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Autore: Dark artifact    30/09/2015    0 recensioni
L’ultima cosa che vide fu una chitarra modello Stratocaster -pff, una misera copia- abbattersi a velocità elevata sulla sua testa. Poi il buio.
Genere: Azione, Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Nuovo personaggio, Ray Toro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Camminava tranquillamente per le vie di Kiev diretto verso il Mac Store più vicino.

Tranquillamente nel limite del possibile per un uomo che aveva assistito alla realizzazione del suo peggiore incubo: tutti i suoi preziosi trucchi erano stati dimenticati a Los Angeles –tragedia!- , e lui ora si trovava a centinaia di chilometri da loro, solo e sperduto nel freddo della Russia in agosto, senza nemmeno il fondotinta o la sua meravigliosa cipria bianca e piena di brillantini che lo faceva sembrare un alieno morto.
Un BELLISSIMO alieno morto-, aggiunse la sua testa.

Gerard Way, famosissimo cantante, uomo di quasi quarant’anni, padre di famiglia – e soprattutto persona matura che non spreca il suo preziosissimo tempo per una band che ha delle canzoni con dei testi che potrebbero essere scritti da dei ragazzini appena usciti dal liceo, ma preferisce dedicarsi ad attività molto più interessanti e serie, tipo fotografare fantasmi ed evocare satana tramite foto di pulcini e Power rangers -, senza i suoi trucchi si sentiva perso
.
Il fatto di doverli usare in scena non era altro che una scusa: non l’avrebbe mai ammesso pubblicamente, ma non sarebbe mai uscito di casa senza un filo di matita o un contouring adeguato.

Riassumendo, da lontano sembrava un normalissimo uomo che camminava, mentre all’interno era fuoco, fiamme, fulmini, Satana e uragani allo stesso tempo.
Ciò si poteva dedurre dalle occhiate inceneritrici che lanciava a chiunque intralciasse il suo cammino verso il la profumeria più vicina.
Pali della luce e bidoni della spazzatura compresi.

Aveva appena tirato un calcio ad un povero sasso che non doveva assolutamente occupare spazio sulla strada di Sua Maestà la Diva Dai Capelli Ex Rossi, quando sentì una voce che lo chiamava.
Per qualche secondo si illuse di poter fingere di non aver sentito, ma la fastidiosissima persona che aveva in precedenza gridato il suo nome lo raggiunse, rivelandosi una ragazza con una maglia dei Guns and Roses e un ciuffo di capelli castano scuro sull’occhio sinistro.
Grazie alle creepers che indossava lo superava di un paio di centimetri, impedendogli così di metterla in soggezione guardandola dall’alto al basso.
-Te la sei studiata, ragazzina. Bene, questa volta hai vinto tu.-
Cercò di distendere le labbra il più possibile quando lei gli chiese di abbracciarlo, ma tutto ciò che gli riuscì fu una smorfia molto più simile ad un ghigno di dolore che ad un sorriso.
La strinse mettendosi leggermente sulle punte –odiava essere il nano della situazione-.

Era stata proprio brava a metterlo a disagio, poche persone riuscivano a farlo sentire così inutile.

Mentre formulava questi pensieri si rese conto che da un abbraccio leggero la ragazza aveva tramutato la sua stretta in una morsa dolorosa. Cercò di divincolarsi, ma lei scosse la testa facendo brillare di malignità gli occhi color ghiaccio, tradendo le sue intenzioni poco pacifiche.

Sentì un sussurro appena percettibile nell’orecchio destro “Questo è quello che provo ogni giorno da due anni a questa parte per causa tua. Ti odio, zoccola senza vergogna.”

L’ultima cosa che vide fu una chitarra modello Stratocaster -pff, una misera copia- abbattersi a velocità elevata sulla sua testa. Poi il buio.
 
“Forza, aiutami a trascinarlo nel bagagliaio”
“Non è così facile, hai sentito quanto è ingrassato negli ultimi anni?”
“Zitta e lavora, non abbiamo tutto il giorno”
“Ma non possiamo ucciderlo?”
“No Kim, ci serve..”
“Ti prego”
“Nooo”
“Ma ha sciolto la mia band preferita..”
“Ho detto no!”





Buon pomeriggio, popolo del disagio! Sono sempre io, la tipa della OS deprimente di qualche settimana fa. Vi avevo promesso una long che tarderà un po' ad arrivare (miss ispirazione mi guarda con fare sdegnato e non ha intenzione di rifarsi viva).  Durante una MERAVIGLIOSora di fisica, nella quale mi stavo divertendo proprio un sacco (sì, sì, certo, e poi mi credete pure) ho avuto una folgorazione: perchè non scrivere qualcosa di leggero per rallegrare le giornate altrui? Quindi è venuto fuori questo scempio. Perdonatemi, so che fa schifo, ma le mie intenzioni sono ottime. Praticamente questa cosa era nata come una one shot, ma poi la situzione mi è sfuggita di mano come al solito (questo capitolo doveva essere riassunto in quattro righe) e ho deciso di dividerla in piccole "pillole di felicità" che posterò ogni giorno, o perlomeno quando ne avrò il tempo (il liceo fa schifo e mi ruba la vita). Spero che vi piaccia e soprattutto che vi strappi un sorriso.
Ci vediamo domani con il secondo capitoletto disagioso <3
Lilith



 
  
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