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Autore: Debby_Gatta_The_Best    29/09/2015    1 recensioni
Alcuni frammenti di avventure dei nostri eroi rivisitati in chiave Pokémon! Mario, Luigi, Peach, Daisy, Bowser, ma anche Kamek, i Bowserotti, personaggi sconosciuti alla maggior parte del fandom e cattivi di tutti i calibri accompagnati dai mostri tascabili più famosi di sempre... in una raccolta di one-shots qui per voi!
Potete propormi delle scene o degli scontri particolari nelle recensioni, se volete!
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Luigi, Mario, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La Principessa delle dorate sabbie di Sarasland non poteva che girare in tondo sfiorando le pareti dell'angusta cella.

Non è così che si trattano le ragazze del mio rango!”

A dir poco furibonda, non poteva che augurarsi che quel paffuto di Mario riuscisse a scagionarla al più presto. Certo che quei Palmensi erano proprio cocciuti! Aveva degli alibi di ferro, al castello, ma non ne avevano voluto sentir parlare: per loro lei era colpevole e basta.

Si sedette sulla panca dondolante della cella, grugnendo la sua rabbia tra sé e sé, e iniziò a tamburellare con la mano sul legno. I Pokémon le erano stati prelevati e al momento si trovavano al Centro Pokémon più vicino, quindi lei era sola e non poteva neanche lamentarsi con qualcuno.

Spero solo che Mario si sbrighi! Questa cella puzzolente non fa per me!”

Non perché l'umidità le potesse rovinare la messa in piega, non perché la muffa si sarebbe potuta posare sui vestiti, non era schizzinosa come Peach. La cosa che le rodeva era il fatto di essere venuta lì in vacanza per godersi il fantastico mare di Delfinia, per rinfrescarsi e prendersi una meritata pausa dopo settimane di lavoro al castello tra le sabbie dorate di Sarasland, per poi ritrovarsi, invece, in una cella bollente, sporca e maleodorante.

Appena esco di qui, giuro che inizio una campagna per infangare il nome di quest'isola!”

Incrociò le braccia, sospirando irritata, quando un forte rumore la fece sobbalzare. Sembrava un terremoto, ma allo stesso tempo pareva provenire da poco sotto di lei. Il pavimento crepato esplose in una miriade di cocci e dal terreno sbucò la testa del suo Krookodile.

-Krook!-

Esclamò, per poi abbassare la voce:

-Che ci fai qui?-

-Krook-krookodile!-

Con un cenno della testa, indicò a Daisy di seguirlo, e lei non se lo fece ripetere. Si tuffò nel lungo tunnel scavato dal suo Pokémon privilegiato.


Mario bussò tre volte alla porta della camera numero 341, la stanza della Principessa Peach. Questa aprì la porta e si sorpresa di vedere l'idraulico:

-Mario! Già di ritorno? Hai scoperto qualcosa?-

Mario annuì.

-Con tutta probabilità c'entra un malvagio gruppo di loschi figuri che si fa chiamare “Team Roket”. E sta per lasciare l'isola, se non l'ha già fatto!-

-Oh... sì, ne ho già sentito parlare! Ma... cosa c'entrano con Luigi e Daisy?-

-Le spiegherò tutto strada facendo, Principessa! Al momento dobbiamo organizzare un piano per non farli fuggire, sperando che non se ne siano già andati. Dobbiamo correre dalla polizia e sperare che ci ascoltino!-

Peach annuì decisa, poi seguì Mario.


-...se quel che dici è vero, dobbiamo intervenire al più presto!-

Esclamò sorpreso il commissario dopo aver sentito le deduzioni di Mario.

-Ma non abbiamo prove concrete... invierò subito degli agenti a controllare il video corrotto della banca. Nel frattempo, dobbiamo trovare un modo per far venire questi impostori allo scoperto, sempre che la tua versione dei fatti sia corretta...-

In quel momento arrivò trafelato un Palmense in divisa:

-Signor commissario! La detenuta è fuggita!-

-Cosa??-

Peach, Mario e Mastro Toad, si guardarono sorpresi.

-La Principessa Daisy è in grado di scatenare pandemoni quando è infuriata!-

Commentò infine il Maestro. Mario annuì grave.

-Ma come ha fatto a lasciare la prigione?-

-Abbiamo trovato un tunnel praticato, probabilmente, con Fossa-

-E allora seguitelo, no? Veloci!-

Ordinò il commissario, e il Palmense obbedì scattando sull'attenti per poi correre da dove era venuto.

-Dobbiamo agire velocemente. Se la Principessa Daisy fosse innocente, e i due ladri ancora a piede libero... cos'è che attira i ladri più della fuga dopo un colpo andato a segno?-

Chiese ironico il commissario, e Mario rispose:

-Un ultimo colpo prima di fuggire, immagino!-

-Esatto... dobbiamo chiamare i giornalisti, ho appena avuto un piano infallibile!-


Quel pomeriggio il Porto Giocondo era brulicante di persone.

-...Ed è per questo che, dopo aver acciuffato i ladri, abbiamo deciso di inaugurare questa nuova banca, dove ieri sono stati depositati tutti i soldi di tutti i cittadini di Delfinia, sotto strettissima sorveglianza! Nessuno riuscirà più a compiere dei furti a scapito dei nostri cittadini!-

Il Sindaco parlava sopra un palcoscenico allestito per l'occasione, circondato da giornalisti e pezzi grossi di Delfinia.

-Abbiamo anche progettato un nuovo Centro Pokémon, molto più grande di tutti quelli presenti sull'Isola! I vostri Pokémon godranno di un trattamento divino!-

Mario fremeva inquieto, aspettandosi da un momento all'altro di avvistare un gruppo di malfattori piombare giù dal cielo o irrompere con dei Pokémon esplosivi nell'edificio, ma non accadde nulla.

Be', perlomeno non sono troppo stupidi. Giungere qui quando la polizia perlustra ogni centimetro di Porto Giocondo sarebbe da suicidi...”

Passata l'inaugurazione, Mario si appostò come previsto dietro ad una delle grande casse lasciate al porto, certo che prima o poi, quella notte, i mascalzoni sarebbero arrivati.


-Vieni, Luigi!-

Daisy lo strattonò per il braccio, trascinandolo fuori dal tunnel. Non poteva andarsene senza liberare il baffuto.

-Ma questo si chiama evadere!-

Aveva protestato pochi minuti prima Luigi.

-No, si chiama uscire di prigione perché innocenti. Adesso andiamo, dobbiamo trovare quei due che si spacciano per noi-

-Ma, come faremo a...-

In quel preciso istante, una figura scura passò in volo sopra le loro teste.

-Cos'è stato?-

Luigi, allarmato, portò la mano alla cintura dove solitamente teneva le Pokéball, per poi ricordarsi che gli erano state portate via.

-Devono essere loro!-

-Come fai a dirlo?-

-Si dirigono verso il centro Pokémon della piazza!-

-Potrebbero essere degli allenatori qualsiasi, no?-

-No, te lo dice il mio istinto!-

Senza aspettare repliche, trascinò nuovamente Luigi per il braccio, correndo verso la piazza.

La figura scura atterrò, e dalla luce delle lampade Daisy riuscì a capire che si trattava di un esemplare di Pidgeot. Da sopra la sua groppa, un paio di figure balzarono agilmente a terra. Daisy trattenne il fiato, spingendo Luigi dietro il muro di una casa e osservando i due da lì. Non c'erano poliziotti in giro, il che era parecchio strano. La cosa che colpì Daisy fu principalmente il fisico di quei due: la prima figura, più esile e femminile, portava un taglio di capelli uguale al suo, mentre quella più bassa pareva avere un cappello e una salopette identica a quella di Luigi, ma con il buio non riusciva a stabilire se avesse anche gli stessi baffi.

-Krook, preparati ad attaccare!-

Mormorò al Pokémon, che annuì con la grossa testa. La figura più alta ritirò Pidgeot nella Pokéball, e quella più bassa sguinzagliò un Grovyle, che si precipitò nel centro assieme all'allenatore.

-Guarda!-

Esclamò Daisy, così forte che la figura alta, rimasta fuori, si voltò sorpresa.

-KROOK! – ruggì Daisy – SGRANOCCHIO!-

Il coccodrillo rosso caricò verso la figura, che in men che non si dica rilasciò il suo Krookodile.

-Morso!-

La sentì gridare. Daisy balzò allo scoperto e così fece la figura, ed entrambe, assieme ai loro Pokémon si trovarono sotto la fredda luce del lampione... e Daisy trattenne il fiato: l'altra era uguale identica lei, fatta eccezione per quella tuta attillata e la maschera nera sugli occhi. Un ghigno malefico le deformava il volto. Un mezzo istante dopo la fugace contemplazione della copia, Daisy vide i due Krookodile cozzare l'uno contro l'altro a mezz'aria, per poi atterrare scompostamente sul terreno.

-Fossa!-

Gridò.

L'avversaria aspettò che Krook fosse sprofondato nel terreno prima di impartire l'ordine “Terremoto!” al proprio coccodrillo Terra/Buio.

Il terreno ebbe una scossa tremenda, e Krook fu sbalzato fuori dallo stesso tunnel che aveva creato.

-No, Krook!-

Daisy gli corse incontro, più che certa che quel colpo avesse steso il Pokémon.

-Ah, povera illusa!-

Sghignazzò l'altra.

-Pensavi di poter fermare Daisy l'Impavida?-

Gli occhi di Daisy s'infiammarono di rabbia:

-IO sono l'unica e inimitabile Daisy! Chi sei tu piuttosto, impostora!?-

L'altra fece spallucce noncurante, e prima che potesse rispondere l'allarme della banca risuonò alle sue spalle. Chiamò il Pidgeot fuori dalla Pokéball, e vi balzò sopra agilmente, aspettando che il compare uscisse con un sacco stracolmo di Pokéball.

Quei due impostori...! Stanno rubando davanti ai miei occhi e io non posso fare nulla per...!”

Daisy ebbe un'illuminazione. Mentre la copia esatta di Luigi, seguito da un Grovyle con tanto di maschera nera sugli occhi, sfrecciava fuori dal Centro Pokémon, la Principessa ne approfittò per gettarsi sopra il Pidgeot nemico, afferrando per la maglia la sosia, che urlò dallo spavento, perse equilibrio e cadde, mentre Pidgeot prendeva quota dall'agitazione. Daisy, penzolante da una delle penne caudali del Pokémon, non poté che tener salda la presa, troppo in alto per balzare giù.

-Cosa succede qui?-

Chiese inorridito il falso Luigi. La falsa Daisy indicò il cielo e il Pidgeot impazzito.

-Pidgeot, ritorna!-

Il fascio di luce che assorbì il Pokémon non toccò Daisy, che, sentendo le mani chiudersi sull'aria, iniziò a precipitare. Una caduta breve, ma dolorosa se da un punto impreciso sotto di lei non fosse balzato fuori un Exeguttor pronto a pararle la caduta con le enormi foglie del capo.

-Ma...!-

Daisy e Luigi – gli impostori – furono in poco tempo circondati dalla polizia di Delfinia, e a corsa giunsero il vero Luigi accompagnato da Mario e da Blaziken.

-Mi credete adesso? – urlò Luigi, indicando la sua copia – Sono innocente!-

Ma anche senza quell'affermazione, i Palmensi si erano dovuti capacitare all'idea che quelli fossero i veri ladri.

-Pensavamo che avrebbero attaccato la nuova banca, ed invece hanno puntato all'ultimo Centro Pokémon...-

Bonficchiò il commissario, lisciandosi un baffo nero.

-Fermi, siete in arresto! Dovete molte spiegazioni alle autorità!-

Urlò appena dopo. Ma i due ladri non parevano intenzionati ad arrendersi. Si portarono schiena contro schiena, sfoggiando ghigni divertiti. Poi, la donna tirò fuori dalla tasca un telecomando, e premendo un pulsante rosso, dalla borsa che aveva a tracolla scaturì una potente esplosione. Accecati un attimo dal fumo, Mario e la polizia riuscirono a riprendersi appena in tempo per vedere una gigantesca mongolfiera sfoggiante una grande R prendere il volo.

-Mongolfiera tascabile!-

-Perfetta e comoda!-

-Per le fughe più difficili-

-Da utilizzare in casi speciali!-

I due cantilenavano un'irritante discorso.

-Foglielama!-

Urlò un poliziotto, e l'Exeguttor attaccò seguendo l'ordine. Le foglie però non riuscirono a raggiungere la mongolfiera, che stava aumentando di velocità ogni secondo. Mario allora s'intromise impartendo un “Baldeali” al proprio Blaziken, che senza esitare balzò contro una palma, poi contro un edificio per poi librarsi in aria abbastanza in alto da poter colpire la stoffa della mongolfiera, che si lacerò in un istante.

-COSA? Com'è possibile? Era a prova di Pokémon!-

Ruggì la falsa Daisy precipitando. Nonostante la brutta caduta, i due non parvero essersi fatti nulla.

-Ripeto, in arresto!-

Cercò di farsi notare il commissario, ma anche questa volta i ladri lo ignorarono.

-Chi siete veramente?-

Chiese sprezzante Daisy, appena scesa dalla testa dell'Exeguttor che l'aveva salvata.

I due colleghi si afferrarono per le maglie, strappando tutto in un unico ed elegante gesto. Sotto le vesti, delle tute attillate nere rilucevano sotto la luce delle lampade, con una grande R impressa sopra.

-Siamo il Team Rocket!-

-Paladini de- –

Ma furono interrotti dal Blaziken di Mario, che stava caricando adesso con un Calciardente. Il Grovyle ladro si mise in mezzo, a scapito di se stesso. Il colpo lo stese in un istante.

-Grovyle!-

-Perché vi siete spacciati per mio fratello e per la Principessa Daisy?-

Ripeté questa volta Mario, senza la minima intenzione di voler cambiare discorso.

A questo punto, i due si tolsero... parrucche e maschere. Sotto la coroncina finta dell'impostora, brillavano dei lunghi capelli fucsia, e uno sguardo maligno. Sotto il cappello dell'impostore, invece, riluceva una metallica chioma celeste. Anche i baffi erano in realtà azzurri e meno vistosi di quelli del vero Luigi.

-Siamo J&J, le migliori reclute del Team Rocket!-

-E siamo pronti a farvi partire alla velocità della...-

La falsa Principessa non ebbe il tempo di finire la frase che già si trovava ammanettata.


Sull'aereo di ritorno, qualche settimana dopo, Mario, Luigi, Daisy, Peach e Mastro Toad discutevano dell'accaduto.

-...Be', diciamo che non è stata una delle nostre avventure più emozionanti... è stato un po' strano-

Ammise Luigi. Daisy fece spallucce:

-L'importante è che c'abbiano fatto godere la vacanza, dopo!-

-Sì, ma... perché quei due si erano travestiti da noi?-

-Probabilmente sono nostri grandi fan...-

Dopo essersi tuffata nelle acque di Delfinia, tutto l'odio era sbollito da Daisy e lei non si era più sentita in dovere di sporgere denuncie o cose varie come si era ripromessa.

-Be'... in fondo, è bene tutto ciò che finisce bene-

Commentò un po' perplessa Peach.

-Comunque, quel vestito io l'ho già visto da qualche parte...-

Si ricordò improvvisamente Luigi. La tuta del ladro, molto simile alla sua, assomigliava tantissimo ad una tuta nera indossata da un certo Mr.L qualche avventura prima... ma forse erano solo coincidenze.

-Immagino che questi scontri non diretti abbiano lasciato i fratelli Mario a bocca asciutta!-

Commentò ridacchiando Mastro Toad versandosi del tè.

-Be', ci rifaremo la prossima volta che incontreremo Bowser...-

Un forte frastuono giunse da fuori. Tutti corsero ad osservare fuori dagli oblò, e non misero più di due secondi a riconoscere uno degli immensi Vascelli Volanti di Re Bowser fare la sua entrata in scena da una coltre di nuvole particolarmente fitta.

Il Re stesso, assieme al figlioletto prediletto, si affacciarono salutando con fare naturalissimo l'aero della Principessa.

-Ciao Peach!-

Ridacchiarono assieme.

-Ecco. Come non detto...-

Peach sospirò, finendo di sorseggiare con calma la sua bibita calda.

-Li lascio a voi due...-

Luigi e Mario misero mano alle Pokéball.




Commento

Ammettetelo, non ci speravate che tornassi così presto... vero? Dovevo assolutamente finire questo capitolo troppo lungo (e piuttosto noioso a mio parere, ma ormai l'avevo iniziato e mi dispiaceva lasciarlo a mezzo), e, come vi avevo detto, mi sta tornando l'ISPIRAZIONE, quella brutta bestia che se ne va proprio quando serve, e sto cercando di riprendere il via con le storie di Mario Bros! Questi due capitoli sono stati poco a tema Pokémon, in fin dei conti, ma i prossimi si incentreranno sui piccoli compagni dei nostri eroi! A presto!

  
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