postare ugualmente!
Anche questo capitolo è stato breve, e senza grandi colpi di scena, perchè sto ancora tastando il terreno, e cercando di capire se è una storia carina o da buttare direttamente nella pattumiera. Ad ogni modo, non so se si sia capito, ma Alison è una bambina mooolto saccente, e Luke un po' menefreghista, e anche se le due personalità non combaciano molto tra loro, i due sembrano cercare la compagnia dell'altro.
So che rompo, ma di nuovo, se a qualcuno piacesse anche solo poco poco, non abbia paura di scrivere, anche perchè mi farebbe estremamente contenta sapere che a qualcuno interessa; e in più vorrei sapere se le visite alla storia sono state perchè qualcuno ha letto il capitolo e non perchè c'è finito per sbaglio!
Grazie mille mille se mi "avete letta", e se vi va di seguirmi in questa folle avventura, ci vediamo al prossimo capitolo! (Se qualche anima buona mi degna di un suo parere potrei aggiornare di nuovo anche in questa stessa settimana).
Un bacio in fronte a chiunque abbia letto!

-Sve


 
  
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