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Autore: CiProvoNonSoComeAndr    17/10/2015    0 recensioni
Due anime diverse tra loro per uno strano gioco del destino si scontrano lungo il cammino della loro vita.
Amore, un sentimento pericoloso per chi come loro non sapeva cosa fosse.i
Nessuno avrebbe mai immaginato che le vite di due persone potessero cambiare improvvisamente.
Nemmeno i protagonisti.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Quando immagini la tua vita da piccola, pensi ad avere una famiglia, tanti bambini e una vita serena fatta di sorrisi e amore. 
Poi cresci e tutto quello sempre dato per scontato non c'è più: smetti di credere nei sogni, cominci a pensare più in piccolo; magari, non più una grande casa, ma un semplice appartamento; non più tanti bambini, ma solo due al massimo. 
Ti accontenti non dell'uomo dei tuoi sogni, ma solo del semplice ragazzo che riesce a renderti felice nonostante sai che non sarà l'uomo che hai sempre sognato. 
La vita fatta di sorrisi e amore si riduce a semplici carezze alla sera e qualche scambio di coccole ogni tanto; assumi la consapevolezza che in fondo questa è la vita e i sogni? I sogni sono qualcosa di irraggiungibile. Ma sono anche una piccola fiammella che tiene lontane le realtà e quando hai solo 21 anni e una vita tutta piena da vivere ci speri ancora.

Abby, Elisabeth in realtà ma che detesta da quanto ricorda, vive una vita che nel più banale dei modi è possibile definire solo semplice: ha vissuto sempre nella sua piccola città trascorrendo le giornate allo stesso modo con al fianco lo stesso ragazzo di sempre, quello conosciuto tra i banchi di scuola quando amare ha tutta un'altra prospettiva. Non essendo uno spirito libero, senza grilli per la testa, progetta la sua vita insieme a Marcus: una casa a due piani con il parquet, un lavoro come insegnante e un marito architetto. Nel loro futuro insieme hanno progettato un matrimonio e due bambini, Abby ha sempre desiderato un maschio e una femmina. 
Ha due sole amiche: Samantha ed Eleanor. 
Conosciute da bambine nella stessa classe alle elementari proseguendo insieme fino al liceo.
Diverse l'una dall'altra cercando di mantenere saldo quel sentimento di amicizia che le lega. Sono le amiche dei vecchi ricordi, una tazza di tè e qualche risata.
Occhi azzurri, capelli biondo cenere, El è una ragazza alla continua ricerca della follia, del sorriso altrui, ha bisogno di concludere una giornata con un sorriso. Solare ed espansiva riesce a rendere ogni giornata incredibile; pensa di poter essere qualunque cosa voglia con l'impegno e la dedizione che la contraddistinguono. 
Sam è l'esatto opposto di El, i ragazzi per lei sono zona "off limitis" unica cosa importante è la carriera: con una futura laurea in giurisprudenza il suo sogno era lavorare al fianco del nonno m. Sicura e acida tiene alla lontana chiunque tenti di avvicinarsi. Occhi color ghiaccio e una lunga chioma castana, raccolta in un saldo chignon non viene mai liberato. 
Erano diventate amiche per caso, per destino, non si erano scelte ma hanno imparato a conoscersi fino a volersi bene. 

-Marcus, vedo le ragazze tra un po', potresti accompagnarmi da loro?- Guarda Marcus dopo aver letto il messaggio delle sue amiche. 
Ma Marcus storce il naso. -Mi chiedo perché ti ostini a frequentare qualcuno tanto diverso da te?- le domanda convinto che non siano le amiche adatte a lei. 
-Se non hai voglia posso anche da sola-
-Immagino sia il tuo modo per fingere che il problema non sussista..- Abby lo zittisce prima che possa concludere poggiandogli due dita sulle lebbra.
-Vado sola- Asserisce dolcemente e infine baciandolo. -Ci sentiamo questa sera-

Abby è bella, non una bellezza ostentata come El né quella fredda di Sam, la sua è riservata, piacevole a chi le sta vicino. Porta solo uno strato sottile di trucco solo in alcune occasioni importanti, per il resto la sua pelle è sempre di quel colorito pallido naturale. Gli occhi nocciola sorridono alle cose più semplici: ad un bambino che mangia un gelato al cioccolato o di fronte all'abbraccio dei suoi nonni, quando li va a trovare, la domenica, a pranzo. 
Non ha un corpo prosperoso, le sue curve non sono ostentate, eppure non la preoccupa si accetta così come è, anzi è il suo modo per rimanere ai margini.
Prima ancora di attraversare la strada si preoccupa meticolosa di verificare che nessun auto stia arrivando da nessuno dei due lati, uno sguardo e infine uno a sinistra.
Sicura fa un passo in avanti.
Poi succede tutto in un solo secondo: tirata per un braccio indietro da una forza, una macchina sfreccia sotto i suoi occhi, una folata di vento le scompiglia i capelli.
Rimane incredula, con due grandi occhi sbarrati.
-Sei per caso impazzita!- le urla qualcuno. 
-Stavano per metterti sotto!- Continua ma Abby è ancora spaesata. 
Rivolgendo uno sguardo alla voce urlante le pizzicano gli occhi trattenendo le lacrime solo per orgoglio.
-Non, non mi ero accorta di quell'auto- balbetta con un tono soffocato.
Lentamente quel qualcuno,  con due occhi verdi le si avvicina preoccupato. -Ehi..ma stai piangendo?-
Le sfiora con le dita il braccio che le tiene ancora stretto, la sente tremare.
-Sto bene grazie- Le gira la testa quando si accorge che la sta ancora tenendo il braccio e benchè si sente avvampare sopraffatta dalla sensazione di piacere che le provoca quel contatto, i suoi sensi di colpa hanno la maglia facendo si che si tiri indietro con uno scatto. 
-Puoi lasciarmi?- Domanda retorica con un tono piccato anche se in cuor suo non vorrebbe.  
-Guarda che ti ho appena salvato la vita. Dovresti ringraziarmi- Riesce a guardarla da cima a fondo con un rapido sguardo, si ritrova davanti un esile ragazza che lo fa sorridere involontariamente. 
Le lascia il braccio sollevando entrambe le baccia divertendosi di fronte al suo modo di irritarsi.
-Grazie-
Forse non dovrebbe ma si avvicina pericolamente alnsuo viso. -Certo che sei proprio un bel tipino-
-Sei un maleducato- Sibila, non si allontana anche se sa che sarebbe la cosa più sensata da fare.
Questo però lo porta a ridere: porta indietro il viso, tiene le mani sul ventre e mostra un sorriso con due fossette in guancia. Incosapevolmente si ritrova ad osservare quei tratti attratta e a sentire una leggera sensazione di bruciare quando si rende conto che anche altre lo guardano proprio come lei. 
Una bellezza che non regge paragoni le verrebbe da pensare se non fosse così rigida con se stessa, con ciò che è sempre stata. Non investita da un'auto ma da una forza superiore non sa cosa le attende.
-Io sono Harry- le dice allungando una mano e trattenendosi dal ridere.
Abby però sembra sentirsi a disagio, non abituata a quel genere di approccio del tutto naturale ad Harry. 
Non contraccambia, non è ancora pronta al cambiamento. 
Senza rivolgergli parola preferisce tornare velocemente per la sua strada attraversando come un fulmine.
Con un sorriso divertito Harry osserva la ragazza che lo ha appema lasciato in asso senza nemmeno averlo ringraziato. 
-E il maleducato sarei io?!- Le urla quando Abby è ormai dall'altra parte della strada.
Lei non risponde, si volta una sola volta poi va via, insicura, preoccupata, bisognosa di sapere che cosa le è appena accaduto. 
Basta solo saper aspettare, le risposte arrivano con il tempo.
   
 
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