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Autore: EragonForever    29/10/2015    2 recensioni
Salve, eccomi qui con questa nuova fanfiction tutta su Naruto, che ho imparato ad amare e apprezzare. Dunque, vi volevo solo dire che la storia sarà divisa in due parti. Mi è venuta questa idea x creare qualcosa di tutto nuovo. In conclusione ... buona lettura.
*************
In quell'attimo un verso stridulo squarciò l’aria scatenando il panico totale. Selene allora si svegliò, allarmata nel sentire tutto quel frastuono e corse fuori, spalancando gli occhi.
"Oh no ... sta arrivando.", mormorò, preoccupata.
Jamir, il figlio più grande accorse e la guardò con fare incerto.
"Chi? Chi sta arrivando mamma?", domandò.
Lei indicò un punto preciso alle porte del villaggio, dove era comparsa una colonna di fuoco.
"Mistfire ... la Fenice a 14 Code. Se verrà qui distruggerà ogni cosa!", esclamò.
(Dal prologo)
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le Cronache di Jamila'
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Capitolo 44: Dopo la Battaglia

Non appena la nube si dissolse Jamila e Mistfire tirarono un grosso sospiro di sollievo.

"A quanto pare ce ... ce l'abbiamo fatta ...", esordì la Chunin, ansimante.

"Già ... però caspita se è stato difficile ...", fece la Fenice di rimando.

"Puoi dirlo forte ..."

Mistfire sorrise, per poi guardarla con gratitudine.

"A proposito ... grazie per aver sconfitto colui che mi trattava come una cavia da laboratorio ... te sarò per sempre grata"

In risposta Jamila arrossì.

"Beh ma ... è stato anche merito tuo in fondo no? Se non fosse stato per te a quest'ora saremmo morte entrambe"

"Si ... hai ragione ... comunque ora è meglio che vada, ma chiamami se avrai bisogno di me"

"Contaci ... basta che non distruggi tutto ...", ridacchiò la rossa in risposta.

"Vedrò che posso fare ... a presto"

"A presto ..."

Poi in un bagliore di luce scomparve e in una scia di fuoco rientrò dentro di lei. Per un attimo sul suo fianco apparve il sigillo e poi sparì. In quel momento sentì le forze mancare. Stava per cadere quando ...

“Jamila!”

Le braccia forti di Kiba la presero al volo. I due si guardarono. Entrambi erano ridotti male, ferite ovunque e a stento riuscivano a stare in piedi con qualche costola rotta e i vestiti strappati macchiati di sangue. A quel contatto Jamila avvampò per un attimo, ma poi sorrise.

“Grazie...”

“Prego, non c'è di che”

Continuava a sorreggerla per evitare che cadesse a terra, gli occhi carichi di preoccupazione. Poi in quell'attimo i loro sguardi si incrociarono nuovamente, stavolta più intensi.

Jamila sentì il cuore batterle all'impazzata e avvertì qualcosa sciogliersi nel suo petto. Avvicinò lentamente il viso al suo e lo fece. Le sue labbra toccarono quelle di lui in un dolce bacio.

Kiba per un momento sgranò gli occhi, stupito da quel gesto del tutto inaspettato. Ma poi a poco a poco dischiuse le labbra concedendosi a quel suo gesto pieno d'amore. Poco dopo lei avvertì le sue braccia stringersi attorno alla sua schiena in una stretta calda e sicura.

Una verità li travolse in pieno, da quando si erano conosciuti il loro legame si era formato tra un allenamento e l'altro e mai prima di allora avrebbero una cosa così inaspettata come l'amore. Ma dal giorno della missione qualcosa era cambiato. Il loro rapporto si era fatto più forte e solo ora se ne erano resi davvero conto.

Le sue labbra sapevano di un dolce aroma selvatico misto al tropicale che non poté fare altro che conquistarla.

Dopo un po' si staccarono ancora con il fiatone. Entrambi erano bordò. Kiba si mise una mano dietro la testa un po' imbarazzato.

“Wow ... è stato ... ehm”

“Strano ... ma anche bellissimo.”, terminò lei per lui.

“Quindi come dire ... è una cosa ufficiale?”

“Beh ... se a te va bene ... per me è ... si”

Kiba allora ci pensò un attimo e poi sorrise.

“Anche per me va bene ...” disse infine.

Jamila lo guardò, felice. Poi arrossì. Poco dopo tornarono dagli altri, lei in braccio a lui poiché faticava a camminare.

“Si! Ce l'hai fatta!”, esultò Rayal, contenta.

“Sembra proprio di si.”, mormorò Jamila.

“Eravamo sicuri che lo avresti sconfitto!” fece Ren.

“Sono fiero di te, hai creduto in te stessa e nelle tue capacità, ben fatto.”, fece Naruto.

"Si ...", fece lei di rimando, per poi perdere i sensi tra le braccia di Kiba.

Non appena riaprì gli occhi si ritrovò nella sua mente, affiancata dalla madre e dal fratello.

Brava tesoro, eravamo sicuri che non ci avresti deluso”

Sono orgoglioso di te, hai mantenuto la promessa con tutta le tue forze, sono contento”

Grazie per aver creduto in me” mormorò.

Non smetteremo mai di farlo. Ora dobbiamo andare, il nostro chakra si sta affievolendo, buona fortuna sorellina” fece Jamir.

Noi saremo sempre nel tuo cuore, sappilo questo”

"Si ... lo so ..."

Loro sorrisero e dopo un ultimo abbraccio sparirono in un alone di luce.

I suoi amici inizialmente si erano preoccupati ma poi tirarono un sospiro nel vederla sorridere nel sonno. Ma le sue condizioni erano comunque critiche, quindi fecero ritorno a Konoha sotto la pioggia battente.

Lo spettacolo che videro li atterrì. Molte case erano in fiamme, altre rase al suolo, altre in piedi con seri danni. Molti piangevano i loro morti, altri curavano le loro ferite, mentre il corpo medico guidato da Katsuyu andava da una parte all'altra a soccorrere chi aveva più bisogno. Poco dopo li raggiunse l'Hokage, trafelata.

“Allora?”

“Ideki non è più un ... problema ... ma Jamila è crollata”

"Lo immagino, poratela subito in ospedale, ha bisogno di cure e lo stesso vale per voi"

Il gruppo allora annuì per poi fare come aveva detto loro la donna. Tra loro lei era quella messa peggio, il suo chakra era del tutto prosciugato e le ferite erano fin troppo gravi. Tsunade si occupò personalmente di curare sia lei che i suoi compagni.

Ren e Rayal se la cavarono con qualche leggera frattura alle costole e ferite del tutto lievi. Naruto e Kiba con ferite un po' dappertutto ma nessun osso rotto. Jamila invece con tutto il corpo fasciato e un braccio e una gamba ingessati, ma nessun danno celebrale.

Grazie però alle cure dell'Hokage, Shizune, Sakura e il corpo medico, si rimisero in sesto dopo quasi un mese. In quel lasso di tempo il rapporto d'amore tra Jamila e Kiba divenne ancora più forte e entrambi cominciarono a considerarlo non più una stranezza ma una cosa vera, un sentimento vero e sincero. Ovviamente in pubblico si comportavano come al solito. Ma quando erano soli mostravano tutto il loro amore, concedendosi qualche bacio e abbraccio in più. Ormai non avevano più l'imbarazzo iniziale, il loro rapporto si era fatto più naturale.

“Sono felice che tutto stia andando per il meglio.”, fece Jamila un pomeriggio.

“Anch'io”

Nessuno dei due si vergognava di mostrare il suo lato tenero all'altro. Solo con i loro amici si mostravano diversamente.

Anche se si erano da poco ripresi, Konoha aveva ancora bisogno di qualche sistemata e in quei giorni Jamila e i suoi amici si dedicarono con anima e corpo nella ricostruzione di quello andato distrutto nell'attacco.

Il lavoro l'aiutava a non pensare a quanto era successo. Un po' si sentiva in colpa, si sentiva responsabile. Mai avrebbe pensato a conseguenze così devastanti. Nessuno però le aveva dato addosso la colpa e questo per lei era un sollievo. Ma la cosa a cui non poteva credere era il fatto di avere ucciso di nuovo. Anche se era ben consapevole che Ideki aveva meritato la giusta fine, non poteva crederci di averlo ucciso.

Quel pensiero non le dava pace e di notte a stento riusciva a prendere sonno. Molto spesso capitava che si svegliasse gridando tutta madida di sudore per la paura.

Anche se la pace era di nuovo ristabilita, il suo animo restava ancora tormentato come una violenta e implacabile tempesta.


 

Angolo dell'Autrice

Rieccomi qua con un altro capitolo.

E finalmente il momento che tanto aspettavo, il bacio di trionfo tra Jamila e Kiba. Vi prego non uccidetemi se li ho fatti innamorare. So che ai vostri occhi Kiba non è proprio tanto adatto per queste cose, ma ho fatto il possibile per non stravolgerlo troppo credetemi. Siate clementi vi prego. Riguardo a Jamila, si, si sente in colpa per avere ucciso Nash e non la posso biasimare.

Passiamo ai ringraziamenti, ringrazio come sempre la mia bestfriend MartinForever per le sue recensioni tanto belle quanto allegre e divertenti, poi AkaneChan95 sempre per le sue recensioni molto costruttive.

Vi informo che mancano ormai due capitoli alla fine della prima parte della fanfiction!

Concludo dicendo ... alla prossima. Yahoooo!!! (Capitolo revisionato)

 

   
 
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