Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: ruka88    06/03/2005    14 recensioni
Dovevo trovare il modo perché lui si accorgesse di me. Dovevo trovare il modo perché lui mi guardasse con occhi diversi, non vedendo una bambinetta petulante che stava con lui per ossessione, ma che vedesse realmente la ragazza cresciuta che aveva di fronte, che lo amava con i suoi pregi e difetti. Il principe si sarebbe accorto della sua principessa, perché questo era scritto nel nostro destino. Perché questa è la mia storia.La storia di Pansy Parkinson.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Pansy Parkinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Vorrei provare a scrivere una storia su Pansy Parkinson

Vorrei provare a scrivere una storia su Pansy Parkinson.

Non ho mai nutrito molta simpatia per questo personaggio, ma volevo provare a mettermi nei suoi panni.

Come ci si può sentire ad essere la ragazza di Malfoy? Lui la tratta sempre con gentilezza?

Quando si sarebbe liberata? Provate a leggere e poi fatemi assolutamente sapere…

 

 

 

 

 

 

 

Come sempre quella sera mi ero comportata come lui voleva.

 

Dovevo stargli lontana? Ecco fatto mio principe.

 

Dovevo fargli compagnia in infermeria? Ai suoi ordini mio principe.

 

Dovevo passar una notte con lui? Se è quello che desidera mio principe.

 

 

I nostri genitori ci hanno organizzato il matrimonio da quando siamo nati.

 

Catene invisibili ci tengono uniti da sempre.

 

Catene di ferro per me.

 

Catene di piume per lui.

 

Un modo per rendere orgoglioso suo padre, tanto, avrebbe potuto tradirmi in qualsiasi momento in futuro…

 

Un contratto che portava solo sofferenze a me.

 

Solo vantaggi a lui.

 

Si, perché il mio svantaggio era solo uno.

 

Essermi innamorata di lui.

 

 

 

Come stavo dicendo, quella sera avevo fatto esattamente quello che lui mi aveva ordinato: una notte di passione e una scomparsa degna di un agente segreto.

 

Toccata e fuga.

 

Per lui ero sempre la ragazza del primo anno che era disposta sempre a tutto per compiacerlo.

 

L’unica differenza era che ora frequentavamo il settimo anno, io non ero più quella ragazzetta carina con i capelli a caschetto e il nasino all’insù.

 

Ero una ragazza, una bella ragazza per dirla tutta.

 

I miei capelli lisci e neri erano cresciuti notevolmente in quegli anni, i lineamenti del mio viso avevano preso una forma più matura e sensuale.

 

Le labbra si erano assottigliate e avevano preso un colore più rosato.

 

Il mio corpo si era sviluppato…

 

Era solo di questo che lui si era accolto.

 

Per il resto ero ancora quella ragazzetta che rideva ad ogni sua battuta tagliente.

 

 

Eppure, nonostante tutto, avevo un cuore anche io.

 

Farmi trattare così da lui ancora per molto e non avrei retto.

 

Il mio cuore non avrebbe retto.

 

Ma al mio principe non importava.

 

 

 

 

Potevo lanciare occhiate taglienti a tutte le ragazze che lo fissavano per i corridoi, potevo affiancarmi a lui e prenderlo a braccetto quando una delle oche cercava di parlarci.

 

Ma più di ciò non potevo fare.

 

Lui era padrone della sua vita.

 

Io no.

 

 

 

Stavo tornando in dormitorio e lo vidi lì, seduto su un gradino a flirtare apertamente con una ragzza serpeverde più piccola.

 

Bionda e bassetta, niente male, ma credevo di essere più bella io, non a torto.

 

Eppure lui era lì con lei.

 

Non sopportavo la loro vista, così cambiai bruscamente direzione.

 

 

Draco era il mio ragazzo.

 

Questa era l’unica mia certezza.

 

 

Dovevo trovare il modo perché lui si accorgesse di me.

 

Dovevo trovare il modo perché lui mi guardasse con occhi diversi, non vedendo una bambinetta petulante che stava con lui per ossessione, ma che vedesse realmente la ragazza cresciuta che aveva di fronte, che lo amava con i suoi pregi e difetti.

 

Il principe si sarebbe accorto della sua principessa, perché questo era scritto nel nostro destino.

 

 

E ora vi racconterò come si svolsero le vicende dopo quel giorno.

 

Qualcosa nella mia mentè cambiò, il mio modo di comportarmi cambiò.

 

Non avrei fatto qualcosa perché lui potesse essere fiero di me, ma qualcosa perché lui mi dicesse “questa sei tu, Pansy Parkinson”, non “la mia ragazza”, non “una serpeverde”, non “quella che mi segue come un cagnolino”.

 

Narrerò tutto come un osservatore esterno, invisibile.

 

Perché questa è la mia storia.

 

 

La storia di Pansy Parkinson.

 

 

 

 

Ecco una storia appena sfornata…vorrei risultasse originale…boh…questo è solo il prologo…ditemi se devo continuare o no…ci tengo! Ciao a tutti!

  
Leggi le 14 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ruka88