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Autore: Delfi_SirioStars    12/10/2015    3 recensioni
Ho cercato di creare nella mia immaginazione un possibile primo incontro tra il ladro e la regina
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Regina Mills, Robin Hood, Roland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6
 
Arrivarono all’entrata della foresta oscura e la regina ordinò alle guardie di tornare al castello. Non voleva “rotture”. Senza problemi la mora si addentrò nella lugubre foresta, mentre Adelaide esitò.
-Che stai aspettando?- chiese la donna seria.
-I-io ho paura- ammise la giovane. Regina sospirò. Odiava pronunciare le parole che stava per pronunciare ma dovette farlo, visto che in quel momento la cattiveria avrebbe peggiorato le cose.
-Non ti preoccupare, ci sono io- disse evitando lo sguardo della ragazza che rimase sbalordita.
-D’accordo- rispose Adelaide seguendo la donna e cercando di starle il più vicino possibile. In quella giornata stava scoprendo un altro lato della regina. Uno più buono.
Quella foresta era a dir poco inquietante. Si sentivano rumori e lamenti ovunque, gli alberi erano quasi del tutto appassiti, e rovi di spine avvolgevano il territorio rendendo difficile la perlustrazione. Più si addentravano più la foresta diventava scura. D’un tratto sentirono un rumore sospetto e vicino. Si guardarono intorno cercando di capire chi o che cosa fosse. La povera Adelaide tramava di paura mentre la regina le si postava davanti pronta a combattere.
-Che ci fanno qui due signorine?- chiese improvvisamente, uscendo allo scoperto, un individuo che sembrava essere un vecchio con la gobba ma era coperto da un mantello verde scuro e non si capiva bene.  Si teneva con un bastone e aveva il volto coperto da una maschera bianca e inquietante mentre la testa era coperta dal cappuccio del mantello. Ma la sua voce sembrava sicura e calda.
-Che cosa vuoi?- domandò minacciosa la mora.
-Questa foresta è molto pericolosa- disse il vecchio.
-Si questo l’abbiamo notato- rispose stufa la regina.
-E non c’è nessun’altro, se non io, che la conosca bene-
-Dove vuoi arrivare?-
-Potrei venire con voi e indicarvi i pericoli di questo posto, non c’è foresta o bosco che non conosca!- concluse fiero l’anziano.
-Non ce ne facciamo niente dell’aiuto di un vecchio che non sa reggersi in piedi- rispose la donna sgarbata e indicando con lo sguardo il bastone del vecchio. –Quindi ce ne andiamo-  aggiunse per poi rincamminarsi con la ragazza che la seguiva impotente. Il vecchio rimase a guardarle per un po’, stando attento a dove mettevano i piedi e dando l’ultimo avvertimento. –Questa foresta è piena di pericoli! Potreste farvi male!-.
Ma la regina continuò ad ignorarlo dicendo –Ti consiglio di andartene vecchio! Altrimenti potresti inciampare su uno dei rovi e morire sul colpo vista la loro quantità di spine!- esclamò la donna sicura di sé.
-Io non metterei il piede lì!- aggiunse l’anziano vedendo che Regina stava andando a posizionare il piede tra due rovi spinosi. –Non mi interessano i tuoi consigli!- concluse spavalda la regina finendo in un attimo a testa in giù a causa di quei due rovi. Si vergognò a morte anche se non lo dava a vedere. Il vecchio si precipitò da lei piuttosto preoccupato. Alzò il bastone da cui partì un coltellino posizionato nella parte inferiore di esso e tagliò i rovi con estrema abilità e facilità che sorpresero la mora, mentre Adelaide rimaneva in silenzio a guardarsi tutta la scena ridacchiando.
Senza rendersene conto la regina si ritrovò in braccio al vecchio. Strano che riuscisse a tenerla? Che razza di creatura era?
Imbarazzata, la donna, preferì poggiare i piedi a terra ma appena sfiorò il suolo una fitta dolorosa le attraversò la caviglia destra. Portò le mani su di essa piegandosi leggermente a causa del dolore.
-Non potete continuare a camminare sua maestà- intervenne “preoccupata” Adelaide.
-La ragazza ha ragione, dobbiamo accamparci e fasciarle la ferita- aggiunse il vecchio, ma la regina era troppo testarda.
-No! È solo un piccolo graffietto, niente di che, possiamo tranquillamente continuare, e se voi non mi vorrete seguire vorrà dire che andrò da sola- disse Regina rialzandosi con fatica e cercando fare qualche passo. Ma senza fortuna. –Siete proprio testarda- concluse l’anziano. La regina sospirò piegandosi nuovamente. –E va bene- disse –Ci accamperemo, ma solo perché sta cominciando a fare buio! Sia chiaro!- aggiunse notando che Adelaide sembrava soddisfatta. Era troppo orgogliosa per ammettere che le faceva male la caviglia.
Aggrappandosi da un lato al vecchio e dall’altro ad Adelaide, la donna insieme ai due riuscì a trovare un posto con meno rovi in cui accamparsi.
-Ragazzina, per favore, cerca qua in giro della legna, ma non ti allontanare troppo, mi raccomando- ordinò l’anziano alla giovane.
-Certo- rispose cordialmente la ragazza facendo un piccolo inchino.
-No- disse improvvisamente Regina.
-Come?- chiese il vecchio sorpreso.
-Se qui c’è qualcuno che può dare ordini, quella sono io!- affermò la donna continuando a mettere in mezzo l’orgoglio. Era importante per lei.
-Non è il momento di mettere davanti l’orgoglio, sua maestà!- rispose l’anziano.
-Come ti permetti?- domandò infuriandosi la regina.
-In questo posto voi non siete nessuno! Rischiate la morte tanto quanto la rischiamo noi!- esclamò l’uomo cominciando ad alzare il volume della voce.
-Io di certo non sono tanto stupida da farmi uccidere o da rimanere intrappolata qui!- Rispose la mora.
-Ma la prima a ferirsi come una stupida senza seguire i miei consigli siete stata voi!-
-Se tu non mi avessi distratta con le tue stupide sciocchezze non mi sarei fatta nulla!-
-Se invece mi avreste ascoltata non vi sareste fatta nulla!-
-Dovevi per forza immischiarti negli affari miei venendomi a scocciare!-
-Cercavo solo di aiutarvi condividendo con voi le mie conoscenze su questo maledetto posto perché non vi succedesse nulla!!-
-Che cosa ti importa di due signorine che non conosci nemmeno!-
-Non siamo tutti come la regina cattiva!- si fece scappare l’uomo prima del silenzio creatosi dalla regina che non sapeva cosa rispondere. Forse aveva ragione. L’anziano abbassò di colpo la testa.
-Vai a prendere la legna ragazzina- disse poi abbassando la voce.
-Si, certo- rispose la giovane voltandosi sconvolta dalla conversazione accesa avuta dal vecchio con la regina che sicuramente gli avrebbe strappato il cuore. Questa cosa la spaventava. Non bisognava mai far arrabbiare la regina… quella cattiva.
Adelaide era sicura che dentro quella donna si nascondesse una parte buona, dolce e generosa che aveva paura di uscire per l’ennesima delusione. Per l’ennesima ferita.
-No- riordinò la regina non mollando.
-Si- disse il vecchio voltandosi verso di lei per guardare quella sua faccia tosta.
-No-
-Si-
-No!-
-Si!-
-Ho detto di no!-
-E invece si!-. La povera Adelaide faceva avanti e indietro non sapendo a chi dare retta.
-Adelaide ti ordino di sederti e non ascoltare questo vecchio!-
-Il vecchi ha un nome!-
-Vecchio è perfetto!-
-Io sono… -  si bloccò l’anziano d’un tratto. Ma chi era veramente? Che volto si nascondeva dietro quella maschera e sotto quel mantello?
-Finitela!- esclamò la giovane Adelaide stanca di quei due.
-Io vado a prendere della legna, mentre tu, vecchio, fascerai la ferita di sua maestà in modo che non sanguini!- concluse furiosa per poi avviarsi a cercare legna.
La regina e l’anziano nel mentre si guardarono, mandandosi, tecnicamente, un’occhiataccia. Non era allettante l’idea di stare con quel vecchio scorbutico. E a lui non piaceva l’idea di stare con quella regina sfacciata.
 
 
 
“Spazio autrice”
“Bene bene, eccoci con il sesto capitolo! Questa volta ho cercato di non ritardare, e ci sono riuscita.
Allora, che ne pensate del nuovo arrivato? Già cominciano i battibecchi eh!? Ma era ovvio con la regina.. hhaha =) spero sinceramente che vi sia piaciuto e se lasciaste una recensione mi aiutereste molto!” 
   
 
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