Serie TV > Once Upon a Time
Ricorda la storia  |       
Autore: starmoon    07/12/2015    2 recensioni
L'aeroporto è pieno di passeggeri, tra i tanti una famiglia entra velocemente dalla porta di vetro dell'ingresso. Emma Swan corre veloce verso la biglietteria, dietro di lei Killian Jones cammina con un passo più moderato, trascinando con se due grossi trolley. Emma appoggia le braccia sul bancone prendendo dalla borsa i soldi per i biglietti. La ragazza da dietro il bancone osserva la donna muoversi con velocità. Emma da i soldi dopo averli contati.
Emma: quattro biglietti per Storybook
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

THE TWINS 

 

L'aeroporto è pieno di passeggeri, tra i tanti una famiglia entra velocemente dalla porta di vetro dell'ingresso. Emma Swan corre veloce verso la biglietteria, dietro di lei Killian Jones cammina con un passo più moderato, trascinando con se due grossi trolley. Emma appoggia le braccia sul bancone prendendo dalla borsa i soldi per i biglietti. La ragazza da dietro il bancone osserva la donna muoversi con velocità. Emma da i soldi dopo averli contati. 

Emma: quattro biglietti per Storyboo

La ragazza fa un saluto di circostanza e passa i biglietti alla donna. Emma li prende e ritorna con un passo più regolato verso la sua famiglia. Hook la guarda non per niente entusiasta, la donna sposta il suo sguardo alle due gemelle. Sono diverse, completamente diverse.

 Elizabeth, Liz o Lizzie è bionda, un biondo chiaro come il sole, come sua madre e ha anche i suoi stessi occhi verdi smeraldo, leggermente bassa e non troppo magra, giusta, i suoi tratti sono più fini della madre, delicati, le guance rosee contrastano con al pelle chiara, un taglio d'occhi quasi felino, ma dolce. 

Eveline, Eve è più scura, dai lineamenti fini, Eve ha ereditato gli occhi azzurri cielo di Hook e i capelli leggermente di pochi toni più chiari. Ha una postura più rigida di Lizzie, ma anche lei ha uno sguardo dolce e innocente. 

 

Emma prende il telefono dalla borsa bianca. 

Emma: il volo è previsto fra mezz'ora 

Hook si avvicina alla moglie lasciando un attimo le valigie. 

Hook: quindi puoi smetterla di tenere tutto sotto controllo e rilassarti cinque minuti

Hook avvicina le labbra alla guancia della donna poggiandole delicatamente, Emma sorride involontariamente. 

Eve: dobbiamo farlo per forza? 

Eve si siede su una delle sedie dell'aeroporto, lo smartphone in mano. 

Emma: Eve…- Emma la guarda con un tono di rimprovero, il suo sguardo si assottiglia. Hook poggia la mano sul braccio della donna incitandola a calmarsi. 

Emma: sai che dobbiamo farlo…ok non puoi fare come tua sorella 

Emma indica Lizzie, la ragazza è seduta due posti distante da Eve, ha le cuffie alle orecchie, gli occhi verdi vagano per l'aeroporto, non sembra guardare qualcosa in particolare. Eve sbuffa. 

Eve: come sempre 

Emma fa un sospiro e alza gli occhi al cielo. 

Hook: non iniziamo anche qui 

Emma guarda sul marito in malo modo e poi torna a guardare sua figlia. 

Emma: abbiamo bisogno di questo viaggio 

Eve: quella città è piena ti strani tizi 

Hook fa un colpo di tosse che Emma intuisce come un segno di smetterla di parlare dell'argomento. 

Una voce segnala che il volo sta per partire. Lizzie nota che i tre si stanno muovendo e si alza trascinando il suo trolley verso i familiari. 

 

Mary-Margaret fa avanti e indietro di fronte alla porta di casa, spera che quel campanello suoni da un momento all'altro. I suoi capelli sono più lunghi e ha una frangetta che le copre la fronte, sul suo volto ci sono i segni di piccole rughe dovute al tempo. David esce dalla cucina con in mano un vassoio. 

David: ti stai preoccupandotroppo sai come sono questi viaggio stanno bene 

Mary: lo so lo so e solo…

 

La porta di casa si apre e Mary fa un passo indietro pronta ad accogliere la famiglia, ma entra Neal, il secondogenito. Neal è la versione giovane di David, gli stessi capelli biondi e gli stessi occhi chiari.

Neal: cos'è quella faccia delusa?

Mary: scusa tesoro ma oggi arriva tua sorella e… 

Neal: era oggi? 

Neal guarda i genitori confuso. 

David: sei di nuovo andato a suonare da Liam? 

Neal nota il tono arrabbiato del padre e richiude con calma la porta di casa. 

Neal: avevamo le prove… 

David: Neal sai che non è un qualcosa che puoi fare…all'infuori di Storybook 

David sottolinea con attenzione le ultime parole. 

Neal: quindi Emma può andare a vivere a New York farsi una famiglia e io non posso lasciare questa bettola 

David e Mary-Margaret guardano il figlio salire le scale verso la sua camera, si scambiano uno sguardo. 

 

 

Emma si trova di fronte la porta dei suoi genitori, sono almeno tre anni che non tornava a Storybook, ne aveva sentito la mancanza. Fa un respiro profondo preparandosi alla marea di domande di sua madre. 

La porta si apre e Mary-Margaret ha un grosso sorriso sul volto, sorriso che presto avrebbe ricoperto di domande l'intera famiglia, dalla figlia Emma al genero Hook. 

Mary-Margaret: oddio…siete così…non vedevo l'ora

La donna abbraccia la figlia e poi indica alla famiglia di entrare in casa. Hook non è ancora abituato alle smancerie della suocera, ma sembra ormai aver smesso di domandarsi il motivo di quel comportamento bizzarro. 

David sbuca dal soggiorno andando verso la figlia abbracciandola. 

David: Waoo vi trovo bene 

David si scioglie dall'abbraccio e fa un cenno a Hook, poi sposta il suo sguardo alle gemelle. Lizzie e Eve sono una di fianco all'altra. David nota subito le varie differenze delle due. Lizzie così esteriormente uguale a sua madre e Eve con il portamento  tipico di suo padre. 

Mary- Margaret: siete bellissime…oh cielo il pollo 

Mary sparisce verso la cucina. 

David: andate di sopra ho un regalo per voi 

Eve e Lizzie si guardano confuse, lentamente salgono le scale. David rimane solo con i due coniugi. 

Emma: allora? qual'è l'emergenza? 

David diventa cupo in volto e si avvicina alle scale accertandosi che le ragazze non ci siano. 

David: qualcuno sta cercando di riaprire il portale

Hook: cosa? è impossibile 

David: allora così ci fa qui questo? 

David tira fuori dalla tasca uno scrigno, uno di quelli che aprendosi suonano una incantevole melodia. Emma si avvicina e lo afferra svelta. 

Emma: non posso crederci è proprio lui 

David: esatto 

Emma: credevo di averlo lasciato dall'altro lato?

David: infatti era li…lo trovato nella vecchia soffitta…se gli oggetti stanno tornado qui allora potrebbe tornare anche qualcuno 

Emma guarda seriamente il piccolo scrigno. 

Emma: le ragazze non devono essere coinvolte…ho fatto di tutto per donargli una vita normale 

Hook: non lo scopriranno…dobbiamo solo sapere cosa succede..siamo a Storybook mi stupirei se ci fosse della normalità 

Emma sorride al marito, ama quando cerca di tirarle su il morale. 

 

Eve e Lizzie hanno percorso quasi tutto il corridoio del piano superiore, alla fine di esso c'è qualcosa, un enorme pacco. Eve si fionda verso di esso mentre la gemella cammina lentamente un po' riluttante. 

Eve: lo apro senza di te muoviti 

Lizzie fa una smorfia e si avvicina alla sorella abbassandosi per aiutarla ad aprire il regalo. Le ragazze scartano velocemente il cartone. 

Eve: è una macchina da cucire? 

Eve la guarda elettrizzata, ha sempre amato la moda. Lizzie prende in mano la chitarra con inciso sopra il suo nome, le viene da sorridere, ma si trattiene. Eve la osserva, chiaramente ci sono delle cose che non si spiega della sorella. 

 

 

Mary-Margaret muove le mani all'interno dell'impasto. Si appoggiai sul tavolo della cucina. Emma entra, erano anni che non ci metteva piede, era strano essere di nuovo li. Guarda le pareti riverniciate di un colore chiaro, i mobili verde chiaro, le trasmettono un senso di tranquillità. Mary stacca lo sguardo dalla poltiglia gialla per portarlo su sua figlia. 

Mary: come vanno le cose…intendo a NewYork 

Emma si siede di fronte alla donna guardandola armeggiare con prepotenza contro la torta, come se fosse una sfida a chi avrebbe la meglio. 

Emma: bene…ho spostato il mio lavoro qui e Hook…beh a quanto pare era più elettrizzato di me nel tornare qui 

Mary: mare? 

Emma: è Hook chi può impedirglielo 

Mary sorride nel vedere negli occhi della figlia quella scintilla che tutte le donne innamorate hanno. 

Neal entra in cucina, si sente a disagio, è strano per lui avere una sorella maggiore così grande conoscendo la verità. 

Neal: ciao…bentornata a casa 

Emma lo guarda, era davvero cresciuto. Più lo osservava più notava la somiglianza con David. 

Emma: ciao

Neal avanza verso il frigorifero, lo apre velocemente e lo fissa attentamente, non sa nemmeno lui perché è li, non ha nemmeno fame, forse voleva solo rivedere sua sorella, ma era troppo orgoglioso per ammetterlo. Di sottocchio guarda la maggiore chiacchierare di chissà cosa con la madre. 

 

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=66ZWaiNLigI

 

Lizzie è seduta sul divano del salone, è molto accogliente, nelle pareti ci sono appese molte foto di famiglia, in alcune si rivedere lei da piccola insieme a sua sorella. Tiene tra le mani la chitarra che il nonno le ha regalato, ha cercato di scrivere qualcosa, ma non si sente per niente ispirata, dalla porta collegata all'ingresso suo padre entra. 

Killian: Hey splendore 

Sembra parecchio sudato, la maglia nera è quasi appiccicata al corpo. 

Lizzie: hai vinto? 

Killian: avevi dubbi? 

Suo padre si siede accanto mentre David entra seguito da Eve, entrambi vestiti con una tuta sportiva. 

Lizzie sorride al padre osservando la sorella parlare così tranquillamente con il nonno. 

Lizzie: ti piace questo posto vedo… 

Hook la guarda, riconosce sempre quando gli nasconde qualcosa. 

Killian: mi suoni qualcosa? 

Hook guarda la sua bambina, era sempre stata quella più chiusa tra le due e spesso era quella che si isolava di più. Lizzie annuisce, adora mostrare le sue abilità a suo padre, la fa sentire bene. 

 

La cena si svolge tranquillamente, Emma racconta le novità di NewYork e gli altri ascoltano affascinati, almeno i suoi genitori. Hook cerca di mangiare il pollo senza ammazzarlo nuovamente. Neal è un po' infastidito, Emma ha visto il mondo, lui non può uscire da Storybook. Eve cerca di tenere il passo del discorso di sua madre e Mary, mentre Lizzie sembra più interessata al piatto vuoto. Hook se ne accorge, è come avere un radar per lui, la guarda preoccupato, non sa più che fare. 

Emma si volta verso Hook sentendo lo sguardo dell'uomo addosso. Killan le fa segno con la testa di guardare Lizzie. 

 

La serata finisce tranquilla, la famiglia Jones arriva finalmente nella loro nuova casa. Lizzie entra nella sua stanza, è già piena delle sue cose, da un lato ci sono un sacco di cose scintillanti, persino dei glitter sullo specchio, è il lato di Eve. Eve entra nella stanza, mentre Lizzie si prende un momento per osservarla meglio. 

 

 

Emma si intrufola nel letto freddo, sobbalza al contatto con le lenzuola. Killian si toglie la maglia e il pantalone, preferisce dormire in box, non si è mai abituato alle strane usanze dei pigiami, almeno non per lui. 

Emma: sono davvero preoccupata per Lizzie…non ci dice più nulla ormai 

Hook: sta crescendo 

Emma: si ma non era così prima, mi raccontava tutto è come se…le fosse successo qualcosa…tu ne sai niente?

Hook la guarda capendo dove vuole andare a parare. 

Hook: non mi ha detto nulla 

Emma: ma lei ti dice tutto 

Hook ride divertito.

Hook: non mi dice più nulla da quando è diventata beh sai cosa 

Emma: donna? 

Emma cerca l'aggettivo più delicato, sa che per Hook è difficile ammettere che le sue bambine siano cresciute. 

Hook: esattamente…e poi se la caverà ha perso da te 

Emma guarda Hook seriamente. 

Emma: è proprio questo che mi preoccupa

 

 

Eve rientra dal bagno con il pigiama addosso. Il lato di Lizzie è completamente pieno di poster e cose diverse. La chitarra è posta accanto al letto, come se da un momento all'altro la dovrebbe prendere, sul comodino c'è una lampadina a forma di stella. Eve sorride, è ancora la stessa di quando erano piccole. Lizzie è sdraiata sul letto davanti al portatile, non riesce a dormire. Eve si intrufola nelle coperte. 

Eve: chi ci accompagna domani?

https://www.youtube.com/watch?v=w0EcoGN42u8&spfreload=1

Eve non sa perché glielo chiede, si sente una stupida, ma aveva bisogno di dire qualcosa. 

Lizzie: la mamma 

Lizzie chiude il portatile mostrano il volto. 

Liz: hai bisogno di qualcosa?

Il tono freddo fa intendente subito a Eve che è meglio non proseguire con la conversazione. Si sdraia nel letto, dopo due secondi si rialza subito, scende giù dal letto e va verso la sorella. 

Eve: sai Lizzie sono così stanca di questa battaglia tra me e te 

Lizzie: ti do un informazione non l'ho iniziata io 

Lizzie scende anche lei dal letto, le due sono una di fronte all'altra. 

Eve: quante volte vuoi che mi scusi 

Lizzie: tu fai sempre così Eveline non importa cosa succede credi che bastino delle scuse per far tornare il mondo felice e contento di girare intorno a te..credi che solo perché siamo venute qui le cose cambieranno? per quanto credi che resteremo…tra un po' potremmo tornare a NewYork e allora tu sarai di nuovo la reginetta del ballo e io la sorella sfigata che salutano perché..beh sono tua sorella sfortunatamente

Lizzie si pente subito di aver detto quelle parole, ma non lo dice, anzi prende il cuscino dal letto e si avvia verso l'uscita. 

Eve è scossa, ferita, non credeva di essere così odiata da sua sorella. Sente un nodo allo stomaco, si sente sola. Abbassa la testa, per quanto crudeli quelle parole erano vere. 

 

 

 

Emma: questa me la devi spiegare.. 

Lizzie pre e chiude le palpebre e cerca di abituarsi alla luce del sole. Il volto di sua madre è la prima cosa che vede. 

Lizzie: giorno anche a te 

Emma: che diamine ci fai qui? 

Emma sembra parecchio adirata, ma è anche curiosa. 

Lizzie: non mi andava di dormire in quella stanza tutto qui 

Lizzie si alza togliendosi la coperta di pail blu. 

Emma: hai litigato di nuovo con tua sorella…possibile mai che non riuscite a stare sole senza ammazzarvi a vicenda 

Lizzie va verso la cucina ignorando la donna. Hook scende dalle scale, ha sentito tutto. 

Emma: cosa devo fare? 

Hook: vuoi che le parli? 

Emma: lo faresti?

Emma fa un enorme sorriso, uno di quelli che Hook ama tanto. 

Le da un bacio sulla fronte e poi va verso la cucina. 

 

 

 

Lizzie affonda il cucchiaio nel latte pieno di cereali al cioccolato. Killian si siede di fronte alla figlia. 

Hook: più cereali del solito…allora vuoi dirmi cosa è successo?

Lizzie: ti ha mandato mamma?

Hook fa uno dei suoi sorrisi ammalianti, Lizzie piega la testa di lato seria, conosce troppo bene i giochi di suo padre. 

Hook: non posso nasconderti nulla vero?

Lizzie abbozza un sorriso, non può farne a meno. 

Lizzie: nulla di nuovo non vedo perché dovrei parlarne 

Hook prende un cucchiaio e affonda anche lui nella tazza della figlia rubando un po' di cereali. 

Hook: sai cosa penso? alla fine della giornata, alla fine di tutto, le vostre guerre a scuola, i ragazzi, le amicizie…sono tutte cose che a fine giornata non ci sono, ma Eveline si e per quanto può non sembrare, ma lei ci tiene davvero a te…sei sua sorella ti vuole bene e anche tu gliene vuoi dovete solo…dirvelo 

Hook muove il cucchiaio in alto, per accentuare il suo discorso. 

Hook: so che per voi non è facile ok? siete così diverse, ma siete entrambe mie figlie e voglio il meglio per voi, non lasciare che pettegolezzi e stupidi ragazzi vi separino..che per altro preferirei che non ci uscite al di sotto dei trent'anni 

Lizzie ride divertita e guarda suo padre, sa sempre come tirarle su il morale. 

 

 

Emma bussa alla porta. 

Eve: ho finto 

Eve apre la porta, è pronta per andare a scuola. Emma entra nella stanza senza dire nulla. 

Eve: cosa ti porta da queste parti signora Jones? 

Emma la guarda seria, non ha voglia di scherzare. 

Eve: come non detto cosa succede?

Emma: dovrei essere io a chiedetelo…tua sorella ha dormito sul divano 

Eve: ti avevo detto che ci volevano delle camere separate 

Emma: certo così al posto di litigare fingereste di non conoscervi nemmeno qui 

Eve: non sarebbe una cattiva idea 

Emma si siede sul letto della figlia appoggiando le mani sul soffice piumone. 

Emma: tesoro so che questo non è facile per te..ma torneremo a NewYork ho solo bisogno di un po' di tempo qui…i tuoi nonni ne hanno bisogno e vorrei che nel frattempo tu e Elizabeth risolveste i vostri problemi 

Eve: non mi ascolta nemmeno 

Emma: come avete fatto ad arrivare fino a questo punto

Eve si siede accanto alla madre, abbassa il capo. 

Eve: credo che il vero colpo sia stato quando mi sono messa con Finn 

Emma guarda la figlia, non sapeva nulla di questa storia. 

Eve: lei era così innamorata di lui e io glielo portato via 

Eve si sente spezzata, gli occhi sono ormai lucidi. Emma allunga il braccio e porta vicino la figlia, facendola appoggiare a se. 

Emma: Lizzie capirà…lasciale il tempo di elaborare la cosa…vi volete bene e un ragazzo non può cambiare questo 

Eve: non è solo questo…questa è solo la scintilla è come se non mi sentissi sua sorella…ci siamo escluse a vicenda per gli ultimi tre anni

Emma guarda al camera delle figlie, è praticamente divisa in due. 

 

 

Liz guardò la piccola scuola di fronte a se. Era così differente da quelle di NewYork, così piccola e calorosa, il sole sembrava regalarle un colore del tutto nuovo e sconosciuto. Eve stava già percorrendo gli scalini per avanzare nell'entrata. 

Evelin entra tranquillamente, per lei essere in una scuola è come percorrere una sfida e lei ama le sfide. I ragazzi le mandano occhiate compiaciute, mentre le ragazze rimangono in silenzio a giudicare con i loro sguardi. Dietro di lei Lizzie cammina cercando di ignorare gli sguardi curiosi che attirano le due. 

Layla: devi essere nuova? 

Eve si volta, di fronte a lei c'è una ragazza abbastanza bella. Due occhi scuri che si fondono con il verde scuro, la scrutano, riconosce quel tipo di sguardo. 

Eve: mi sono trasferita ieri 

Eve sposta di lato il capo, deve sembrare sciolta e disinvolta. Layla la guarda dritta negli occhi, sembra di guardare due leoni pronti a lottare. 

Liam: le stai dando il tuo benvenuto speciale? 

Un ragazzo mette la mano sul capo della ragazza osservando Eve molto entusiasta di ciò che vede. Eve e Liam si guardano, Eve sorride ammiccante e Liam rimanda. Layla guarda i due decisamente non approvando, poi il suo sguardo ricade su una testolina bionda dietro la ragazza. Layla osserva Lizzie con attenzione, la vede appoggiata all'armadietto aspettando che Eve si sbrighi, le cuffie alle orecchie e lo sguardo decisamente altrove. 

Eve: che ne dici di farmi fare un giro scolastico?

Eve guarda Liam mentre lui valuta attentamente la richiesta. Layla si allontana. 

Lizzie guarda la sorella flirtare, se lo aspettava, ride delusa e avanza senza di lei, nonostante il preside richiede la presenza di entrambe. 

 

Layla: sei sua partente? 

Lizzie salta in aria, talmente era concentrata sui suoi passi che non si era accorda di essere seguita. 

Lizzie: sorelle..gemelle 

Layla sbatte più volte le palpebre incredula. 

Layla: siete così… 

Lizzie: diverse?

Lyala: esatto 

Lizzie accenna ad un sorriso. 

Layla: ma su una cosa credo di non sbagliarmi..tua sorella è abituata ad essere una leader 

Lizzie: non ci vuole molto per capirlo 

Layla: allora è venuta nel posto sbagliato…qui le regole sono diverse..per quanto sia affascinante comandare siamo tutti reali

Lizzie assottiglia gli occhi e guarda confusa la mora. Layla si morde la lingua. 

Lizzie: siamo cosa? 

Layla: reali persone reali 

Lizzie annuisce poco convinta. 

 

 

Eve e Liam entrano nella piccola palestra della scuola. 

Eve: quindi questa è tutta la vostra scuola? 

Liam sorride malizioso. 

Liam: deduco che ti aspettavi qualcosa alla NewYork? 

Eve sorride divertita dai modi di fare del ragazzo, attratta dal sorriso che il ragazzo le rivolge. 

Eve: posso adattarmi 

Eve lo guarda negli occhi azzurri, vede chiaramente una scintilla divertita. Lei si porta, con un gesto veloce, i capelli dietro l'orecchio, mostrando meglio gli zigomi alti e i lineamenti del viso, il suo sguardo si fa più arguto. Liam fa un mezzo sorriso, sembra una gara a chi seduce meglio. Un tonfo fa voltare i due. 

 

Liam si irrigidisce e fa un passo verso Eve. 

Liam: cosa ci fai qui? 

Il ragazzo avanza verso la palestra, sbattendo a terra il pallone. 

- devo allenarmi se non vi dispiace 

Il ragazzo dagli occhi celesti guarda Eve e poi Liam, il suo sguardo si muta da semplice curiosità a completo irritazione. Guarda con astio Liam prima di andare verso il centro della palestra. 

Liam: sarà meglio andare 

Eve nota il cambiamento di Liam, la cosa la incuriosisce ed anche parecchio. 

 

 

 

Lizzie esce finalmente dalla stanza del preside, non ne poteva più delle chiacchiere e delle raccomandazioni. Le enormi vetrate del corridoio mostravano tutto il cortile scolastico. Lizzie si ferma un attimo, era uno strano posto Storybook, c'era qualcosa in questa città che l'affascinava. 

Elizabeth si avvicinò di più alla finestra, c'era qualcosa di strano, qualcosa che non riusciva a capire cosa fosse, poi notò una figura dietro un albero dalle foglie leggermente giallastre. Liz mise a fuoco meglio cercando di capire il volto della persona. Era un ragazzo, i capelli scuri e decisamente bello, Liz si accorse che lui l'aveva vista, si ritrasse facendo due passi indietro, incerta tornò a guardare, ma non c'era più nessuno. 

 

Liam e Eve continuano a girare per la scuola, improvvisamente Liam si ferma di fronte a degli armadietti. 

Liam: voglio presentarti una persona 

La porta di un'aula si apre e esce una ragazza con addosso una divisa sportiva. La bionda si ferma nel vedere Liam. 

Liam: Kate voglio presentati Eve è nuova

Kate allunga la mano verso Eve mostrando un meraviglioso sorriso. 

Kate: scusami ma vado di corsa è stato un piacere conoscerti 

Kate supera i due sparendo nei corridoi. 

- ti ho cercata ovunque 

Lizzie cammina a passo svelto verso la sorella, Eve è pronta a sentirsi una delle sue ramanzine. 

Liam: non mi avevi ancora presentato la tua amica 

Liam guarda Lizzie molto interessato, Eve lo guarda incattivita. 

Eve: è mia sorella, gemella 

Il tono freddo con cui lo dice fa capire a Lizzie di non essere la benvenuta. 

Lizzie: il preside ha detto che da domani siamo ufficialmente delle studenti di questa scuola, non volevo dirti altro ci si vede 

Lizzie si volta irrigidita. Liam nota il gelo tra le due, non vuole farne parte, ma la curiosità è più forte di lui. 

Liam: certo che andata d'amore e d'accordo 

Eve guarda Liam in malo modo, non ne vuole parlare. 

 

 

Come ogni sera la cena si svolgeva a casa dei nonni. Lizzie aspettava seduta sul divano, tutti erano in cucina a chiacchierare. Neal scende le scale, solitamente era lui che si sedeva sul divano a guardare la TV aspettando che la cena fosse pronta. Indeciso sul da farsi si siede accanto a lei, ha due anni in più della nipote. 

Neal: che guardi?

Lizzie: un programma sulla musica, lo mandano in onda ogni sera 

Neal prende il telecomando dal tavolino e lo mette più forte, come Lizzie anche lui ama la musica. David raggiunge i ragazzi in salone, ma non fiata, li guarda dalla soglia della porta ad arco, stanno discutendo sui vari ragazzi che cantano, si scambiano opinioni, sono rilassati. David rientra in cucina.

Emma: la cena è pronta perché non li hai chiamati?

David: il pollo ancora non è cotto, lasciamoli altri cinque minuti alla TV 

 

https://www.youtube.com/watch?v=yQBTdkrPu7g

 

Emma riconosce un senso di serenità nello sguardo del padre, raramente prende decisioni che non capisce. Eve seduta già a tavola guarda la scena, abbassa lo sguardo sul suo profilo di facebook, guarda le vecchie foto con sua sorella, le mancano quei momenti. Si volta verso la porta che collega al soggiorno, può sentire le voci dei ragazzi venire dal salotto. 

 

Da Granny ormai si radunano tutti i ragazzi, Neal ha portato con se Lizzie, tra i due c'è una sintonia naturale. La presenta alla sua band. 

Neal: lui è Connor il chitarrista
 

Lizzie riconosce la figura del ragazzo, l'aveva visto il giorno stesso nascosto dietro un albero. Allunga la mano verso di esso, lui le stringe la sua, è calda, e il suo sguardo è penetrante, Lizzie fa un sorriso di circostanza, si sente in imbarazzo. Cosa che non avviene con il batterista Jackson, lui le sorride immediatamente, è lui stesso che si presente, sembra avere un bel temperamento. 

Jackson: quindi sei una delle gemelle, strano non vi ho visto in giro oggi 

Jackson assume una faccia pensierosa, Lizzie gli sorride seduta proprio di fronte a lui. 

Lizzie: lunedì è il primo giorno effettivo a scuola 

Jackson: fico, hai la mia età quindi saremo nella stessa classe, forte no?

Il ragazzo parla sempre con un fare ingenuo, quasi dolce, Lizzie non può fare a meno che adorare il modo di fare del ragazzo.

Liam: guarda un po' chi si vede in giro, era da un po' che non sbucavate fuori dalla tana 

Neal alza lo sguardo. 

Connor: divertente Liam, tu vedo che ancora non ti decidi con Layla 

Connor sorride divertito e Liam si volta verso il bancone dove una Layla annoiata lo sta aspettando. Si rivolta e si sofferma su Lizzie per un secondo, si chiede cosa stia pensando in quel momento di lui. 

Neal: se non ti brighi a raggiungerla penserà che non te ne frega niente 

Neal gli manda una frecciatina, ha notato come si è soffermato sulla nipote, Liam si schiarisce la voce. 

Liam: ci vediamo ragazzi 

Saluta Lizzie con un sorriso e gli altri con un cenno alla mano. Liz corruccia la fronte confusa. 

Jackson: hey ho un idea geniale perché non le facciamo sentire qualche nostro pezzo?

Gli altri due membri si guardano non poco convinti, non sono abituati a nessun tipo di pubblico. 

Lizzie: sarebbe fantastico 

Il sorriso incoraggiante di Liz convince gli altri due. 

Connor: perché no infondo è bene che qualcuno inizi a sentirci 

Connor le sorride e Lizzie non può fare a meno che sorridere a sua volta. 

 

https://www.youtube.com/watch?v=w05rkWdpgIo

 

Neal suona la chitarra mentre canta, il microfono a poca distanza da lui. Liz è seduta su una sedia del garage di Jackson. E' rapita dalla loro musica, tiene il tempo con il capo. 

 

 

Eve passa di fronte alla vetrina del Granny, entra senza esitare, Liam e Layla sembra che abbiano un appuntamento. Liam la nota, non può fare a meno di notare quanto sia bella, è affascinato da lei, Layla scuote il capo. 

Layla: mi stai ascoltando?

Liam: si dicevi?

Liam scuote il capo, Layla sospira, Eve si avvicina ai due. 

Eve: hey cosa bisogna fare per divertirsi da queste parti?

Eve sa che non avrebbe dovuto intromettersi, ma è più forte di lei, Liam l'attira troppo e il sorriso inconsapevole e involontario del ragazzo le lascia intendere che la cosa è reciproca. 

 

Liz inizia a muovere la braccia a tempo, la canzone la trascina, è chiara, cristallina. Connor le rivolge uno sguardo, Lizzie sente le guance imporporassi, cerca di nascondere il rossore, sorride divertita, era da tanto che non si sentiva così viva, energica.

 

Eve, Liam e Layla sono in piazza, ci si trova di tutto, dagli artisti di strada alla musica di ogni genere. Eve si guarda intorno entusiasta, Layla è dietro ai due, è stanca della situazione, ferma Liam per un bracci mentre la ragazza avanza ignara dei due. 

Layla: se questa è la tua idea di appuntamento fa proprio schifo 

Layla molla la presa. 

Layla: divertiti con la ragazza di passaggio, ma non tornare da me non appena partirà di nuovo 

Layla gli volta le spalle andando via. Eve lo raggiunge. 

Eve: se ne andata? non sarà stata per colpa mia?

Eve lo guarda negli occhi celesti chiari. 

Liam: no tranquilla, andiamo 

Liam si volta riprendendo la strada, sente uno strano senso di colpa che non ha da lui.

 

Neal canta l'ultimo verso, poi toglie la chitarra dalle mani appoggiandola ad un tavolino di legno. 

Neal: allora?

Liz: siete fantastici…sono onorata di essere la vostra prima vera fan 

Connor: direi anche l'unica per sempre 

Connor posa la sua chitarra elettrica vicino quella di Neal ed esce dalla stanza. Neal sospira nervoso. 

Liz: che intende dire?

Neal: si è fatto tardi ti accompagno a casa 

Neal ferma il furgoncino che una volta apparteneva a suo padre, proprio di fronte alla grande casa dei Jones. 

Neal: riguardo quello che ha detto Con…

Liz: non preoccuparti…ho notato che ho toccato un tasto dolente, non succederà più 

Lizzie era contenta di essere stata con loro, ma se questo li turbava si sarebbe fatta da parte. 

Neal: in realtà ti volevo chiedere se ti va di venire anche domani alle prove…per una volta abbiamo cantato per qualcuno e non….non per noi capisci

Lizzie rimane spiazzata, sorride sincera e annuisce. 

Lizzie: certo, è grandioso

 

 

Liz entra in camera sua, sente il rumore di movimenti provenire da essa. Eve sta prendendo il pigiama dalla cassettiera. Eve la guarda, non immaginava che Liz fosse uscita con Neal. 

Eve: ti sei divertita?

Eve cerca di entrare in contatto con lei, ci prova, Liz la guarda, non ha voglia di discutere, non più, adesso è felice e vuole godersi il momento. Le sorride. 

Lizzie: certo, buonanotte 

 

 

 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: starmoon