Nome autore EFP: Sarei P h o b i a, ma vista la sospensione del mio account principale pubblicherò la raccolta su Seele Gletscher
Fandom scelto: Owari no Seraph
Stagione: Autunno
Numero parole: 311
Rating: Verde
Genere: Generale
Personaggi/Coppie: Mikaela Hyakuya e Yuichiro Hyakuya
Note: Rischio spoiler, storia che fa ricorso alla trama dell'anime, quindi Missing Moment anche (?)
Contest: "Quattro stagioni" di NeuPreussen
Sanguinem, ennesima donazione di sangue forzata da parte dei vampiri.
Yuichiro era già tornato nella dimora assegnata insieme ad Akane e gli altri bambini, non proprio deboli in confronto al dolore che doveva subire il moro, che appena tornato nel rifugio si mise subito sul soppalco e schiacciò un pisolino.
Quell'autunno era abbastanza freddo, si mise le coperte per proteggersi dal vento che passava tra le finestre, però era quasi inutile viste le coperte mai pesanti per loro, era come se fossero in un campo di concentramento... soprattutto con l'altro ragazzo che tornò molto più tardi degli altri.
Mika tornò stanchissimo a casa, ma con un sacco pieno di castagne donate gentilmente dal vampiro Ferid, che lo aveva ringraziato in quel modo in cambio del sangue.
Yuichiro, appena sentì la porta aprirsi si svegliò e, vedendolo, scese dal soppalco e gli andò incontro subito, aiutandolo con la cucina.
« Maledetto te che ci sfami sempre, fai fare qualche cosa pure a me invece di subire tutto tu il male... » disse Yu praticamente preoccupato, ma non voleva mostrarlo per “dimostrarsi più forte” in confronto a lui.
« Y-Yuu-chan, non c'è bisogno che ti stanchi, già ci sono io. » ribatté Mikaela, ma non poteva andargli incontro quella volta perché vedeva l'altro veramente preoccupato per lui.
Yuichiro era veramente alle strette con la cucina, però riuscì a cavarsela e portò i piatti a tavola.
C'era una differenza: il piatto di riso e castagne del biondo era più generoso degli altri.
« Hey! Perché Mika ne ha di più di noi?! Vuoi farci morire di fame Yuu-sama?! » chiese rabbioso un bambino, non aveva ancora nella mente il concetto di merito e non merito a quell'età, quindi il moro dagli occhi versi glielo spiegò così:
« Sta già perdendo il suo sangue, ora se non diventa più forte non saremo mai liberi come un tempo, come vorremmo io e lui. »