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Autore: GinnyW    02/10/2015    0 recensioni
Aprii gli occhi, ma questa volta vide qualcosa, che somigliava più al nulla che ad altro. Si alzò e si diresse verso un punto non ben identificato, cercando qualcuno che gli potesse dare qualche informazione. Non appena ebbe incontrato un qualsiasi passante lo fermò, senza nemmeno saper cosa dire.
-Oh James, finalmente ti ho trovato.-
Lui ricambiò la stretta con un pensiero in testa.
Chi era questo James di cui la ragazza parlava?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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James era abbastanza destabilizzato.
Al momento si trovava nell’infermeria di Hogwarts, che era la scuola di magia e stregoneria più importante dell’intero regno unito, e lui era uno studente del settimo anno.
Lo aveva portato lì quella ragazza dai capelli rosa, Evelin, che a quanto gli aveva detto si trattava della sua migliore amica sin dal loro primo anno.
La cosa che straniva tutti era il fatto che lui non ricordasse niente di niente, né il perché si trovasse al limite di Hogsmead, dove era tornato con quella ragazza per mostrarle il punto in cui si era svegliato, né come ci fosse arrivato.
Aveva provato molte volte a scavare nella memoria ma non ricordava proprio nulla.

Gli avevano raccontato a grandi linee la sua storia, chi erano i suoi genitori e che vita conduceva all’interno del castello.
A quanto pare era l’amico di tutti a scuola, a nessuno aveva mai suscitato antipatia, ma le persone a lui più vicine erano la ragazza dai capelli rosa, una ragazza di nome Joe Mitchel, un ragazzo di nome Set Davies e un ragazzo di nome  Marcus Bones.
Il gruppo più strano di tutto il castello, ma anche il più unito.
Aveva avuto modo di conoscerli tutti, benché loro affermassero di conoscersi da anni, e poteva dire di aver inquadrato più o meno ognuno di loro.

Joe era una biondina tutto pepe, non era stata un momento ferma quando era andata a trovarlo in infermeria.
Set era un duro all’apparenza, ma in realtà nascondeva ben altro.
Marcus aveva un animo dolce, lo si intuiva molto.
Evelin invece era quella strana, sia caratterialmente che esteticamente.

Si divertivano molto, da quel che raccontavano, eppure lui non riusciva a ricordare nessuno di loro.
Non riusciva davvero a ricordare nulla e nonostante tutti si sforzavano di non darlo a vedere, venivano delusi continuamente da questo suo non ricordare.
 
Il giorno dopo fu dimesso dall’infermeria e lo passo a fare un giro turistico della scuola insieme al suo gruppo di amici.
Gli mostrarono ogni angolo di quella scuola con una mappa che permetteva di vedere chiunque si trovasse all’interno del castello.
Gli avevano detto di non fare parola con nessuno di quella mappa, perché era un segreto, e poi non era nemmeno loro ma apparteneva al fratello Albus Severus.
Aveva scoperto di avere un fratello, ma sospettava ci fosse dell’altro, poiché l’infermiera aveva detto che le informazioni non dovevano essere date tutte insieme.

 Le lezioni del mattino erano appena terminate ed un’orda di ragazzi invase il corridoio.
Tutti lo guardavano con curiosità, e la cosa gli dava abbastanza fastidio, non era mica un fenomeno da baraccone.
-James!- Squittì una voce femminile, la cosa che lo stranì fu che quel suono gli era familiare.
La prima cosa che gli fosse familiare da quando si era svegliato ad Hogsmead senza alcun ricordo.
Seguì il suono di quella voce e vide una bimbetta di quindici anni al massimo corrergli incontro.
Aveva dei lisci capelli rossi che le arrivavano alla vita, profondi occhi nocciola da cerbiatta, la cravatta slacciata e la camicia fuori dalla gonna.
Portava con se  tre o quattro libri che stringeva al petto.
Quella visione lo destabilizzò più di quanto già non fosse.
Aveva un volto familiare, gli ricordava qualcosa ma non sapeva cosa, l’unica cosa che sapeva era che sentiva di conoscere quella ragazza.
Le corse incontro e prima che potesse fare qualunque cosa lei gli saltò tra le braccia.

-Oh, Jamie, non mi hanno permesso di venirti a far visita ieri, cosa è successo?- La preoccupazione nella voce della ragazza era ben percepibile.
-Io ti conosco, mi ricordo di te- Riuscì a dire soltanto e lei lo guardò stranito.
-Lily!- Urlò qualcuno alle sue spalle, era Joe.
Evelin invece lo guardava curiosa, che avesse sentito ciò che aveva detto?
La ragazza di nome Lily si staccò da lui e guardò i suoi presunti amici uno ad uno.
-Cosa Merlino gli è successo e perché non ne sono stata informata?-
Se fosse stato in loro non avrebbe contraddetto quella ragazza nemmeno sotto pagamento.
La conosceva, ma chi era? Che fosse la sua ragazza? Era molto bella ma non credeva che potesse essere possibile, sentiva che era sbagliato, così per togliersi il dubbio lo chiese.

-Sei la mia ragazza per caso?- Questo provocò le risate dei presenti, davvero non riusciva a capire.
-Jamie, è la tua sorellina- Riuscì a dire Set in preda alle risa.
All’improvviso vide uno scoppio di colori, il volto di Lily in preda al panico, le urla, tante urla.
Si tirò su dal pavimento di quel corridoio deserto, eccezion fatta per il suo gruppo di amici e Lily, la sua sorellina.
-Cosa è successo?- Chiese frastornato, mettendosi a sedere.
-Sei svenuto- Rispose Lily.
Fece mente locale e decise che non poteva continuare così.
Non avrebbe aspettato che gli fosse tornata la memoria, l’avrebbe fatta tornare volente o nolente.
Doveva tornare nel luogo in cui si era svegliato, al limite del confine di Hogsmead, e avrebbe dovuto farlo da solo.

Purtroppo sapeva che non lo avrebbero mai lasciato andare, sapeva di doversi guadagnare la loro fiducia per ottenere ciò che voleva, avrebbe dovuto rimandare le sue ricerche.
 
I giorni passavano lentamente ad Hogwarts, erano passate ben tre settimane da quando James Potter si era svegliato ai confini di Hogsmead ma la vita di tutti procedeva normalmente,  per quanto potesse essere possibile.
James aveva scoperto tante cose da quando si era risvegliato, aveva scoperto di avere una famiglia a dir poco gigantesca, di esser simpatico più o meno a tutta la popolazione di Hogwarts, e di essere molto desiderato dalla fauna femminile che occupava il castello.
Aveva passato ogni singola sera in biblioteca in cerca di qualche risposta, mentendo a tutti sul perché vi si recasse.

Aveva anche deciso di passare più tempo possibile con Lily, essendo l’unica di cui conservava il ricordo, anche se flebile.
Erano passate tre settimane e James aveva preso la sua decisione, quella sera sarebbe stata la sera, sarebbe tornato ad Hogsmead e avrebbe cercato qualche indizio che gli facesse capire cosa fosse successo.
Così, arrivate le undici sgattaiolò dal suo dormitorio e senza fare alcun rumore si diresse verso l’unico passaggio segreto di cui aveva memoria.
L’aveva osservato giorno dopo giorno, cercando di memorizzare dove fosse situato, in modo da non farsi beccare da qualche prefetto o di perdersi per il castello.

Attraversò il passaggio non rendendosi conto che una testolina rossa non lo aveva perso di vista da quando aveva lasciato la sala comune.
Si ritrovò in questo cunicolo non illuminato, cercando di non inciampare nei suoi stessi passi e chiedendosi mentalmente quanto ancora avrebbe dovuto camminare prima di trovare l’uscita.
Camminò per un tempo indefinito, poi finalmente un vicolo cieco, alzò la testa e sollevò completamente la porta della botola.

Non si preoccupava che qualcuno potesse vederlo, era notte fonda e non credeva che il negozio fosse aperto, anzi ne era certo.
Uscì dalla cantina di milandia e successivamente anche dal negozio stesso, tenendo la bacchetta ben salda in pugno.
S’incamminò verso quella che sembrava essere una piccola radura ai margini di Hogsmead.
Le strade erano deserte e le strade mal illuminate, il che rendeva il tutto molto inquietante.

Arrivò a destinazione e si guardò intorno, gli alberi erano altissimi, il terreno fangoso, c’erano pietroline qui e lì, sassi più grandi e tante foglie secche.
Niente gli era familiare.
Era andato lì in cerca di risposte, un segnale che potesse fargli tornare la memoria, qualsiasi cosa, eppure non vedeva nulla che potesse essergli d’aiuto.
Sentì lo scricchiolare di un ramoscello rompersi e si voltò di scatto puntando la bacchetta contro il buio.

E la vide,  Lily lo aveva seguito.
-Che cosa ci fai qui?- Chiese James abbassando la bacchetta.
Lily sembrava nervosa, come se fosse stata sull’attenti per tutto il tempo, e lo era ancora.
-Potrei farti la stessa domanda.- Stava cercando di reprimere la paura che le invadeva lo stomaco.
-Sembri spaventata, sai che io non ti farei del male..-
-Lo so perfettamente James Sirius, e io non sono per niente spaventata.
Solo che non ti hanno raccontato delle cose, dicevano che non eri pronto. Così te le dirò io, per evitare  altri avvenimenti simili  a questo. Sono tempi duri, per il mondo magico. C’è qualcuno che trama nell’ombra, non sappiamo chi sia ne che obiettivo abbia ma è molto pericoloso, e potente. Quando quel giorno non riuscivano a trovarti ti avevano già dato per disperso, possibile morto. Poi sei riapparso e nessuno credeva alla tua storia, pensavano ti fossi fatto corrompere. Alcuni lo pensano ancora ma io mi fido di te, e so che non ci tradiresti mai. Ti ho tenuto d’occhio, per tutto il tempo, ti conosco e sapevo che non te ne saresti stato con le mani in mano, aspettavi solo il momento giusto. Così ti ho seguito-
Lily aveva il fiatone, tremava dal freddo e creava nuvolette col solo respiro.

James invece era confuso, alcune immagini gli passarono per la mente.
Vide Lily, e un lampo di luce verde, non vedeva più la realtà ma un episodio mai accaduto.
Urlò con tutto il fiato che aveva in corpo il nome della sorella mentre lei lo fissava con sguardo dapprima spaventato e poi determinato.
James continuava a vedere Lily e un lampo di luce urlare, vedeva  se stesso urlare, urlava per davvero, poi il buio.

Angolo Autrice:
Ecco qui il primo capitolo, spero vi piaccia! Ringrazio tutti ocloro che ci hanno dato uno sguardo, non siate timidi a lasciare qualsiasi tipo di recensione.
X GinnyW.

 
  
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