Harold si risveglio.Un brusco e sgradevole risveglio.C’era un poliziotto che lo pungolava col manganello.
”Ti sembra il posto dove dormire questo? Vattene a casa o in un ricovero , amico.”Gli intimò.
Harold ancora intontito si guardò attorno per capire dove si trovava.Ci mise pochi secondi per inquadrare il luogo. Era sdraiato sulla sua panchina. La panchina su cui attendeva Grace , che lui considerava ormai un pò sua. Forse ,un colpo di sonno e si era appisolato. Non volendo litigare col poliziotto , ne attirare l’attenzione, si profuse in un :“Scusi agente non si ripeterà . “E si allontanò.
Quando si fu dileguato guardò l’orologio. Che ore erano , quanti minuti aveva dormito? Quando vide l’ora e la data riportate sul quadrante quasi gli prese un colpo.Era arrivato sulla panchina venerdì sera , ma secondo il suo cronometro era lunedì pomeriggio. Assurdo.....Certamente non era rimasto sulla panchina per tutti quei giorni , qualcuno lo avrebbe soccorso ...o arrestato per vagabondaggio. Allora dove era stato? Per quanto si sforzasse nella sua mente c’era il vuoto . I casi erano due : o qualcuno l’aveva sequestrato e gli aveva cancellato la memoria dei giorni di prigionia, o aveva avuto un ‘amnesia per cause naturali. Deciso a scoprire la verità si diresse al quartier generale della sezione 31 dove si sarebbe sottoposto a qualsiasi esame avrebbe potuto chiarire quell’inquietante episodio.
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Spock osservava la foto del giovane Sybok ,l’unica che il ferengi avesse potuto trovare. A chi somgliava ? Non a lui ne a suo padre. Richiamò la foto della madre T’Sirail , e sì ...c’era una notevole somiglianza. Ma era una foto vecchissima. Come era adesso suo fratello? All’improvviso gli venne in mente il software che la polizia usava per invecchiare le foto delle persone scomparse .La usò su quella di Sybok e osservo il risultato.Non poteva sapere se fosse il suo aspetto reale. Magari si era sottoposto a qualche intervento o aveva avuto malattie o incidenti che l’avevano reso differente. Nonostante tutto si impresse quel volto a fuoco nella memoria.Se un giorno l’avesse incontrato, per caso o per volontà di Sybok, sicuramente l’avrebbe riconosciuto!
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khan camminava nel deserto violaceo in cui sorgeva la bianca cattedrale di Phospherein .Chissà perchè tra tutti gli ambienti disponibili sul pianeta , il profeta aveva scelto proprio il deserto.Perchè aveva nostalgia di casa, decise Khan dopo averci rifettut.Tanto quanto lui aveva nostalgia della sua famiglia. Ma non era andata come sperava.Quel bastardo occhialuto aveva trasformato i suoi compagni potenziati in schemi di teletrasporto .E aveva affidato i dati racchiusi un un microchip a Loki. L’unica persona al mondo di cui Khan aveva paura. Su cui non era certo di poter avere la meglio. Il suo primo impulso era stato di uccidere il vecchio spappolandogli il cranio come aveva fatto col suo predeccessore l’ammaraglio Marcus, ma poi ci aveva ripensato.Aveva somministrato a Finch una potentissima droga in grado di cancellargli la memoria. Forse in un modo o nell’altro sarebbe riuscito ad avvicinarsi a Loki e a portargli via ciò che era suo di diritto: la sua famiglia.