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Autore: Kuromi_san    08/11/2015    1 recensioni
Una ragazza che incontra e si innamora del suo senpai alla fermata di un autobus. Tra mille fail, disastri, figuracce ecc... conoscerà sempre di più il suo Senpai utilizzando le famose tecniche da stalker. XD
Il racconto è completamente basato su ciò che lei vede, sente e pensa, ma sopratutto sul suo amore per Senpai.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Notice me Senpai- capitolo 1                                                  1 CAPITOLO

Ore 7.09, mercoledì  16 novembre

E' il mio terzo giorno di scuola.

Noto con grande piacere che le mattinate stanno diventando sempre più fredde e scure e la nebbia sempre più fitta.

Notare attentamente il tono di sarcasmo.

Da poco ho iniziato il mio primo anno di liceo, un liceo linguistico per l'esattezza.

 Ogni giorno sono costretta a svegliarmi alle 6.30 del mattino e ad incamminarmi verso la fermata dell'autobus entro le 7.10.

La mia vita in una parola è noiosa. Non ha niente di particolare, niente che mi faccia provare emozioni entusiasmanti ed elettrizzanti.

*piccolo starnuto* Come se non bastasse fa un freddo boia. "Autoabbracciarsi" non serve a niente. 

Ho addosso un felpone, adoro i felponi da morire, senza di essi la mia vita sarebbe già finita da un pezzo , poi una giacca, una sciarpa gigante color verdognolo, un cappello di lana e persino dei guanti!

 Come cazzo faccio ad avere ancora tanto freddo?!

Piango. Voglio una stufa, voglio stare a casa mia, voglio il mio PC, voglio poltrire e guardare anime tutto il giorno, voglio...

All'improvviso una maestosa, strabiliante, stupenda, magnifica, favolosa, stupefacente, meravigliosa presenza passa davanti ai miei occhi.

Mai vista una simile meraviglia. Mai visto qualcuno di più stupendo. 

Voglio lui, ecco cosa voglio.

Le mie guance diventano visibilmente rosee. Allora mi copro completamente con la sciarpa, nascondendo leggermente anche i miei occhiali dalla montatura spessa e nera.

Cerco di calmarmi, ma appena lui passa di nuovo davanti a me, sento di nuovo il cuore in gola. 

Rimango bloccata per un attimo, quando sento la voce strillante dell'autista urlarmi contro.

- ALLORA SIGNORINA! SI DECIDE SI O NO A SALIRE?!-

- Eh? Ah si! Salgo subito, mi scusi tanto!- Esclamo io completamente agitata e nervosa.

Poco dopo sento delle piccole risatine provenire dall'autobus.

Solo io faccio queste figure di merda.

Salgo sull'autobus ed inizio a cercare un posto dove sedermi, mentre l'autista continua a lamentarsi sottovoce dei ragazzi come me. Mi sa tanto che non faccio una bella impressione sulla gente...

Decido di non pensarci più e di continuare la mia ricerca.

Per mia fortuna riesco a trovare un posto libero e non sono costretta a rimanere in piedi.

Mi accomodo su quella soffice e morbida poltroncina e dinanzi a me  ritrovo il ragazzo di poco fa.

Calma, devo stare calma. Andiamo cuoricino mio, non impazzire. E anche voi guance, non diventate rosse, sapete molto bene che il colore rosso si nota subito su di me.

Sapete benissimo che ho la pelle bianca come quella di un cadavere, per cui non giocatemi brutti scherzi perfavore. 

Ovviamente il mio corpo non mi ascolta e si comporta sempre come vuole. La vita è sempre così ingiusta con me.

Cerco di nascondere il mio volto il più possibile, quando noto che il ragazzo per cui sto passando tutto questo non mi sta nemmeno guardando. *sad story*

Lui è così bello, meraviglioso e figo. Niente e nessuno può essere comparato a lui.

Ha i capelli color castano, che solo guardandoli si capisce che sono morbidi e setosi. 

I suoi occhi sono di colore grigio, caratteristica non molto comune nell'umanità, proprio come lui dopotutto.

Ha le labbra non troppo spesse, ma nemmeno troppo sottili, a dir poco perfette.

E il suo naso? Il suo naso è un bene di Dio. Non ci sono parole tanto perfette per descrivere il suo naso. 

Per non parlare del suo stile. Indossa una meravigliosa e setosa giacca grigia col cappuccio, accompagnata da una t-shirt bianca, un paio di jeans e un paio di scarpe bianche e sportive.
Infine i suoi occhiali dalla montatura nera e sottile, che gli donano un'aria così fiera ed intelligente. 

All'improvviso i miei occhi si catapultano su un piccolo, ma importantissimo particolare, la sua collana. Quella però, non è una semplice e banalissima collana, al contrario, è una meravigliosa collana di Attack on Titan.

OMG OMG OMG. Questo significa che gli piacciono gli anime. Questo significa che è il ragazzo perfetto che finora era esistito solo nei miei sogni. Questo significa che io, Tamara Anderson, ho finalmente trovato il mio futuro e amato marito.

Aria, ho bisogno di aria, mi manca il respiro, sento che sto per scoppiare. Sento che...

L'autobus si ferma di colpo, facendomi finire sulle gambe del mio amato. Non so se ritenerla una fortuna o un completo disastro.

Rimane il fatto che sono rossa come un peperoncino, sono iper nervosa e non la smetto di sudare. Per non parlare dei miei capelli che sono un perfetto disastro. 

 Già sono ricci e fastidiosi di per se', se poi vengono anche scompigliati, sono il peggio del peggio. 

- Stai bene?- Mi chiede lui.

OH MIO DIO! CHE RISPONDO?! CHE DICO?! PARLO?! NON PARLO?! CHE FACCIO?! 

- Ehmm...io...ehmmm...io...io...- Continuo a farfugliare, mentre lui mi guarda in modo strano. Che qualcuno mi aiuti ad uscire da questa trappola prefavore!

Noto che l'autobus è arrivato alla mia fermata. Allora afferro il mio zaino, nascondo il mio volto e fuggo senza dire niente per non rischiare di rispondere in modo sbagliato.

Spero tanto che non mi consideri una persona stramba. 

Scendo dall'autobus e mi fermo un attimo per riprendere aria.

Che fatica. Non voglio più affrontare una simile situazione. E' troppo per me. 

Mi appoggio un attimo sul muro di un palazzo, e noto che anche il mio amato è sceso dall'autobus.

Ora sta parlando con altri ragazzi. Ragazzi che mi sembra di aver già visto da qualche parte...

Ma siiiii, sono quelli di terza!

Aspetta un attimo... Significa che molto probabilmente anche il mio amato è del terzo anno.

Cerco di ascoltare i loro discorsi per capire se la mia ipotesi è vera o no.

- Oggi abbiamo tedesco alla prima ora. Che palle.- Dice uno.

- Dai, non dire così, non è poi così male.- Dice il mio amato.

- Per te è facile parlare Nathan. Tu hai passato parte della tua vita in Germania.- Controbatte il ragazzo di prima.

- Vedrai che la lezione non sarà così noiosa. Non con un compagno di banco come me.- Aggiunge il mio futuro marito.

Ok, è sicuro che appartenga a quelli del terzo anno. Inoltre ho anche scoperto il suo nome. 

Aspetta... Appartiene al terzo anno... Io invece al primo... Praticamente è un mio Senpai. No, mi correggo, d'ora in poi è il MIO Senpai.

Un Senpai tutto per me, che felicità. Non potevo ricevere niente di meglio dalla vita.

Sapete quando prima ho descritto la mia vita con la parola "noiosa"? Beh, mi sbagliavo.

La mia vita descritta in una sola parola è "SENPAI". 

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SPERO CHE QUESTA STORIA VI PIACCIA E CHE POSSA STRAPPARVI UN PICCOLO SORRISO.
IO MI SONO DIVERTITA UN SACCO E LO STESSO SPERO PER I MIEI LETTORI.
AL PROSSIMO CAPITOLO CON ALTRE AVVENTURE RIGUARDANTI TAMARA E SENPAI <3
   
 
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