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Autore: Simok    11/10/2015    2 recensioni
"Quasi mille anni sono passati da quando Son Goku abbandonò il ventottesimo Torneo Tenkachi assieme ad un piccolo ragazzino dalla carnagione scura di nome Ub. E proprio lui, beneficato di una vita incredibilmente lunga grazie ai poteri di Majin Bu, sarà il protagonista di questa storia. Un eroe solitario dedito alla protezione del suo pianeta e della pace nell'universo, ma non più il dolce ragazzo che lottava per guadagnarsi il pane per la sua famiglia. Costretto a vedere tutti i suoi amici, e i loro figli, ed i figli dei loro figli morire, il suo animo è stato indurito dal tempo e dai lutti sino ad essere nulla di più di un freddo guardiano di pietra dalla potenza incredibile. Senza neppure la possibilità di procreare a causa delle cellule che gli donano quel potere spaventoso, la sua vita subirà una brusca deviazione quando troverà un neonato abbandonato, con una misteriosa coda di scimmia. Passato e presente si mescoleranno in quella che sarà l'ultima avventura di colui che il Leggendario Son Goku proclamò come suo erede a protettore della Terra".
Genere: Azione, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ub
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 5: Una Storia di Orrori


 



«M-mio padre?» Kogu arretrò spaesato. Non era possibile. Ub gli aveva detto che il piccolo aveva ucciso i suoi genitori da piccolo, perché quelli tentavano di ucciderlo. Lo sguardo del saiyan si spostò sul suo maestro, cercando risposte a quello che stava succedendo. Ma Ub scosse la testa. Non sapeva nulla di più di quanto gli avesse raccontato.

«Certo che sì! Non vedi la mia coda? Chi altri può...ah ma vedo che la tua è stata tagliata...prevedibile dopotutto. Dovrò darti un'altra prova allora!» con una facilità impressionante l'uomo si trasformò in Super Saiyan, i lunghi capelli che prima mori si accavallavano sul suo volto, si alzarono in morbidi ciuffi biondi, mentre le pupille diventavano verdi.

«N-non è possibile...» sillabò a stento il ragazzo.

«Invece è proprio così! E ora vieni figliolo, abbraccia tuo padre!» Drake spalancò le braccia come per accogliere un figlio, il suo viso trasudava certamente felicità ma allo stesso tempo era pauroso. Kogu era pietrificato.

«Perdonatemi se interrompo un allegro ritrovo di famiglia, ma sono curioso di sapere un paio di cosette...numero uno, come diavolo...esisti? Le code, nei mezzi saiyan si sono estinte anni fa, e poi dovresti reggere la trasformazione con il doppio dello sforzo...e dov'è tua moglie? E come mai non hai cercato tuo figlio in tutto questo tempo?» Ub posò una mano sulla spalla del suo allievo, tranquillizzandolo.

«Ahahah be' mi sembra giusto che io vi dia qualche spiegazione...tanto per cominciare, trattieni parole spregievoli come "mezzo saiyan" eroe Ub...io sono un Saiyan Purosangue!» disse l'uomo fiero stringendo il pugno. Il Guerriero Z era piuttosto perplesso. Se forse non era sicuro che la coda fosse sparita in tutti i mezzi saiyan, era certo più che mai che i Saiyan Puri si fossero estinti con la morte di Son Goku e di Vegeta.

«Nonostante ciò, non ho una madre né un padre Saiyan. Devi sapere che dietro i successi militari della Repubblica si cela un misterioso corpo di ricerca, lo chiamano Poligorn. Il loro laboratorio altri non era che un pianeta disabitato ai confini della galassia. Ma questo solo da un centinaio di anni a questa parte. Prima Poligorn si trovava sulla Terra. E fu proprio lì, che centinaia di anni or sono, in molti iniziarono ad accorgersi di misteriosi guerrieri in grado di cambiare il colore dei loro capelli che raggiungevano vette di forza incredibile per quei tempi. Ben presto si scoprì che questi erano discendenti dell'antica ed ormai estinta razza aliena dei Saiyan, la razza guerriera per eccellenza. Così, circa cinquecento anni fa, venne avviato il Progetto Z, per la creazione di un esercito di super guerrieri saiyan. Ma dopo pochi anni venne a galla che il corpo di questi saiyan parziali, non era adatto a sostenere la potenza di un vero saiyan, così veniva deteriorato sino alla morte. Iniziò la sperimentazione. I sacrifici di mezzi saiyan raggiunsero picchi altissimi. Prima si tentò di potenziare il corpo degli ospiti, ma quando si convenne che nessun corpo se non quello di un vero saiyan avrebbe potuto sostenere l'intera portata di quel potere, si iniziò a cercare il misterioso Gene Z, il gene saiyan. Ancora una volta i saiyan impuri vennero cacciati come selvaggina, imprigionati e costretti a torture tra le peggiori per ricavare tracce le loro DNA. Ma dopo anni e anni di studio, i risultati erano ancora nulli. Il progetto Z venne archiviato, portato avanti con passività per i secoli. Adam Rudmond era un novellino al Poligorn, quando scoprì di questa storia. In pochi anni divenne il più grande esperto di Saiyan della storia di Poligorn, finché, vicino alla morte lo trovò. Sessant'anni fa, Adam Rudmond, trovò il Gene Z.» l'uomo arrestò il suo racconto, si contrasse in uno spasmo di rabbia.
Ub nel frattempo collegava il suo racconto con quelle voci che per anni aveva sentito, di rapimenti di mezzi saiyan e di esperimenti segreti. Era tutto vero. Anche lui fu preso da un impeto di rabbia: se lo avesse saputo prima avrebbe tolto subito di mezzo l'intera Poligorn e risparmiato tutte quelle vite.

«Ottenuto quel gene, la tecnologia delle cellule staminali era già al punto da poter consentire di ricreare un primo embrione saiyan. Ci vollero altri dieci anni prima che si ottenesse un composto genetico adatto alla maturazione dell'embrione, e il vecchio Adam era già morto. Ma Cinquant'anni fa si ottenne finalmente il più grande risultato del Progetto Z. Ero io, la prima forma di vita Saiyan che raggiunse l'anno di età in perfetta forma. Il mio nome non fu mai importante, venni chiamato soggetto Delta 471, dalla cui iniziale mi sarei poi fatto chiamare Drake. Fui trattato per anni come una cavia, allenato ogni giorno rigidamente per mostrare il mio vero potere. Ma per i saiyan puri, anche da laboratorio, era molto più difficile risvegliare la trasformazione in Super Saiyan. Nel frattempo, quando io avevo quindici anni, un nuovo embrione maturò. Questa volta era una femmina, Alfa 836, Ayria. Io ed Ayria eravamo nati per accoppiarci, mi dissero, e riportare in vita la gloriosa stirpe dei saiyan. Inizialmente io non ero d'accordo, ma quando Ayria crebbe io non riuscì a non innamorarmene. Era così bella, così vera. E soprattutto così simile a me. Quando durante un plenilunio distruggemmo buona parte della zona a noi adibita, riuscimmo a vedere cosa c'era oltre quel cortile dove ci allenavamo: decine, centinaia, forse migliaia di situazioni come la nostra, dove bio guerrieri, esseri di altre razze o semplicemente prigionieri, erano esposti a crudeli sperimentazioni. Quel luogo era un inferno. Ma noi non avevamo la forza per opporci a quelle crudeltà. Per gli anni a venire mi allenai con tutto me stesso ma non riuscì mai a trasformarmi. Quando poi Ayria rimase incinta, tutto cambiò. Dovevamo scappare, subito. Non potevamo permettere che nostro figlio, Tu, fossi trattato come una cavia da laboratorio. Così una notte, scappammo. Noi, i soggetti più importanti dell'intero Poligorn, rubammo una navicella spaziale e fuggimmo. Ma eravamo troppo preziosi per essere lasciati liberi. Per mesi fummo inseguiti, per mesi restammo nascosti vagando senza meta per lo spazio. Decidemmo di nasconderci sulla Terra, dove pensavamo nessuno ci avrebbe cercato. Costruimmo una casetta in una radura, vivemmo per poco tempo come una famiglia normale. Poi,il giorno in cui tu saresti dovuto nascere, ci trovarono. La battaglia fu cruenta, Ayria fu ferita gravemente, io fui catturato. L'ultima immagine che vidi fu un piccolo batuffolo di carne che piangeva, nelle mani di mia moglie, mentre un uomo con una lama in mano si avvicinava minaccioso verso di lei. Quell'ultimo uomo che non ero riuscito ad eliminare. Poi fu tutto buio» il volto di Drake si oscurò di nuovo.

Mentre il rumore della battaglia fuori era udibile a miglia di distanza, lì in quell'ampio salone, il silenzio sembrava regnare assoluto. Ub e Kogu erano esterrefatti da quel racconto. Entrambi avevano capito che il piccolo aveva liberato una grandissima quantità di energia uccidendo sia sua madre che il suo assalitore per difendersi. Gli scienziati sopraggiunti successivamente avevano poi mal interpretato l'accaduto e fatto prigioniero solo Drake, credendo che il bambino che era ancora vivo sepolto sotto le macerie, fosse in realtà morto. Arthiom sembrava avere già sentito tutta questa storia, così si limitava a guardare il pavimento, truce. Ub giurò che una volta finito quella battaglia avrebbe sterminato l'intero Poligorn.

«Scommetto che stai pensando di distruggere Poligorn, vero Ub? Oh non ti preoccupare. Quando mi sono risvegliato, nella mia vecchia e unta cella, e mi è stato riferito che mia moglie si era fatta esplodere per non concedergli il bambino vivo, la mia furia venne fuori. Mi trasformai in Super Saiyan, feci strage di chiunque mi si parasse davanti, uomini, donne, vecchi e bambini. Eliminai tutti, anche qualche cavia come me che mi passò per le mani. Poi, distrussi il pianeta. Era quello che si meritavano! Viaggiai per anni, mi allenai fino allo sfinimento e diventati sempre più forte, finché non incontrai Arthiom. Era l'uomo giusto per i miei scopi. Gli raccontai la mia storia e lo convinsi a combattere con me contro i terrori dell Repubblica. Lo convinsi a lottare con me per la Giustizia e per la Libertà. E dopo tutti questi anni ti ritrovo figlio mio...non sai la gioia che mi stai dando! Allora unisciti a me! Il mio e il tuo potere insieme potranno regnare sull'intero universo! Costruiremo un sistema più equo, dove noi saremo i giudici, noi saremo gli dei! Nessuno potrà più dirci cosa fare! Distruggeremo la Terra, il simbolo della Repubblica, annienteremo tutti gli alleati dei nostri vecchi nemici e assumeremo il comando della Galassia! Io e te, Padre e Figlio, conquisteremo il mondo! Perché è questo che fanno i Saiyan, figliolo, conquistano!» la voce dell'uomo era diventata folle. Il dolore lo aveva fatto impazzire. Ed era tutta colpa di quella tetra, terribile storia. Quella sanguinolenta storia di orrori.
   
 
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