Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: LadyFel    15/02/2009    1 recensioni
La mia prima Ff originale, spero vi attiri! Lei è la ragazza più anonima, lui il più corteggiato: cosa succederà? Un amore acerbo, ma non per questo meno intenso. Un ultimo magico anno di scuola media...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Com'è difficile crescere! - Nuovo compagno
Com'è difficile crescere!
Caro D,
Avere tredici anni...è un periodo un po' triste...problemi, ragazzi, cambiamenti...si piange spesso e volentieri, ci si arrabbia troppo spesso, ci si innamora...Quello che è successo a me...Innamorata del ragazzo più bello della scuola, e cosa più importante...ricambiata.
Perchè te lo racconto?
Perchè lo trovo strano anche io: il ragazzo più carino e la ragazza più anonima della scuola. Se non sapessi che è successo davvero, direi che non è possibile.
Eppure è così, Danilo amava proprio me! Se ci ripenso, sorrido e piango.
Un anno, un magico ultimo anno di scuola media. Un anno breve, brevissimo, e intenso.



Capitolo 1. Nuovo compagno

Settembre '99

Che barba! Il mio ultimo "primo giorno di scuola", era cominciato come al solito. Sveglia alle 6, colazione di corsa, e via in macchina verso la scuola media.
La macchina di mamma era una vecchissima Renault 4 rossa. Un mostro di macchina: ci potevi tranquillamente andare in montagna. Un vero portento. Problema: piccolo (mica tanto) buco nella carrozzeria. In pratica un sistema di ventilazione supplementare. Un freddo!!
Ancora intontita dal sonno, ascolto svogliata le solite tiritere di mia madre sull'andare bene a scuola, studiare, fare la brava...Che noia!! A tredici anni ancora a sorbirsi ste storie...
Per fortuna, a scuola i genitori non posso entrare. Meno male!
"Ciao ma!"
"Fai la brava!"
Solita mattina, soliti giri. Il cancello grigio si apre per farci entrare. Aspettando che aprisse, becco le mie compagne e amiche. Terza media, ossia ultimo anno, ossia i più grandi, in tutti i sensi.
"Ciao Ila! Ciao Ste"
"Ciao Ste!" in coro, salutandomi con la mano.
"Oh ma avete visto che microbi i primini, quest'anno?" -Ila-
"Oh ma vero, che roba! Non mi ricordo che noi alla loro età fossimo così piccini..." -Ste-
"Ragionissima..."
Ci raggiungono anche alcuni nostri compagni.
"Ciao Alby, ciao Andre, ciao Lu!" salutandoli.
Solita mattina: in chiesa a pregare. Bah, che noia...
Perchè se vai alla scuola privata, che nove su dieci è gestita da religiosi, la mattina alle 7-50 devi essere in chiesa per la preghiera.
Finita la preghiera, in fila fuori nel cortile, in ordine di altezza, per vedere se ci sono tutti. Io, come sempre, sono la prima. Sono bassa, che ci posso fare? Ho preso tutto da papà. Quasi tutto: gli occhi sono del nonno materno, occhi color nocciola. Ma il resto è di papà....anche il fisico, ahimè...Come si dice, "piccola e tracagnotta" (NdA: credo sia piemontese, ma non ci giurerei...). Ahimè perchè sto ingrassando, accidenti!
Finita la conta, sempre in fila, ci portiamo in classe. Portiamo è il termine giusto, perchè la voglia sta proprio sotto i piedi.
Prima ora, Italiano. Doh!!
Il professore è un prete, è severo e pretende molto, però perlomeno ti prepara come si deve.
Entra con tutta la calma dei suoi, credo, settant'anni. Altra preghiera. Ma basta!!! Fa l'appello. Ci siamo tutti. Interroga. Scorre la punta della sua penna (notate: la penna ha due punte, uno blu e una rossa, per risparmiare. Ha un astuccio pienissimo di penne blu e rosse, cui toglie l'anima e sostituisce quella della sua amata penna stramba quando finisce l'inchiostro) e chiama. Quando c'è interrogazione, tremiamo. È severissimo: se sai, bene. Se non sai, so cazzi amari!
"Numeri 3 e 11, venite un po'.."
Fiu. Io sono il numero 1...Siccome in classe siamo in 24, e molti con nomi uguali, ci chiama per numeri.
I due malcapitati, Giuseppe e Alberto, salgono alla cattedra. Probabilmente li torturerà tutta l'ora, risparmiando agli altri lo stesso trattamento.
Io sono seduta al terzo posto della quarta colonna. Venticinque banchi, cinque per cinque. Accanto a me, Alberto (un altro), un mio compagno delle elementari. Non è l'unico. Ci sono anche Valentina e Andrea. Lei è in prima fila, sapete facendo la cretina la mettono sempre lì. Lui è seduto in terza colonna, quarta fila. Era dalla prima elementare che mi veniva dietro, e crescendo non è migliorata la cosa, anzi è diventata sempre peggio. L'anno prima, un pomeriggio che ero da lui per aiutarlo in geografia (sì, anche io andavo bene in qualcosa..), ci mancò un pelo che non mi saltasse addosso. Da allora, i nostri rapporti sono rimasti sul vago/freddo.
"Bene, allora signor..." ma non riesce nemmeno a finire di parlare. Bussano alla porta. E' il vice preside. Ci leviamo tutti in piedi quasi contemporaneamente. Non sembra, ma ci tengono in riga peggio che in caserma. Per lo meno in classe. Poi fuori...No comment.
"Seduti ragazzi. Professore, mi duole interrompere la sua lezione, ma è arrivato un nuovo alunno. Vieni avanti" diretto a qualcuno fuori dalla porta.
Vedo Valentina già tirarsi su. Nuovo compagno vuol dire nuova carne fresca. Anche se eravamo state amiche per parecchio tempo, era cambiata moltissimo negli ultimi due anni, e io avevo rotto la nostra amicizia. Ora non riuscivo proprio a sopportare il suo modo di fare. Tredici anni e sembrare una di quelle signorine che passeggiano sui viali la sera. Insomma, mi avete capito.
Quel qualcuno fuori dalla porta entrò e io rimasi a bocca aperta, così come anche Ila e Ste. Ci guardammo tutte e tre per un momento. Intuivo che pensavano la stessa cosa mia.
Che figo!!! Ebbene sì, a tredici anni si può essere già fighi da paura!
Alto, slanciato, occhi chiari, bel viso.
"Bene, vi lascio a conoscervi. Buona lezione!" disse il vicepreside, andandosene.
"Benvenuto in questa classe. Tu, spostati un banco indietro. Si sieda lì, nel banco vuoto. Presto, presto. E ora torniamo alla nostra interrogazione. Allora..." ma poi persi interesse per le domande. Ero più interessata al mio nuovo vicino di banco.
Alberto mi sarebbe mancato: ci facevamo certe risate insieme. Ma dopotutto era solo un banco indietro. Mi voltai, e lui mi sorrise, dispiaciuto. Io feci spallucce, non si potevano discutere le decisioni dei professori, men che meno quelle di quello di Italiano.
Per un po' fissai nel vuoto, non osando girarmi verso la mia sinistra.
Non ne ebbi bisogno.
"Ciao!" Incredibile, mi sta salutando!! Cuore mio, rallenta!!
"Ciao..." bisbigliai, timida. Sicuramente ero diventata rossa come un peperone.
"Io sono Danilo, e tu?"
"Stefania, ma tutti mi chiamano Ste..." risposi sottovoce.
"Piacere di conoscerti, Ste" rispose gentile. Notai meglio i suoi occhi.
Mio Dio! Erano di un azzurro scuro, quasi blu. Bellissimi.
"Cosa state facendo?"
"Siamo a Leopardi..."
"Oh...lo già fatto...ma non mi ricordo niente..."
"Già fatto?"
"Ho quattordici anni, sono stato bocciato.." rispose semplice, come se fosse la cosa più normale del mondo.
Annuii.
"Vuoi dare un'occhiata?" Come mi era venuto in mente di proporre io qualcosa! Oddio!!
"Grazie, sei gentile..." prendendo il mio libro di letteratura dal banco.
"Signorina, lì al terzo banco, che stiamo facendo?!" mi richiamò il professore. Doh!!! Cacchio!!
"Mi scusi professore, colpa mia. Le chiedevo un momento cosa stavate studiando. Mi perdoni, non capiterà più" rispose lui, al posto mio.
"Uhmf..." replicò sbuffando il professore, tornando alla sua interrogazione.
"Grazie..." gli sussurrai pianissimo.
"E di che, è la verità...Grazie a te, per il libro" restituendomelo.
Arrossii e sorrisi leggermente.
Per fortuna la campanella suonò poco dopo. Anche quella volta l'avevamo scampata. Mi tirai indietro, svaccandomi sulla seggiola.
Danilo si alzò, andando verso il professore.
"Ste...cavolo che culo, ce l'hai proprio accanto....Com'è?" venni subissata di domande a raffica da Ila e Ste.
"E' gentile...e ha due occhi blu da panico! Hai presente gli zaffiri, ecco uguali..." risposi, sorridendo di più.
"E come si chiama?"
Ripensando al modo in cui aveva detto il proprio nome, sorrisi ancora di più. Tenerissimo.
"Danilo....si chiama Danilo.."
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: LadyFel