Anime & Manga > Fairy Tail
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Autore: Uzumaki_Devil_Dario    11/10/2015    1 recensioni
Per realizzare il suo desiderio, Lorik si lascia alle spalle la capitale Crocus, sua città di nascita e di crescita, trasferendosi a Magnolia: la persona che idolatra e che vuole incontrare si trova lì, in quella gilda. Meriterà il rispetto e la fiducia di qualcuno di così alto livello?
"Voglio che tu mi prenda come allievo."
Storia sospesa a tempo indeterminato
Genere: Fantasy, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Erza Scarlet, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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<< Questa? >>
<< Sì. Proprio questa. >>
Lorik lo aveva immaginato che, una volta che si fosse trovato alle porte di Fairy Tail, non avrebbe saputo come gestire l'emozione. Proprio per il fatto di non sapere come reagire, restava lì a lasciarsi impressionare dalla vista monumentale dell'edificio davanti al quale Evergreen e Bixlow lo avevano accompagnato: un castello; letteralmente, un castello. Non aveva ancora nemmeno varcato il portale ma già questo da solo dava il suo effetto: un ampio portale con un cancello sollevato in alto, in cima vi era l'insegna recante la scritta FAIRY TAIL, affiancata ai lati da sculture di leggiadre fanciulle fatate. Un muro perimetrale con inferriata circondava l'edificio come a delimitare l'accesso a chi non ne faceva parte... ma, allo stesso tempo, cancello e porte erano così ben spalancati da far pensare che chiunque fosse libero di entrare con tanto di benvenuto.
Edificata interamente con spessi mattoni di pietra, la gilda era costituita da tre o quattro piani alti quasi dieci metri l'uno, le facciate erano abbellite da finestre con ampie vetrate a doppi o tripli battenti e grandi balconate. Quattro pinnacoli, posti agli angoli di un cornicione al terzo piano, sventolavano appariscenti vessilli recanti vari emblemi... ma quello principale, la fata codata simbolo della gilda, spiccava su un grande blasone appeso allo stesso cornicione, al centro della facciata del castello. L'imponenza che il complesso sapeva trasmettere non disponeva di parole per descriverla.
<< Non stare lì fuori imbambolato, tesoro. Vieni dentro. >>
Che tipi, quei due, abituati a entrare in un edificio simile come se niente fosse, mentre lui era rimasto fermo fuori dal portale. Lo attraversò anche lui, dopo un po' di esitazione, andando dietro ai maghi. L'area fra il cancello e l'entrata era uno spazioso cortile con dei tavoli disposti in file e adornati con ombrelli parasole, come a ritrovarsi in un bar all'aperto con tanto di clientela. Sembrava che più andasse avanti, più ci fosse da vedere. Allo stesso modo, più si avvicinava all'entrata, più scorgeva gli interni al di là delle porte d'ingresso.
"Sto davvero entrando in Fairy Tail, la grandiosa Fairy Tail! Dentro ci sono tutti i suoi maghi!"
Era grande, pazzescamente grande. Tutto il solo piano terra era un enorme atrio che si estendeva fino ai muri perimetrali, uno spazio occupato da altre file di tavoli ai lati di un passaggio centrale libero. Sulla parete in fondo era appeso un altro blasone con nome e simbolo della gilda, giusto sotto una grande vetrata composta da diverse lastre dai bordi curvilinei; la luce del sole filtrava attraverso queste lastre variamente colorate e proiettava prismi luminosi sulla piattaforma sottostante... come luci sopra la piattaforma rialzata di un gradino che faceva da palco. Nel lato destro della sala un bancone dava completamente all'ambiente la parvenza e le caratteristiche di un vero locale, c’era anche il personale femminile in divisa che portava i vassoi con le ordinazioni. Su entrambi i lati si innalzavano dei soppalchi in legno sorretti da due fili di pilastri, accessibili per mezzo di scalinate.
Solo l'interno, con tutta la sua vastità, dava un tale senso di grandezza ed estensione. Inoltre, ovunque Lorik si girasse c'era vita e chiacchiericcio.
"Che sta succedendo qui? Sono tutti in festa?"
Almeno così sembrava, a giudicare dai fiumi di birra e liquori che scorrevano da boccali, dal brusio di voci divertite e cantilenanti che sentiva provenire dappertutto. Decisamente, era molto più di un gran bel locale dove chiunque potesse ristorarsi e scolarsi qualche drink: quel luogo sembrava una fabbrica di festività, brio e felicità.
E dire che lui si preoccupava di come doveva vestirsi e presentarsi! Invece lì ognuno si vestiva e faceva come più gli pareva.
<< Ehi, gente, avete visto? >> gridò qualcuno << I Raijinshuu sono già tornati! >>
<< Ah sì? Ma sono usciti appena due ore fa! Ehi, ragazzi, non diteci che avete rinunciato! >>
Evergreen rispose per le rime << Vi piacerebbe, eh? Abbiamo iniziato e finito in due secondi, invece! >>
<< Da un'intera banda di ladri ci aspettavamo di più >> aggiunse Bixlow << e invece è stata una delusione totale. È finito tutto in due secondi, che diamine! >>
Una delle cameriere che girava tra i tavoli si ritrovò a passare accanto a loro tre. Oltre ad essere notevolmente bella, il sorriso con cui li accolse era dolce a dir poco: era radioso.
<< Bentornati, ragazzi, è bello vedere che avete finito presto. Com'è andata? >>
<< Tutto benissimo, ovviamente. Abbiamo messo al tappeto tutti quanti in un minuto e poi Fried li ha rinchiusi con le sue rune: non potranno scappare da nessuna parte finché non arriveranno i soldati ad arrestarli. >>
<< Sono contenta per voi. Dov'è Fried? >>
<< È andato a parlare col committente del lavoro per riscuotere la ricompensa. Io e Bixlow lo abbiamo preceduto per accompagnare qui il nostro nuovo amico >> e qui Evergreen diede una pacca a Lorik per introdurlo. Accennando a lui, la bella cameriera ebbe maggior interesse per la sua presenza.
<< Oh, un nuovo arrivato? È fantastico conoscere qualcuno di nuovo. >>
Lorik, però, già conosceva lei. O meglio, l'aveva riconosciuta come una delle tante punte di diamante di Fairy Tail: come dimenticare lei, vista sulla copertina di fin troppe riviste per maghi, e la sua spettacolare quanto singolare esibizione ai Grandi Giochi della Magia?
<< M-Mirajane Strauss! La trasformista e maga di classe S di Fairy Tail! Sei tu? >>
<< Cielo, che imbarazzo! Eh sì, sono proprio io >> al suo caloroso sorriso si aggiunse quel lieve rossore di imbarazzo dovuto alla notorietà. Ricevere un sorriso del genere da una donna così giovane e bella era disarmante << E tu come ti chiami? >>
<< Blade! Cioè... no! Von Blade! Lorik Von Blade! >>
Com'era che all'improvviso gli si ingarbugliavano in testa le parole da dire anche solo per presentarsi?
<< Sono felice di conoscerti, Lorik. Vuoi che ti porti qualcosa da bere? >>
<< Eh? I-io... veramente, io... >>
<< Qualcosa non va? >> si avvicinò con fare scrutatore, in cerca del problema << Forse sei ancora minorenne per bere? >>
Come poteva essere confuso per un minorenne? Almeno vent'anni doveva pur dimostrarli!
Anche se cercò di chiarire, il rossore sulla faccia, provocato dalla troppa vicinanza con Mirajane, non lo aiutava a ricomporsi.
<< H-h-ho... ho ventuno anni! >>
<< Oh, bene. >> tornò a sorridergli << Allora perché non ti siedi da qualche parte? Sarò da te appena mi libero, così potremo conoscerci un po' meglio. >>
"Conoscerci meglio? Io e lei?"
Pur cercando di dire qualcosa, la voce era troppo sconnessa dal cervello per formulare delle parole, così se ne uscì con solo un'espressione da ebete e la bocca rimasta aperta.
<< Prima di servirlo, Mira >> disse Evergreen << sai dov'è il Master? >>
<< Al piano di sopra. Si sta preparando a partire per il raduno regolare dei capigilda. >>
<< D'accordo, andiamo a riferirgli che abbiamo portato a termine il lavoro. Tu, tesoro >> tornò a rivolgersi a Lorik << mettiti pure comodo. Ci vediamo più tardi, magari. >>
Accentuò quella promessa con un occhiolino molto espressivo e poi andò insieme a Bixlow in cerca del Master. Mirajane, invece, fu richiamata dai clienti per prendere le ordinazioni.
A questo punto, pensò Lorik, tanto valeva mettersi seduti da qualche parte, come da invito. C'erano ancora molti posti liberi ai tavoli, tuttavia ritenne più educato non mettersi subito troppo comodo come se fosse a casa sua. Optò, quindi, per uno degli sgabelli al bancone e lì si sedette, in tranquilla attesa.
Si diede una nuova occhiata intorno, osservò l'atmosfera di festa che c'era nell'ambiente. Certo che era proprio una gilda vivace: tutti quanti, per un motivo o per l'altro, avevano di che divertirsi ininterrottamente, intenti in dialoghi e risate, gruppi di partite a carte o altri giochi da tavolo, o anche solo a svuotare i boccali. Fra loro balzavano ai suoi occhi diversi elementi di spicco... come Gajeel, il Dragon Slayer del ferro, costellato di borchie su molte parti del volto; mangiava davvero ferro, come si diceva in giro, ne consumava una notevole quantità che gli era pure stata servita su un piatto, gustandolo pienamente. Un altro mago, difficile da non notare per la sua stazza, era il colosso Elfman Strauss, fratello della già conosciuta Mirajane: andava in giro lanciando continuamente sfide "da Uomo!" a quelli che gli stavano intorno. C'era anche la bella Juvia Loxar, inconfondibile nel suo caratteristico vestiario di varie tonalità di blu, stava seduta a uno dei tavoli più vicini all'entrata sorseggiando una bevanda, guardando costantemente verso la porta come se fosse in attesa dell'arrivo di qualcuno particolare.
C'erano personaggi interessanti come questi, sì... ma, guardando meglio, Lorik si accorse della mancanza di molti altri ben più conosciuti, come Natsu Dragneel, Gray Fullbuster o Lucy Heartphilia. Soprattutto, non c'era chi lui aveva cercato fino ad adesso.
"Cavoli, alla fine non è qui. Mi sa tanto che è fuori a fare qualche lavoro."
<< Mh? Una faccia nuova? >>
Una presenza femminile vicino a lui lo distolse dai suoi pensieri. Un'altra ragazza stava seduta a un paio di sgabelli di distanza e aveva l'aria di aver alzato un tantino il gomito: teneva una bottiglia in mano e, oltre a quella, ce n'erano molte altre attorno a lei sul bancone, a occhio erano più di una decina, tutte svuotate. Non solo per la quantità assurda di alcolici scolati, anche per il suo abbigliamento non aveva difficoltà a farsi notare, visto che dalla vita in su aveva solo un bikini a coprirla.
<< Cana Alberona! Sei la chiaroveggente della gilda e la detentrice del punteggio più alto al Magic Power Finder! >>
L'espressione mezza addormentata della donna si allargò con un sorriso a tutto denti che, insieme alla voce biascicata, rese più evidente la sua sbronza. Con tutto quello che aveva bevuto, c'era da stupirsi che ancora non fosse collassata.
<< Oooh...? Mi conosci, eh? Molto piacere. Tu chi sei, bel fusto? >>
Si era avvicinata spostandosi sullo sgabello vicino a quello di Lorik, intenta in un approccio molto confidenziale e con il viso arrossato dalla sbornia. Avendola così vicina, con l'odore di alcool sotto il naso, in un primo momento Lorik non riuscì a pronunciarsi e fece per tenersi un po’ più a distanza. In suo aiuto arrivò Mirajane dall'altra parte del bancone, sempre sorridente, a dare la risposta al posto suo.
<< Il suo nome è Lorik, Cana. Sembra che si unirà alla nostra gilda. >>
<< Beeene, beeenissimo. È sempre bello avere un sacco di bei ragazzoni intorno. A proposito, lo sai che hai proprio una gran bella spada? E pure quella sulla schiena non sembra affatto male. >>
Commento che rese Lorik ancor più sbigottito << ... eh? >>
<< Ah ah ah ah! Stavo scherzando, stavo solo scherzando! Ah ah ah ah! Che faccia che hai fatto, però, dovresti vederti! >>
<< Dai, Cana, non lo mettere a disagio, è appena arrivato. Piuttosto, perché non vai a farti un bagno? Non hai un gradevole odore, ora che hai bevuto. >>
<< Dici, eh? Mh... quasi quasi vado a farmelo. >>
Disse questo, ma barcollò anche solo mentre cercò di alzarsi. Non dava molto l'impressione di poter andare da sola da qualsivoglia parte.
<< Ehm... sicura di farcela? >> chiese Lorik.
<< Ma che cariiino che sei! Tranquillo, ricordo ancora come si cammina. >>
Difficile crederlo, visto che nell'andarsene continuava a traballare a ogni passo. Era un miracolo che non inciampasse.
<< Scusa per la sua esuberanza, Cana è fatta in un modo tutto suo. >> la giustificò Mira mentre rimuoveva le bottiglie vuote << A dire il vero, qui lo sono un po' tutti. Allora, che cosa ti servo? >>
<< Ah... non ho una gran conoscenza degli alcolici, sinceramente. >>
<< Un po' di idromele, allora. Ce n'è appena arrivata una fornitura di ottima qualità. Il primo giro te lo offro io, come regalo di benvenuto. >>
<< Sei gentilissima, grazie. >> "Quanto è carina..."
Così Mira gli mise davanti un bicchiere pulito e vi versò il liquido giallognolo dalla bottiglia appena stappata. Sorseggiandolo, Lorik constatò che aveva ragione: era piuttosto forte, ma il gusto del miele fermentato rendeva la bevanda alquanto buona.
<< Allora, Lorik, dimmi qualcosa di te. Da dove vieni? >>
<< Crocus. La mia famiglia vive lì da tante di quelle generazioni che nemmeno io ricordo più quante siano. >>
<< Dalla capitale, addirittura? Sei venuto quaggiù fino a magnolia, anche se la tua famiglia ha radici così profonde lì? I tuoi parenti cosa hanno pensato di questa tua decisione? >>
<< Beh... ammetto che all'inizio hanno storto un po' il naso, ma alla fine mi hanno appoggiato. Mi hanno anche aiutato a trovare una casa qui che potessi comprare coi miei risparmi. >>
<< Capisco. È bello vedere che hai il sostegno dei tuoi familiari. Qui a Fairy Tail è lo stesso, sai? Tutti ci consideriamo una grande famiglia e il Master pensa a noi come i suoi figli. Sarà così per te anche qui, te lo garantisco. Magari all'inizio ti sembrerà una gilda un po' caotica, ma vedrai che qui ci si diverte. >>
<< Potrò davvero entrare a farne parte? Voglio dire, non c'è nulla che devo fare per essere ammesso? Tipo una prova di magia o roba simile. >>
<< Oh no, dovrai solo farti conoscere da Master Makarov. Poi ti darò io un modulo da compilare su cui dovrai scrivere il tuo nome, la data di nascita, la residenza, il tipo di magia che utilizzi e la tua firma. Servirà affinché il Master possa notificare alla Lega Provinciale delle Gilde il tuo subentro. Fatto questo, potrai considerarti un membro a tutti gli effetti di Fairy Tail e ti imprimerò addosso lo stemma della gilda dove vuoi. >>
Era davvero così semplice? Nulla come un colloquio o un qualche esame da passare? Dalla gilda ritenuta la migliore non c'era da aspettarsi una simile semplicità.
Mira notò la sua insicurezza << Non mi sembri ancora molto convinto. >>
<< Ah... è solo che non mi aspettavo che si potesse entrare così facilmente. Visto che siete tutti così forti, pensavo accettaste solo maghi di un certo talento. >>
<< Essere forte è una buona cosa, vero, ma non è tutto. Fairy Tail è un luogo aperto a chiunque desideri un posto da chiamare casa, dove avere una famiglia che lo aspetti. Sapevi che alcuni di noi non sapevano neanche usare la magia quando sono arrivati qui? >>
Questo era ancora più sorprendente della semplicità d'ammissione << Sul serio? Entrare in una gilda di maghi senza conoscere la magia? Ma che senso avrebbe? >>
<< Ognuno ha avuto i suoi motivi personali. Prendi Cana, ad esempio: lei è venuta qui dodi... anzi, diciannove anni fa, quando era ancora molto piccola, per trovare suo padre. Solo dopo ha iniziato a imparare la cartomanzia. >>
Quel lapsus non gli era sfuggito, quando lei aveva cambiato da dodici a diciannove gli anni trascorsi. Non si spiegò come avesse potuto sbagliare di ben sette anni, tuttavia decise di non dare peso alla cosa e fece finta di nulla.
<< Alla fine l'ha trovato? >>
<< Sì. Non ha partecipato ai Grandi Giochi della Magia, ma è un mago di classe S ed è il più forte di Fairy Tail. Si chiama Gildarts Clive. >>
Quella gilda continuava a rivelare una sorpresa dopo l'altra... ed era lì da appena un quarto d'ora! Il mago più forte di Fairy Tail non si era mostrato a una manifestazione di così alto livello, per quale ragione? Che tipo era, questo Gildarts Clive? Quanto straordinario doveva essere se Mirajane Strauss, anch'ella maga di classe S, lo definiva come il migliore della gilda? Voleva forse dire che era più potente anche di lei?
"Sarà più potente anche di...?"
Si accorse di un'enorme ombra arrivata improvvisamente a oscurarlo da dietro, talmente grande da superare perfino il bancone e raggiungere gli scaffali dei liquori, rivelando una grossa presenza alle sue spalle. Voltandosi, vide il mastodontico Elfman - una montagna quasi inumana di soli muscoli – che lo squadrava con sospetto da un'altezza colossale di oltre due metri.
Solo a lui veniva naturale sentirsi messo così in soggezione? Mirajane, invece, si comportava come se fosse l'uomo più normale del mondo.
<< Ah, Elfman. >>
<< Tu... >> gli disse il gigante << ... è già da un po' che ti vedo parlare con troppa confidenza con Nee-chan, eppure non ricordo di averti mai visto prima. Potrei sapere chi sei? >>
Difficile dare una risposta immediata, dato l'intimorante fisico con cui lui imponeva la propria presenza. Allo stesso tempo, non dava neppure l'impressione di voler aspettare fin troppo per avere una risposta.
<< I-io... sono nuovo... m-mi chiamo Lorik... >>
Perché diavolo proprio la più carina della gilda doveva avere anche il fratello massiccio, geloso e iperprotettivo?
<< Un novellino, eh? Allora... >> prese lo sgabello accanto a lui e ci sedette sopra (fu un inspiegabile come non cedesse sotto il suo peso). In più, alzò un braccio sul bancone poggiando col gomito e protese la mano << ...vedremo se sei abbastanza uomo per questa gilda! >>
Non poteva dire sul serio: una sfida a braccio di ferro contro un colosso del genere? Come minimo gli avrebbe stritolato la mano mentre gliela teneva! Oltretutto, fino a poco fa era convinto che non dovesse fare prove di nessun genere per dimostrare il suo valore.
<< Elfman-san... non è che cerchi solo una scusa per spezzarmi un braccio? >>
<< Se ti ritieni un vero uomo, allora vedrai che non si spezzerà! >>
"Ma che razza di discorsi fa? Davvero non vede la differenza enorme che abbiamo?"
Restava tutto fermo in quel modo: lui che non sapeva se dover prendere la cosa seriamente, Elfman che aspettava di iniziare e Mirajane che assisteva al tutto... ridacchiando divertita?
Per sua fortuna, la sfida dovette essere rimandata (o del tutto annullata, magari): in quel momento, l'apparizione all'ingresso di alcuni individui parve attirare l'attenzione di tutti i maghi della gilda. Il loro arrivo, per qualche motivo, fu ricevuto molto diversamente da quello di Bixlow ed Evergreen: fu come se stessero accogliendo l'arrivo di persone che godevano della loro massima benevolenza e ammirazione, poiché tutti quanti presero a esultare e ad acclamarli, lo stesso Elfman parve dimenticare la sua sfida e assistette all'evento con giubilo. L'aria di festa che si levò fece sembrare quella di poco prima, al confronto, un semplice party da ragazzini.
Uno di loro si annunciò con esuberanza << Siamo tornati, gente! >>
Lorik comprese bene il perché di una tale accoglienza, anche lui ebbe di che essere entusiasta nel vederli: oltre al riconoscere a prima vista tutti quei sei maghi fenomenali, sentì l'emozione martellargli furiosamente il petto quando vide che fra loro c'era anche lei.
"Finalmente l'ho trovata!"




SPAZIO AUTORE
Buonasera a tutti, come va?
A quanto vedo, questa storia ha attirato un pochino di attenzione, non tanta ma neppure poca, anche se nessuno si è fatto ancora avanti per recensire. Pazienza, "Titanos" andrà avanti lo stesso, visto che è una stora partecipante a un contest. Magari più avanti attirerà più lettori, anche perché dal prossimo capitolo movimenterò un po' di più le cose. Intanto, ringrazio chiunque l'abbia letta pur restando lettore anonimo :)
Jaa na!

U.D.D.
   
 
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