Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Vals Fanwriter    04/03/2009    4 recensioni
Chi di voi ha mai provato a immaginare come sarebbe stata la scuola della "next generation" dei nostri eroi? Arrivano James, Rose, Albus, Scorpius e tutta la new generation! Buona lettura!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 2 - Lo smistamento

                Il grosso portone di quercia si aprì, emettendo un acuto scricchiolio, che mi fece sobbalzare. Vidi un uomo nell’ombra, che sorrideva in modo sinistro. Sentii Albus tremare al mio fianco.

            “Gazza!” disse Hagrid, rivolto all’uomo “Accompagna i mocciosi alla Sala Grande per lo smistamento.”

            Ora che mi veniva in mente, papà mi aveva detto che Gazza era il custode della scuola, un uomo che aveva sempre cercato di mettere i bastoni fra le ruote a lui, alla mamma e allo zio Harry.

            “Venite!” disse bruscamente, avviandosi dentro.

            Noi tutti lo seguimmo in silenzio. Anche se non mi voltai a guardare indietro, sentii comunque lo sguardo gelido di Malfoy su di me, quasi volesse divorarmi. Camminai insieme agli altri, salendo le scale illuminate dalla fioca luce delle candele. Dopo parecchio cammino, arrivammo davanti a un altro grosso portone.

            “Aspettate qui! A breve arriverà il vicepreside.” disse Gazza con una smorfia di disappunto, mostrando i suoi denti gialli.

            Quando rimanemmo soli, tutti i ragazzi ricominciarono a chiacchierare. Io cominciai a guardarmi intorno. In quella folla non riuscii a vedere Scorpius Malfoy. Continuai a girare la testa a destra e a manca, cercandolo, fino a quando Albus non mi tirò una manica della divisa per attirare la mia attenzione.

            “Qualcosa non va, Rose?” sussurrò con la voce tremante.

            “Ehm ... No! Piuttosto mi sembra che tu abbia qualcosa che non va.” dissi notando la sua faccia pallida.

            “E’ che comincio ad avere un po’ paura ...” mi rispose lui con sincerità.

            “Andrà tutto bene, Al!” lo rassicurai io sorridendogli, al che mi rispose con il suo solito sorriso innocente.

            A quel punto, il portone si aprì, tanto poco da lasciar passare un uomo un po’ grassottello. Tutti tacquero e da dentro si sentì un rumoroso vociare. Egli richiuse il portone e fu di nuovo silenzio.

            “Salve, ragazzi!” rispose l’uomo con tono gentile “Io sono il vostro professore di Erbologia, Neville Paciock, e sono anche il vicepreside della scuola.”

            Sì! Ora che mi ero calmata un po’, mi ero resa conto che quell’uomo era davvero Neville Paciock, il signore che ci veniva a trovare spesso a casa. Era stato un compagno di scuola di papà, della mamma e dello zio Harry, lo conosceva anche la zia Ginny. Era praticamente uno di famiglia.

            “Ora entrerete nella Sala Grande e sarà messo sulla testa di ognuno di voi il cappello parlante, che vi smisterà nelle case a cui siete destinati. Seguitemi.” dopo aver detto ciò, aprì il portone e tutti lo seguimmo nella Sala Grande, che come dice il nome, era davvero enorme. Un sacco di ragazzi ci guardavano curiosi mentre attraversavamo i tavoli. Sentivo i bisbigli dei ragazzi e delle ragazze creare una gran confusione. Avvistai James, che mi salutava sorridente, agitando le braccia in aria. E finalmente, giungendo davanti al tavolo dei professori, la fila di neo-arrivati si fermò. Il professor Paciock a quel punto avanzò verso uno sgabello su cui era poggiato un cappello da strega.

            “Prima di tutto, ragazzi miei, ...” parlò il professore “ ... vorrei presentarvi la preside di questa scuola ... Annabel Roswell.”

Una signora sulla cinquantina d’anni, con i capelli biondi raccolti in una crocchia e un vestito lungo ed elegante color verde acqua, si alzò dal tavolo degli insegnanti per poi dirigersi al fianco del professor Paciock. Lui le fece un cenno d’intesa, come per invitarla a parlare. Lei assentì e volse il suo sguardo dolce, che sembrava quello di una madre verso i suoi figli, a noi ragazzi.

“Buonasera a tutti voi ...” cominciò la preside Roswell con la voce flebile dall’emozione “Come molti di voi sanno, io sono diventata preside di questa scuola solamente l’anno scorso. Tuttavia spero vivamente che si istauri un buon rapporto tra me e voi, anche se non avrete a che fare con me spesso, e che vi troviate bene qui. Voglio dare un benvenuto a voi neo-arrivati e un ben ritrovati ai vecchi studenti. Ora lascio tutto al professor Neville Paciock, che effettuerà lo smistamento.”

            “Grazie, preside Roswell. Ora vi chiamerò ad uno ad uno e verrete smistati nelle vostre case.” annunciò, sorridendo dolcemente per rassicurarci, accortosi probabilmente che la maggior parte dei ragazzi fossero agitati – me compresa.

Prese una pergamena, poggiata sul lungo tavolo al quale sedevano i professori, insieme al preside.

            “Amadeus Cornelia!” lesse Neville, ehm ... il professor Paciock.

            Dopo aver ascoltato il primo nome della lista, mi immersi nei miei pensieri. Mi voltai di soppiatto, in cerca di Malfoy. Incontrai gli sguardi ebeti di quei due che erano venuti in barca con me ed Albus. Questi ultimi subito distolsero lo sguardo imbarazzati.

            Cassio Robert!” disse per la seconda volta il professore, al che uno dei due ragazzi, che erano arrossiti alla mia vista, corse dal prof.

            Grifondoro!” urlò il cappello. Il cappello? Il cappello da strega ora aveva una faccia e parlava. Incredibile ...

            Il ragazzo di nome Robert si andò a sedere al tavolo dei Grifondoro.

            Seguirono un paio di ragazzi che finirono a Tassorosso. Altri due, e precisamente quelli che erano stati in barca con Malfoy, che andarono a Serpeverde. Poi l’altro ragazzo che era stato in barca con me e Albus, il cui nome era Ginger Alamis, andò a Corvonero. E poi fu il suo turno ...

            Malfoy Scorpius!”

            Mi voltai di scatto. Il suo sguardo gelido e inespressivo incontrò il mio. Avanzò e i ragazzi, credo per la paura, gli aprirono il passaggio. Non smise di guardarmi, fino a che non mi superò. Io lo seguii con lo sguardo. Arrivato dal professor Paciock, si sedette sullo sgabello e si pose lo strambo cappello in testa. A quanto sembrava di vedere, il cappello stava indugiando molto sulla scelta da fare. Continuò a parlottare a Malfoy, fino a che lui non lo interruppe dicendo qualcosa.

            Serpeverde!” urlò il cappello mentre acconsentiva, come se fosse stato Malfoy stesso a suggerirgli la casa in cui mandarlo.

            Lui si tolse il cappello e si diresse a passo lento verso il tavolo dei Serveverde. Mentre camminava volse lo sguardo verso di me e mi sorrise in modo sadico.

            Seguì qualche nome con la N e con la O, mentre mi arrovellavo su quella sua espressione.

            “Potter Albus!” gridò il professore, con l’espressione di chi è curioso di vedere cosa sarebbe successo di lì a poco.

            “Vai, Al!!” si sentì urlare James dal posto in cui era seduto.

            “Coraggio.” gli dissi io, risvegliandomi dai miei pensieri.

            Albus mi guardò, assentendo con espressione coraggiosa. Deglutì e avanzò verso lo sgabello, tremante. Si sedette e il professore gli fece indossare il cappello.

            Grifondoro!” gridò il cappello quasi subito.

            Il professore glielo tolse, soddisfatto della sicurezza che aveva avuto il cappello.

            Quando Albus giunse dal fratello, lui lo abbracciò quasi commosso.

            Seguirono altri nomi e quando finalmente giunse il mio, mi diressi fermamente verso il cappello. Mi sedetti e me lo misi in testa.

            “Oh, ecco un altro Weasley. La figlia di due grandi Grifondoro.” mi sussurrò “E tu ovviamente non potrai essere altro che ... Grifondoro!”

            Io, strafelice, mi tolsi il cappello e corsi dai miei cugini. James mi strinse forte, forte, felice di avermi nella sua squadra.

            “Siamo insieme!” disse Albus, tirandomi leggermente una manica della divisa.

            Sì, siamo insieme ...

 

to be continued

Ciao a tutti!!

Questo secondo chappu, lo so, è un pochino breve, ma è già qualcosa.

Inoltre so che la maggior parte di voi si aspetta che Albus vada tra i Serpeverde, ma io ce lo vedo con i suoi cugini, a Grifondoro!!

Riguardo al preside, non sapevo proprio a chi farlo fare, la Rowling non ci ha lasciato detto niente riguardo la sua identità. Per i nomi dei ragazzi non sapevo cosa inventarmi… :P

Un ringraziamento ai “recensori” del chappu precedente: Pan_Tere94 e altovoltaggio. Un grazie anche a coloro che hanno messo tra i preferiti la ficcy e a coloro che l’hanno solo letta.

Ora vi lascio ai vostri affarucci! Un bacione!

Vale-chan

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Vals Fanwriter