HARRY POTTER
Un corridoio. Anzi, quel corridoio. Si, perchè era sempre
quello, non cambiava mai ormai da più di due settimane. Un corridoio lungo,
buio e silenzioso. Il suono dei suoi passi riecheggiava tra le fredde pareti
che rivestite solo di una scura pietra, sembravano emettere quella luce lugubre
che imperversava nell’ambiente.
Harry camminava. Continuava a camminare in questo corridoio
senza fine, ansioso di vedere dove portava. Ora riusciva anche a scorgere una
porta nera a quello che doveva essere il termine del corridoio. Non c’erano
altre porte lungo la strada, solo quella che lo attirava a sé come il ferro con
una calamita.
Finalmente dopo altre tre notti passate a camminare in quel
corridoio Harry riuscì a raggiungere la porta. Sentiva che lì si celava il segreto
più nascosto dell’Oscuro Signore.
Aprì lentamente la porta e sbirciando dallo spiraglio non
vide nessun pericolo apparente.
La luce lo invase quando entrò nella stanza e Harry chiuse
di scatto gli occhi per il contrasto dal nero più profondo alla luce più
flashante. Appena i suoi occhi si abituarono un orrido spettacolo gli si parò
innanzi.
Voldemort che indifeso dormiva in un lettone rosa pieno di
cuscini colorati e a forma di cuore, stella, facce di animali..... Teneva anche
abbracciato un’enorme peluche di Winnie the Pooh e a volte si poteva giurare di
vedere che Voldy strusciava la faccia su quel dolce e simpatico orsetto.
Harry poi guardò le pareti e represse un urlo. Le pareti,
infatti, erano soffocate da una miriade di Poster raffiguranti il maghetto:
durate il primo anno, allo smistamento, nella camera dei segreti, in sella ad
una scopa, sotto la doccia, durante le prove Tremaghi ecc ecc.....
Su una scrivania piena di fogli con strampalati piani “X
incontrare Harry” intravide il famoso Diario Di Tom Orvoloson Riddle e lo prese
con uno scatto fulmineo temendo che il legittimo proprietario potesse
svegliarsi da un momento all’altro. Si sedette su una poltroncina lì accanto,
rivestita da una fodera viola brillantinosa e lo aprì.
Il diario altro non era se non la raccolta di tutti i
momenti passati con Harry e tutte le frasi (e insulti) che si erano scambiati.
Le ultime pagine invece erano tutte scritte con queste frasi:
“Harry
Potter stole my soul (and tore it into seven pieces)” oppure “Don’t say that Harry Potter sucks
or is stupid unless you want to die a horrible and painful death”
Harry si svegliò di colpo, la fronte imperlata di sudore e le mani che tremavano visibilmente.
La cicatrice gli pulsava e non riusciva a spiegarsi il motivo di quel sogno,
quel incubo. Dopo essersi seduto iniziò a frugare sotto il letto fino a che non
lo trovò. Un pò impolverato, dopo 3 anni passati nella polvere ma ancora in
perfette condizioni. Glielo aveva restituito Dobby come segno di gratitudine.
Si ricordava di averlo già aperto una volta e il solo pensiero che un tempo
all’interno vivesse una parte dell’anima di Voldemort gli dava il voltastomaco.
Continuava a sfogliare le pagine bianche fino a quando non intravide una pagina
più spessa delle altre. Voldemort aveva usato della Magicolla sul suo diario?!?
Per nascondere cosa? Dopo vari sbuffi e minuti passati a tirare, le due pagine
si staccarono rivelando una lettera del Signore Oscuro:
Caro Papà Natale,
ti chiedo di portarmi un regalo speciale
quest’anno, per i seguenti motivi:
1)
questa è la 50esima letterina che ti scrivo!!!! E
credo di avere diritto come tuo più fedele credente di ricevere un regalo
speciale
2)
Quest’anno sono stato buono,contando che ho ripreso il
mio corpo a giugno e a dicembre ho ucciso solo 17 persone
3)
Se non mi porti quello che ti chiedo mando lì
Greiback, Bellatrix e Piton
4)
Se ciò non bastasse ti ucciderò le renne e crucierò
tutti i tuoi stupidi elfetti
Cmq (questo me lo ha insegnato un
amichetta di Draco, a scrivere e dire CMQ) cmq il regalo che volevo era che
Potter mi faccia visita al più presto!!!!!
Sperando che avveri il prima possibile
il mio desiderio (ricordati delle renne e degli elfi)
Tuo fedelissimo e buonissimo
Voldy
Harry finì di leggere la
lettera e la commentò così: “AHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!”