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Autore: MaraWP    08/12/2015    0 recensioni
Dopo che lo spirito della Principessa Guerriera è ritornato sulla terra all'interno del corpo di Zoe, la poetessa e la nuova erede di Xena si ritrovano assieme in una nuova avventura. Innumerevoli pericoli, avvenimenti sconvolgenti e nuovi incontri riusciranno a dividere le due anime destinate a stare insieme per sempre? E Zoe sarà davvero all'altezza di un'eredità così importante?
Genere: Avventura, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altro Personaggio, Gabrielle, Xena
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dopo l'incontro con Marte, Zoe era rientrata nella grotta per controllare le condizioni delle due ragazze. Elice aveva una ferita nettamente superficiale in confronto a quella di Olimpia che, col passare del tempo, andava ad aggravarsi. Si sdraiò in mezzo alle due e appoggiata alla parete dietro di sé, restò vigile tutta la notte. L'alba arrivò velocemente e con lei anche un caldo sole che sembrava annunciare una bellissima giornata. Ma con Lucifero e Marte in agguato, sarebbe stata tutt'altro che piacevole. Poche ore dopo il sorgere del sole, Elice si svegliò. " Come stai biondina?" chiese Zoe. " Mm meglio.. Credo di essermi abituata a questo dolore ahah due frecce in una settimana, mica male eh!" scherzò la giovane. " A si se continui così però ti farai ammazzare ahah" rispose la guerriera. " Già.. Olimpia come sta?" chiese Elice. " Insomma.. La freccia l'ha colpita un un brutto punto, fortunatamente non ha toccato organi vitali.. Stanotte ha avuto la febbre alta ma per ora sembra stabile. Ascolta, ho una domanda da porti.. Rispondimi sinceramente" disse Zoe. La fanciulla annuì. " Hai mai incontrato Marte?" chiese la donna. " Il dio della guerra? No mai, perché?" rispose Elice. " Mm.. Ascoltami bene, se dovessi incontrarlo, non fidarti di ciò che ti dirà. Ti farà promesse che sembreranno le più oneste che tu abbia mai sentito ma ricordati, Marte non da nulla senza chiedere qualcosa in cambio. Pensa bene prima di accettare una delle sue proposte, potresti pentirtene per sempre" spiegò Zoe con sguardo serio. " Perché mi stai dicendo queste cose? Insomma perché Marte dovrebbe offrirmi qualcosa?" chiese la giovane. La donna, posandole una mano sui lunghi capelli biondi, rispose:" Marte ha un debole per le fanciulle con l'armatura e pur di convertirle al sangue, è capace di promettere amore. Non voglio che la tua bontà d'animo svanisca". " Finché avrò una Guerriera saggia come te al mio fianco, nulla potrà dissuadermi dal fare del bene" rispose la giovane sorridendo. Nel frattempo, Olimpia si stava svegliando. " Zoe.." chiamò il bardo. La Guerriera le si avvicinò prendendola da dietro tra le braccia. " Sono qui Olimpia non temere. Come ti senti?" chiese la donna. Olimpia, stringendo a se le braccia dell'amica rispose:" Mi fa male la schiena.. Cos'è successo? "." Uno dei guerrieri di Lucifero ha colpito te e Elice con delle frecce. Un po' di riposo e guarirai stai tranquilla " spiegò Zoe." Non ho memoria di ciò che è accaduto... Però ricordo un sogno che ho fatto questa notte. Lucifero stava distruggendo un villaggio. Tu sei andata a combattere per salvare gli abitanti ma qualcosa è andato storto e sei stata uccisa" raccontò Olimpia spaventata. " È stato solo un incubo Olimpia. Io sono qui e sto bene,tranquilla" rispose Zoe baciando l'amica sulla nuca". " Dobbiamo muoverci da qui, Lucifero non ci metterà molto a trovarci. Elice starà a cavallo e tu Olimpia starai sulla lettiga" continuò. " Non c'è ne bisogno, posso cavalcare anche io. Non sto così male" ribatté il bardo. La Guerriera, seppur contraria alla decisione dell'amica, non poté che accettare la sua richiesta irremovibile. Partirono poco dopo aver ripreso i cavalli, senza un'apparente meta da raggiungere. A causa della ferita delle due ragazze, durante il viaggio si fermarono più volte per bere e riposarsi prima di rimontare a cavallo. In una di quelle soste, Olimpia si allontanò dalle altre due per andare a riempire l'otre in un piccolo rigagnolo li vicino. Mentre si accingeva a farlo, udì delle urla provenire da una radura li di fronte. Guardando tra i cespugli notò un piccolo villaggio, completamente avvolto dalle fiamme. I suoi abitanti scappavano e correvano in ogni direzione pur di riuscire ad avere salva la vita. Dopo il sogno della scorsa notte, non poteva permettere a Zoe di andare laggiù. Così, senza dire nulla alle altre due, si armò con i sais e si diresse verso il villaggio. Tra le fiamme, innumerevoli guerrieri stavano massacrando senza pietà donne e bambini, mentre gli uomini cercavano di difendersi, invano. Nonostante il dolore alla schiena, la poetessa si lanciò nella mischia della battaglia. Uno dopo l'altro, i guerrieri perirono sotto le mani del bardo e questo attirò l'attenzione di Marte. " Che grinta! Wow sono impressionato" disse l'uomo apparendo dietro la ragazza. " Marte! Che diavolo stai facendo? Perché attacchi questo villaggio??" urlò Olimpia nel mezzo del combattimento. " Ma non sono stato io!Questi non sono i miei uomini mia cara.." rispose Marte. " E allora che aspetti? Aiutami! Questa povera gente non merita di morire!" rispose il bardo atterrando un altro guerriero. " Temo di non poterlo fare. Ho.. Come dire... Fatto un patto" rispose la divinità. " Un Patto? E con chi? No aspetta non dirmelo... Lucifero! Ma perché?!" chiese Olimpia incredula. L'uomo fece spallucce, poi aggiunse:" Sai a volte, pur di ottenere qualcosa, si è disposti a sacrificare ciò che mai avrei pensato di avere... Mi dispiace Olimpia, spero riuscirai a perdonarmi prima o poi". La giovane, fermandosi a parlare chiese:" Perdonarti!? Per cos.....ah!". Un liquido rossastro iniziò a colare dalla bocca della ragazza. Sangue. Gli occhi spalancati dal dolore impietrirono anche la divinità della guerra. Un guerriero, avvicinatosi mentre i due parlavano, aveva trafitto Olimpia in pieno stomaco. Nel frattempo, Zoe, insospettita nel non veder tornare l'amica, era andata a cercarla. Accortasi del fumo provenire dalla prateria, si era affacciata davanti ai cespugli. Nello stesso momento in cui la guerriera guardò in direzione del villaggio, vide l'uomo estrarre la spada dal corpo di Olimpia, che cadde subito dopo a terra. " OLIMPIA! " urlò Zoe correndo. Alla vista della Guerriera, Marte sparì. La donna si gettò a terra, sollevando con una mano la testa dell'amica e con l'altra teneva premuta la ferita. " Olimpia ti prego resisti, non lasciarmi ti scongiuro!" disse Zoe. La poetessa, ancora cosciente, sorrise e con quella poca voce che le era rimasta disse:" Non... Potevo... Lasciarli morire... Ora.. Ho capito... Finalmente.. "." Che cosa?? " chiese Zoe." Il sacrificio... di Xena.... Ha sacrificato se stessa... Per il bene... Degli altri... Ora capisco il perché... Perdonami Xena... " così dicendo, Olimpia chiuse gli occhi. Il cuore smise di battere. La Guerriera, col viso coperto di lacrime, iniziò a urlare, con lo sguardo rivolto al cielo. Quelle grida erano così strazianti che ogni essere vivente li attorno cessò improvvisamente di muoversi. Tutto si fermò. All'improvviso, un bagliore avvolse le due ragazze...
   
 
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