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Autore: Mainagioja    17/11/2015    0 recensioni
Come mi sento?
Uhm.. domanda interessante..
Direi che possiamo dire che sto bene nel complesso, ed è quello che dico.
Però non significa che tutto stia andando bene, significa che in generale il bene supera il male.. o almeno così credo..
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come mi sento?

 

Uhm.. domanda interessante..

direi che possiamo dire che sto bene nel complesso, ed è quello che dico.

Però non significa che tutto stia andando bene, significa che in generale il bene supera il male.. o almeno così credo..

Innanzi tutto: lei è davvero instabile. Sapevo che fosse ancora sotto shock ma non pensavo che avrebbe tenuto tutto così nascosto e che avrebbe reagito come se non lo fosse. Ora mi chiedo se, quando mi ha chiesto se allora stavamo insieme, ho fatto la scelta giusta. Peccato (ma meno male) che non lo saprò mai. È evidente che lei da molto peso a certe parole e a certi discorsi. Noi due non siamo come D e G, non ci diciamo 'ti amo'. Io lo farei, ma lei non dà lo stesso peso a quella parola come glielo do io. E non ha lo stesso significato per lei come lo ha per me.

Ora lei è in crisi. Dice che se io mi 'innamorassi' (dando a questa parola il significato che ha per lei) di lei, non saprebbe corrispondermi ora come ora. Questo la spaventa, crede che mi farebbe male, che mi ferirebbe. Chiariamo subito che tutto può ferire tutti, ma poi le ferite si rimarginano più o meno velocemente.

Non so che fare, non so come comportarmi, perché ho paura di fare la mossa sbagliata. Io voglio due cose adesso, e cioè (a) che lei stia bene e (b) che lei stia con me. Il mio timore è quello di non trovare un modo per far coesistere sia (a) che (b). Le opzioni ora sono: dimostrale il mio 'amore' (col significato che ha per me) e darle la mia sicurezza, ovvero, farle vedere che non ci sono problemi e, grazie al processo di autoinganno (che già Aristotele avanzò per primo, affermando che se riusciamo a far diventare una buona azione un'abitudine, essa diventerà virtù), che lei stessa si convinca del fatto che è tutto okay e svaniscano questi dubbi. Oppure darle il suo tempo e il suo spazio, farle capire che qualunque decisione prenderà, fintanto che sarà una SUA decisione, a me starà bene. Lati negativi: infonderle sicurezza avrebbe esattamente l'effetto di portarla a pensare

cose che, attualmente, lei non pensa, e le sue decisioni non sarebbero solo sue ma anche mie. Egoismo puro. D'altro canto, concedendole spazio e tempo, inevitabilmente finiremmo per allontanarci, e lei probabilmente finirebbe col pentirsi di aver fatto certe scelte (ovvero tutto quello che ho provocato io in qualche modo) e tornare sui suoi passi. Ha già affermato più volte che non ha la minima intenzione di tornare con Lui. Le credo e penso di capirla.

Ovviamente a me non piace l'idea che ci 'lasciamo' (Egoismo puro), ma il brutto è che non so che senso le dia lei. Intende fare come le avevo proposto io: “perdere quota con l'aereo per evitare di stallare, riprendere velocità, e solo allora, quando l'aereo è pronto, riiniziare l'ascesa”, oppure intende la rottura definitiva?

 

Qui a me sorgono innumerevoli dubbi, innumerevoli obiezioni, tutte provocate dalle mie parti contrastanti: Egoismo e Altruismo.

Voglio stare insieme a lei.

Voglio che lei si senta bene.

Voglio che sia sicura delle scelte che fa.

Voglio aiutarla a portare il peso di quelle scelte.

Voglio però che le scelte siano sue (ma allora abdicherei dal compito di aiutarla, sarebbe come dire: ti propongo le varie opzioni, ti dico che per me basta solo che sia una tua scelta, poi ti aiuto nella scelta, poi ti dico che non voglio che le tue scelte siano influenzate da altri, e allora ti carico per benino il fardello e te lo scarico per intero sulle tue spalle).

Voglio vederla più spesso (Egoismo puro, giacché non so nemmeno quanto lei voglia vedere me [così affermando sto incolpando lei {Egoismo puro}]).

E tante altre cose che ora non mi vengono nemmeno in mente.

Quello che sto (o almeno credo di star ) facendo in pratica è creare tanti problemi a me, farmi tante inutili seghe mentali, per avere così uno sforzo martirico e tacito da fare, per poi divulgarlo al mondo (Egoismo Puro).

Anche a proposito di questo.. (confessione, diario, che cazzo xe sta roba?) la stessa cosa: esprimo tutto quello che ho dentro, poi mi riprometto di non caricarle altro sforzo, ma so già che finirò per mandartelo (già che ci siamo parlo direttamente a te, no?). In questo modo mi sento bene con me stesso (yay, sto facendo dei sacrifici anch'io) e poi lo dico anche in giro così mi sento ancora meglio (yay, adoratemi perché sto facendo il martire sacrificato).

NO!!!

Non funziona così! Il sacrificio sta proprio nel tenersi tutto per sé! Il vero sacrificio sta nel chiarire le cose a sé stessi, e poi essere consapevole del fatto che tu non stai condividendo certe cose perché non vuoi che gli altri stiano male perché ti stanno facendo male!!(?) (ma in realtà mi sta davvero facendo male? In fondo quella che sta soffrendo ora è lei (a sto punto dovrei dire 'sei tu' [Egoismo Puro]). E allora perché lo faccio? Da sempre (occhio, non è una giustifica) ho sempre tentato di essere il protagonista, quando non dovevo esserlo, e quando invece mi ritrovo a dover agire (per esempio nei videogames come Battlefield e LoL), mi ritiro in retroguardia a far il martire che si sacrifica per aiutare il protagonista (ovvero facendo il soldato di mezzi e non il fante, oppure facendo da Support e non da ADC [Egoismo Puro]). Diciamocelo però, ammettendo di essere egoista sto solo tentando di non sembrare egoista. È ammettere di star cercando di espiare il mio egoismo è un'ulteriore modo per cercare il perdono. E potremmo andare così all'infinito, perciò.. sappiate che sono Egoista, ma non tenete conto del fatto che ve lo sto dicendo io.

Tanto per rendere un esempio: ora dovevo cercare un modo per aiutare te, e invece sono qua che mi crogiolo nel divulgare i miei di problemi, sono qua che mi rigiro compiaciuto nella mia stessa merda. (ora mi viene in mente un'immagine di un maiale che si rotola nella merda e fa vedere a tutti quanto sia schifosa la sua vita, compiaciuto delle attenzioni che ne ricava).

Come posso mandarti questo 'sfogo'? Finirei con l'aumentare ancora di più il tuo fardello..

come posso renderti felice senza che tu sappia cosa ci sta dietro? Come posso riuscire ad aiutarti?

Ma soprattutto.. come posso chiederti come posso aiutarti senza che tu inizi a preoccuparti per me?

 

Se davvero vuoi che io ti aiuti (in realtà sono io a volerlo, ma spero davvero che tu accetti questo mio intento), per favore, dammi una risposta egoista per una volta. Io e te siamo gli esatti opposti di questa moneta: tu affermi di poter essere egoista, ma non ci riesci. Io invece continuo a far pesare di essere altruista mentre non faccio altro che professare l'Egoismo. Ti chiedo un aiuto io: aiutami a farmi fare l'altruista okay? Solo per una volta. Dimmi 'esattamente' cosa devo fare per aiutare te. E non cosa fare per non ferirmi.

Ora ti scaricherò addosso una colpa, ma è lecita.

Nascondendomi quello che vorresti (o anche solo pensi di volere) ora mi fai soltanto stare più in pensiero per te.

Se vuoi che ti risponda alla domanda che mi hai fatto oggi alle 18:33, esattamente un'ora fa, prima promettimi che anche tu mi darai una risposta, TUA e non mia. Promettimi che non ti adatterai a quello che voglio io ma mi dirai quello che vuoi te. Non voglio che si ripeta quello che è successo la sera del 10 di questo mese, quando io ti diedi una proposta e tu la prendesti subito come una affermazione da assecondare.

Facciamo questo accordo, io ti mando questa unica pagina di diario, tu prenderai conto di queste parole, e mi manderai una risposta sincera alla tua stessa domanda. E ti prometto che anche io ti risponderò sinceramente, ti dirò esattamente cosa risponderei senza tanti giri di parole e senza filosofate varie.

Se vuoi una risposta sincera prima rispondimi sinceramente, senza ammorbidimenti (nel caso tu pensassi ce ne fossero bisogno) e senza giri di parole. Questo è il favore che ti chiedo.







Questo è il primo capitolo di un diario che tenni più di un anno fa. La storia è semplice: momento di stallo, lei mi chiese cosa volevo fare, mi chiese "Come ti senti?"
E io scrissi, scrissi questo, e glielo mandai come risposta. Come si svolse la storia in seguito, lo scoprirete nei prossimi capitoli.
Lo condivido su internet perchè credo sia bello condividere i propri pensieri col mondo, Manterrò tutti i nomi censurati o in qualche modo lascerò le identità incognite. Per il resto Eseguirò un copy-paste delle pagine che scrissi quell'anno e mezzo fa che ancora adesso mi salta in mente e mi ricorda che certe cose sono successe, che certe cose sono cambiate, e altre invece sono rimaste le stesse.
Spero che vi piaccia, e che magari vi ci rivediate o vi sentiate in sintonia con le mie idee.
Enjoy :)

 

   
 
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