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Autore: meryl watase    12/10/2015    12 recensioni
A volte anche da un libro di ricette può nascere qualcosa di importante, soprattutto quando ti serve aiuto per realizzarle.
"Non sai come ti invidio, Sasuke Uchiha è uno chef rinomato, non solo possiede un ristorante famosissimo all'ultimo piano della Star Tower, ma conduce persino uno show televisivo di alta cucina e, cosa non trascurabile, è un uomo talmente sexy che a volte immagino di allungare la mano e tirarlo fuori dal televisore per approfittare di lui."
"Ma che dici, Ino? Ti ricordo che sei fidanzata."
"Lo so benissimo, ma che male c'è a sognare? Dovresti lasciarti andare anche tu qualche volta e fantasticare."
"Dacci un taglio. Comunque è davvero così famoso questo tizio?"
"Lo conoscono tutti a Seattle. Mi correggo: tutti tranne te. Sei proprio fuori dal mondo. Comunque con un uomo del genere accanto non perderei tempo ai fornelli. Sarebbe lui la mia cena" aggiunse con espressione maliziosa.
[Sasuke/Sakura] [Sakura/Neji] [ accenni Shikamaru/Ino, Obito/Rin e Naruto/Hinata]
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Itachi, Neji Hyuuga, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Obito/Rin, Sasuke/Sakura
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 2: Meeting

Sasuke rimase a guardare sconcertato l'auto che si allontanava nella notte.
Accidenti!, imprecò tra sé e sé rendendosi conto delle implicazioni di quello che quella donna gli aveva appena detto.
Non sapeva nemmeno lui perché la scoperta di quel imminente fidanzamento lo sconvolgesse tanto. Forse era per la coincidenza che lei corrispondesse alla descrizione della ragazza di cui aveva parlato con Naruto, o per il suo profumo - ciliegia e cioccolato - che gli sembrava ancora di percepire nell'aria o perché gli era sembrato che lei fosse attratta da lui ed aveva cominciato a fantasticare su come trasformare una lezione di cucina in qualcosa di più intimo. Era pur sempre un uomo come tutti gli altri.

Non mi era mai capitato che una donna non cadesse subito ai miei piedi.

Orgoglio. Amor proprio. Forse era quello il problema. Di solito gli esponenti del gentil sesso facevano di tutto per nascondere di essere fidanzate pur di avere la possibilità di stare con lui. Sakura invece glielo aveva detto chiaramente e, pur non avendo un anello al dito - lo aveva notato subito, era la prima cosa che guardava quando si rendeva conto di essere interessato ad una donna- lo aveva implicitamente respinto.

Comunque non è ancora fidanzata.

Dopo quest'ultimo pensiero un ghigno si dipinse sul suo volto. Quando Sasuke Uchiha voleva qualcosa, lo otteneva.

- - - ---- § ⏳ § ---- - - -

Due ore dopo.

"Allora, com'è?"la interrogò Ino non appena ebbe messo piede in casa.
"Lo hai visto alla tv, no?" rispose Sakura evasivamente.
"Sì, ma com'è di persona?" insistette l'altra.
"Affascinante" disse tra i denti.
"Lo sapevo! Come sono gelosa! Ti ha corteggiata?"
"Ino! Che cosa ti viene in mente?"
"Bè, ho sentito un po' di pettegolezzi sul suo conto e sembra che abbia avuto diversi flirt con donne piuttosto intelligenti e tu lo sei di certo."
"Ti ricordo che io sto con Neji."
"Neji è fantastico, lo so bene. Ma Sasuke Uchiha ha quel fascino in più che..."
"Sono troppo stanca per discutere con te" la congedò accompagnandola alla porta.
"Uffa! Dimmi almeno se ha accettato di aiutarti."
"Sì, ha accettato e domani ci incontreremo nel suo ristorante. Contenta?"
"E me lo dici così? Senza nemmeno ringraziare la dea che ti ha procurato il miglior chef della città?" chiese in tono finto- offeso.
Sorridendo, Sakura la strinse in un abbraccio.
"Sei la migliore Ino!"
"Certo che sì" rispose la bionda, senza modestia.
"Ci vediamo domani. Buonanotte."
Non appena la porta si chiuse dietro la sua migliore amica, la Haruno sospirò. Era felice di aver trovato un modo per mantenere la promessa fatta al suo quasi-fidanzato, ma quell'uomo l'aveva turbata più di quanto avesse mai fatto Neji e lei non poteva permetterselo, per questo gli aveva detto di essere impegnata. Temeva il modo in cui l'aveva guardata per tutto il tempo. Come un rapace impegnato ad osservare la sua preda.

È solo per qualche settimana. Cosa può succedere di irreparabile in questo piccolo arco di tempo?

- - - ---- § ⏳ § ---- - - -

Mercoledì 26 ottobre ore 22:00

Sakura uscì dall'ascensore all'ultimo piano della Star Tower e si ritrovò nella lobby del ristorante Red Eye. Sotto i suoi piedi, un camminamento formato da mattonelle di marmo rosso Verona, in contrasto con l'ardesia del resto del pavimento, conduceva al bancone in legno della reception, dietro al quale una ragazza in un elegante abito rosso lungo fino alle ginocchia e con i capelli castani tagliati a caschetto, la accolse con un sorriso.
"Benvenuta al ristorante Red Eye, sono Rin. Posso aiutarla?" le chiese in tono cortese.
"Piacere di conoscerla. Sono Sakura Haruno, ho un appuntamento col signor Uchiha."
"Il signor Uchiha la sta aspettando. Se vuole seguirmi le farò strada."
L'impeccabile maître la guidò attraverso la vasta sala, dando a Sakura l'opportunità di osservare bene l'ambiente. I tavoli, ricoperti da tovaglie bianche coi bordi rossi erano disposti intorno alla piccola pista da ballo centrale, dove un quartetto suonava un pezzo di musica classica, um concerto di Rachmaninoff.
Lo sguardo di Sakura si soffermò sulla parete di vetrate che offriva una vista magnifica dell'orizzonte segnato dai grattacieli illuminati.
"Che meraviglia!"
"È mai stata qui prima d'ora?"
"No e me ne dispiace. Sembra davvero un bel posto per una serata romantica. "
"Lo è. Buon cibo, buoni vini e possibilità di ballare. Il tutto accompagnato da una bella vista. Cosa si può chiedere di più?"
Oltre il lato più lontano della sala c'era una porta finemente lavorata in ferro che Rin aprì per farla passare oltre in una saletta decisamente più intima con pochi tavoli, tutti da due. Le vetrate davano su un'altra zona della città e muretti bassi ornati di piante fungevano da séparé.
"Questa sala è riservata a chi preferisce un'atmosfera più intima. I clienti possono andare nell'altra sala a ballare e poi tornare qui a guardare i traghetti che passano sul fiume. Da qui si vedono benissimo."
La condusse oltre i tavoli fino ad una scala a chiocciola che conduceva ad un piccolo ufficio in cui trovarono Sasuke, con ancora indosso la sua uniforme da chef, che esaminava un plico di carte sulla sua scrivania.
Rin bussò leggermente contro lo stipite della porta aperta per attirare la sua attenzione.
"La signorina Haruno è arrivata."
Subito lui alzò lo sguardo, inchiodando i loro occhi.
"Benvenuta" la disse alzandosi per andarle incontro, "come le sembra il mio ristorante?"
"È magnifico" rispose, di nuovo turbata dall' odore di pino e cedro del suo dopobarba.
"Puoi portarci del caffè? E fare in modo che nessuno ci disturbi?" chiese lo chef a Rin.
"Provvedo subito" rispose lei, allontanandosi.
"Venga. Si accomodi" disse a Sakura facendola accomodare sul divanetto posto al lato destro della scrivania.
"Non credevo che fare lo chef comportasse molto lavoro d'ufficio" disse la donna, stupita dal quantitativo incredibile di fogli che ingombravano la scrivania.
"A volte ho l'impressione di non fare altro che controllare scartoffie" rispose lui con una smorfia. Era evidente che detestasse controllare i conti.
"Come fa ad occuparsi del ristorante e a condurre quelle trasmissioni televisive? Dove lo trova il tempo?" chiese curiosa.
"Conduco solo due show al mese. Ho rifiutato di farne uno a settimana perché volevo del tempo da passare in famiglia."
"È sposato?" gli domandò con uno strano nodo allo stomaco.
Perché mi sento così strana al pensiero che lui sia sentimentalmente impegnato? Non dovrebbe interessarmi. "No. Passo il mio tempo libero con i miei genitori che vivono qui vicino e con mio fratello che dirige un altro ristorante dall'altra parte della città. È uno chef anche lui. Non sono il tipo d' uomo che flirta con una donna se è sposato con un'altra" rispose lo chef, contento che lei sembrasse così interessata alla sua vita privata.
Il sospiro di sollievo con cui lei accolse la notizia, fece ghignare l'uomo.
Accidenti! Si è accorto della mia reazione!

"Ma ci prova con una che è fidanzata con un altro" lo rimproverò lei, che aveva creduto di essersi immaginata il suo interesse il giorno prima ed invece aveva appena avuto la conferma dei suoi sospetti.
"No, ci provo con una donna che pensa di essere fidanzata. Ancora non le ha chiesto di sposarlo, no?"
"Me lo chiederà certamente quella sera."
"Da come lo dice non sembra sicura che lui lo farà."
"Sono sicura. È da un po' che discutiamo di fare questo passo."
"E cosa c'è da discutere? Se non avete dubbi..."
"Non ne abbiamo."
"Ma lei quest' uomo lo ama?"
"Non avrei deciso di sposarlo se così non fosse."
"Non ha risposto alla mia domanda. Lo ama oppure no?" la incalzò.
"Sì, lo amo. Neji ha tutto quello che ho sempre desiderato di trovare in un uomo. Adesso ho soddisfatto la sua curiosità Sasuke?"
"Non del tutto. Cos'ha sempre cercato in un uomo?"
"Sicurezza, affidabilità, stabilità, gentilezza, onestà."
"Ha dimenticato l'amore."
"Quello era implicito. "
" Lo spero per lei."
A disagio per quella discussione, Sakura accolse con gratitudine l'arrivo di Rin con i caffè, che, dopo averli posati sulla scrivania, si congedò, chiudendo la porta.
"Possiamo incominciare?" gli chiese, tirando fuori il libro di ricette, a cui Sasuke diede un'occhiata veloce che bastò a fargli notare come ognuna fosse accompagnata da fotografie che ritraevano i vari passaggi.
"Ha già provato a realizzarle qualcuna?"
"Un paio... Ma non sono riuscite bene."
"In quanti sarete a cena?"
"Io, Neji, suo padre Hiashi, le sue sorelle Hinata e Hanabi, e mia nonna."
"Sua nonna? Non verranno i suoi genitori?"
"No. Ci sarà solo nonna Chiyo."
Il tono duro in cui lo disse fece desistere Sasuke dall'indagare ulteriormente su quel punto. L'aveva già stuzzicata abbastanza per quella sera e non voleva farla scappare. Ci sarebbe stato tempo per conoscerla meglio, anche se non capiva questa sua curiosità verso di lei, in fondo quello che desiderava era semplicemente passare una notte con lei, niente di più.
" Sei è un buon numero. È abbastanza piccolo da permetterle di non affaticarsi troppo nella preparazione e di godersi la serata in tutta calma. Ho notato che alcune di queste preparazioni sono complesse o non necessarie. In queste cene è meglio non avere troppe cose da preparare all'ultimo minuto. Lei è la padrona di casa e non sta bene che debba assentarsi troppo da tavola."
"Voglio preparare tutto esattamente com'è" si impuntò lei.
"Sia ragionevole."
"La cena dev'essere esattamente così."
"Ha già assaggiato questi piatti?"
"Sono sicura che sono buonissimi."
"Quindi la risposta è no."
"Sì, ma..."
"La prima cosa da fare è cucinare tutto una prima volta per accertarsi che le piacciano" la interruppe lui.
"Dato che domani siamo chiusi a pranzo chiederò a mio fratello Itachi di venire qui e preparare l'intero menù in modo da assaggiare ogni pietanza e decidere quali ricette tenere e quali scartare."
"E le farà esattamente come sono descritte?"
"Sì, se glielo chiederò io. Anche se noi chef di solito non lavoriamo in questo modo."
"Non lo sapevo. Non so come lavori uno chef."
"Sarò io ad insegnarglielo" le rispose in tono che sottintendeva tutt'altro, tanto da far agitare Sakura.
"Quando cominceremo?" gli chiese, cercando di mantenere la calma.
"Lo decideremo domani. Le dispiace se tengo le ricette in modo che Itachi possa riprodurle precisamente?"
"Va bene."
Proprio in quel momento un tifone biondo fece il suo ingresso nella stanza, sbattendo la porta, seguito da una Rin piuttosto agitata.
"Teme! Devi venire ad aiutarmi, non so cosa sia successo ma i soufflé si sono sgonfiati. Come facciamo?"
"Ne hai combinata un'altra delle tue! Sbaglio o ti avevo detto di lasciar fare a Kakashi?" sbottò l'Uchiha esasperato sia per l'interruzione che per l'ennesimo disastro causato dal suo migliore amico.
Le sue parole tuttavia non ebbero alcun effetto su di lui visto che il nuovo arrivato era rimasto a fissare Sakura come un ebete. Sasuke, prevedendo una delle sue solite uscite a sproposito, ebbe la tentazione di prendere il plico di carte dalla scrivania e ficcargliele in gola per impedirgli di parlare.

Forse con un po' di fortuna soffocherà.

"Teme, finalmente mi hai dato retta. Hai visto che alla fine hai trovato una ragazza bella come un fiore di ciliegio? A quando il matrimonio?"
A quel punto Sasuke pensò di scendere dabbasso ed arrotare bene i suoi coltelli. Soffocarlo con la carta non gli avrebbe dato la stessa soddisfazione dell'usare su di lui i suoi adorati Global.
Sakura imbarazzata dall'uscita di quello sconosciuto, si apprestò a smentire il tutto.
"Si sbaglia, non ho nessuna relazione col signor Uchiha, io sono già fidanzata."
"Ah, che peccato! Ed io che già immaginavo di diventare zio" fece Naruto con espressione disperata.
" È suo fratello?" chiese Sakura, sconcertata.
" Grazie al cielo, no" rispose Sasuke, " è il mio apprendista combinaguai."
"Come sarebbe a dire? Io sono il tuo migliore amico!" si inalberò l'Uzumaki.
"Convinto tu" fu l'aspra risposta di Sasuke.
"Lasci perdere quello che dice. Io sono Naruto Uzumaki, lei è...?"
"Sakura Haruno."
"Ha persino il nome del fiore! Che peccato teme è davvero perfetta!"
"Dobe, smettila di fare casino e torna in cucina. Io arriverò tra poco a vedere cos'hai combinato visto che a giudicare dal tuo aspetto sembra che i sufflè siano esplosi più che sgonfiati."

In effetti è ricoperto di farina e pezzi di impasto. Questo tizio sembra peggio di me ai fornelli,
pensò la Haruno.
"Adesso devo proprio andare. A domani signorina Haruno" la salutò Sasuke.
"A che ora devo venire?"
"Alle tredici."
"Allora arrivederci" si congedò Sakura, prendendo la borsa e il cappotto, prima di seguire Rin che la attendeva fuori dalla porta per accompagnarla all'uscita.
Non ne era sicura, ma, mentre si allontanavano, le sembrò di udire il suono di un pugno e un gemito di dolore provenire dalla stanza che aveva appena lasciato.

- - - ---- § ⏳ § ---- - - -

Un'ora dopo

"Sasuke, questo davvero non me lo aspettavo. Perché dovrei seguire le ricette di qualcun altro?"chiese sconcertato un uomo alto dai capelli neri lunghi e legati in un codino basso.
"Per favore, Itachi. È una cosa importante. Ho davvero bisogno che vengano eseguite in quel modo."
"Perché non le prepari tu allora?" rispose incuriosita dal tono di voce di suo fratello minore. "Perché voglio pranzare con la signorina che le ha portate."
Sasuke voleva scoprire molte altre cose su di lei ed un pranzo da soli era l'ideale per mettere in piedi il suo piano di seduzione.
"Mi stai dicendo che quella potrebbe essere la mia futura cognata?" lo canzonò il fratello maggiore.
"Non mettertici anche tu ti prego. Mi basta il dobe a rompere le scatole perché mi sposi."
Itachi scoppiò in un'allegra risata.
"Accetto. A patto che tu me la faccia conoscere e mi restituisca il favore prima o poi."
"Va bene."
Il primo passo per la sua campagna di conquista era stato fatto.

ANGOLO DELL'AUTRICE

Buon lunedì. Capitolo un po' noioso, mi rifarò col prossimo. Sasuke è abbastanza ooc, lo so, aggiungerò l'avvertimento.
Il capitolo 3 verrà postato venerdì. Per il 17mo capitolo di One Last Wish dovrete attendere lunedì prossimo.
Un bacione ❤

   
 
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