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Autore: Uzumaki_Devil_Dario    31/10/2015    0 recensioni
Per realizzare il suo desiderio, Lorik si lascia alle spalle la capitale Crocus, sua città di nascita e di crescita, trasferendosi a Magnolia: la persona che idolatra e che vuole incontrare si trova lì, in quella gilda. Meriterà il rispetto e la fiducia di qualcuno di così alto livello?
"Voglio che tu mi prenda come allievo."
Storia sospesa a tempo indeterminato
Genere: Fantasy, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Erza Scarlet, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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NdA: salve a tutti, desidero solo darvi un piccolo invito prima che iniziate a leggere. Apritevi un'altra finestra su YouTube, cercate la colonna sonora "Scarlet Warrioress" dell'anime e fatela partire quando cominciate a leggere. Un semplice consiglio per godervi di più il capitolo ^^



 

 
Partirono entrambi ad arma tratta, l'uno contro l'altra: Lorik brandendo gladio e pugnale, Erza armata di spade levitanti al suo seguito.
"Le mie lame sono più corte. Schivo le sue e poi la colpisco da sotto il naso."
Quella era l'idea: superare le sue lame e avvicinarsi con un attacco che lei non potesse evitare. Tuttavia, l'azione che eseguì la maga rese tale idea impraticabile: anziché con le spade che aveva in mano, attaccò con quelle disposte in cerchio attorno a lei.
<< Circle Sword! >>
L'anello di spade si separò dalla spadaccina e la precedette nell'offensiva, prese a girare a una velocità talmente elevata da trasformarsi in un'unica lama circolare. Contro quell'azione imprevista, Lorik dovette fermare la sua avanzata e porre il gladio a difesa sopra la testa per contrastare la rotazione, per quanto avvertì pesantemente la forza dello scontro tra acciai. Fece resistenza il più possibile mettendo vigore nelle braccia per respingere, premette quanto poté le gambe al suolo per non farsi trascinare dall'impeto. Delle scintille si sprigionarono dal punto di contatto: scoprì che sulla lama del gladio stava creandosi un solco a causa dell'azione rotante delle spade, passando attraverso la sola difesa che aveva.
"Quanto sono maledettamente affilate?"
Scoprì anche che, mentre era bloccato sul davanti, dietro era rimasto del tutto scoperto ed Erza si era portata proprio lì per colpire il suo punto cieco con le altre due spade.
<< Maled...! >>
Agì d'istinto lasciandosi cadere per schivare l'alto fendente orizzontale. Il gladio si sbloccò dall'assalto del cerchio di lame e questo, spinto ancora dall'impeto, gli volò sopra andando incontro alla guerriera. Per un momento pensò che sarebbe stato bello se fosse riuscito a farla colpire dal suo stesso attacco. Idea stupida, sperare in un espediente così banale: le spade, infatti, fermarono all'istante la rotazione su comando della volontà della maga e si disposero nuovamente su di lei, pronte a tornare all'assalto quando lei voleva.
<< Sei già a terra dopo un solo attacco? Puoi fare sicuramente meglio di così, alzati. >>
Non esitò un secondo a seguire la sua esortazione, ma nel tornare in piedi rimise un po' di distanza tra loro. Solo la prima azione lo aveva messo in una difficoltà simile ma, allo stesso tempo, gli aveva dato modo di sapere qualcosa in più sull'avversaria e valutare una nuova mossa: aveva pensato di iniziare con assalti ravvicinati, servendosi quindi di armi più maneggiabili, ma quelle spade volanti rendevano già vana quella tattica.
"Tra l'altro, finché continua con attacchi fisici non posso usare tutta la Dragulia. Devo attaccare e difendermi contemporaneamente."
Per farlo cambiò l'armamentario con il Requiep: il braccio sinistro resse un robusto e possente scudo circolare, splendente come nuovo, mentre il gladio cedette il posto a una picca di due metri con un pezzo di stoffa rossa e lacera legata alla punta. Anche il vestiario era cambiato, trasformandosi in una corazza a tutto busto con un ampio mantello rosso, sandali ai piedi, un elmo con criniera e protezione del setto nasale in mezzo alla visiera.
Dagli spettatori della gilda si udirono commenti meravigliati << Pure lui cambia armi e armature! >>
Caricò per la seconda volta, la picca protesa in un affondo. Erza lo scansò di lato e immediatamente dopo scattò in avanti, sfruttando la debolezza di quell'arma: buona per colpire a distanza, ma se il bersaglio superava la punta, non poteva più essere colpito ed era lui ad attaccare.
<< Blumenblatt! >>
Tutte le spade, incrementate con l'apparizione di un'altra decina, piovvero addosso a Lorik in una tempesta di lame. Questi sollevò il grande scudo e si inginocchiò riparandosi sotto di esso, lasciando schiantare sulla superficie metallica la raffica di fendenti. Sentì sulle proprie spalle la forza di ogni colpo di quella serie, così violenti, rapidi e stridenti da temere che anche quella difesa non potesse reggere, durò per minuti così lunghi che più di una volta credette di stare per soccombere.
A un certo punto, gli attacchi si fermarono all'improvviso... e, davanti agli sguardi attoniti di tutti, i frammenti metallici delle spade attaccanti erano sparsi ai suoi piedi.
<< Incredibile! >> esclamò Lucy << Le spade di Erza sono state distrutte! >>
La stessa Titania era stupita da ciò << Hai resistito all'attacco più potente di questa mia armatura? >>
<< Non sono molti gli attacchi che possono sconfiggere questo scudo: è la mia protezione più forte. >>
Talmente tanto, notò Erza, che non presentava una sola scalfittura, nemmeno una dovuta al Blumenblatt. Subito dopo fu usato per caricare di peso contro di lei, assalto che fece andare a vuoto indietreggiando con un salto.
<< Lancia Infinita! >>
Lorik piegò indietro il braccio e, con tutto il vigore che aveva, scagliò la lancia. La maga ne anticipò la traiettoria e scartò lateralmente, così che l'asta finì per mancare il bersaglio e conficcarsi nel terreno. In mano a Lorik, però, ne era apparsa un'altra identica alla prima. La guerriera dovette muoversi a schivare anche quella... per poi scoprire subito dopo un terzo lancio in arrivo.
<< Ma come...? >>
Seguì una successione di picche che le piovve addosso, costringendola a rimanere perennemente in corsa per evitarle e tenersi alle spalle gli attacchi che mancavano il bersaglio. La stranezza che continuava a notare era che ognuna di esse, quando appariva nel pugno di Lorik, non emetteva il tipico sentore di magia del Requiep.
<< Quello non è Requiep, vero? >>
<< Infatti. La Lancia Infinita è una tecnica di che bersaglia il nemico con un numero di lance praticamente illimitato, senza magie di evocative. Se poi anche riuscissi a raggiungermi, dovrai fare i conti con lo scudo prima di colpirmi. >>
<< Vedendo che il combattimento ravvicinato con me non funziona, hai deciso per quello a lunga distanza, eh? In questo caso... >>
Interruppe la corsa e schivò la lancia successiva spiccando un salto verticale, arrivando all'impressionante altezza di sei metri. Giunta all'apice del salto, la sua armatura cambiò ancora.
<< Armatura del Gigante! >>
Quella nuova era diversa dalla precedente in molti aspetti - come il colore prevalente, che adesso era giallo - ma l'elemento più evidente erano i componenti delle braccia: dagli spallacci fino ai guantoni, ogni elemento era grosso e largo rispetto alle normali dimensioni degli arti umani, tanto da farle sembrare veramente le braccia di un gigante. Stette per tirargli contro un'enorme alabarda e Lorik, allo stesso modo, si apprestò a lanciare l'ennesima picca, confidando nel fatto che fosse sospesa in aria e fosse diventata un bersaglio molto più statico.
Lancia ed alabarda partirono dalle due direzioni opposte... con la differenza che la seconda aveva potenza e velocità di tiro decisamente superiori. Lorik non poté osservare l'esito del suo attacco, dovette alzare lo scudo per difendersi da quello dell'avversario.
Si difese, sì... ma la sua stessa difesa gli fu nemica: la forza dell'alabarda era maggiore del previsto e l'impattò sullo scudo glielo fece cadere addosso. Si ritrovò a terra, buttato giù dal peso della sua stessa protezione e dalla possente alabarda, la quale era stata deviata dall'urto. Riverso al suolo, ebbe dolori diffusi alla metà sinistra della parte superiore del corpo.
<< Che... male... >>
Vide Erza tornare a terra, chiaramente uscita illesa dalla sua picca, doveva averla evitata o, più probabilmente, deviata. Mentre gli andava vicino non poteva esserle sfuggita la sua difficoltà nell'alzarsi, né a lei né agli altri maghi della gilda. Wendy lo fece presente per prima.
<< Che gli succede? Perché non riesce a tornare in piedi? Non mi sembra che sia stato effettivamente colpito. >>
Gray, freddo anche nella logica e osservatore capace, seppe dare la risposta << Infatti no, lo scudo ha funzionato benone. Lorik è caduto e ha difficoltà a tornare su per via del suo peso. >>
<< Il peso? >>
<< Sì. Poco fa ha detto che quella è la sua difesa più forte, eppure non si sente provenire da essa neanche il più piccolo sentore di magia. Significa che la resistenza di quello scudo deriva unicamente dal materiale di cui fatto, forse l'adamantina. Più il materiale è resistente, però, più è pesante. >>
<< Capisco. >> disse Lucy << Essendo quello scudo così forte, deve anche pesare parecchio. Erza l'ha capito e ha deciso di sfruttare quel peso a suo favore, per questo ha incrementato la potenza di tiro con l'Armatura del Gigante. Ora Lorik è un po' come una tartaruga rovesciata. >>
<< Non è detto. C'è anche da tenere conto che prima riusciva a sollevare lo scudo con facilità, molto probabilmente perché ha allenato il corpo a dovere e ha ottenuto una certa forza fisica. Credo che non riesca a tornare in piedi perché ha subito in parte l'attacco. >>
Difatti, dopo un po', Lorik riuscì a rimettersi su, pur ammaccato dall'essere stato travolto dal peso dello scudo. Riuscì ancora a sollevarlo ma faticò a reggerlo come si deve.
<< La tua Lancia Infinita non era affatto male. >> commentò Erza << Tuttavia si direbbe che la sua specialità sia solo nel numero di attacchi che puoi lanciare, ognuno di essi non ha una forza particolare. Al contrario, un unico colpo ben piazzato può essere molto più efficace, sai? >>
Teoria che Lorik aveva provato duramente sulla propria pelle. La spalla e il braccio sinistro gli dolevano e il fardello dello scudo si faceva sentire di più, comprometteva il suo equilibrio. Se non poteva usarlo per bene, era solo un peso inutile.
"Con un solo attacco mi ha reso inservibile anche questo. È pazzesco quanto sia forte."
Lo fece sparire insieme al resto dell'armatura, tornando a usare gli stessi abiti di prima. Almeno adesso era più leggero.
Anche Erza effettuò un altro Requiep, stavolta molto più velocemente e in contemporanea a degli spostamenti laterali verso destra.
<< Armatura della Bestia! >>
Poté a malapena intravedere su di lei delle macchie leopardate prima che la vedesse sparire.
<< Dove diavolo...? >>
Un improvviso colpo che ricevette nel fianco sinistro lo mise in ginocchio; non tanto per la forza offensiva, non eccessivamente distruttiva, quanto per la sua subitaneità: era avvenuto in un istante e in un modo inaspettato, visto che Erza-san era andata nella direzione opposta. Ora si trovava davanti a lui.
<< Sei stata tu? >>
<< Solo con l'elsa. >> mostrò l'impugnatura di una delle due spade che brandiva a rovescio << Riprenditi in fretta, perché ora andrò a fil di lama. >>
Scattò nuovamente, questa volta in un assalto frontale. La scorse arrivare, come se si ingrandisse nel suo campo visivo... ma fu veloce, troppo veloce. Si buttò a terra nel sentire la lama promessa che lo raggiungeva; quando fu al suolo, scoprì il sottile graffio che si era aperto sul volto. Lei, nel frattempo, non si fermava, poteva avvertire ancora segni a malapena percettibili dei suoi spostamenti invisibili. Non poteva continuare a rimanere giù così vulnerabile.
"No, ma che faccio quando poi torno su?"
Intravide un movimento fugace a sinistra. Il colpo, invece, giunse sul davanti, un fendente diagonale dal basso che gli aprì in due la maglia e provocò uno sfregio superficiale sul torace. Stavolta, però, reagì nell'istante subito successivo al colpo: se era arrivata da davanti, molto probabilmente gli era finita dietro. Fu proprio in quella direzione che diresse quattro coltellini da lancio fatti apparire un secondo prima nella sua mano: tre di essi si piantarono al suolo; il quarto lo trovò con la punta conficcata nel braccio della maga.
<< Hai dedotto la mia traiettoria dalla provenienza dell'attacco. Bel tentativo, ma più che altro sei stato fortunato: per quel che ne sapevi, potevo aver deviato subito dopo averti attaccato. >>
Il coltellino non era arrivato così a fondo da toccare l'osso, nondimeno toglierselo dal braccio le arrecò un lieve dolore.
Aveva ragione lei, era stato fortunato e Lorik sapeva di non poter continuare a farsi tagliare per dedurre i suoi spostamenti e affidarsi alla sorte. Lui, tra l'altro, dall'inizio dello scontro non aveva ancora portato a segno un solo colpo. Che fare, allora?
Stava arrivando di nuovo frontalmente, non sarebbe riuscito a far apparire in tempo altri coltelli. Fece la prima cosa che gli venne in mente e sguainò la Dragulia, agitandola contro la guerriera in arrivo. 
La collisione fra le due parti ci fu, ma così istantanea da essere quasi impercettibile. Poi i contendenti furono fermi: Lorik seppe di essere riuscito a colpirla e Titania sentiva di aver ricevuto il colpo... sebbene addosso non avesse una sola ferita che lo dimostrasse. Non si mosse, spaesata da quello che era successo... e anche da un qualcosa di diverso che sentiva nel suo corpo.
<< La mia magia...? >>
Nessuno dei presenti ebbe capito cos'era accaduto negli ultimi cinque secondi. Erza continuava a rimanere ferma e confusa, mentre Lorik rafforzò la presa sulla spada preparandosi a colpire ancora.
<< Ma... quella spada è... >>
Charle la notò per prima, evidenziandola in seguito agli altri: quella spada non aveva una lama! C'erano impugnatura e guardamano, ma da lì in poi mancava quasi tutto il resto; c'erano solamente dieci centimetri appena di acciaio che terminava con una spaccatura seghettata.
<< Che razza di spada sarebbe quella? >>
<< Forse l'ha distrutta Erza con l'ultimo attacco. >>
<< No, in giro non ci sono i frammenti. Quella spada era così da prima. >>
Titania era dello stesso avviso: quell'arma aveva delle caratteristiche particolari e sicuramente, nel colpirla, le aveva fatto qualcosa di non visibile. Appena aveva sentito il fendente arrivare, qualcosa nella sua magia era cambiato e lei, accorgendosene, si era trattenuta dal continuare. Ancor ora non aveva le idee chiare.
<< Che cosa hai fatto? >>
<< Riprovaci ancora, Erza-san. Magari lo scopri. >>
Accettare una provocazione del genere era da principianti e da sconsiderati, lei doveva saperlo. Tuttavia, incuriosita e desiderosa di capirci qualcosa, lo fece.
L'azione si svolse in modo simile a prima ma non meno sorprendente: nel momento in cui Erza e Lorik si scontrarono, ognuno dei presenti vide che l'assalto della guerriera era stato completamente fermato, il suo attacco era stato bloccato da quel poco di lama della Dragulia. Era riuscito a fermarla dopo tutto quel tempo che non era riuscito a vedere chiaramente le sue mosse!
<< Stavolta ti ho visto! >>
Con un gesto secco Lorik distaccò le spade dalla reciproca opposizione e mirò alla maga, che schivò retrocedendo. Per un breve momento, avvertì un mancamento nelle gambe, le quali le cedettero e la fecero crollare in ginocchio. 
<< Oh cielo, quasi non ci credo! >> commentò Mirajane << Erza è stata messa in ginocchio! >>
Non aveva subito evidenti danni né aveva compiuto particolari sforzi, eppure la si vedeva avvertire già i primi accenni di stanchezza, con le gambe appesantite da e il fiato leggermente corto. Al contrario di chiunque altro, però, parve anche aver capito quale fosse la causa.
<< Allora non era solo una mia impressione: tu prendi davvero la mia magia e quella della mia armatura. >>
<< Non io, è la mia spada che lo fa. La Dragulia non attacca a livello fisico ma su quello spirituale. Anziché ferire a sangue, assorbe la magia dell'obiettivo. >>
<< Per questo sei riuscito a vedermi e anche a fermare il mio attacco: assorbendo la magia dell'Armatura della Bestia ne hai diminuito gli effetti, rallentandomi. >>
Non solo: aveva anche notato che, dopo il secondo assorbimento, la lama spezzata era un po' più lunga rispetto a prima, si erano aggiunti altri centimetri di acciaio.
"Quindi la lama si forma a mano a mano che preleva energia magica dal bersaglio." dedusse "Dovrebbe significare anche che se si completa, non sarà in grado di assorbirne ancora? Non che possa esserne del tutto sicura..."
Lorik la incitò a continuare << Non mi attacchi più, Erza-san? Forse perché, se ho visto arrivare quello, sicuramente saprò difendermi anche dal prossimo. >>
<< Vero, credo che non abbia più molto senso affidarsi alla rapidità. In compenso, sono curiosa di vedere fino a quanta energia magica sei capace di assorbire. >>
Lorik tentò di non darlo a vedere, ma le capacità deduttive della maga lo avevano impensierito: aveva capito subito che la sua spada aveva un limite di magia che poteva immagazzinare, un limite che ora aveva tutta l'intenzione di testare, molto probabilmente lanciando un potente attacco magico.
"Però è un limite abbastanza lontano. Non credo che possa davvero lanciare magie di tale portata."
La nuova armatura della guerriera, invece, diede abbastanza l'impressione di poterlo fare: prevalentemente rossa e arancione, con diversi elementi sul busto e sugli arti che avevano la forma di fiamme, due ali nere dietro la schiena e i gambali che ai piedi terminavano con l'aspetto di zampe di dragone. Anche la sua acconciatura era cambiata con quel Requiep, diversamente dai precedenti, dividendole la chioma in due code laterali.
<< Armatura dell'Imperatrice delle Fiamme! >>
L'aria attorno a lei aveva iniziato a ondulare visibilmente, distorta da un'elevata temperatura scaturita dal metallo magico dell'armatura stessa. In mano brandiva una spada rossa e brillante, un'arma che dava molto l'idea di essere stata costituita puramente da fuoco reso metallo. Curiosamente, non si era lontani dalla verità.
La maga la impugnò con entrambe le mani e la sollevò in verticale sopra la testa, iniziando a mulinarla con un movimento circolare ripetuto. In continuazione, senza interrompersi, girò e girò a ripetutamente, un cerchio dopo l'altro. Sulle prime, Lorik non vide alcun senso dietro a quelle strane mossa; poi, a un certo punto, intuì qualcosa.
"Sta accumulando energia magica!"
Le ondulazioni dell'aria divennero più evidenti e più estese, la lama cominciò a rilasciare fugaci fiaccole a ogni rotazione. Fugaci scie di fiamme presero a formarsi e crebbero di dimensioni ed intensità seguendo i movimenti della spada, fino a ingigantirsi e a generare una calura percepibile a fior di pelle anche a distanza. L'esaltazione di Natsu si fece sentire.
<< Woaaah! Le fiamme di Erza! Ne voglio un po'! >>
Dovettero tenerlo fermo Gray ed Elfman per non farlo interferire nello scontro.
La calura soffocante prodotta dalle fiamme si faceva sentire pesantemente, si aveva la spiacevole sensazione di star bruciando stando anche a di distanza. Tutto il fuoco generato si era concentrato sulla lama creandone un'estensione fiammeggiante, grande almeno tre volte tanto la normale arma.
Voleva mica lanciargliela addosso? In quel fuoco doveva esserci tanto di quel potere magico che dubitava anche solo di uscirne vivo.
<< Flame Slash! >>
Non ebbe neppure modo di chiederle se stesse facendo sul serio o meno, l'attacco partì subito dopo: un enorme fendente tracciato dal moto calante della spada, una mezzaluna di fuoco scagliata con impetuosità e senza l'accenno di un solo tentennamento. Sia a sinistra che a destra c'erano almeno dieci metri di fuoco volante da schivare, cosa pressoché impossibile. Che fare, allora? Dove andare?
Non stette più a rifletterci e lasciò di nuovo che l'istinto lo guidasse: puntò la Dragulia verso l'attacco in arrivo.
<< Ruggito del Drago del Vuoto! >>
Nessuno fu certo di cosa accadde in seguito: fu improvvisa come un'esplosione, una propagazione a forma di vortice grande come una specie di portale che sorse all'improvviso, smuovendo bruschi colpi di vento. L'inerzia del fendente infuocato lo portò contro quel vuoto d'aria; quando ci finì dentro, dimensioni e intensità del fuoco presero a diminuire drasticamente in rapidi istanti. Maggior parte delle fiamme si estinsero, come se l'ossigeno che le alimentava venisse risucchiato in quel vuoto innaturale, ma le restanti furono sufficienti a portare a segno l'attacco magico propagandosi con uno scoppio fiammante.
Al vedere succedere tutto questo, Erza ne rimase incredula "Cosa è successo?"
Spaesata, non sapeva cosa pensare. Le sue fiamme erano state in gran parte assorbite, come aveva previsto... ma come era successo?
"L'ho sentito chiaramente, ha lanciato il Ruggito di un drago... ma non ne ho mai visto uno simile. Che razza di magia era?"
Proprio come lei, quell'incantesimo insolito non era passato inosservato agli spettatori della gilda, sollevando dovuta curiosità.
<< Ruggito? Ha detto Ruggito di... un qualche drago? >>
<< Natsu, Gajeel, avete visto? Sarà mica anche lui un Dragon Slayer? >>
<< Ci sono anche io... >> borbottò Wendy.
<< Sciocchezze. >> commentò Gajeel << Che razza di Ruggito era quello? Non l'ha neanche lanciato dalla bocca. >>
Anche Natsu aggiunse la sua << E poi, che razza di drago sarebbe un Drago del Vuoto? Cos'è, per caso mangia il vuoto? >>
L'incendio venuto fuori era poco sviluppato, si estinse nel giro di pochi minuti. Le fiamme si attenuarono fino a spegnersi quasi completamente, lasciando terra annerita, dense colonne di fumo e Lorik reduce della vampata, pieno di bruciature sul corpo, benché non gravemente profonde. Scosso dagli ansimi e da continue fitte di dolore, si teneva in piedi a stento sulle gambe tremanti, facendo appoggio sull'impugnatura della spada... la cui lama era adesso completa ed era ardente come fosse appena uscita dalla forgia. Non fu chiaro se quell'incandescenza fosse dovuta alle fiamme magiche o se fosse una peculiarità del completamento.
<< Sei una sorpresa continua. >> commentò Erza << Non immaginavo che avresti potuto ridurre così tanto il mio potere magico. Quella magia di assorbimento, poi... possibile che fosse la magia di un Dragon Slayer? >>
Il mago si concesse il tempo per alcuni respiri profondi. Cercò di sostenersi sulle sole gambe, sì da poter sollevare la Dragulia puntandogliela contro.
<< Chi lo sa, Erza-san... se vuoi ti mostro qualcos'altro che potrebbe darti la risposta da sola. >>
<< Stai dicendo che vuoi ancora combattermi? >>
<< Ho mai detto di essermi arreso? >>
<< No, in effetti, ma per il tuo bene dovresti. Ascolta: riconosco anche che ti sei battuto con valore e per la tenacia che dimostri hai tutto il mio rispetto , ma bisogna anche capire quando è il momento di fermarsi. Non hai bisogno di compromettere la tua salute solo per dimostrarmi qualcosa, io non valgo la pena di arrivare a tanto. >>
Furono le parole che meno di tutte Lorik fu disposto ad accettare << La vali, invece, la vali eccome! Tu sei una persona straordinaria, Erza-san, sei una maga e una combattente come ai miei occhi non lo è nessun altro! Per me questo incontro è tutto, non ho aspettato altro per fin troppo tempo! Non sarò soddisfatto fino a quando non mi sarò messo alla prova al massimo estremo delle mie capacità combattendo contro di te! >>
Di fronte a una risoluzione così ferrea, tutti rimasero senza parole: nessuno di loro aveva immaginato che per lui quella battaglia potesse contare così tanto. Ritroso all'idea di ritirarsi, brandì la Dragulia alzandola di fianco, iniziando a raccogliere energia magica per il Requiep successivo.
<< Mi dispiace, Erza-san, ma davvero non sono disposto a finire la nostra sfida in modo così banale. Io voglio che tu veda quello di cui sono capace, voglio dimostrarti che non arriverei a questo punto per nessun altro! Che ti piaccia o no, vedrai fino a dove posso spingermi pur di confrontarmi con te! >>
Dopo ciò, non volle dire né sentirsi dire nient'altro, si concentrò solo ad incrementare la quantità di magia che accumulava.
Nello stesso momento in cui lui prese ad accumulare potere, Erza vide subito qualcosa di molto insolito nella magia che stava effettuando: non era un Requiep tipico.
"Ma cosa... cos'è questo potere magico assurdo?"
Né a lei né a nessun altro sfuggì quel sentore di energia magica che andava raccogliendosi fino a livelli assurdi. Più aumentava, più si accomunava a tutti la sensazione che, al termine del Requiep, quel potere sarebbe esploso... come un pallone troppo pieno d'aria, o una cosa del genere.
Tutto ciò proveniva solamente dall'armatura che stava evocando? Quale corazza poteva avere un simile potere? Con quella sensazione continua, veniva naturale pensare che la vita stessa del mago fosse in pericolo, se davvero c'era una deflagrazione imminente, soprattutto considerate le condizioni fisiche in cui già versava. Rendendosene conto, Erza gridò per indurlo a non andare oltre.
<< Lorik, fermati! Fermati subito o finirai per... >>
Se pure lui riusciva a sentirla, non dava segno di starla ascoltando, perciò la maga decise di intervenire direttamente. L'emanazione di magia, però, si rivelò un ostacolo al suo intento, una sorta di forza tangibile che la respinse e un muro invisibile che le impedì di avvicinarsi oltre un certo punto. Anche opponendosi a quel blocco con tutto il suo vigore, non ci fu modo di oltrepassarlo.
"Non ce la faccio... di questo passo..."
Accadde prima che potesse pensarlo. La deflagrazione magica, alla fine, avvenne a dispetto dei suoi sforzi per impedirlo. Fu una propagazione di onda d'urto che la investì duramente scaraventandola a terra, tuttavia si attenuò rapidamente nel raggio di pochi metri e fu avvertita dagli altri maghi della gilda solo come un poderoso spostamento d'aria. Dovettero ripararsi per qualche momento gli occhi dai colpi di vento, terra e polvere cercando di non finire ribaltati a terra (e anche di non farsi alzare le gonne, quantomeno per Lucy e Wendy).
Ogni cosa si placò in poco tempo, permettendo a tutti di avere di nuovo una visuale libera e a Erza di alzarsi a sedere. Gli occhi della gilda verterono verso l'epicentro dello scoppio, dove la terra era stata scavata dall'onda d'urto: al suolo era riverso Lorik privo di sensi, il cui Requiep era completamente fallito; oltre a non essere riuscito a evocare la sua armatura, non muoveva un dito, né dava più alcun segno di vita.




SPAZIO AUTORE
Buonsalve e buon Halloween a tutti, miei cari lettori silenziosi :)
Che fate di bello nel giorno della festa degli orrori? Io nulla, purtroppo da me piove parecchio vicino ai limiti dell'allerta meteo, quindi non c'è altro da fare che rintanarsi al calduccio in casa. Spero che voi ve la passiate meglio di me :D
Ne approfitto per comunicarvi che, dopo il prossimo aggiornamento, questa fanfiction rimarrà in pausa per qualche tempo, perché ho intenzione di riprenderne un'altra che tengo ferma da fin troppi mesi. Tanto ormai ho capito che questa non riuscirò mai a finirla in tempo per il contest per il quale l'ho iniziata, perciò penso che la ritirerò; nonostante questo, la manderò avanti quando e quanto potrò.
Credo di non dovervi dire altro. Ci si ritrova al prossimo capitolo :)
Jaa na!

U.D.D.
 
   
 
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