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Autore: Thresh    30/11/2015    11 recensioni
STORIA INTERATTIVA | ISCRIZIONI CHIUSE
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LA STORIA PUÒ ESSERE SEGUITA ANCHE DA CHI NON PARTECIPA!
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Guardava l'enorme schermo che proiettava l'immagine dei corpi stesi, senza vita ai piedi della cornucopia. Dieci se n'erano andati, ora sarebbe toccato ad altri tredici.
-Lo stratega ha fatto un lavoro eccellente- mormorò - è una delle migliori arene degli ultimi anni.-
Continuando a sorseggiare il drink, che lentamente stava cambiando tonalità diventando sempre più rosso, ricapitolava la situazione dei giochi, i ragazzi ancora vivi e quelli che non ce l'hanno fatta. I 66esimi Hunger Games si preannunciavano estremamente emozionanti.
Riguardando il tabellone delle scommesse si accorse che il suo tributo preferito era ancora in vita.
- Ecco, deve vincere.-
Ma tanto, anche quell'anno, sarebbe stato lui il vincitore, Snow.
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Nuovi Tributi, Tributi di Fanfiction Interattive, Tributi edizioni passate
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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IL GRANDE GIORNO (parte 2)


DISTRETTO 12
Il vestito cortissimo color giallo-evidenziatore di Bonheur non si intonava per niente col grigio intenso del distretto 12. La diciottenne, dalla corporatura magrissima e minuta, si mise gli occhiali neri, per poi accendere la quinta sigaretta consecutiva. Sentì un brivido salirle su per la schiena non appena inspirò il fumo del prodotto scadente. Si avviò a passo spedito verso la folla, osservando attentamente se ci fossero dei ragazzi interessanti. Ne notò qualcuno, ma soprattutto uno conquistò la sua attenzione. Era molto alto, dalla corporatura muscolosa e portava i capelli corti. Ciò fece eccitare particolarmente Bonheur, che si avvicinò lentamente per sentire come si chiamasse. La ragazza accanto a lui lo chiamava Michael, doveva essere quello il suo nome. La diciottenne si sistemò il reggiseno, sotto il quale aveva messo un bel po' di stoffa per evidenziare il seno quasi inesistente. Iniziò a giocherellare con i lunghi capelli ricci, sperando che con tale gesto il ragazzo la notasse. 
Purtroppo, però, a causa del suo vestire e fare, era impossibile non notarla...
Michael però fu raggiunto da un bambina, che fece ricordare a Bonheur il figlio. Al pensiero del piccolo Corey, la ragazza si ricompose, allontanandosi dalla tanto affascinante preda.
Le faceva ancora male la testa dopo la festa della sera precedente, durante la quale aveva evidentemente esagerato con l'alcol, come sempre d'altronde. Assunse la sua solita espressione annoiata e, pigramente, si diresse verso la piazza, posizionandosi il più vicina possibile alla parte dedicata ai ragazzi, in modo tale da osservarli meglio. Si eccitò particolarmente nel vedere un ragazzo togliersi la felpa, immaginandoselo nudo. Le scappò un'acuta risatina, che le fece conquistare l'attenzione di chi non l'avesse ancora notata.
-Ciao a tutti! Benvenuti alla mietitura!- esclamò la mietitrice.
Bonheur non sentì neanche una parola di ciò che disse la donna, era troppo concentrata ad immaginarsi i ragazzi che aveva accanto nudi.
-Prima le signore!- continuò la capitolina, sempre non ascoltata dalla diciottenne. -Bonheur Lefebvre-
La ragazza si riprese improvvisamente dai suoi sogni ad occhi aperti, per poi sussurrare qualcosa del tipo "sono io". Si diresse verso il palco, dove si posizionò accanto alla mietitrice. 
Nel vedere le due donne una accanto all'altra, era difficile capire chi fosse la capitolina.
***
Michael non capiva perchè la ragazza vestita con la mini continuava a fissarla in modo provocatorio. Era vestita in modo osceno, con un abitino che sembrava un top. Kate, la sua ragazza, sembrava alquanto gelosa, e si stava irritando. I due stavano insieme da anni e, per il diciassettenne, rappresentava una delle due persone più importanti della sua vita. L'altra era naturalmente Tahli, la sua amata sorellina di sette anni, che arrivò proprio in quel momento.
Michael la accarezzò delicatamente sorridendole. Era un ragazzo molto alto, dal fisico muscoloso. Aveva i capelli corti di un color castano chiari. In realtà il giovane avrebbe voluto tenerli più lunghi, ma non era permesso in miniera.
Diede un bacio alla ragazza e si diresse verso gli altri ragazzi del distretto, mentre la capitolina salì sul palco. 
Venne estratta la ragazza provocante, che si diresse verso la capitolina con un'andatura particolarmente sexi. Michael fu sollevato nel sentire quel nome, solo perchè non era quello della ragazza.
Ora toccava agli uomini.
La capitolina pescò un biglietto dalla boccia dei ragazzi, dalla quale estrasse un foglietto, per poi leggere:
-Philip Minin!-
Un bambino di 12 anni si mise a piangere, avanzando lentamente verso la sua morte.
A Michael si ruppe il cuore nel vedere quella scena, e non poté fare a meno di reagire. Inspirò profondamente, si prese coraggio esclamò:
-Mi offro volontario come tributo!-
Forse si sarebbe stato il più grande errore della sua vita, ma in quel momento pareva la scelta giusta. Si incamminò verso il palco, pensando alle donne più importanti della sua vita: Tahli, la sorella, e Kate, la fidanzata. Sussultò nel pesare che forse quello era l'ultimo giorno che le avrebbe viste.
-Ed ecco a voi i tributi del distretto 12, Michael Dureed e Bonheur Lefebvre!-

 
DISTRETTO 7
Charlotte entrò nel minuscolo salotto, dove il padre sedeva accanto al piccolo tavolo rotondo realizzato da lui. Guardava con aria persa il paesaggio fuori dalla finestra, sorseggiando lentamente l'infuso di erbe.
-Dov'è Laurenz?- chiese con voce fioca la ragazza.
-È andato a fare una passeggiata, come sempre quando è teso.-
La diciassettenne, dopo aver osservato per qualche secondo la credenza completamente vuota, si diresse verso la porta. Uscì di casa salutando il genitore, per poi dirigersi verso la foresta non lontana dalla sua piccola abitazione di legno. Toccò il sacchetto di stoffa che aveva in tasca, controllando di averlo preso. Lo avrebbe usato per raccogliere delle bacche o un po' di frutta selvatica, erano giorni che la sua famiglia non mangiava e la fame si faceva sentire. La selvaggina scarseggiava in quel periodo e i Cavanaugh certamente non avevano soldi per permettersi di comprare qualcosa al mercato.
Charlotte raggiunge la grande quercia sulla quale intravide il gemello dondolare energeticamente le gambe.
-Scendi Laurenz, tra due ore c'è la mietitura, e se non non ti sbrighi faremo tardi come al solito.-
-Come se se fosse colpa mia...- bisbigliò il ragazzo che, con un movimento rapido e scattante, scese dall'albero.
Charlotte pensò che per far prima, sarebbe stato meglio correre, ma ciò non era possibile. Laurenz non poteva farlo a causa della gamba fratturata qualche anno prima. Ricordava bene quando il ragazzo si era arrampicato sulla quercia, tanto simile a quella da cui era appena sceso. Mentre stavano giocando con i suoi amici, Charlotte, temeraria e spericolata, stufa di essere considerata meno coraggiosa solo perchè una ragazza, sfidò gli altri a seguirla nell'arrampicarsi su un'albero che dava sul giardino del tanto temuto capo-pacificatore. I ragazzi furono però scoperti dall'uomo, che sparò verso l'albero. Nel cadere Laurenz si ruppe delle ossa e, da quel giorno, non poté più correre.
-Forza, non riesci a far più veloce?-
-No, ma calma, abbiamo ancora tempo.-
Tutti dicevano che non era colpa sua, ma Charlotte si sentiva in colpa lo stesso. Dopotutto era stata la ragazza a convincerlo...
I due raggiunsero la casa in pochi minuti, precipitandosi rapidamente nella camera che condividevano per vestirsi. La ragazza si mise il solito abito color vedognolo, lo stesso ormai da anni. Si guardò nello specchio accarezzandosi i lunghi capelli castani, che evidenziavano i bellissimi grandi occhi azzurri. Nonostante avesse compiuto diciassette anni aveva ancora un'espressione molto dolce, quasi infantile, sottolineata dal fisico minuto.
Nell'uscire dal bagno notò con soddisfazione di essersi cambiata più velocemente del fratello. Fece un debole sorriso, per poi raggiungere il resto della famiglia in salotto.
****
Angus Winston si toccò l'occhio nero ansimando. Aveva fatto rissa il giorno precedente per difendere il fratello minore: il bulletto lo stava insultando e lui non resistette ad agire. Aveva perso tutta la calma e razionalità che l'aveva da sempre caratterizzato e forse si pentiva di ciò. Aveva addosso una camicia a scacchi, una delle tante che si metteva per andare al lavoro. Trasportava tronchi da quando era bambino e ciò era evidente dal fatto che aveva una corporatura robusta e molto muscolosa. Oltrepassò il negozio di porcellana specchiandosi nella vetrina, osservando i capelli cortissimi biondi, come la barbetta, quasi invisibile. Gli occhi erano abbastanza piccoli, dandogli un'aria stranamente infantile, che contrastava con il fisico tanto forte e imponente.
Raggiunse a passo spedito la piazza, dove una donna dall'aria annoiata li afferrò la manona callosa per prelevare la goccia di sangue.
Il diciottenne, non conoscendo nessuno trai ragazzi che vedeva, si mise solo nell'angolo della piazza. 
Dopo la mietitura dovrò finire di intagliare la porta di legnò pensò tra se e se, escludendo anche solo l'idea di essere estratto ai giochi. 
Intravide Charlotte, la ragazza che lavorava nella sua stessa sezione di foresta. I due si salutarono con un sorriso. Augus non rideva quasi mai, ma la diciassettenne gli stava molto simpatica, come nessun'altro nel 7.
 
Nessuno dei due poteva però sapere che, nel giro di alcune ore, si sarebbero ritrovati su un treno con destinazione Capital City.
 

DISTRETTO 4
Zelda era fierissima del distretto che rappresentava, uno dei più ricchi di Panem. Naturalmente avrebbe preferito l'1 o il 2, ma quelli spettavano a quelle oche di Lilly e Lolly. Il distretto 4, però, era il distretto del mare, del sole e del dinamismo, e poi lei adorava l'azzurro.
Uscì dal camerino e, a piccoli passi, raggiunse il palco, dove i giovani del 4 la aspettavano con ansia.
-Ciao a tutti! Benvenuti alla mietitura dei 66esimi Hunger Games!-
Si mise la mano in tasca per prendere il telecomando nello schermo, premette un bottone rosso e fece partire il video di presentazione. Intanto si diresse verso Finnick, il vincitore degli ultimi giochi. Lo salutò con un bacio, ammirando la sua estrema bellezza. Sorrise nel vedere le fossette, quelle fossette che fecero vincere al ragazzo i giochi, attirando tutti quelli sponsor. Il tridente l'aveva scelto lei, e Zelda si sentiva particolarmente fiera di ciò, quasi come se il trionfo di Finnick fosse merito suo. La capitolina puntava alla seconda vittoria consecutiva, pensando che così avrebbe fatto  vedere all'1 e al 2 chi comandasse.
Si diresse verso il secondo mentore, Mag. Zelda la trovava una vecchietta molto adorabile, e poi i suoi biscotti alla cannella erano fantastici. Era solo per quel motivo che la voleva come mentore, per i biscotti che preparava ogni anno sul treno verso Capital.
Una volta finito il video si diresse verso la boccia delle ragazze e, dopo aver detto la sua solita battutina, estrasse un nome.
-Kristin Andersen!- Esclamò con tono vivace, pregando il dio delle parrucche e parrucchini affinché la ragazza estratta fossa alta, bella e forte.
Ad uscire, invece, fu una ragazzina sui 14 anni, dalla statura bassa e corporatura esile. Aveva gli occhi verdi, come la maggior parte degli abitanti del 4, e i capelli castani mossi. Dopo una lunga pausa iniziò a camminare verso il palco, piangendo dolcemenrte.
Zelda si stava commuovendo, ma non poteva, perché senno le si sarebbe sciolto il trucco ed era una cosa inaccettabile. Si ricompose e d esclamò con tono divertito:
-Vieni qua tesoro!-
Conosceva la ragazza, l'aveva già vista più volte  nella pescheria del distretto, era la figlia di Lewis, il proprietario. Zelda andava ogni sabato a prendere il pesce da loro e Kristin era sempre lì. Si offriva sempre di aiutarla nel scegliere i prodotti migliori, o a portare i sacchetti della spesa. Era una ragazza molto dolce e adorabile.
La giovane si mise al centro del palco, mentre la mietitrice si dirisse verso la seconda boccia, contenete i nomi dei maschi.
- Samuel Driade!-
-Mi offro volontario!- esclamò un ragazzo di circa 18 anni che, a passo spedito, si diresse verso il palco.
Zelda riconobbe subito il tributo e, di sicuro non era contenta. Achille nereide, il giovane estratto, aveva cattiva fama nel distretto, poichè non era nato a Panem. La mietitrice aveva 20 anni quando lo scandalo degli Nereide travolse il 4, e se lo ricordava molto bene. Il piccolo fu trovato in un cesto in mare aperto dalla famiglia di pescatori, che lo portò a casa per poi adottarlo. Il bambino, però, non fu accettato dai concittadini che, lentamente, avevano iniziato a discriminarlo. Ah, per non parlare poi del suo matrimonio combinato... I genitori lo fecero sposare con una ragazza che nemmeno conosceva e, il ragazzo per cui si era offerto, era il fratello di sua moglie.
Il diciottenne dalla corporatura alta e robusta salì il palco. Zelda notò quanto il corpo color cioccolato era segnato da ferite e cicatrici, dovute ai lunghi anni di pesca. Si avvicinò alla ragazzina, che continuava a guardare con aria invaghita Finnick, e fu allora che la mietitrice annunciò i tributi.
-Ecco a voi i tributi dei 66esimi Giochi, Achille Nereide e Kristin Andersen!-
Zelda non era affatto contenta dei tributi estratti, e perciò continuava a sbuffare come solo i bambini sono capaci di fare. Entrò nel municipio, dove fu fermata da Finnick.
-So che speravi di meglio, ma non siamo messi male. Ho visto lei un po' di volte al centro allenamenti e non è per niente male nella corsa e come tiratrice. Non affatto è debole come può sembrare, te lo assicuro. Lui invece sembra forte e, essendo un pescatore, sarà abile con il tridente e nel pescare. Possiamo farcela anche quest'anno.-


DISTRETTO 6
Ryan strinse forte la mano di Jennifer prima di separarsi da lei. Le diede un bacio, per poi lasciarla andare verso la parte della piazza dedicata alle ragazze. La cerimonia era iniziata da tempo, ma i due fecero tardi per aiutare gli assistenti sociali a portare i bambini dell'orfanotrofio, in cui era cresciuto i diciassettenne, in centro per la mietitura. Sperava che, anche quell'anno, tutti gli orfani sarebbero tornati a casa.
Il ragazzo si fece spazio tra la folla per raggiungere il migliore amico Greg, che lo guardava preoccupato. Ryan sorrise, come era suo solito fare. I due si salutarono con una stretta di mano, che sciolsero non appena Wanda, la mietitrice, salì sul palco inciampando.
-Oh, Misericordia!- Esclamò la capitolina rompendo uno dei due altissimi tacchi.
Il diciassettenne intravide Jennifer, che si accarezzava il pancione dell'altra parte della piazza. Lei si girò verso di lui e i due si fissarono per qualche secondo negli occhi.
-Come sempre, prima le ragazze!- squittì la capitolina dall'aria seccata, facendo entrare la mano dalle unghie lunghissime nella boccia di vetro. Estrasse rapidamente un foglietto di carta per poi esclamare:
-La fortunata del distretto 6 è Jessica Stone!- Ryan fece un sorriso nel sentire quel nome. Non conosceva la povera estratta e non voleva sembrare insensibile, ma non poté fare a meno di sorridere. Dopotutto Jennifer e il bambino che portava in grembo erano salvi...
Ad essere chiamata era stata una ragazza dai capelli castani, dall'aria apparentemente calma e tranquilla. Aveva i gli occhi di un colore azzurro intenso, che contrastavano con la pelle abbronzata. Dopo un primo momento di esitazione si fece strada tra la folla, arrivando in pochi secondi al palco. Per quanto riguardava Ryan i giochi, anche quell'anno, erano finiti, l'importante era che lei fosse salva, Jen.
*
Jessica continuava a ripetersi che doveva cercare il lato positivo, c'era sempre un lato positivo, anche nella peggiore delle situazioni. Però pareva che nell'essere chiamata ai giochi non ce ne fosse nessuno.
Le sembrava strano il fatto di essere stata estratta, in quanto c'era solo un bigliettino con il suo nome in quella dannata boccia.
Si fece coraggio e salì i gradini che la separavano dall'eccentrica mietitrice, che la invitava ad avvicinarsi agitando energeticamente la mano.
-E ora tocca ai giovani uomini!-
La diciassettenne cercò lo sguardo del suo ragazzo Mike, che però guardava con occhi lucidi per terra. Jessica avrebbe fatto di tutto perchè non fosse estratto, ma niente dipendeva da lei.
-Gregory Donald!- Esclamò Wanda. Un ragazzo fece qualche passo avanti, ma fu presto fermato da un giovane che lo prese per mano, per poi urlare con voce tremante.
-Ryan Pyvens, mi offro come volontario per il distretto 6-
Il tributo dal fisico asciutto e dai capelli color caramello si diresse verso il palco, mentre una ragazza urlava disperata.
Ecco il lato positivo, pensò Jessica, Mike è salvo.
Ryan salì sul palco avvicinandosi con passo rapido verso la ragazza.
-Ed ecco a voi i due tributi del distretto 6! Complimenti!-
I due si strinsero la mano.
Fu allora che Jessica si accorse del secondo lato positivo di quella giornata. Se avesse vinto i giochi la sua famiglia avrebbe avuto una casa nuova. 
Fece un debole sorriso che agli occhi di Ryan parve decisamente inappropriato.
Ma era sicura che, anche in quello, c'era un lato positivo.


Angolo dell autore:)
Ed eccomi qua con la seconda parte delle mietiture:) Devo dire di essere abbastranza soddisfatto di questo capitolo, anche se nello scriverlo pensavo che fosse orrendo, una volta che l'ho riletto devo dire mi piace com'è venuto ^.^

Invito tutti coloro che non mi hanno ancora mandato le schede a farlo, perchè senno non posso scrivere il prossimo captolo.

Ringrazio tutti coloro che hanno recensito l'ultimo capitolo, avrei voluto tanto rispondere a tutti, ma non sono riuscito poichè questo weekend ho avuto moltissimi impegni... Prometto che risponderò a quelli di questo:)

Ed ecco a voi altri 8 protagonisti dei 66esimi giochi:
Distretto 4: Achille Nereide e Kristin Andersen;
Distretto 6: Ryan Pyvens e Jessica Stone;
Distretto 7: Angus Winston e Charlotte Cavanaugh;
Distretto 12: Michael Dureed e Bonheur Lefebvre;
Come vi sembrano? Chi sono i vostri preferiti finora?

Volevo chiedervi se potete iniziare a mandarmi già ora cosa pensate di far fare ai tributi drante le sessioni private;)

Ah, se avete già qualche idea per le alleanze dei vostri tributi fatemi sapere! Pensavo di mettere una tabella riassuntiva nel prossimo capitolo, con i nomi dei tributi, l'autore e al massimo 4 parole (che dovrete mandarmi voi) per descriverli.

Invitandovi a recensire vi saluto,
Thresh:)

P.s. Se non avete ancora visto "Il canto della Rivolta" dovete assolutamente andare al cinema perchè è stupendo ^.^
 
   
 
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