WE ARE OUT FOR PROMPT – 30 OTTOBRE / 01 NOVEMBRE 2015
Titolo: Students in the hallways
Fandom: Frozen
Personaggi: Hans/Anna
Prompt ©Kuma
Cla: Hogwarts!AU,
Alle scale piace cambiare
Generi: Fluff, Romantico
Note: AU, What If?
Ps: Odio scegliere i titoli.
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Students in the hallways
«Oh, per le mutande di Merlino!»
Hans stava facendo il consueto giro di
perlustrazione notturno dei corridoi quando aveva udito l’esclamazione
soffocata e colorita provenire da qualche parte dietro l’angolo. Inarcando un
sopracciglio e afferrando d’istinto la bacchetta che teneva nella tasca
posteriore dei pantaloni, Hans accelerò il passo e si diresse verso la fonte
della voce. Oh, sperava che fosse qualche idiota di Grifondoro – non vedeva
l’ora di levare una decina di punti a un membro di quella Casa, così, tanto per
andare a letto serenamente.
Quando voltò l’angolo, tuttavia, quasi inciampò
davanti alla visione che gli si presentò innanzi.
Inginocchiata per terra e con le spalle – e
un'altra deliziosa e morbida parte della sua anatomia – rivolte verso di lui,
una ragazza sbuffava e imprecava mentre infilava nuovamente libri, piume,
pergamene e altri oggetti non meglio identificati nella sua borsa, liberando il
pavimento e lanciando di tanto in tanto occhiatacce a una rampa di scale che
stava placidamente galleggiando a qualche metro dal pianerottolo.
Hans riconobbe una studentessa di Grifondoro, ma
purtroppo i suoi desideri parevano destinati a rimanere tali, dato che non avrebbe
mai potuto levare dei punti alla sua fidanzata.
«Anna», sospirò raggiungendola, per poi inchinarsi
accanto a lei e aiutandola a sistemare le sue cose. «Cosa ci fai in giro a
quest’ora? Lo sai che non è permesso. Se ti avesse trovato qualche altro
Prefetto avresti passato guai.»
Gli occhi verdi della ragazza scattarono su di
lui, facendolo indietreggiare appena, e con un gesto stizzito gli strappò un
libro dalle mani. «Non è colpa mia! Sono queste accidenti di scale», sibilò,
dedicando l’ennesima occhiataccia alle suddette. «Stavo salendo un gradino, e
all’improvviso si sono mosse, e ho perso l’equilibrio e sono caduta, e mi si è
aperta la borsa! E ad ogni modo non dovrei essere qui, si sono spostate per
l’ennesima volta, e sto girando da mezzora!»
Hans si morse le labbra per trattenere una risata,
ma lei dovette notare il divertimento nei suoi occhi perché gli diede una
spinta discretamente forte. «Lo sai che dopo il coprifuoco le scale si muovono
più liberamente», le rammentò gentile, prendendole la borsa in spalla e
aiutandola a rialzarsi. «E comunque, non sei un po' troppo lontana dalla tua
zona?»
«Sì, beh, per tornare alla mia Sala Comune questa
dovrebbe essere, in teoria, la strada più breve», borbottò Anna, spolverandosi
le ginocchia e inarcando la schiena.
Hans non resistette e si chinò su di lei,
strappandole un bacio. «Ti sei addormentata di nuovo di biblioteca, vero?»
Lei sospirò contro le sue labbra. «Stavo scrivendo
un trattato per Pozioni e i libri che mi servivano erano troppo pesanti da
portare in Sala Comune», ammise, strofinandosi gli occhi con due dita. «Non è
che sai che rampe devo prendere per salire alla torre di Grifondoro?»
«Vieni, ti accompagno io», si offrì subito, dando
due colpi decisi di bacchetta alla colonnina delle scale. Queste cambiarono
ubbidientemente direzione, e rimasero immobili in attesa che i due studenti
salissero. Le porse poi un braccio con fare cavalleresco, e Anna si aprì in un
sorriso.
«Ah, il mio eroe», scherzò, tirandogli la cravatta
per abbassarlo alla sua altezza. «Che non si dica che i Serpeverde non sono dei
galantuomini», mormorò prima di baciarlo.
Hans sorrise sulla sua bocca. Chissà se poteva
dare dieci punti a Grifondoro per l’adorabilità della sua fidanzata?
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Drabble: 557 parole.