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Welcome
to my (new) life
Sofia
p.o.v
La prima cosa che noto dopo che il nostro volo è atterrato
a San Diego è che in qualche modo mi sento a casa.
È abbastanza strano perché
mi sono trasferita a New York quando avevo solo cinque anni. Tony
sorride
accanto a me perché di sicuro per lui San Diego è
casa, ha vissuto qui per la
maggior parte della sua vita, dopo un po’ mi prende per mano.
Andiamo a prendere i nostri bagagli, Viviana – la mia
sorellina – si guarda attorno confusa ed eccitata,
l’ultima volta che ha visto
questa città aveva tre anni e probabilmente non si ricorda
una dannata cosa che
sia una.
Fanny, vicino a lei, è semplicemente curiosa. Lei
è una
ragazza canadese, la figlia dell’uomo che mia madre vuole
sposare, lei e Vivi
hanno rischiato di essere le loro prossime galline dalle uova
d’oro. Hanno provato a
obbligarle a essere delle modelle come lo ero io prima di incontrare i
Pierce
The Veil, ma il piano è fallito perché sono
scappate e mi hanno raggiunto.
“Casa dolce casa.”
Mormora Tony.
Abbiamo i nostri bagagli e ci facciamo largo
nell’aeroporto affollato insieme a Mike, Vic, Liz –
la ragazza di Vic – e Leah,
la dottoressa della band.
È un giorno soleggiato e ci fermiamo un po’ fuori,
siamo
un po’ tristi, Jaime ha prenotato un volo per ieri notte e
non è venuto con
noi.
Non è nemmeno venuto al party degli All Time Low, quindi
il party è stato un po’ sottotono senza di lui,
perché è un ragazzo divertente.
Dopo la festa ho abbracciato gli All Time Low, i
Paramore, Cherry – la ragazza di Jack – Taylor
Momsen, Taylor Jardine e la sua
band, i Bring Me The Horizon, i The Mice and Men e un gruppo di bands
che non
conosco molto bene: i Tonight Alive, gli You Me At Six e gli Sleeping
With
Sirens.
Spero di poter parlare con loro durante la seconda parte
del Warped Tour.
“Ok, ragazzi. Eccoci qui. Siamo a San Diego e spero vi
godiate la vacanza.
Divertitevi e ricordatevi la regola dei tre giorni.”
Vic rompe il silenzio.
“Cosa è la regola dei tre giorni?”
Vic si gratta la testa.
“Beh, dopo un tour abbiamo questa regola: per tre giorni
non dobbiamo sentirci.
Poi iniziamo di nuovo a sentirci, è un modo per non
danneggiare la nostra amicizia.”
Io rido.
“Ok, quindi arrivederci, Vic.”
Lo abbraccio.
“Grazie per essere il mio zio saggio.”
Poi abbraccio Vic.
“Grazie per essere come un fratello per me.”
Poi è il turno di Liz.
“Divertiti, cara.”
“Divertiti anche tu.”
Leah è l’ultima.
“Grazie per avermi salvato la vita ed esserti presa cura
di me.”
“Prego.”
Poi ci separiamo, Leah chiama un taxi e ci saluta con un movimento
delle sue
mani pallide. Vic chiama un altro taxi e lui, il fratello e Liz
caricano le
loro cose nel bagagliaio.
“Ragazze, penso sia arrivato anche per noi il momento di
chiamare un taxi.”
“Beh, immagino che tu abbia ragione, ma mi mancano
già.”
Tony sorride e sussurra al mio orecchio.
“Non preoccuparti. Troverò un modo per non farteli
mancare.”
Io rido un po’ imbarazzata mentre lui chiama un taxi, Fanny e
Viviana si stanno
guardando attorno.
“Dio, il sole batte forte qui.”
Dice mia sorella e Fanny annuisce.
“Vi abituerete, non preoccupatevi.”
Dico sorridendo.
“Sono felice di essere tornata qui.”
“Tornare qui? Pensavo foste nate a New York.”
“Nah,
siamo nate a San Diego. Non penso
che Vivi si ricordi molto di questa città perché
ci siamo trasferite quando lei
aveva solo tre anni.”
Fanny annuisce e carichiamo tutti i nostri bagagli sul
taxi, Tony dice al conducente l’indirizzo e finalmente ce ne
andiamo dall’aeroporto.
Tutte guardiamo la città che scorre sui nostri
finestrini, è bellissima. Le persone sembrano più
rilassate che a New York e fa
caldo.
Il taxi si ferma finalmente davanti a una gigantesca
villa con un grande cancello e delle mura.
“Woah! Tony, tu vivi in un castello!”
Urla Fanny.
“Sì, il re delle tartarughe ha il suo castello
personale.”
Scarichiamo il taxi mentre Tony apre il cancello, poi
entriamo tutti: c’è una piscina e un altro
cancellino da cui si può raggiungere
la spiaggia.
Sono senza parole, non so cosa dire, è tutto troppo
grande per me. A New York vivevo in un grande appartamento da cui si
poteva
vedere Central Park, ma non avevo mai visto prima d’ora una
villa californiana.
“Ehi, Hyena! Il catto ti ha mangiato la lingua?”
“È tutta colpa di una certa tartaruga.”
Tony ride e apre la porta. Dentro, i muri sono dipinti di un bianco
crema
piuttosto elegante, c’è una cucina, una grande
sala da pranzo, un gigantesco
salotto con una tv a schermo piatto enorme e un divano rosso e infine
una
piccola stanza piena di strumenti che è chiaramente il suo
studio.
Ci sono anche alcuni posters sparsi per la casa e i premi, è
la casa
più bella che abbia mai visto.
“Ragazze?”
Tony ci chiama e noi lo seguiamo al piano di sopra, ci mostra due
camere – una
per Vivi e una per
Fan – e poi mi porta
in camera sua.
"Questa è la tua stanza, Hyena. Spero che ti
piaccia.”
“È meravigliosa, Tony! Grazie!”
Inizio a mettere via le mie cose e il tempo passa alla
svelta, in un battito di ciglia è mezzogiorno e siamo tutti
affamati.
Tony chiama il suo ristornate messicano preferito e
ordina il pranzo per tutti.
Venti minuti dopo stiamo tutti mangiando nella sua cucina.
Sono felice di vedere che mia sorella stia dando una seconda
possibilità a
Tony, ma allo stesso tempo sono triste perché so che le
manca Jaime.
Durante il pomeriggio dormiamo tutti nelle nostre camere,
siamo stanchi per il viaggio.
Ceniamo insieme e poi Vivi e Fan se ne vanno per
“visitare” San Diego, io e Tony rimaniamo sul
divano a guardare Star Wars.
Il film finisce intorno a mezzanotte e Tony sembra
eccitato per qualche motivo.
“Sofia? Vuoi venire in un posto con me?”
“Certo, a patto che tu non mi voglia uccidere e seppellire il
mio corpo nella
sabbia.”
Lui si incupisce.
“Stavo scherzando, arrivo.”
Lo seguo e lui apre il cancellino che porta alla spiaggia.
C’è una grande luna bianca questa notte e
così non
abbiamo bisogno della pila, mi domando cosa abbia in mente: un bagno di
mezzanotte?
“Fermati.”
Mi dice a voce molto bassa.
“Guarda.”
Indica verso il mare con un dito, un piccolo gruppo di tartarughe sta
uscendo
dall’acqua.
“Stanno venendo a deporre le uova.”
Mi dice eccitato
Guardiamo insieme questo spettacolo meraviglioso per un
po’, fino a che l’ultima tartaruga non torna
nell’oceano.
“Grazie per questo regalo di benvenuto, l’ho
amato.”
Lo bacio sotto la luna e mi sento felice.
Mi rende sempre felice ora che ha smesso di essere
cattivo con me.
Aveva promesso di mostrarmi il suo lato migliore e ne sto
godendo ogni secondo: è fantastico.
Mi sento amata e sento che lui è quello giusto per me.
È la mia unica eccezione.
Angolo di Layla
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