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Autore: Sury2001    20/10/2015    0 recensioni
“La vita è strana… ti svegli una mattina e ti ritrovi su un treno. Non sai dove stai andando e l’unico modo per scoprirlo è sapere dove vanno gli altri. Ma sapete qual è il bello? Neanche loro sanno dove sono diretti. La cosa più inquietante però è che verrà il momento in cui il treno si fermerà e tu saprai che quella è la tua fermata. Saprai anche che quella sarà l’ultima volta in cui vedrai quel treno.”
“Mh… tu cosa farai durante il tuo viaggio?”
“Niente… aspetterò la mia fermata… tu?”
“Beh io vorrei tanto fare nuove conoscenze, conoscere persone nuove e insieme a loro vivere qualche strana avventura… e per finire voglio girare tutto il treno per cercare una persona… una persona seduta da sola in un qualche vagone ad aspettare la sua fermata"
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai alle 7 del mattino.
 Le altre stavano ancora dormendo. Mi alzai e uscii a prendere un po’ d’aria.
 Stranamente mi venne voglia di correre, non avevo una meta ma mi misi a correre. Riuscii a fare una trentina di metri, poi mi fermai di colpo.
 Sentii un forte colpo al cuore, come se una lancia lo avesse attraversato. Misi le mani sul cuore e provai a gridare, ma la voce mi si fermò in gola. Caddi in ginocchio. I suoni e i colori diventarono tutt’uno e non sentivo altro che il mio respiro soffocato.
 Finalmente si avvicina un’ombra, mi mette una mano sulla spalla e inizia a urlare qualcosa ma io sento solo un verso. Cosa sta succedendo? Perché i miei genitori non sono qui? Ho paura. Perché mi sono messa a correre?... voglio tornare a casa e abbracciare mamma e papà.
 Ora mi sento improvvisamente stanca. Mi manca il respiro, sto soffocando. Non voglio morire.
 Buio.
-abbiamo paura della reazione
- Ma guardate… non è peggio così?
-Decidia.. sta aprendo gli occhi! Come va piccola??
Mio padre e mia madre erano davanti a e insieme ad un’infermiera. Eravamo nella mia camera.
-Ciao papà! Ciao mamma!
La mamma stava piangendo e il papà era vicino all’infermiera. Si avvicinarono a me e iniziarono ad abbracciarmi e baciarmi. Ricambiai.
-va bene… il mio lavoro qui è finito… da un pezzo… arrivederci, vi auguro una buona serata e, un buon compleanno Charlie per domani.
L’infermiera abbandonò la stanza. Guardai verso la finestra aperta. Era buio fuori.
-Che ore sono?
-Le 11…
Le mie amiche se ne saranno già andate… non ho potuto nemmeno scusarmi per averle lasciate sole.
-Charlie sei sveglia! Ragazze è sveglia!
Erano ancora qui! O.O
-Da quanto siete qui?
-ehm…fammi pensare… da stamattina!- disse, anzi, urlò Angela. J
Io giuro che me le sposo tutte! Sono loro la mia vita, le trovo ovunque e in qualsiasi momento… ma cosa più importante senza saperlo sono sempre presenti nei momenti in cui le vorrei vicine. Mamy, Marcy e Many sbadigliarono a ruota. Le seguii io e Emi si sentì in dovere di proporre di andare a dormire. Mi sembrava scorretto lasciarle dormire da sole al piano di sotto così, nonostante non avessi forze, andai con loro e una volta arrivata crollai.
-Buon compleanno!
Mi svegliai di colpo urlando e per lo spavento andai a sbattere contro la parete.
-grazie- dissi sorridendo prima che mi cadesse qualcosa addosso.
-Cos’è?
-sembra una lettera…
-cosa c’è scritto?
-Un attimo… ah ecco qui c’è scritto qualcosa!- mi avvicinai per leggere meglio, era scritto con una grafia veramente piccola, quasi illeggibile.
-Dice… LA TRISTE VERITA’-
Guardai le mie amiche con aria stupita prima di iniziare ad aprire la busta.

   
 
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