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Autore: sticky2012    02/11/2015    3 recensioni
Questa fanfiction è divisa in 2 parti. La prima ambientata durante il sesto anno di Ginny (settimo libro) mentre la seconda è ambientata l'anno successivo quando tutti, chi per una ragione e chi per un'altra, torneranno ad hogwarts e dovranno fare i conti con le conseguenze dell'anno precedente.
Di cosa parla? Di una Ginny innamorata del suo Harry ma , anche se lei farà molta fatica ad ammetterlo e ad accettarlo, entrerà qualcun'altro nel suo cuore.
Chi? Draco Malfoy. Mentre nella prima parte vedremo un Harry praticamente assente e una Ginny impegnata con un Malfoy molto "presente", nella seconda parte avremo tutti e tre i protagonisti insieme.
Perchè leggerla? Cercherò di far vedere una Ginny molto dolce, razionale e matura col suo Harry e farò emergere una Ginny completamente irrazionale e più spensierata con Draco.
Vedrete un Draco molto combattivo e pronto a tutto per ottenere quel che vuole realmente, una Ginny molto in contrasto con quello che le capiterà e un Harry innamorato nel termine più dolce.
Il finale? già scritto ed è già nella mia testa.
Ci sarà una scelta? Sì.
Chi la spunterà? leggete la storia.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Ginny
Note: Otherverse | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Capitolo 21
Chi è più forte di chi ?? (2^ parte)
 

 
 
Cammino lungo il corridoio; la sto cercando da quasi un’ora. Dove si sarà cacciata?
Salgo le scale dei sotterranei e, proprio lì, sui primi scalini, la vedo. Non si è ancora accorta della mia presenza e mi fermo, un attimo, a guardarla. Quanto è bella!! Ogni volta che la guardo, la sua bellezza mi sorprende sempre.
-Eccoti!! Dove ti sei cacciata!- si accorge finalmente di me. Trattenere un sorriso, mi è molto difficile. Appena la raggiungo l’ abbraccio, le do un bacio sulla guancia ma mi accorgo che lei non risponde e rimane rigida col suo corpo.
Improvvisamente, ho una forte fitta alla base dello stomaco.
-Lo so! Lo so! Non dirmelo neanche. Non dovevo tirare quel pugno a Potter!- ammetto, alzando le mani in segno di colpevolezza. Probabilmente, è arrabbiata perché ho tirato quel pugno in faccia a Potter! Si, forse, non dovevo reagire così ma Potter se lo meritava!!
-Senti, Malfoy… - sono stufo di parlare! La afferro e la bacio! Quando, anche lei, inizialmente, risponde al bacio, mi rilasso visibilmente ma, dopo poco, la sento irrigidirsi e ritrarsi da me.
C’è qualcosa che non va e non può essere solo perché ho tirato un pugno in faccia a Potter.
-Che succede??- le chiedo ma, dentro di me, è come se sapessi già la risposta.
-Io devo dirti una cosa- fa un lungo respiro –Avevi ragione quando dicevi che mi ero auto convinta di essere innamorata di Harry! Infatti, non lo sono!-.
-Weasley, mi avevi fatto spaventare!-. Scoppio a ridere ma la mia risata mi risuona più isterica che divertita.  E’ come se sapessi già cosa mi sta per rispondere.
-Non sono innamorata di Harry… ma nemmeno di te!-.
Cosa? Il panico s’impadronisce di me. So che non sta scherzando. Perché? Iniziano a tremarmi le mani.
-Cosa..?-.
-Ho detto che non sono innamorata di te! Non ti voglio!- ha un’espressione arrogante che non le ho mai visto. –Non ti ho mai voluto e mai ti vorrò!-. Sembra quasi divertita a dirmi quelle cose, come se fosse felice di parlarmi così! Non è più la mia Ginevra, mi parla con lo stesso tono strafottente con cui mi parlava mio padre.
-Sei solo una perdita di tempo! Non vali niente!-.
Scrollo la testa. Non è vero!
-Hai sentito figliolo?- vedo comparire mio padre proprio dietro a Ginevra. –Sei una nullità. Nemmeno la Weasley ti vuole! Nessuno vorrà mai perdere tempo con uno come te!-.
Sia lui sia Ginevra, scoppiano di nuovo a ridere. Stanno ridendo di me!
-AAAAAAHHHHHHHHH!!-. Mi sveglio di soprassalto. Ho la fronte e le mani tutte sudate; ho caldo e faccia fatica a capire dove mi trovo.
-Draco! Amore… che succede?-. Mi giro di scatto e vedo Pansy sdraiata accanto a me, ancora nuda.
Lentamente anche il mio cervello si risveglia; sono nella mia stanza e, come ormai succede quasi ogni sera, Pansy si è fermata a dormire qui con me. Nonostante, non l’abbia mai invitata a rimanere.
-Niente, è stato solo un incubo!- mi metto le mani tra i capelli, cercando di ritrovare la mia calma ma stare sdraiato a letto, non mi aiuta. Mi alzo, anche perché non credo che riuscirò a riaddormentarmi.
-Ma dove vai? Sono le quattro del mattino!- mi chiede Pansy ancora mezza addormentata.
-Dormi!!!- le ordino. Il suono della sua voce m’innervosisce ancora di più. Noto che c’è rimasta male per la mia rispostaccia ma non ho proprio voglia di darle retta. –Vado nel mio ufficio e torno! Resta qui! Torno subito!-.
Esco dalla mia stanza, senza guardare se Pansy mi ha ascoltato o meno, ed entro nel mio studio. Vado alla cattedra e mi siedo sulla mia poltrona. Mi stropiccio il volto ma non riesco a scollarmi di dosso quella strana ansia che mi ha provocato l’incubo che ho fatto.
E’ tutta la settimana che faccio incubi; ogni notte. Ci sono sempre sia mio padre e sia la Weasley che continuano a tormentarmi. Forse li sogno insieme perché, ora come ora, sono le persone che odio di più al mondo o, forse, mi suggerisce il mio subconscio, sono loro che mi odiano.
E’ passata una settimana da quando sono andato a fare la visita a sorpresa, a casa Weasley ed è da quella notte che sono cominciati i miei incubi. Mi chiedo se è questo il motivo per cui faccio sempre lo stesso incubo.
Chissà se Ginevra ha saputo della mia improvvisata a casa sua? Sicuramente l’avrà informata o Potter o uno dei suoi stupidi fratelli. Sarei curioso di sapere cos’ ha raccontato per giustificarsi! Sicuramente avrà addossato tutta la colpa a me oppure li avrà convinti che sono solo un folle megalomane che si è inventato tutto.
Col senno del poi, ripensando a tutto ciò che ho detto alla famiglia Weasley, credo che avrei potuto infierire ancora un po’. Forse sono stato troppo evasivo, sarei dovuto scendere ancora di più nei dettagli. Se ripenso alle facce sconvolte dei Weasley provo ancora un certo moto di soddisfazione. Avevo promesso a Ginevra che gliel’avrei fatta pagare e così ho fatto! Se non è stupida sapeva che non mi sarei accontentato di fare la spia ai giornalisti. Avvisare Rita Skeeter non mi ha soddisfatto tanto quanto vedere la signora Weasley svenire sul pavimento.
Guardo fuori dalla finestra; è ancora notte e, ormai, mi è passato anche il sonno. Apro il cassetto e prendo le pergamene degli studenti del secondo anno che ancora non ho corretto. Tornare in camera da Pansy è fuori discussione! Passarci le serate è un bel diversivo dai mille pensieri che mi frullano nella testa ma sentirla parlare già al mattino presto, è un attentato al mio sistema nervoso.
Forse dovrei smetterla di scoparmela tutte le sere; alla fine, nonostante quella piccola distrazione del momento, non mi provoca alcun beneficio, anzi! Me la ritrovo sempre ovunque e so che ha detto, ad alcune sue amiche serpeverdi, che ormai siamo diventati una coppia a tutti gli effetti. Quando le ho impedito di farlo ancora, dalla sua espressione non credo abbia recepito bene il concetto!
Spero di non dover ripeterglielo una seconda volta!
Sta diventando solo un peso; devo cominciare a essere più preciso sul fatto che non ci sarà mai un futuro tra di noi, se non voglio che lei si monti la testa più del dovuto.


 
Quando l’ultimo allievo esce finalmente dalla mia aula, sono le sei e mezza di sera. E’ da stamattina alle cinque che sono chiuso qui dentro e non ce la faccio più! Non vedo l’ora di cambiarmi, di bermi un bicchiere di scotch in santa pace e crollare sul letto.
Afferro la mia giacca e le mie carte ed esco dall’aula.
-Drachinooooo!!!!–. Oh no!!!. Ancora lei!!!! Quanto odio quando mi chiama così!!
-Sono esausto, Pansy!!!-.
-No no. Mi serve solo un attimo!-. inutile ribattere; tanto fa sempre quello che le pare.
-Allora, dimmi!- le dico fingendomi cortese.
-Non crederai mai a chi ho visto!!!-.
Se pensa che può venire a rompermi, per fare inutili pettegolezzi, ha sbagliato di grosso.
-Senti, Pansy…..-.
-La Weasley!!!!!-.
Improvvisamente, riesce a catturare tutta la mia attenzione. Devo esser certo che stiamo parlando della stessa persona!
-Ginevra Weasley?- le chiedo sottovoce.
-Da quando chiami la pezzente per nome??-.
Non mi servono altre parole per capire che si tratta proprio di lei.
E’ tornata! E’ qui!
Distrattamente faccio cadere il calamaio sulla scrivania e tutta le mia carte si sporcano di inchiostro nero.
-No!!- cerco di ripulirla ma è tutto inutile. Dovrò inventarmi qualcosa con gli studenti quando non riconsegnerò i loro maledettissimi compiti. Metterò l’insufficienza a tutti.
-Tutto bene, Draco?- mi chiede insospettita Pansy. Ha capito che la notizia non mi ha lasciato indifferente.
-Sì! Non hai detto niente che mi riguarda! Ora, devo andare!!- mi volto e la lascio lì, in mezzo al corridoio, non sapendo bene cosa fare.
So che, la Weasley, a quest’ora, avrà già saputo di quello che ho fatto a casa sua ma non penso sia venuta qui, solo per rimproverarmi e urlarmi contro.
Probabilmente, il motivo per cui è qui non ha nulla a che fare con me, anche se…
Se sa quello che ho fatto ed è tornata, proprio adesso, le cose non possono non essere collegate.
Ho fatto la cosa giusta ad andare dai suoi! E’ quello che si meritava!! Si è presa gioco di me e, questo, era il minimo che io potessi fare per fargliela pagare.
Ho fatto bene; se non considero che, da quella notte, faccio sempre gli stessi incubi e non riesco più a dormire.
Mi vergogno di me stesso, in questo momento!!!
Ti stai solo facendo suggestionare! E’ solo una stupida coincidenza!!!!
 

 
-E’ bello rivederti! Sei bellissima!!- mi urla Luna all’orecchio mentre continua ad abbracciarmi. Mi tiene così stretta che faccio fatica a respirare.
-Anche io sono felice di vederti, Luna!-. Finalmente riesco a sciogliermi dal suo abbraccio ma trattengo la sua mano nella mia.
-Giocare come professionista, ti fa bene!- mi dice mentre mi fa fare una giravolta su me stessa.
-Sì, in effetti sì!-.
-Dimmi che non te ne vai subito! Non ci vediamo da così tanto tempo!-. Mi dispiace deluderla ma domani devo ritornare, assolutamente, dalle ragazze.
-Solo fino a domani mattina! E’ solo una visita! Non sono qui per restare!E non sono sola… c’è anche Harry!-. Luna mi guarda confusa; nella sua testa, starà facendo mille congetture.
-Qui? Ad Hogwarts?? Con Harry! Lo sai che, qui, tutti sanno che vi siete lasciati??- chiede una Luna sempre più confusa.
Non c’è più nessun motivo per cui raccontare altre bugie; è arrivato il momento della verità. Ormai non ho più motivi né per avere paura né per vergognarsi di nulla.
- Sì è qui anche lui. Sta parlando con la McGranitt!! Ti dirò tutto ma voglio che ci sia anche Neville! Voglio che sentiate la mia versione dei fatti dalla mia voce e da nessun altro!-.
- Almeno posso sapere perché sei così elegante?-.
Mi fa sorridere questa domanda: in effetti, guardandomi nel riflesso della finestra, devo ammettere che il tubino nero che mi ha regalato Margareth mi sta divinamente. Ho accuratamente raccolto i capelli e ho scelto le migliori decolté nere che avevo nell’armadio. Sono così elegante che dimostro quasi dieci anni più dei miei semplici vent’anni.
-L’abbigliamento giusto per festeggiare!-.
Luna mi guarda sempre più disorientata.
-Festeggiare… con Harry??-.
Mi avvicino alla finestra e guardo il lago in lontananza; il mio corpo è pervaso da una strana calma.  Tutte le cose che ho fatto mi hanno reso quella che sono adesso e, guardandomi allo specchio, sono ancora fiera di me stessa e so che, per andare avanti, devo chiudere quella parte della mia vita e lo farò uscendone a testa alta.
-Vado a chiamare Neville! Sappi che questa tua calma non mi rasserena per niente, anzi …-.
Sento chiudere la porta dietro di me e, senza perdere tempo, recupero nella mia borsa la cosa che più m’interessa.
Ho detto a Luna che gli racconterò tutto ma dovranno aspettare ancora un po’.
Prima, c’è qualcun altro con cui devo chiarire un paio di cose.
 

 
Sono quasi le ventidue, quando fuori dalla sua stanza, prima di bussare, faccio un lungo respiro. Non sono più calma come prima ma questo non devo darlo a vedere a nessuno. Non devo urlare o alterarmi ma devo solo dire le poche cose che voglio che lui ascolti e basta.
-Sei sicura di volerlo fare?-.
Guardo Harry, accanto a me, e gli stringo la mano per incoraggiarlo. O, forse, sto cercando di incoraggiare me stessa.
Conto fino a dieci e poi busso alla porta.
-Avanti!-. Sentendo la sua voce, faccio un altro lungo sospiro, mi rigiro l’ anello che ho tra le dita e, stampandomi, in viso, un bel sorriso, spalanco la porta.
Appena entro, mi accorgo subito che, a fianco di Malfoy, seduta sulla sua scrivania c’è Pansy Parkinson.
Senza perdere il mio sorriso, cerco di trattenere la nausea che mi provoca la vista di quella serpeverde; mi concentro, invece, su Draco che sembra, letteralmente, sotto shock alla vista di me ed Harry di fronte a lui.
-Guarda un po’ chi si vede!!! Quella stupida della Weasley e lo sfigato Potter!! Cos’è?!? Ti hanno detto che c’era un gran ballo, stasera, Weasley??-. Costringendomi a essere superiore, decido di non degnarla di una risposta e mi concentro unicamente su Malfoy che sta incendiando Harry con lo sguardo.
-Sono felice di trovarvi in splendida forma!-. In realtà Pancy è come sempre mentre Draco, oltre che dimagrito, ha i capelli più corti del solito che gli danno un’aria ancora più da duro.
-Come noti io e Draco abbiamo da fare, non abbiamo tempo da perdere con gente come voi!!!-.
Povera demente che non è altro! Mi mordo la lingua per non risponderle come si meriterebbe.
-Sai Pansy, sono sicura che, invece, Draco sia molto curioso di sapere perché, io ed Harry, siamo qui!!-. Malfoy, sentendo il suo nome ad alta voce, sembra risvegliarsi e, finalmente, alza lo sguardo su di me.
-Weasley vattene! Ho da fare, qui, con la Parkinson!- mi dice strafottente.
-Oh, stai tranquillo! Non ci tratterremo per molto!!! Fidati!!- gli rispondo contenta.
-Ahhahhahaha! Questa è bella! Scordatelo!!! Non ho più nulla da dirti!! Né a te, né a Potter-. Si siede divertito sulla sua poltrona mentre Pansy si sposta per dargli un bacio in bocca. Malfoy, approfittando dell’occasione, approfondisce il bacio, fingendo di non ricordarsi di avere me ed Harry davanti!!
-Infatti, hai ragione!! Direi che tu hai già parlato abbastanza!! Ora è il momento che tu stia zitto e ascolti!!- sentendomi, Draco si scosta subito dalle labbra di Pansy. La mia frase deve aver incuriosito anche la Parkinson.
-Cosa vuole questa da te??- chiede la Parkinson a Draco.
-Questa, come la chiami tu, ha un nome!!- risponde subito Harry con tono freddo. Mi giro e gli regalo un piccolo sorriso di gratitudine per avermi difesa.
 –Ora, con calma, ti conviene invitarla ad uscire, prima che io dica qualcosa di compromettente per la tua immagine!- suggerisco a Malfoy che, nel frattempo, è tornato a guardare me ed Harry.
Quando il suo cervello capisce a cosa mi riferisco, mi rivolge un’occhiataccia.
-Pansy, esci! Prima li assecondiamo, prima se ne vanno!- dice Malfoy a Pansy senza smettere di squadrarmi.
-Io non vado da nessuna parte!! Scordatelo! Voglio restare! Io…-.
-ESCI!!- le urla Draco, in faccia, facendo spaventare anche me –Ti ho detto esci! Adesso!-.
Pansy, fingendosi non troppo offesa, da brava cagnolina, si allontana ed esce dalla stanza senza dire una parola. Soddisfatta della mia prima vittoria, rilasso le spalle e poso il pacchetto sulla sua scrivania.
-Se pensi che venendo qui, con lui, pensavi di spaventarmi, ti stai sbagliando!! Ti avrà riferito che sono andato a casa tua! C’era anche lui!!!! Sappi solo che vedere la tua famiglia stare male, sentendo le mie parole, è stata solo una delle tante soddisfazioni che mi prenderò con te!-.
Ora, vedendolo così sprezzante e sentendolo pronunciare quelle cose, sono ancor più convinta di quello che sto per fare. Se solo vedessi un minimo di dispiacere o di umanità nei suoi occhi…
-Sai perché siamo qui??? Vogliamo offrirti un bicchiere di burro birra al paiolo magico!!-. Tre mesi fa, se fossi entrata così nel suo ufficio, non sarei riuscita a tenermi il vestito, addosso, per più di dieci minuti.
-Ahaahhahaahhaha!!! Ma voi siete totalmente pazzi!!! Ahhahahahh!! Credo che voi abbiate già bevuto abbastanza per stasera!!-. Scoppia a ridermi in faccia mentre si allunga verso di me.
-Sono qui per festeggiare!!- gli strizzo l’occhio.
-E cosa? Io vorrei festeggiare lo svenimento di tua madre!! E’ stata una delle scene più epiche a cui abbia mai assistito!-. Quanta voglia di tirargli uno schiaffo!
-Festeggiamo la tua libertà!- mi anticipa Harry!!!
Malfoy smettendo di ridere, lo guarda come se fosse pazzo.
-Potter è sotto la maledizione Imperius o è così imbecille di suo??-. La sua ironia, o forse tutta la situazione, mi fa quasi venire da ridere.
-No, no!! Siamo sobri entrambi!!! Anzi, se tu avessi una bottiglia, potremmo stapparla insieme e brindare. Tu ti domanderai: cosa avranno mai, la piccola  inutile Weasley e lo sfigato Potter, da festeggiare, dopo che il gran Malfoy ha fatto il suo show epico??- gli chiedo, sapendo già come risponderebbe.
Sta per parlare ma lo fermo alzando la mano per zittirlo.
-Vieni con noi!! Sono sicura che non te ne pentirai!!!-. Gli allungo la mano ma lo vedo che non riesce a capire cosa sto facendo.
-Malfoy, avrai mica paura di fare due parole con la piccola inutile Weasley e lo sfigato Potter???-.
Mi piace questo Harry così calato nella sua parte! Devo ammettere che è stato molto bravo; ha fatto esattamente tutto quello che gli ho chiesto, senza controbattere in niente.
Malfoy, cascandoci con tutte le scarpe, raccoglie la sfida che Harry gli ha lanciato; ignorando il brivido che s’irradia nel mio corpo quando Malfoy stringe la mia mano, senza perdere tempo, contemporaneamente a Harry, ci smaterializziamo!
Grazie ad Harry che mi tiene una mano sulla schiena, non perdo l’equilibrio quando arriviamo davanti all’entrata del Paiolo magico. Malfoy, alla mia sinistra, osserva la scena senza sciogliere la presa dalla mia mano. Anzi, la stretta si fa sempre più forte!
Con un movimento brusco, interrompo il contatto e, facendogli segno di precederci, entriamo nel locale.
Non mi serve molto per accorgermi del tavolo rotondo, infondo alla sala e riconosco tutte le persone che ci sono sedute attorno. Da come Malfoy si blocca in mezzo alla sala, anche lui deve essersene accorto.
-Cammina Malfoy! C’è ancora una sedia libera per te!!- sussurro a Draco, dietro le sue spalle.
-Mi correggo! Non hai bevuto, sei diventata totalmente pazza! Io non sto un minuto in più, in questo posto, con loro!!- mi urla afferrandomi per un gomito.
-Rilassati Malfoy! Lasciala immediatamente!!- interviene Harry.
Mentre i due ragazzi accanto a me si fronteggiano pericolosamente, mi accorgo che tutti gli altri si sono accorti del nostro ingresso. Anche loro, come Malfoy, hanno lo stupore dipinto sui loro volti!
Harry è riuscito a convincere la maggior parte di quelli che avevo richiesto fossero qui stasera: Luna e Neville, Ron ed Hermione, George e, con immenso piacere, papà. Mancano solo Bill e Fleur, Percy e, ovviamente, la mamma.
-Siediti Malfoy!! Per favore- intimo a Malfoy, guardandolo negli occhi.
-Cosa ci fa lui qui!!- urla Ron, alzandosi in piedi e indicando Malfoy.
-Ron, siediti!!!- lo rimproverano, all’unisono, Harry ed Harmione.
Senza staccare gli occhi da Malfoy, Ron obbedisce. Spingo Malfoy verso il tavolo ma lui resta in piedi dietro alla sedia, evitando accuratamente il posto vuoto accanto a mio padre.
-Posso sapere, Harry, perché ci hai detto di venire qui?? In più, presentandoti con… lui!!- chiede mio padre ad Harry, senza guardare né me e né Draco.
-Sono stata io a chiedergli di portarvi qui. Devo dire delle cose e voglio farlo una volta sola. La cosa giusta da fare era farvi venire tutti assieme ma se ve lo avessi chiesto io, quasi nessuno avrebbe accettato!- spiego cautamente sedendomi nel posto centrale, davanti a tutti.
-E da quando, ti interessa fare le cose giuste??- chiede ironico Ron.
La battuta, inaspettatamente, fa scoppiare a ridere Malfoy. Vederlo divertirsi, ascoltando come vengo trattata da mio fratello, mi fa amareggiare ancora di più.
Sento la mano di Harry accarezzarmi una spalla e, Draco accorgendosi, smette subito di ridere.
-Ron, forse vuoi di nuovo provare a spaccarmi la faccia??- gli chiedo gentilmente.
In tutta la sala, scende un silenzio profondo; Hermione si gira a guardarlo scandalizzata, mentre papà e George abbassano lo sguardo amareggiati.
-Hai picchiato tua sorella, Ron?- gli chiede Luna.
Persino Malfoy sembra sconcertato da quello che ha sentito e si gira verso Ron, aspettando una sua parola.
-E’ stato Bill!! E poi se l’è meritato!!!- spiega Ron. Da come si guarda attorno e comincia a balbettare perché in cerca di consensi che non trova. Penso, però, si sia pentito della scenata di una settimana fa.
-Non è questo l’importante! Volevo che ci foste tutti perché anche io ho il diritto di raccontare la mia versione dei fatti! Mi dispiace che non ci siano Bill e mamma ma provvederete voi a riferirglielo!-.
-Se mi hai fatto venire qui, per pulirti la coscienza e farmi passare da bugiardo e pazzo… - s’intromette Malfoy, avvicinandosi col dito puntato contro di me.
-No!- lo fermo subito –E’ vero. Ho avuto una storia con Malfoy! Col mangiamorte, come lo chiamate voi!!-.
Draco sentendo le mie parole, abbassa la mano e, restando colpito da ciò che ho detto, torna al suo posto.
-E’ cominciato tutto l’anno scorso! Quando sono tornata ad Hogwarts ero sola. Non avevo nessuno! Non sentivo nessuno e una parte di me aveva paura che, qualcuno di voi, non sarebbe mai più tornato! E’ vero ho tradito Harry, la notte di Natale ma me ne sono pentita subito dopo!! Lui era l’unica persona che, in quel momento, mi abbia fatto dimenticare dove fossi e cosa stessi vivendo. So esattamente cosa lui ha sempre detto di me, della mia famiglia e di Harry ! So che si è fatto marchiare, che ha aiutato i mangiamorte ad entrare a Hogwarts. Sapevo tutto!! Però più lo conoscevo, col passare dei mesi e più mi convincevo che, in lui, ci fosse qualcosa per cui valesse la pena conoscrlo!-.
Sento gli sguardi di tutti su di me; anche Malfoy, è catturato dalle mie parole.
-Più mi ripetevo tutte lo cose brutte che ha fatto e che ci ha sempre detto e più lui faceva qualcosa che mi sorprendeva, ogni volta!! Mi ha trattato male ma anche bene, allo stesso tempo! Poi siete tornati e la mia vecchia vita è ricominciata!! Harry è tornato e io ero felicissima. Lo ero, davvero!! Ho passato tutta l’estate come se non fosse successo niente ma era una menzogna perché, in nove mesi, qualcosa era cambiato!! C’è stato il processo e lì mi sono ancora più convinta che lui fosse una persona diversa dai suoi genitori!! Poteva scappare e, invece, ha affrontato il processo-.
Lo guardo e, ora, mi sembra di rivedere lo stesso ragazzo che vidi quel giorno, durante l’udienza, seduto sul bancone degli imputati.
-Sono tornata ad Hogwarts e me lo sono di nuovo ritrovata davanti. Per tutto il tempo, ho fatto di tutto per tenerlo distante da me e da noi- indico Harry.
-Ho fatto di tutto, fino all’ultimo, per convincermi che oltre ad Harry non potesse esserci altra scelta. Harry è stato ed è perfetto! E’ la persona giusta che mi ha trattato come una regina. Mi ha dato una sicurezza, stabilità e mi stava regalando un futuro meraviglioso! Lui non aveva colpe; sono stata io che… ho fatto quello che ho fatto! Ero convinta ed in quel momento ero anche contenta. Ho commesso un errore!!-.
Prendo un momento di pausa e mi accorgo che George e Ron si stanno guardando a vicenda mentre mio padre ascolta coprendosi il volto con una mano.
-Ma tutto l’idillio è durato pochissimo! Quando ho parlato con Harry, lui… - mi si comincia a incrinare la voce.
-Quando me lo disse, non la presi per niente bene! Non l’ho picchiata ma credo di essere stato mille volte più arrabbiato di voi!!- prosegue Harry –Non riuscivo a pensare razionalmente e… ho fatto peggio di voi!!-.
Mi accorgo che Harry tiene la testa bassa; forse averlo costretto a parlarne davanti a tutti sia la giusta punizione per quello che ha fatto. Non penso si meriti di più.
-L’ho ricattata!- confessa tutto d’un fiato. Tutti gli sguardi si dirigono verso di lui ma quello che mi colpisce di più è Malfoy.
Sembra abbia l’espressione persa nel vuoto ma con passo lento, lo vedo riavvicinarsi verso di noi.
-Non volevo credere a una cosa del genere! Non le ho dato modo nemmeno di spiegarmi e ho fatto l’unica cosa che mi rimaneva da fare!! L’ho ricattata!! O lei lasciava perdere Malfoy o io facevo riaprire il fascicolo su di lui e lo rispedivo ad Azkaban!!-.
Nella stanza, cala un silenzio glaciale. L’unico che mi va di guardare è Harry! Non l’ho mai visto così! Dovrei essere io quella ad essere consolata ma, ora, mi sembra che sia più lui ad averne bisogno.
-Credo di non aver capito bene!- sussurra Malfoy ma tutti lo sentiamo perfettamente.
Lo fulmino con lo sguardo; se ora pensa di passare dalla parte della vittima, si sbaglia di grosso.
-Hai capito bene, Malfoy!- ripete Harry – L’ho fatto!! Conosco Ginny da quando aveva nove anni e sapevo che, se le avessi detto che ti avrei procurato sofferenza, lei avrebbe fatto di tutto per aiutarti! Si sentiva in colpa come se fosse stata lei a metterti in pericolo di tornare ad Azkaban ed ha accettato. L’ha fatto senza cercare compromessi! Non voleva ti succedesse nulla e se n’è andate lei! Ha preso la sua roba, si è presa i tuoi insulti e se n’è andata via! Lontana da me e da te!-.
-State mentendo! Non è vero!! Io… -. Vedo Malfoy mentre i suoi demoni si rimpadroniscono di lui; iniziano a tremargli le mani. Lo conosco bene per non sapere che, a breve, perderà la testa.
-Tu cosa? Tu te ne saresti accorto?? No, impossibile! Eri troppo preso dal tuo orgoglio ferito!! Comunque non sono venuta qui per rinfacciarti nulla ma solo per ammettere davanti a tutti che ho sbagliato!!-. Ricomincio a parlare ma, adesso, mi sento molto più sicura di me stessa.
-Non mi sono mai pentita della scelta che ho fatto. Fuori da Hogwarts, ho trovato una vita nuova! Ed è bellissima! Avrei tanto voluto raccontarvi tutto quello che ho provato e lo avrei voluto fare io stessa! Papà, ti giuro, che ti avrei raccontato tutto e se lo avessi ascoltato dalla mia voce, mi avresti creduto!! Io non posso dirvi che Malfoy vi ha raccontato delle bugie ma quello che posso affermare, con assoluta certezza, è che ho sbagliato!! Malfoy non può essere salvato né da me e né da nessun altro. E’ molto più simile a suo padre di quanto credessi!!!- lo dico guardando Draco negli occhi –L’unica differenza è che suo padre è un assassino, lui no!! Non è cambiato prima e non cambierà mai!!-.
Vedo un Malfoy allibito, guardarmi a bocca aperta. Tutte le sue care certezze si stanno sgretolando davanti a lui  e non può fare più niente per fermare tutto questo!!
-Posso chiedere scusa, a voi, se non vi ho mai raccontato la verità ma ero terrorizzata  nel dare voce a tutto quello che sentivo dentro di me. Detto ciò, io merito rispetto!! Non accetto Bill che mi mette le mani addosso come non accetto il modo in cui, tu, mi tratti, Ron-.
Mio fratello continua a tenere la testa bassa; credo si stia vergognando come non mai!
-Potrei dire tanto altro ma c’è qualcosa di personale che vorrei tenere per me e, comunque, ci ha pensato Malfoy a farvi un racconto dettagliato!! Quello che posso fare, invece, è chiedervi personalmente scusa per lui, per come vi ha trattato e per quello che vi ha detto. Per il resto, non ho altro per cui scusarmi! Mi sono presa le mie responsabilità e ne sto pagando le conseguenze!!-.
Noto che gli unici che mi stanno guardando regalandomi un po’ di comprensione sono Luna, Neville ed Hermione. Non mi giro appositamente, per evitare di incontrare ancora lo sguardo di Malfoy.
-Detto ciò – afferro l’anello nella mia tasca e mi alzo, dirigendomi di fronte a Malfoy –Questo è per te!!! Volevi tanto che me lo togliessi e, ora, puoi tenerlo come trofeo. Sarebbe troppo facile umiliarti ma dovrei abbassarmi al tuo livello e, io, sono una persona molto migliore di te!!-
-Io non … -. Malfoy cerca di rispondere ma, ora, sentirlo parlare senza l’arroganza che lo ha accompagnato fino ad ora, mi fa arrabbiare ancora di più!!
-Stai zitto!! Hai già detto ma soprattutto fatto abbastanza!!!- lo inchiodo con uno sguardo pieno di risentimento –Tienilo!! Di me, non avrai altro che questo!!!-.
Gli porgo l’anello ma lui resta immobile a guardarmi; quest’aria di vittima che ha indossato, mi fa proprio andare fuori di testa. Faccio fatica anche solo a guardarlo. Stufa di stare lì, sbatto l’anello sul tavolo, senza fermarmi a salutare nessuno, afferro la mia giacca ed esco dal Paiolo magico.
Cammino veloce lungo i vicoli; voglio mettere più distanza possibile tra me e tutte le persone che sono in quella stanza. Ora che mi sono tolta questo macigno dallo stomaco mi sento più leggera ma, inaspettatamente, anche molto arrabbiata. Arrabbiata con Malfoy per quello che ha fatto, con la mia famiglia per come mi hanno giudicata, con Luna e Neville che non sono riusciti a capire la verità e con Harry…
-Ginevra!! Ginevra, FERMATI!!!-.
Accelero ancora di più il passo appena riconosco la voce di Malfoy dietro di me ma non faccio in tempo, a pensare di smaterializzarmi, che lui mi ha afferrato per un braccio e mi sbarra la strada.
-MOLLAMI!!!- lo spintono lontano da me ma ogni volta che cerco di cambiare direzione, me lo ritrovo sempre davanti!
-Non dovevi ascoltare Potter!!! Non dovevi andartene, dovevi venire da me!!! – mi dice di getto!
Mi fermo perché inizio ad avere il fiatone e non voglio dare spettacolo in mezzo alla strada.
-Hai ragione, ho sbagliato!! Dovevo fregarmene e farti andare ad Azkaban assieme a tuo padre!!-.
Cerca di poggiarmi le mani sulle spalle ma mi allontano.
-Non devi toccarmi!!- gli dico decisa. Lui indietreggia come se fosse stato scottato. I capelli gli ricadono davanti e gli danno un’aria ancora più tormentata.
-Io avrei trovato una soluzione!! Non spettava a te prendere questa decisione!! Io… -.
-Ti prego, basta!! Io ho passato mesi a pensare e a ripensare a quello che era successo e, mai, per nemmeno un minuto, ho pensato che la colpa fosse mia! Tu non sei in grado di comportarti da uomo! Vuoi sapere cosa avresti fatto?? Saresti andato da Harry, avresti perso la testa e gli avresti fatto del male! A te non è mai importato di me veramente! Io ero solo un giocattolino nuovo che volevi a tutti i costi. Tu non volevi me, volevi vincere la tua sfida con Harry! Dovevi dimostrare, almeno per una volta, di essere più forte di lui!!-.
-Se tu mi avessi dato delle sicurezze, io non ti avrei creduto tanto facilmente!!!!- mi dice senza guardarmi in faccia.
-Ahhahahahahah!!!! Vedi?? Le colpe sono sempre degli altri: me, Harry, tuo padre… Ma tu, quando ti deciderai a prenderti una, dico una, responsabilità nella tua vita???-.
Lui resta zitto, forse perché punto sul vivo!! Nominare il padre, è stata una mossa scaltra!!
-Vuoi un consiglio? Non perdere tempo a rivendicare le tue ragione! A me non interessa più ascoltarti! Anche se Harry non avesse fatto niente, tu avresti trovato il modo di rovinare lo stesso le cose!! Non provare a cambiare, tu sei fatto così!! Arrenditi all’evidenza!!-.
C’è una certa amarezza nelle mie parole; quello che mi dispiace di più, è non essere riuscita a tirare fuori la sua parte più bella. Anzi, forse ci sono riuscita per un po’ di tempo ma poi, le tenebre dentro di lui hanno ripreso il sopravvento.
-Non so cosa… Qualsiasi cosa dica, sarà sempre quella sbagliata!!-. La sua aria da cane bastonato non smette di irritarmi!!
-Malfoy, non combattere te stesso! Torna pura a fare quello che sai fare meglio!! Vai dalla Parkinson, bevi, tratta male la gente, distruggi le famiglie degli altri … Nessuno sano di mente può accettare di avere a che fare con te!! Sarebbe come fare un salto nel vuoto sapendo benissimo che ci si farà male!!-.
Si tocca la fronte, forse, per mascherare il suo imbarazzo; per fortuna, in strada, nessun curioso si è fermato a guardarci. Senza aggiungere altro, riprendo a camminare, intenzionata a smaterializzarmi alla fine del vicolo ma, all’ultimo, mi ricordo di dover dire ancora una cosa.
-Malfoy??- lui si volta nella mia direzione, sorpreso di sentirsi chiamare da me - Non ti avvicinare mai più alla mia famiglia!!-.
Più che una frase, dal tono che mi è uscito, sembra una minaccia.
 

 
Cammino lungo il corridoio del piano terra, per dirigermi alla scalinata centrale di Hogwarts; devo prendere la mia roba prima che arrivino Luna e Neville o, ancora peggio, Malfoy.
Senza guardare dove cammino, mi accorgo troppo tardi che qualcuno sta uscendo dall’aula di trasfigurazioni e l’urto è inevitabile.
Inciampando nelle mie stesse gambe, cado lunga per terra insieme a un pesante libro che mi colpisce in piena testa.
-AAHH!!- mi tocco la fronte per constatare la gravità della botta.
-Ma si corre così per i corridoi?!?!- sollevo lo sguardo quasi impaurita di essermi scontrata con un professore ma per fortuna, non si tratta di nessuno di loro.
Vedo un ragazzo, che non deve avere molti anni più di me che però, non indossando la divisa di Hogwarts, non dev’essere uno studente. Da come è vestito, sembra più un babbano che un mago. Con un paio di jeans, un maglioncino verde scuro con i capelli castano chiari leggermente mossi che gli lasciano qualche riccio indomato; non se ne vedono molti così da queste parti!!
-Non stavo correndo!! –rispondo piccata mentre mi rialzo in piedi. Afferro il suo libro che mi è caduto sulla testa e glielo porgo. Lo afferra e lo mette sulla pila di manuali che tiene tra le braccia.
Vedo che la sua espressione da scioccata si trasforma; mi guarda dalla testa ai piedi come se mi stesse studiando.
-Si è fatta male??- mi chiede.
-No!- rispondo secca. Non ho tempo da perdere. E’ stata una serata già pesante; non mi metterò di certo a litigare con uno sconosciuto! –Arrivederci!- lo saluto indispettita.
-E’ sempre così maleducata??-. Mi volto a guardare lo sconosciuto che mi sta facendo infastidire non poco.
-Senta, io non so chi sia ma ho avuto una serata piuttosto complicata!! Mi scuso se l’ho urtata ma non starò qui a discutere su chi è andato addosso a chi!! Col suo permesso ….- cerco di andarmene ma il ragazzo è piuttosto insistente.
-Tu sei Ginevra Weasley??- domanda dubbioso.
-Si!- cerco di controllarmi ed essere il più cordiale possibile.
-Infatti avevi un viso già conosciuto. Sei … -.
Ora, basta!!! Sempre la stessa storia!!!
-Sì, sono io!!! La fidanzata di Harry Potter!! La ragazza del salvatore del mondo magico!!! Sì, sono io!! Ora mi dirai quanto sono fortunata e bla, bla, bla… -. Sempre così! Tutte le volte, le persone appena sanno chi sono, vogliono subito sapere di Harry.
Lo sconosciuto mi guarda allibito e quasi spaventato.
-In realtà, se smetti di urlare, volevo solo dirti che so chi sei perché ti ho visto l’altro giorno sulla Gazzetta del Profeta, nella pagina dedicata al Quidditch. Sei il nuovo acquisto delle Holyhead Harpies e poi io conosco bene tuo padre!-.
Vorrei fare una buca nel pavimento e nascondermi dentro. Ho appena fatto una scenata inutile con una persona estranea che voleva solo parlare di Quidditch. Sono talmente presa dai miei problemi personali che non do nemmeno il tempo, alle persone, di parlare.
-Ah!- il ragazzo con il suo zaino sulle spalle, che noto solo adesso, s’incammina ma non posso lasciarlo andare così dopo aver fatto questa figuraccia.
-No aspetta!!... Mi dispiace!- gli vado dietro per un po’ ma poi, per fortuna, si ferma –Scusa! Davvero io… oggi ho avuto una giornata un po’ difficile!! Di solito non sono così … -.
-Così psicolabile??-. La sua domanda mi fa scoppiare a ridere.
-Sì! Di solito non sono così… psicolabile!- rido ancora –Ricominciamo da capo! Piacere, io sono Ginevra Weasley!!-. Gli porgo la mia mano.
Dopo qualche momento di esitazione, mi stringe la mano con la sua.
-Io sono Riley. RIley Tanner -.Noto che fa non poca fatica a tenere tutti quei libri con un braccio solo.
-Non ti ho mai visto da questa parti! Non sei uno studente?-.
Finalmente, anche a lui, fa un sorriso divertito.
-No! Assolutamente no! La mia carriera scolastica è ormai finita da quasi una decina di anni!-.
Allora non mi sbagliavo, deve avere più o meno venticinque anni. Se allora non è uno studente, lui, chi cavolo è e cosa ci fa qui??
-E cosa ti porta ad Hogwarts?-. Forse è parente di qualcuno.
-Avevo un appuntamento con la preside McGranitt-.
 Con questa sua risposta evasiva capisco che non si vuole sbottonare più di molto; non vuole raccontare troppo di sé. Forse sono io, adesso, a infastidirlo e non avrebbe tutti i torti.
-Bene, allora ci si rivede in giro per il ministero!!-. RIley fa un mezzo sorriso storto e chiude gli occhi a due fessure; devo dire che guardandolo bene, è anche un bel ragazzo. Ha un’aria così da grande.
-Ah sì? è tua abitudine venire al ministero a farti una passeggiata???-. Mi sta prendendo in giro? Io cerco di fare la gentile e lui mi risponde così!!
-No, in effetti no!! Io giro più per i campi di Quidditch quindi, hai di nuovo ragione. Non credo che ci sarà occasione di rivederci!- gli sorrido falsamente e m’incammino verso la scalinata.
-Lo vedi che sei psicolabile??- mi urla divertito Riley.
-Pensala come vuoi!!- mi volto verso di lui ancora una volta –E se devo proprio dirla tutta… io sarò pure psicolabile e maleducata ma tu sei un gran presuntuoso!! La saluto signore del ministero!!-.
Ora mi ha davvero stancato! Io che pensavo di essere stata sgarbata ma lui… in fondo sono io che mi sono fatta male e in più mi devo far giudicare da un mezzo ragazzetto sconosciuto, per di più presuntuoso.
-Ahah! Io presuntuoso?? Questa è bella!! E comunque, se vuoi anche tu saperla tutta, prima, stavo proprio per dirti che sei la ragazza di Harry Potter! Tutto il mondo magico lo sa… -.
-NON LO SONO PIU’!!- urlo esasperata –Tornatene al ministero!-.
Che giornata infernale! Prima la mia fmiglia con Draco, ora questo arrogante spocchioso… non vedo l’ora di tornarmene a casa!!
-Ci si rivede in giro, Ginevra!!- sento in lontananza.
 

 
So esattamente dove trovarlo. Se i miei calcoli sono giusti, dovrebbe essere qui a secondi.
E’ il momento che aspettavo da una vita! Inutile tentare di comportarsi bene quando puoi seguire i tuoi impulsi. Avrei dovuto farlo da tempo.
Eccolo! Lo vedo entrare dal portone a testa bassa; noto con piacere che è solo. Bene, niente testimoni.
Appena svolta l’angolo, lo afferro per il colletto della camicia e lo sbatto contro il muro di pietra, dietro le armature.
-Buonasera Potter!! E’ stata di tuo gradimento la serata??-. Gli stringo forte le mani contro il collo; inizia a diventare rosso.
-Ma-Malfoy lasciami!! –cerca di divincolarsi ma non ce la fa. Non riesce nemmeno a prendere la bacchetta nella tasca dei pantaloni.
-Allora San Potter, vediamo un po’!! Vuoi un vero motivo per sbattermi ad Azkaban?? Te lo sto per dare!!- senza allentare la presa, gli do un forte pugno nello stomaco. Potter si piega in due e cerca di accasciarsi ma io, tenendolo sempre per il collo, non glielo permetto.
-Pensavi che l’avresti passata liscia? L’hai ricattata per poterla riavere!! Sei un verme schifoso!-.
-Non è così! Non le ho mai detto che doveva tornare con me!- controbatte dolorante –Doveva stare lontana da te!!-.
Lo afferro e lo lancio contro un’armatura; dopo aver sbattuto la schiena contro la pietra, cade per terra rivolto al pavimento. Lo vedo rialzarsi zoppicando, si risistema gli occhiali e afferra la bacchetta.
-Stai indietro Malfoy o ti riduco in polvere!!-.
-Tu osi minacciarmi!!- mi avvicino a Potter senza alcuna paura.
-Vuoi ammazzarmi, Malfoy? Fallo!! Così tu finisci ad Azkaban per il resto della tua vita, solo come un cane!!-.
-E’ un’idea allettante ma non lo farò!  Devo riprendermi ciò che è mio! Questo è solo un avvertimento: mettiti ancora in mezzo ed io ti giuro che ti strangolo con le mie mani!!-. Non sto scherzando. Lo farò veramente, se non sparisce dall’esistenza mia e di Ginevra.
-E tu sei così ingenuo da pensare che lei ti perdonerà??-. Potter sta quasi ridendo; forse, non ha ancora capito la lezione.
-Beh, ha perdonato te!! Farà lo stesso con me!!- gli ringhio in faccia.
Potter fa qualche passo indietro e scivolando lungo il muro, si siede per terra.
-Io ho commesso un errore. Uno. Ho capito e ho chiesto scusa. Tu sei fatto così! Quello che fai, lo fai sempre. Tratti male le persone, rovini le vite degli altri e hai il terribile difetto di credere che le persone siano di tua proprietà. Lei non è tua! Non è più di nessuno -.
Mi piego leggermente per fare in modo che possa sentire bene quello che gli dirò.
-Ti ha fatto comodo però l’anno scorso quando tu e i tuoi amici siete stati catturati e io non ho rivelato a nessuno, la tua vera identità!! Saresti morto senza di me!!-.
-E’ vero!! E tu, adesso, saresti ad Azkaban, nella cella accanto a quella di tuo padre, insieme ai dissennatori. Non saresti qui ad Hogwarts se non ci fossi stato io! Ricordatelo sempre!! Tu devi tutta la tua vita a me!-.
Vorrei spaccargli quegli occhiali che porta e infilargli le scheggia negli occhi ma, con le mani tremanti, mi allontano.
-Lei mi perdonerà!- sentenzio definitivamente.
-Forse si! Ma non il perdono che intendi tu! Col tempo, smetterà di odiarti ma non tornerà mai più con te!! In questi mesi, mentre tu ti davi alla pazza gioia o ti impegnavi a umiliarla, lei si è costruita un futuro. Senza né te, né me! Ha capito che può essere felice senza nessuno dei due. Non tornerà indietro, soprattutto con te!!- dice tranquillo, così sicuro di sé.
-Lei, non importa quando, capirà e sceglierà ancora me!- ribatto fingendomi convinto. Lei ha accettato cose peggiori; ha capito perché sono diventato un mangiamorte, ha superato tutti gli anni in cui ho insultato lei e la sua famiglia, ha accettato la mia vita. Lei deve capirmi anche questa volta!
- Tu non hai idea di cosa voglia dire per lei, il fatto che tu sia andato in casa sua e hai confessato tutto alla sua famiglia, in quel modo!! I suoi fratelli l’hanno picchiata, non vogliono più vederla. Sua madre è sconvolta a casa e non fa che piangere. Per non parlare del fatto che hai rovinato il suo rapporto col padre. Era lei che voleva raccontare tutto e, tu, fregandotene, hai rovinato tutto!!-.
-Io non sapevo!! ERO INFURIATO!! Non lo avrei mai fatto se avessi avuto il minimo dubbio che lei mi stava mentendo!!-. Non so perché mi sto giustificando con San Potter ma non posso farne a meno. Io non sapevo. Non potevo immaginare … o forse sì?? La Lovegood mi aveva avvertito ma io non le ho dato retta fino in fondo. Mi sono fermato all’apparenza delle cose e, questo, anche io, non me lo perdonerò tanto facilmente.
-Avresti fatto, prima o poi, qualche altra cazzata!! Tu le fai sempre e quella di stasera, è l’ennesima dimostrazione!!-.
Si alza in piedi goffamente e, dandomi una spallata, se ne va. Io resto impietrito davanti a quel muro. Solo. Ho picchiato Potter ma speravo che anche lui, mi mettesse le mani addosso. Volevo che qualcuno me la facesse pagare per quello che ho fatto.
Tiro un pugno contro il muro di pietra e, subito, sento le ossa delle dita fratturarsi. Il dolore è lancinante ma mi mordo la mano sana per trattenermi dall’urlare.
Afferrando la mano rotta, mi metto a correre verso i miei sotterranei. Appena svolto l’angolo, vedo, davanti alla porta del mio ufficio, Pansy.
Lei, stasera no!!
.Pansy vattene! Non è serata!- entro nel mio ufficio e mi siedo sulla mia poltrona. Devo subito prendere qualcosa per la mano ma adesso non ho voglia di andare da Madama Chips. Il dolore sta diventando sopportabile.
-Dracuccio ti devo parlare!! Ho scoperto una cosa meravigliosa!!- entra, tutta felice, dietro di me.
-Pansy, ti supplico. Potresti, per favore, andartene. Parliamo domani. Ho avuto una serata terribile e vorrei…-.
-Sono incinta!!!!- urla Pansy tutta contenta.
La mano ricomincia a farmi male ma sento, anche, un indebolimento generale di tutto il corpo. La testa mi comincia a girare.
-Non non.. io non … tu non … puoi … non puoi … - comincio a balbettare!
-Draco, sono incinta! Aspettiamo un bambino!! Allargheremo la dinastia Malfoy. Madama Chips mi ha appena dato la bella notizia!! Sei contento, amore mio??-.
La stanza, mi sembra, si faccia sempre più piccola; mi manca l’aria e faccio fatica a respirare.
C’è solo una parola che descrive quello che sto provando.
Panico.
 
 
 
Ciao a tutti!!! Ecco la seconda parte. Se avete letto, capirete perché ci ho messo tanto a pubblicarla! Direi che è uno dei capitoli più belli che ho scritto. Segna un’enorme svolta nella storia.
Sono successe così tante cose che sono proprio curiosa di sapere quella che vi ha colpito di più e chi è stato il personaggio che vi è piaciuto di più e chi meno.
Cose interessanti ce ne sono tante, a partire da Pansy fino all’introduzione del nuovo personaggio. Riley.
Cosa vi posso anticipare?? Riley sarà molto interessante da scoprire e sulla reazione di Draco per il nascituro… ve la lascio immaginare!!
Grazie mille a chi segue la storia, a chi la legge e soprattutto a chi la recensisce.
Siete fantastici.
A presto!!
 
 
  
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