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Autore: ohcommander    17/10/2015    2 recensioni
[AU!Emison]
“E tu, papà, come vorresti che fosse Violet Wood?”
“Io e tua madre abbiamo pensato ad una ragazza o mora o con i capelli neri e la pelle leggermente un po' scura. Sai, tanto per cambiare e non avere come protagoniste sempre le solite ragazze perfette bionde” disse suo padre. “Senza offesa, ovviamente, tesoro”
Ed Emily Fields sarebbe stata la Violet Wood perfetta.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alison DiLaurentis, Altri, Emily Fields
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La mattina seguente, Emily era un po' elettrizzata all'idea di ritornare sul set. 
Forse perché il tutto le pareva ancora un sogno, forse perché finalmente stava stringendo amicizia con delle persone al di fuori dalla scuola – non si sarebbe mai sognata di poterci riuscire vista la sua timidezza – o forse perché il tutto in generale era veramente meraviglioso. 
Doveva solo stringere di più col suo co-protagonista; Oliver, ma per il resto davvero non c'era niente che andasse storto. 
Appena Emily arrivò, intravide Alison su degli scalini. Era indecisa se andare a salutarla oppure no, ma nel frattempo Alison già si accorse di lei. 
“Ehi” le disse Alison, sorridendole. 
“Ehi” le rispose semplicemente Emily, non sapendo che dire. 
“Ti va di uscire un po' fuori con me? Hanno detto che le riprese iniziano tra 5 minuti” le chiese Alison ed Emily annuì timidamente. 
Emily seguiva Alison anche perché non conosceva ancora benissimo quell'ambiente, fino a quando Alison non si sedette su una panchina ed Emily fece lo stesso. 
Quando Emily vide Alison accendersi una sigaretta all'inizio si sentì un po' a disagio, perché non era molto abituata ad avere gente attorno a lei che fumasse, visto che la sua famiglia era una perbenista. 
Poi, però, osservandola per qualche secondo, osservare il modo in cui metteva la sigaretta tra la sua bocca e osservare il modo in cui l'aspirava, pensò qualcosa di talmente strano. Pensò che.. che fosse molto sexy il modo in cui lo faceva – ma subito dopo scosse la testa lentamente, scacciando via quei pensieri strani. 
“Allora, Emily Fields” iniziò Alison il discorso. “Hai tre minuti scarsi per raccontarmi qualcosa di te” 
“Credimi, non ho molto da raccontare” disse Emily, sorridendole un po'. 
“Tutti hanno qualcosa da raccontare” disse Alison, guardandola. 
“Beh, a volte capita qualche eccezione” disse Emily, avendo il coraggio di ricambiare lo sguardo. 
“Sai, forse non hai tutti i torti” le disse poi Alison. “Perché secondo me, Emily, tu sei un'eccezione di quelle rare” 
Emily la guardò, confusa. Cosa voleva dire? Era un complimento o un'offesa?  
“Positiva, ovviamente” disse poco dopo Alison, come se le stesse leggendo nella mente ed Emily le sorrise. 
Conosceva Alison solo da un giorno ma già le piacevano alcuni suoi modi di fare, era schietta e diretta ed Emily aveva sempre desiderato essere così. 
“Tra un minuto iniziano le riprese, devo rientrare” le disse poi Emily. 
“Okay vai, io finisco qui” disse Alison indicando la sigaretta ed Emily annuì per poi rientrare. 
 
Erano le quattro del pomeriggio ed Alison era un po' infastidita, perché durante la pausa pranzo non aveva avuto la possibilità di parlare con Emily perché quel cazzo di Oliver si era seduto in mezzo a loro solo per rimorchiare con Alison, per poco non gli avrebbe vomitato in faccia. 
Perciò, aspettò che Emily preparasse la sua roba per poi andarle a parlare un po'. 
 
“Allora, come è andata oggi? Presumo alla grande” le disse Alison. 
“Proprio niente male come secondo giorno” le disse Emily sorridendo. 
“Mi dispiace per prima..” disse Alison. “Per.. Oliver. Mi sta veramente dando sui nervi” 
“Non preoccuparti Ali” le disse Emily, ma non appena si rese conto del soprannome che le aveva dato non conoscendola ancora benissimo, entrò in panico. “Io.. Scus-” 
“Non scusarti. Tutti mi chiamano Ali qui, e in più tu lo dici in un modo che.. mi piace” disse Alison, stranita dalle sue stesse parole. Ma era così. Lo aveva detto in un modo così dolce.. ed aveva amato il modo in cui Emily era entrata in panico solo per un soprannome anche perché ad Alison venne confermata più volte la dolcezza di questa ragazza. 
Emily arrossì a quell'affermazione e non sapeva più che dire. 
“Per curiosità,” riprese Alison il discorso. “Com'è il tuo rapporto con Oliver?” 
“Beh, si può dire che se non recitassimo insieme sarei un'estranea per lui” disse Emily alzando le spalle. “Quando non giriamo o siamo in pausa o sta al telefono o trova qualsiasi scusa per avvicinarsi a te” 
“Mi sta sempre sul fiato sul collo.. continuo a ripetere che lui non è adatto per niente ad interpretare un ragazzo come Richard Reed” le disse Alison. “Sai, io sono dell'idea che un personaggio debba essere interpretato da un attore che gli è più vicino sia fisicamente, ma soprattutto caratterialmente” 
“E tu credi che non sia adatto?” le chiese Emily per saperne di più. 
“No” le disse prontamente Alison. “Richard Reed è un ragazzo avventuroso, romantico... Oliver? Quello è solo una testa di cazzo, credimi” 
“E.. cosa ne pensi di me? Cioè.. di Violet Wood?” chiese Emily, timidamente. 
“Ti dirò Emily, in passato i miei genitori hanno creato trame fantastiche proprio come questa e la protagonista è stata sprecata per delle ragazze stronze, snob, antipatiche e false.. e sono contenta che per la prima volta come protagonista siano state scelte ragazze come te” le disse Alison. 
“Come me?” chiese Emily, confusa. 
“Educate, dolci, oneste.. persone degne di interpretare personaggi venuti fuori dalla mente dei miei genitori” disse Alison, perdendosi un po'. “Ovviamente questo vale anche per i ragazzi.. i ragazzi degli altri anni diciamo non erano proprio all'altezza, ma erano sopportabili. Quest'anno invece credo proprio che ci sia qualche problema” 
“Ci tieni molto a quello che creano i tuoi genitori, vero?” le chiese Emily. 
Alison annuì. “Come se lo creassi io.. sai Emily, grazie ai miei genitori è come se fossi un po' cresciuta con il teatro cinematografico, con i copioni, con le sceneggiature... e tutto quello che fanno loro lo sento anche mio” 
Emily la guardò, incredula. Alison si stava aprendo con lei conoscendola da stento un giorno.. Alison DiLaurentis. Doveva ammettere però che non le era dispiaciuto affatto scoprire questo lato di lei, al contrario.. l'ammirava molto. 
“Ti piace recitare?” le chiese poi Emily, dopo quell'affermazione. 
“Sì, mi piace.. ma sai, desidero diventare come i miei genitori.. una regista e produttrice cinematografica, mi hanno trasmesso questa passione fin da piccola” le disse Alison, sorridendole. 
“Sono sicura che ci riuscirai” le disse Emily. “A realizzare il tuo sogno” 
Alison la guardò e si chiese come potesse una sola persona avere tutto quel bene dentro. Come potesse desiderare il suo bene conoscendola solo da un giorno, come potesse essere così diversa dalle altre. Le altre erano quel che erano, ma quello che Alison percepiva di più e le dava più fastidio era la loro invidia nei suoi confronti. Invidia perché era figlia di persone importanti e quest'invidia la dimostravano facendo quel che facevano. Emily no, invece. Alison ovviamente era consapevole di quante persone fantastiche ci fossero nel mondo, ma nel campo cinematografico ma soprattutto nel campo “Hollywood” non aveva conosciuto altro che gente falsa, che si nascondeva dietro ad una maschera. 
E invece Emily Fields aveva appena mandato a puttane tutto.
   
 
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