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Autore: Mikyillyria    08/11/2015    1 recensioni
E se sul titanic oltre che ha Jack e Rose ci fosse una seconda coppia che nasce in contemporanea con la famosa coppia?!
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Jack Dawson, Rosalinda Dewitt Bukater, William McMaster Murdoch
Note: Missing Moments, Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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La notte passo serena e lenta, tutti dormivano e nessuno passeggiava sui ponti, davanti a me l'acqua scura, per la notte, era piatta e niente di sospetto sembrava essere sulla rotta del transatlantico. Mi voltai a vedere in cabina di pilotaggio, Murdoch era seduto su una sedia che aveva, poco prima, appoggiato fuori. Evitava di stare troppo al coperto. Era li, comodamente seduto che ammirava il cielo ricoperto di stelle. Probabilmente per tutti e due questa notte è stata faticosamente lunga.
L'indomani io avrei iniziato nel tardo pomeriggio, eravamo tre sentinelle e quindi giravamo i turni in base alle nostre esigenze. Salii sulla mia postazione e tranquillo guardai il tramonto, abbassai lo sguardo e vidi Jack e Rose, si aggiravano a prua i due sembravano avere una complicità particolare.Sentii poi, dietro di me delle risa, mi voltai e vidi Murdoch insieme alle sua Lei ormai la loro complicità era evidente e non faceva trapelare che tra loro ci fosse anche una certa intimità. Murdoch non era in servizio in quel momento perciò nulla gli vietava di amoreggiare.
Riguardai Jack e Rose i due ora erano sulla punta della prua, un romanticismo assurdo. Lei aveva le braccia aperte, il vento soffiava contro di loro. Lui la teneva da dietro e piano piano portava le sue mani sulle sue. Pensai che doveva essere una bellissima sensazione ed in più mi aspettavo un bacio, in una situazione del genere doveva per forza esserci un bacio! E vi fu!
Jack e Rose si baciarono in quella romantica e fantastica posizione, ero davvero contento. Decisi di non osservarli più durante quel bacio appassionato.
Mi girai verso l'altra coppia. Lei era schiacciata contro il parapetto e lui era a pochi millimetri da lei giocava con i suoi capelli mentre parlava, in un tratto lui si staccò afferrandola per il polso e portandola a se la prese in braccio e la porto verso il basso e la bacio più intensamente del giorno prima. Lei giocherellava con l'orecchio di lui e con l'altra mano scendeva sul collo. Il bacio termino lentamente, William la  posò a terra e l'abbracciò, un gesto dolcissimo che secondo me era pieno d'amore i due poi s'incamminarono verso l'interno, voglio pensare che siano andati in cabina per amoreggiare in piena solitudine o magari solo per accoccolarsi un po dopo quel abbraccio cosi intenso. Anche Jack e Rose se ne erano andati. Ero rimasto solo a vegliare io e il mio collega.

Scese la sera, faceva incredibilmente freddo. La notte era quieta e il mare era  calmo il nostro problema era la visibilità, non si vedeva niente ero molto intimorito da questo. Murdoch era dietro di me, sulla vedetta a guardare anche lui l'orizzonte, sul ponte c'era la sua Lei seduta a guardare le stelle. Jack e Rose corsero fuori divertiti tutti sudati erano probabilmente gli unici a ridere in quella notte. Fissavano entrambi l'orizzonte e solamente all'ultimo avvistammo l'iceberg, quel maledetto isolotto di ghiaccio che stava minacciando la nave. Suonai i tre colpi di campana e il mio collega urlo al telefono -Iceberg dritto davanti a noi- eravamo terribilmente ansiosi e agitati. Mi voltai verso Murdoch che era scattato con velocità e aveva urlato dei comandi, era rapido e svelto deciso. Lo osservai mentre correva a modificare i macchinari e poi sulla vedetta ad aspettare la mossa della nave. Sudava ed era agitato urlò di nuovo qualcosa che non capii bene al suo collega. La sua Lei senti le campane, suppongo avesse anche sentito le grida del suo Murdoch. Guardò l'iceberg e passo poi a guardare  alla vedetta quando vide il primo ufficiale si rivolto verso la massa di ghiaccio anche lei in attesa. Tutte le coppie erano presenti sul ponte, strano gioco del destino. La nave si mosse, sembrava aver schivato l'iceberg ma tutti avvertimmo le vibrazioni della nave contro di esso. Tutti sapevamo che essa era stata colpita.

Fummo chiamati una mezzoretta dopo l'impatto in cabina, entrai e per la prima volta e potei vedere Murdoch da vicino, il suo volto era però rassegnato e capii il perche solo quando il capitano ci disse: -La nave affonderà, preparate le scialuppe-
Lo sguardo di Murdoch era sconvolto, nel suo volto potevo scorgere il timore e la paura, in più ero certo che lui sapeva che questa sera sarebbe morto, sarebbe morto annegato su questa nave poiché le scialuppe non sarebbero bastate per tutti. William Mc Master Murdoch aveva scritto in faccia che sarebbe morto in quella serata gelida. Usciti fuori dalla cabina lui mi afferrò per il braccio e mi allontano dal gruppo, la sua voce tremava ma aveva una postura quasi rassicurante
-Cé una ragazza...il suo nome è Marion, ha solo 24 anni. - iniziò abbassando la voce quando nominò la sua età. Il nome della bella ragazza che aveva rubato il suo cuore era Marion.
-Lei , lei ha i capelli rossi e ricci è di terza classe-
-Si so chi è...cosa devo fare?-
-Portarla da me....la metterò in salvo non posso permettermi che lei muoia qui-
-Sara fatto- Mi spiego dove si sarebbe trovato e corsi a cercarla, non so il perché si sia rivolto a me ma ne ero onorato. Pensai al suo volto, lui sapeva di morire ma avrebbe combattuto per salvare la vita della donna che amava.
Corsi in mezzo ai corridoi semi vuoti, nessuno sapeva che quella nave a poco a poco sarebbe finita in fondo al mare.
La trovai, aveva il salvagente, mi veniva incontro probabilmente stava andando verso Murdoch o forse verso qualche scialuppa. La fermai e la portai da Murdoch stavo per lasciarli soli quando Murdoch mi disse di aspettare ancora. I due parlavano e potevo ascoltare la loro conversazione, era surreale.
-Sali e salvati-
-No...se non vieni anche tu-
-Sali, Marion è un ordine ti prego!-
-William ho detto no! Moriremo insieme e non provare a dissuadermi o vedrai!- il tono di lei fu davvero minaccioso, Murdoch sorrise continuarono cosi per una manciata di minuti quando Marion cominciò poi ad aiutarlo a inserire alcune signore fatte avvicinare alla scialuppa. Lui si avvicino a me mentre Marion aiutava a far salire alcune donne anziane.
-Stai qui aiutaci ....non permettero che la persona che amo finisca in fondo al mare con me....te l'affiderò e prenditi cura di lei. Tu, Tu mi ispiri fiducia- mi sorrise e ora capivo cosa aveva attratto la ragazza a lui. Un sorriso dolce che illuminava gli occhi e il viso.
Cominciai il mio incarico, aiutai piu gente possibile, il panico stava dilagando tra i passeggeri e l'acqua aveva iniziato a salire, le prime tre scialuppe erano state mollate, Marion continuava ad aiutare Murdoch e lui sembrava essere in agitazione.
Avevo anche visto Rose salire sulla scialuppa con sua madre però mentre stava scendendo lei si butto di nuovo sulla nave non riusciva ad allontanarsi da Jack, probabilmente per le due donne innamorate del Titanic a guidarle nei gesti era l'amore che provavano per i loro due uomini'. Nessun'altra donna avrebbe fatto come loro. Arrivo il momento per Murdoch di mettere al sicuro Marion, l'afferro per le spalle e la bacio, l'ultimo suo bacio che duro davvero molto.
-Ti amo- gli sussurrò poi mi guardo. Mi aveva detto di mettermi dentro la scialuppa io l'avrei tenuta ferma mentre essa sarebbe scesa. Mi lancio la ragazza che era molto piccola, l'afferrai al volo tenendola ferma mentre la scialuppa comincio a scendere lentamente, lei si dimenava e piangeva. Io guardai Murdoch aveva le lacrime agli occhi annui con lo sguardo sembrava un momento interminabile.
Tra le mie braccia Marion si era quasi calmata piangeva in silenzio mentre ormai la scialuppa era in acqua. Vedemmo da quella scialuppa la fine del Titanic, Marion era in stato catatonico cercai di consolarla ma sembrava non esserci modo.

Il titanic era infondo al mare, non sapevo che fine avessero fatto Jack e Rose, avevo davanti solo Marion. Stavamo passando tra i cadaveri in mare, nessuno dei cadaveri era Murdoch. Marion sentii un fischio e si riprese, era cosciente  che non era il suo primo ufficiale a fischiare ma sapeva che qualcuno cercava aiuto. Fu trovata Rose, semi congelata. Fu issata a bordo e Marion condividé la sua coperta con lei. Io vicino a loro due guardai come conversavano, le donne di quelle due coppie erano sopravvissute e ora stavano legando, si stavano raccontando i momenti belli che avevano passato con i rispettivi ragazzi incontrati su quella nave e che ora insieme ad essa non c'erano piu.
Arrivati sulla Carpathia Marion e Rose erano piu vicine che mai, come vecchie amiche, si consolavano da sole per aver perso i loro amori, entrambe sofferenti per lo stesso motivo.
Marion mi si avvicino e mi ringraziò, mi disse che avrei dovuto lasciarla stare su quella nave e mi ringraziava solo per aver obbedito a Murdoch. Quando passò un uomo che registrava le presenze le due risposero facendosi chiamare rispettivamente: Murdoch e Dowson.
Io tornai a fare la sentinella in altre navi piu piccole, nove mesi dopo l'accaduto. Ricevetti una lettera da Marion in cui mi invitava al battesimo del piccolo William Murdoch, il piccolo nato dall'amore di quei due. Constatai che a quel battesimo c'era anche Rose entrambe erano belle come non mai. Il piccolo aveva gli occhi del padre e fu battezzato il 15 aprile dell'anno successivo.


   
 
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