Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: stardust94    15/10/2015    1 recensioni
Un semi-dio e una vampira
Può esserci luce oltre le tenebre?
Lui: occhi blu carattere: forte e determinato, figlio di Zeus e fedele alla donna che ama.
Lei: occhi di cremisi carattere: impulsiva e elegante, figlia di Dracula sempre fedele al suo cuore.
Lei: vampira dai nobili natali.
Lui: ragazzo semi-dio figlio di Zeus.
Il loro incontro, darà il via a una serie di disavventure a New York, che condurranno ad una guerra tra dei e immortali.
Riusciranno ad uscirne indenni e sopratutto, quale sarà la scelta di Jason...
Resterà un semi-dio o diverrà qualcosa di più oscuro per amore?
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I sette della Profezia, Jason Grace, Nuovo personaggio
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 2
Sete di sangue


Jason


Leia lasciò la stanza prima del'alba, non mi ero ancora ben reso conto, di quello che avevo fatto quando subentrarono i primi problemi, nella fattispecie mia sorella Talia.

Mi chiamò al telefono e ci volle un ora per spiegarle che avevo dormito da un amico. Ovviamente non era del tutto una bugia, quella era la casa di Leo e Leo era il mio migliore amico.

Mi sentì in obbligo, qualora mi avesse chiesto spiegazioni, di corromperlo con un paio di merendine.

Risi, mentre mi passavo l'asciugamano dietro al collo, avevo appena finito una bella doccia gelata.
Speravo che mi togliesse la stanchezza e...Il suo profumo.

Diventai rosso, un po per l'imbarazzo e un po, perché mi ero reso conto di essere stato con una ragazza che non era Piper, per giunta una vampira!

- Adesso basta! -
Mi dissi, dovevo dimenticarla togliermela dalla testa come dal cuore.
Lei era una vampira, una principessa.

Inoltre, presto sarebbe ricominciata la scuola, l'estate era finita e stava arrivando l'inverno con le prime nevi.

***

Guardai la mia nuova scuola in lontananza, Per volere di Zeus mio padre non che padre di tutti i dei, sia Romani che Greci, alcuni semi-dei, tra i quali io e Percy Jackson ci saremmo dovuti trasferire a New York per un anno.

Proprio il figlio di Poseidone si stava avvicinando con le mani in tasca, gli occhi erano verde acqua i capelli, come sempre in disordine, neri.

- Hei - fece sbadigliando
Sembrava esausto cosa che mi fece sorridere appena.

– Ciao – dissi calmo mentre lo raggiungevo
– Dormito male? - aggiunsi trattenendo una risata, lui sbuffò appena per poi sbadigliare di nuovo.
– Cosa te lo fa pensare? - domandò in tono decisamente ironico.
Io risi a mia volta mentre entravamo nel edificio.

– Hai delle occhiaie niente male – dissi guardando distrattamente verso le scale.
Lui si appoggiò al muro con la schiena.

– Che spiritoso Grace – sembrò piuttosto giù di morale lo guardai domandando quasi subito
– Dove è Nico? -
Ci fu un breve minuto di silenzio poi Percy rispose.

– Da suo padre –

Il tono lasciava intendere poco sulla vera natura della sua convocazione, quando tuo padre è Ade signore del oltretomba...
Ce da stare allegri.

Eccolo arrivare felice come una Pasqua, ovviamente scherzo.
Nico sembrava ancora più cadaverico del solito, si passò una mano tra i capelli neri guardando prima Percy poi me.

– Ciao – disse tirandosi un copino dietro al collo per svegliarsi
– Ciao – rispondemmo io e Percy a nostra volta.

Alla fine entrammo tutti e tre in classe, non ero ancora preparato alla sorpresa che il destino stava per riservarmi.

***

Quattro ragazzi di 16 e 18 anni varcarono l'ingresso della scuola.

Il primo era alto e dal fisico prestante, gli occhi di un intenso blu oltremare, scrutavano verso l'edificio le folle di studenti, che si apprestavano a dirigersi nelle loro classi.
Vestiva con una camicia a quadri nera e bianca e un paio di jeans logori, le scarpe da ginnastica erano grige i capelli erano neri.

Accanto a lui una ragazza occupata con il telefonino, aveva i capelli di un rosso incredibile e anche lei gli occhi blu.
Indossava una camicetta bianca con una cravatta rossa e una minigonna nera, stivali con tacco 12 rigorosamente tutto di marca.

Gli sguardi ammiccanti che lanciava, verso il moro erano un chiaro segno che vi fosse più di una semplice amicizia tra loro.

Dietro occupato a giocherellare con un pugnale un ragazzo che pareva più giovane di loro, occhi color mogano intenso e capelli d'argento finissimi, vestiva con una maglia a mezze maniche grigia.
Si poteva notare quanto fosse muscoloso dai bicipiti sulle braccia i pantaloni erano neri e a vita bassa. Gli occhi del giovane vagarono fino ad incontrare quelli del ultimo membro del gruppetto.

Era una ragazza alta ed elegante, indossava un abito nero di qualche stoffa pregiata con le maniche lunghe.
Le gambe erano fasciate da sottilissime calze di seta bianca e ai piedi calzava un paio di stivali neri come quelli della rossa.
Sopra portava una felpa nera con cappuccio di pelo di visone, ovviamente sintetico lei amava gli animali, e rispetto alla sua amica dai capelli rossi mai, si sarebbe sognata di indossare una pelliccia.
I capelli erano lisci e biondi chiarissimi, quasi a sembrare angora. Gli occhi mogano come quelli del ragazzo al suo fianco.

- Sei pensierosa? - domandò il giovane attirandola accanto a se.
Lei sorrise appena. 
– Si – disse appoggiando la testa contro la spalla del ragazzo.

– Hai fatto un altro incubo? -

Domandò mentre le accarezzava i capelli, la ragazza fece un cenno con la testa come a dire si, stringendosi al giovane.

– Tranquilla sorellina –
Disse lui avvolgendola con le sue braccia, in una stretta rassicurante.

– Diego... - Sussurrò la bionda, affossando il volto nel petto del fratello.
Lui le sorrise dolcemente per poi voltarsi verso gli altri due.

– Aaron, Lirys andiamo –

Disse scomparendo con i due ragazzi, mentre Leia lo guardava scomparire una certa sete si impadronì di lei, aveva bisogno di sangue aveva bisogno del suo E.

***
Fu un attimo e riuscì a raggiungerlo scorgendolo accanto al suo armadietto.

I capelli erano biondi come il grano gli occhi di un azzurro ghiaccio incredibile, stava sorridendo e scherzando come sempre.
Quando la notò il suo sguardo si fece serio e freddo, lei sospirò e si avvicinò al semi-dio.

- J-Jason... - lo guardò senza sapere come avrebbe reagito alla sua presenza.

Lui socchiuse appena gli occhi, quando una voce alle sue spalle lo fece voltare, si ritrovò travolto dal abbraccio di Piper.

La castana lo baciò sulle labbra euforica lui ricambiò.

- Pip, cosa ci fai qui? - domandò tra il felice e il sorpreso, lei sorrise.
– Siamo passate a trovarvi –
Disse indicando una ragazza bionda alle sue spalle, intenta a baciare il moro.

Percy alzò le spalle ridendo. 
– Cosa vuoi farci Jas? - disse venendo di nuovo baciato dalla bionda.

Nel frattempo Jason si era voltato, vedendo la vampira scomparire tra la folla.

***

Leia correva, correva verso l'uscita o forse verso le tenebre, non aveva importanza dove stesse andando. La sola cosa che contava era andarsene il più in fretta possibile da tutto quel dolore.

Sentiva gli occhi pizzicarle, lacrime di sconforto le rigarono le guance appena rosse.
Era a pezzi anche la sua eterea bellezza, era offuscata dalla tristezza e l'odio per quella situazione, per quei sentimenti che provava e che la stavano lentamente cambiando.

Si fermò di colpo stringendo i pugni conficcandosi le unghie nella carne, i canini si allungavano prepotentemente nella sua bocca. Tossì violentemente scossa dai brividi mentre vedeva passare le persone.

Tremava boccheggiando nascondendosi nel ombra del albero, doveva bere da qualcuno anche se forse poi si sarebbe sentita malissimo.

Fece alcuni passi e scorse un ragazzo, gli occhi lampeggiarono di rosso. Segno che ormai era al limite.

Notando che il ragazzo era da solo gli si avvicinò di soppiatto e in un sol colpo gli fu addosso, non ci volle molto perché riuscisse a morderlo, succhiando avidamente il sangue dal suo collo.

Dopo qualche minuto si staccò, lasciando cadere il cadavere a terra, stava tremando.
Cercò di calmarsi ma fu tutto inutile in un attimo si ritrovò a tossire sangue, lo stesso che aveva appena sotratto al umano.

Era una vampira "diversa" così le era stato ripetuto spesso.
Poteva bere qualsiasi tipo di sangue e restare fuori anche di giorno, ma il suo corpo accettava soltanto, quello del E che aveva scelto.

Riprese il controllo a stento appoggiandosi al albero, dopo di che guardò il cielo plumbeo che le ricordò quel giorno.

Note autrice
Eccoci al secondo capitolo! 
Questa è una specie di presentazione dei personaggi coinvolti nella storia, si scopre che Leia non può bere sangue se non da Jason e che vive con tre persone, li conosceremo molto meglio più avanti.
Inoltre nel prossimo capitolo si torna indietro, per capire come Jason e Leia si siano conosciuti.

Ditemi pure cosa ne pensate mi scuso subito per eventuali errori, cercherò comunque di correggere il più possibile.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: stardust94