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Autore: _Kurama_    26/10/2015    6 recensioni
Salve gente, premetto che sono nuova nel fandom di Detective Conan, ma mi sono immediatamente innamorata della coppia Shiho&Shinichi, e di un'altra che sarà una sorpresa, a meno che non l'abbiate già capito xp
Ci saranno momenti comici ed altri leggermente più tristi e malinconici, e non mancheranno alcuni What if...(E se...)
Spero di riuscire a rendere bene le varie situazioni e i vari personaggi durante la scrittura.
Mi piacerebbe se mi deste la vostra opinione o anche qualche piccolo consiglio per migliorare, sia la tecnica sia con i vari contesti e le situazioni...
Dal primo capitolo:
“Non sono tenuta a risponderti”
“Ah no?”
“No.”
“Sei impertinente”
“E tu sei invadente, e anche molto”
“Bisognerebbe rispondere alle domande che ci vengono poste.”
“Non è cortese scontentare la richiesta di una signorina.”
“Non è cortese mandare al diavolo chi si interessa di noi”
“Per quale motivo mi fissavi?”
“Perché mi piace”
Lei inarcò un sopracciglio, scettica
“ Ah sì?”
Sorrise.
“Sì”
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti, Yukiko Kudo, Yusaku Kudo | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: OOC, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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                Vincsempre Lei...







“No!”
“Andiamo, non dire sciocchezze!”
“Ti ho detto di no!”
“Fallo per me!”
“Assecondati con altre!”
“Non puoi rimanere qui, avevi detto che saresti venuta con me!”
“Io non esco da questa casa conciata in questo modo assolutamente ridicolo!”
Dichiarò infine Shiho dalla cabina armadio.
“Shiho ti prego, cerca di ragionare devi accompagnarmi per il mio rientro!”
 
Fu a quel punto che la porta scorrevole dell’armadio si spalancò rivelando Shiho in tutta la sua rabbia.
“Ti ho detto che ci sarei venuta, ma non che ci sarei venuta vestita come un’idiota, perché è questo ciò che sembro!”
Il corpo di Shiho era fasciato dalla tipica divisa scolastica del liceo di Tokyo.
Le gambe avvolte in una minigonna azzurra che a quanto pare era troppo stretta per le cosce ben formate, la camicia non riusciva a nascondere il seno prosperoso della giovane donna, la giacchetta era troppo corta di maniche e le scarpe le davano l’impressione di camminare sul pavimento, troppo basse rispetto ai suoi soliti standard.
“Quest’uniforme è ridicola, e per di più è anche piccola per me, si può sapere dove diavolo l’hai presa!?”
 
Shinichi sorrise nervosamente passandosi una mano dietro il capo.
“In realtà era di Ran…”
Il volto di Shiho si rabbuiò, se possibile, ancor di più
“Ah davvero?” sorrise.
Pessimo segno
Shinchi percepì immediatamente il pericolo tentando di spiegare
“Non è come credi, è che quando io non ero qui, ma ero Conan lei si fermava a dormire qui e l’ha lasciata qui, ecco…”
“La cosa non cambia, non intendo venire con te.” Bugiarda la verità è che non vuoi dargliela vinta. Shinichi le accarezzò le spalle, le parlò con dolcezza.
“Ma tu sei la mia ragazza…” le sfiorò un orecchio con le labbra
“Stai con me…”
Shiho cercò di trattenersi.
Io n o n  s t o  c o n  t e” sillabò
“Lo hai detto anche ieri notte…”
“Sarà stata la sbornia…” sogghignò
“E la notte precedente…”le sfiorò il collo
“Ho preso molte sbornie in questi giorni”
“Dai fallo per me…”
“Io non conosco nessuno cosa ci farei in un posto come quello?”
“Staresti con me, potrei presentarti ai miei amici, a Ran, bisogna solo sperare che alla fine non tenti di attaccar briga con te” la prese in giro lui.
Lei sorrise poggiando la sua fronte a quella del compagno
“Nell’organizzazione si impara di tutto, perfino l’arte marziale.”
“Non ti facevo gelosa.” Sogghignò lui.
“Non lo sono infatti, ma stavo pensando, che forse potresti cominciare domani, oggi fa freddo, sarebbe molto meglio restare a letto, magari con qualcosa a riscaldarci, non puoi dirmi che l’idea non ti alletta” quelle parole furono letteralmente soffiate sulle labbra del detective, era incredibile come Shiho riuscisse a mostrare certi lati del carattere che nemmeno sembravano esistere
“In effetti non si può dire che mi dispiaccia…” Così dicendo Shinichi cominciò a slacciare i primi bottoni della camicia di Shiho carezzandole dolcemente la pelle.
Questa invece si staccò dalle sue labbra sposandole delicatamente sul suo collo.
 
 
Purtroppo era una cosa che nemmeno il più scaltro tra i detective riusciva ad evitare, il fascino di una donna.
E non di una donna qualsiasi, no, perché questo genere di personaggio ha un preciso stereotipo della donna ideale per lui.
Deve essere la donna provocante e sensuale, sarcastica e avvenente, e soprattutto il tipo di donna che conosci nell’istante stesso in cui arrivano i problemi, la donna che ti trasforma dal figo di turno ad essere l’imbranato che non sa cosa dire. Ecco, Shiho era così. Da quando l’aveva conosciuta aveva capito di non dover eccellere in tutto, di non essere sempre il migliore.
“Shinichi…”
“Mh?” mormorò lui tra un bacio e l’altro
“Mancano dieci minuti alle otto e credo valga la pena mettersi qualcosa addosso, a meno che tu non voglia andare a scuola in questo modo, ti dirò che non mi dispiace…” sogghignò lei alludendo alle proprie gambe avvinghiate alla vita del compagno ormai priva di qualunque indumento.
 
 
Fu in quel momento che Shinichi realizzò, aveva vinto lei, ancora una volta.
“Diamine che aspetti dobbiamo mettere la divisa, sbrigati!”
Lei sorrise diabolicamente
“Questo è tutto da vedere.”
 
 
 
 
 
“Buongiorno ragazzi, porto buone notizie!- l’insegnate entrò in classe con un sorriso stampato in faccia – il vostro caro compagno, Shinichi Kudo, sarà nuovamente con noi affiancato dalla sua compagna, prego ragazzi…”
 
Gli studenti si voltarono verso l’entrata  dalla quale comparvero due ragazzi.
L’uno aveva i corti capelli corvini che gli ricadevano lungo la fronte e indossava la classica divisa scolastica, l’altra, lunghi capelli rosso fragola ricadevano scomposti fino a metà schiena, la gambe lunghe erano messe in evidenza dai pantaloni della divisa scolastica chiaramente non suoi, la camicia bianca era sbottonata abbastanza da lasciar intravedere l’incavo dei seni pieni e tondi, i sandali di almeno 15cm le davano un’aria sensuale.
 
 
“Ragazzi date il bentornato a Shinichi e salutate la sua compagna, Shiho Miyano” la classe si esibì in un  caloroso saluto, più rivolto a Shiho che ad altri.
 
“Ragazzi potete accomodarvi nel banco accanto alla finestra…”
Non furono pochi gli sguardi rivolti a Shiho, così come quelli per Shinichi, i due si sorrisero con sguardo d’intesa, forse sarebbero dovuti rimanere in casa.
 
 
 
“Psst, Shinichi, ehi Shin!”
Quando il detective si girò si ritrovò faccia a faccia con il suo compagno Haku.
“Cosa c’è?”
Il suo interlocutore rivolse un’occhiata maliziosa ad un’ignara Shiho
“Il più bel sedere mai visto in Giappone.”
Shin sorrise
“Ci puoi scommettere amico, ci puoi scommettere…”
 
 
Shinichi era troppo distratto a parlare per far caso alle persone intorno a lui, altrimenti avrebbe sentito la matita tra le dita di Shiho spezzarsi in due.
 
  
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