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Autore: CiProvoNonSoComeAndr    10/11/2015    0 recensioni
Due anime diverse tra loro per uno strano gioco del destino si scontrano lungo il cammino della loro vita.
Amore, un sentimento pericoloso per chi come loro non sapeva cosa fosse.i
Nessuno avrebbe mai immaginato che le vite di due persone potessero cambiare improvvisamente.
Nemmeno i protagonisti.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Harry non mantiene la promessa, sfreccia tra le auto come un pazzo. Mi stringo a lui ad ogni accelerazione. Il vento freddo punzecchia sulle mie guance e a stento riesco a tenere gli occhi aperti. 
Stringo le gambe ai suoi fianchi e posso giurare che lui stia ridendo di me e della mia stupida paura della velocità.  

-Harry per favore rallenta!- urlo.

Afferra una mia mano e la stringe attorno alla sua vita. -tieni le mani qui!- affondo il mio petto sulla sua schiena. Riesco a percepire il suo profumo intenso che mi inebria. Marcus usa una colonia e fino a quel momento il suo profumo mi era sembrato il migliore che io avessi mai sentito prima, ma Harry non ha un profumo come quello,  è diverso più naturale. Appoggiando la testa al suo petto mi lascio cullare da quella sensazione di strane emozioni tutte diverse tra loro che mi fanno sorridere felicemente. Gli occhi di Harry guardano dallo specchietto così mi nascondo non volendo farmi cogliere mentre sorrido, non voglio creda che possa piacermi. 

-Siamo arrivati!- mi avverte riportandomi immediatamente alla realtà.

-Oh..-

Lui mi sorride divertito con gli occhi pieni di malizia cogliendo l'ennesima occasione per prendersi gioco di me. -Stringi forte eh!-

Questo suo modo di fare mi agita: gli consegno il casco infastidita sciogliendo i nodi ai capelli non volendo guardarlo negli occhi-Se tu avessi promesso di non correre forse non avrei avuto bisogno di farlo- 

La sua sfacciataggine è impertinente. -Oh si certo- Risponde sornione. -Dai su andiamo- E per l'ennesima volta in questa serata mi prende per mano con estrema naturalezza trascinandomi verso la folla di gente. 

-Dove stiamo andando?- Ignara di tutto non faccio altro che seguirlo iniziando a pensare che fidarmi in questo modo di uno sconosciuto sia sicuramente poco intelligente. Non oso immaginare cosa potrebbe mai accadermi se Harry si rivelasse uno di quei ragazzi del quale non bisognerebbe mai fidarsi.

Un enorme capannone poco sicuro è circondato da moto e ragazzi dovunque. -Non lasciare la mia mano chiaro?- mi intima spostando brevemente la sua attenzione verso me.

Ma io sono presa dal posto fatiscente attorno a me non badando a ciò che mi dice. Osservo tutto con occhi spalancati. -Ma dove mi hai portato!-

Molti dei ragazzi presenti sono tatuati proprio come Harry se non di più, le ragazze sono tutte troppo truccate e alcune sembrano anche troppo piccole. Alcuni ragazzi conversano animatamente tenendo le loro ragazze tra le braccia come se fossero trofei da esibire, loro sembrano esserne entusiaste mentre io, al contrario, osservo quelle scene con disgusto.

Qualcuno di questi ogni tanto saluta Harry mentre avanziamo tra la folla, ma lui è preso dalla sua ricerca concedendo loro solo accenni di saluti distratti.

-Hazza, cazzo sei arrivato!- Un ragazzo piccolino dall'aria simpatica si avvicina a noi. Indossa anche lui un giubbotto di pelle particolarmente stretto per i suoi muscoli sproporzionati proprio come quello di Harry.

-Steph allora cosa hai cambiato?- L'entusiasmo è velocemente spento dall'aria nervosa di Harry, senza rendersene conto mi stringe la mano facendomi provare un leggero fastidio. Credo che per un attimo sembra essersi dimenticato di me e quando torna in se la sua reazione è quella di preoccupazione; mi porta vicino a se per un attimo pentito di avermi portato in questo posto. Le sue attenzioni nei miei riguardi sono in continuo contrasto, preoccupazione e strafottenza per esempio e poi lussuria e disgusto. Quasi ci fossero due Harry. 

-Senti amico io pensavo di riuscire a batterlo, ma quel bastardo di James si è messo in mezzo e io ho dovuto accettare per forza- Guarda Harry come un bambino aspettando possa risolvere quel dramma per lui.

I due continuano a conversare mentre io mi sento così fuori luogo e confusa: dove sono finita? Attorno vedo solo gente diversa, da me e dal mio ambiente. Tutti mi guardano quasi schifati dal mio abbigliamento non esattamente uguale a quello indossato da loro ma indubbiamente meno appariscente; poi Steph sembra finalmente accorgersi di me per la prima volta da quando ci siamo arrivati in questo luogo. 

-Ehi ciao!- mi guarda stranito, poi guarda Harry con l'aria di chi ha bisogno una spiegazione. Ne vorrei una anche io ora che ci penso. 

-Ah...si lei è Abby-

Allungo una mano verso il piccoletto di fronte a me. -Piacere!- sorrido cordiale e  intimidita.

-Ciao!- mi sorride mostrando un sorriso simpatico che mi fa sentire decisamente molto meglio e mi iniziare a pensare che Harry è circondato solo da gente simpatica e cordiale, mentre lui è del tutto diverso. L'attenzione di Steph è solo su di lui. -Allora mi aiuti?-

Osservo Harry che sembra pensarci qualche istante non essendone convinto a quanto pare. -Steph lo sai che io non faccio queste cose. Ma si ok, dimmi solo quando e dove-

Gli occhi del ragazzo si illuminano d'improvviso. -Cazzo lo sapevo che mi avresti aiutato!- esulta saltellando afferrandomi per mano. -Cominciamo tra un'ora. Hai il tempo di prepararti e rilassarti- Così dicendo prosegue con una serie di dettagli iniziando a capire cosa accadrò di li a poco: sembra essere un incontro di pugilato e Harry dovrà combattere con uno di una stazza più grande della sua. Steph lo rassicura nonostante non sembra averne bisogno. Annuisce serio ad ogni nuova notizia non preoccupato, ma concentrato sull'incontro. 

Io nel frattempo osservo sbigottita i due ragazzi muscolosi e tatuati di fronte a me. Sembra surreale questa situazione, se solo le mie amiche sapessero non ci crederebbero. Per non parlare di Marcus, no lui non dovrà mai sapere di questa situazione.

-Abby- Finalmente vengo tirata in ballo. -tu rimarrai con lui. Non appena comincia l'incontro starai al bordo del ring. Non dovrai muoverti nemmeno per un momento, chiaro?- Più che un avvertimento per me sembra più  esserlo per Steph, il quale annuisce ad ogni suo gesto che Harry gli riserva con cura.

-Non capisco perché hai dovuto portarla con te- Infine brontola in modo anche molto puerile ma Harry non sembra gradire. 

-Coglione, sono qui per farti un favore e hai anche il coraggio di lamentarti? Se le succede qualcosa giuro che non vivrai più di due ore- una minaccia al quale non segue nessuna risposta mentre io inizio ad avere paura: non voglio rimanere con questo ragazzo altrettanto sconosciuto. Da quando questa serata ha avuto inizio non faccio altro che mettere la mia vita in mano a dei perfetti sconosciuti con naturalezza come se fosse roba da tutti i giorni. 

Seguiamo entrambi Steph che parla con alcuni ragazzi raccogliendo banconote e sorridendo. -Harry cosa sta succedendo?- 

-Stai tranquilla, dobbiamo risolvere questo situazione. Tu fa come ti ho detto- Dobbiamo? Mi guarda con un tenero sorriso che mi lascia senza parole. -Ti fidi di me?- I suoi occhi verdi puntano verso i miei. Ripenso a quanto ha detto prima e non posso fare a meno di annuire; del resto non è che abbia molta scelta, mi trovo in una situazione assolutamente irreale che non avrei mai pensato di vivere e non ho nemmeno la possibilità di tornare indietro e cambiare quanto sta accadendo. Lui sorride lasciandomi un bacio in guancia. Un brivido veloce mi attraversa tutto il corpo a quel contatto e le mie guance iniziano a divampare in risposta. 

Mi ha stordita. 

Harry si allontana subito dopo lasciandomi al fianco del suo amico, al quale ricorda nuovamente di prendersi cura di me mentre lui non sarà li con noi.

Io e Steph siamo rimasti soli, aspettiamo pazientemente che tutto inizi e il silenzio si fa sempre più insopportabile. -Allora come vi siete conosciuti?- Dice d'un tratto attirando la mia attenzione, la quale era concentrata ad osservare tutto con estrema accuratezza.

-Un incidente di percorso- Vaga lo informo. Non credo lui abbia ben compreso, ma spiegargli gli eventi sembrerebbe ancora più assurdo. 

-Tu come conosci Harry?- Perciò domando cercando di continuare quella conversazione appena iniziata.

-Oh beh.. per quel che ricordo lo conosco da sempre. Siamo cresciuti insieme, i suoi non erano mai presenti ed era sempre da me. Sai come funzionano queste cose...- dice. No, non so come funzionano queste cose vorrei dire, ma ma annuisco preferendo lasciar cadere l'argomento. 

-Pensi che riuscirà a battere quel James?- Non nego di essere un po' preoccupata: Harry è l'unica persona che io conosca qui dentro e se lui perdesse ho poche probabilità di arrivare a casa sana e salva.

Steph di rimando ride. -Scherzi?- Mi guarda come se avessi detto la più grande cavolata del secolo. -Harry non ha mai perso un incontro-

-Oh..- non riesco a dire altro. Quelle parole mi sollevano  e allo stesso tempo mi incuriosiscono sempre più sul personaggio Harry, tuttavia al momento mi basta solo sapere che tornerò a casa mia questa sera.

Il ring, creato malamente con un nastro bianco sul cemento, inizia a riempirsi di gente; tutti accerchiano la circonferenza tracciata e nel giro di mezz'ora si riempie di una folla schiamazzante. Alcuni urlano iniziando a fare delle scommesse, Steph punta un'enorme cifra a favore di Harry, sembra convinto che possa vincere. Come ci ha detto di fare rimaniamo al bordo del ring attendendo pazientemente, Steph dice che è solo questione di minuti così aspetto.

Quando Harry entra ragazzi e ragazze urlano il suo nome  infondendogli coraggio,  seguito da un grosso omone dall'aria cattiva. È molto più grosso di Harry ma lui non sembra esserne intimorito, anzi quasi ride di lui.

L'incontro inizia: immediatamente il ragazzo gira attorno ad Harry, il quale rimane fermo sul posto; si osservano per qualche minuto e l'attesa mi logora dentro. Harry schiva alcuni colpi quando l'avversario tenta di colpirlo; prende un pugno in pieno viso e io stringo la giacca di Steph nascondendomi il volto, lui non sembra essere scosso anzi sorride quasi avesse avuto solo una conferma di quello che la sua mente già immaginava potesse accadere. Harry prende qualche altro pugno ma rimane in piedi, sorride beffardo al suo avversario.

-Si sta per stancare- Mi informa, ma io sono troppo concentrata a sperare che Harry non prenda altri pugni per badare a quello che lui vorrebbe spiegarmi.

Non riesco a capire fino a quando Harry non inizia ad attaccare velocemente, non gli da nemmeno il tempo di respirare continuando a colpire il ragazzo, il quale barcolla dopo una serie di pugni giungendo all'estremo delle forze. Il colpo di grazia arriva, ad un certo punto, colpendolo in pieno senza che questo abbia il tempo di renderse davvero conto: una ginocchiata in viso. L'omone cade a terra sfinito pochi secondi dopo aver preso il colpo.

Un boato esulta la vittoria di Harry e io finalmente respiro. Steph mi tira per una mano e mi porta fuori lontano da quel caos continuando ad esultare la vincita dell'amico e per la sua. Deve aver scommesso un bel di soldi.

-Te lo avevo detto Harry è un fottuto campione!- Saltella come un bambino. Anche io lo seguo,  sono contenta lui abbia vinto,  sono contenta che finalmente potrò tornare a casa. 

Harry ci raggiunge poco dopo, ha il viso arrossato e le nocche delle mani violace ma non sembra essere effettivamente provato. Ha un passo deciso e tranquillo, riesce a mostrare un sorriso beffardo nonostante il labbro gonfio.

-Grande Hazza!- urla Steph mentre lui non smette di sorridere trattenendo tra le mani la vincita. Sembrebbero essere un po' di soldi. 

-Paga quel bastardo. Steph non voglio più trovarmi in una situazione del genere sia chiaro?- Steph annuisce adesso serio. Harry ha fatto tutto questo per il suo migliore amico e io non posso non riconoscere che questo gli faccia onore, non ho mai conosciuto nessuno fare a pugni con qualcuno solo per salvare un amico in difficoltà, anzi non ho mai conosciuto nessuno mettersi così tanto a rischio per un'altra persona. Deve tenerci molto per arrivare a fare tanto.

Consegna i soldi all'amico e dopo di che rivolge a me la sua attenzione. -Adesso andiamo! - Siamo arrivati tenendoci per mano e andiamo via allo stesso, ma stavolta con un sorriso su entrambi i nostri visi. 

Corriamo lungo le strade illuminate dalle luci della notte sulla sua moto,  una scarica di adrenalina mi attraversa tutta il corpo da quando abbiamo lasciato quel posto. È la prima volta che mi sento così. È un mix di emozioni mai provate prima inspiegabili.

-Vuoi che ti lasci a casa?- Domanda.

Io annuisco solamente senza avere nemmeno la forza di aprire bocca. Nonostante tutto, nonostante mi senta bene, adesso voglio tornare a casa mia, nella mia tranquillità e stabilità. 

Gli indico le strade da percorrere come mi chiede di fare. Il tragitto è più breve di quanto immaginassi, siamo in pochi minuti sotto casa mia e sento il cuore battere forte.

Una volta spenta la moto mi aiuta a scendere mentre i gesti che seguono sono meccanici e silenziosi. -Grazie!- Dico sfilandomi il casco ormai esperta e consegnandoglielo subito dopo. Non so esattamente cosa dire: Arrivederci? Addio? Mi sento parecchio confusa al momento.

-Allora ci si vede in giro Abby- Credo abbia capito la mia confusione.

Io sorrido. -Ok, ciao!-

Quando sto per andare Harry velocemente mi ferma afferrandomi ad un braccio: scende dalla moto rimanendo uno di fronte all'altro in silenzio.

-Stasera se non ci fossi stata tu non avrei mai vinto- Sussurra al mio orecchio trattenendomi il mento con due dita. Le nostre guance, una di fianco all'altra, si sfiorano e io socchiudo gli occhi eccitata. Ha una voce profonda e roca.

-Harry...- gemo.

-So che ti è piaciuta. Ti guardavo mentre mi osservavi, i tuoi occhi brillavano- continua.

Io respiro profondamente non sapendo esattamente cosa dire. Ho la mente completamente vuota e qualsiasi pensiero di senso compiuto sembra inadatto in un momento come questo.

-Vorrei che ci fossi anche ai prossimi-

-Non credo sia il caso-. Sussurro per mancanza di fiato.

-So che verrai-dice sicuro e divertito. 

Questa sua sicurezza non mi piace. Mi fa pensare che possa avere un qualche controllo su di me e io non voglio fargli credere nulla del genere: non può uno sconosciuto farmi sentire così. Mi sento una pedina nelle sue mani. 

Ma rigida riesco a tornare sui miei passi. -Ciao Harry!- dico secca.

Lui afferra di nuovo la mia mano -Aspetta- sussurra ancora. -Vorrei vederti ancora-

-Harry io ho un fidanzato- Spiego.

-Non ho detto che vorrei venire a letto con te Abby. Voglio solo che tu mi accompagna agli incontri-

-Ok!-dico.

-Ok che verrai?-

-S..si-balbetto. Lui sorride, mi guarda negli occhi e sento un calore salire sempre più.

-Buona notte Harry-

-Buona notte Abby-

Finalmente mi lascia e io posso allontanarmi da quel turbine di sensazioni mai provate prima.

Salgo velocemente le scale aprendo il portone. Fortunatamente i miei non sono ancora rientrati ma il cellulare inizia a squillare. Marcus. Cazzo.

-Ehi amore!-

-Abby ma cosa hai combinato?- Ha un tono preoccupato.

-Perché?- non capisco. Che lui sappia?

-Ti ho chiamato tutta la sera e tu non risposto!-spiega.

Porto una mano alla fronte. -No e che... stavo guardando un film e mi sono addormentata!- Mento sperando la voce non mi tradisca.

-Uhm..ok!- 

Non sembra molto convinto ma tento di cambiare velocemente argomento. -Volevi dirmi qualcosa?- Chiedo.

-No nulla, volevo solo raccontarti del progetto.  Sai abbiamo...- 

Io però lo interrompo prima che possa iniziare un racconto che non gli ho nemmeno chiesto di voler sapere, sono in più molto provata dalla serata e il suo racconto è davvero l'ultima cosa che io abbia voglia di sapere al momento. -Marcus, scusa ma avrei bisogno di dormire. Possiamo parlarne domani?-

-Oh si certo.  Buonanotte Abby!-

-Buona notte Marcus!- Riattacco.

Questa è stata una serata parecchio movimentata ho decisamente bisogno di dormire.

Sfilo il giubbotto e mi spoglio. Afferro il pigiama sotto il cuscino e lo indosso. Mi infilo sotto il piumone. Sospiro. 

Strana serata questa. 

Mi addormento non potendo fare a meno di pensare ad Harry: chissà se lo rivedrò ancora, mi chiedo.
   
 
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