Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Vals Fanwriter    03/03/2009    4 recensioni
Chi di voi ha mai provato a immaginare come sarebbe stata la scuola della "next generation" dei nostri eroi? Arrivano James, Rose, Albus, Scorpius e tutta la new generation! Buona lettura!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 1 - Partenza

Il treno rosso stava partendo e per la prima volta in vita mia mi stavo allontanando dalle persone più importanti della mia vita per un periodo infinitamente lungo. Vidi la mamma asciugarsi gli occhi con un fazzoletto, mentre papà le poggiava una mano sulla spalla, e il mio fratellino e la mia cuginetta guardarmi imbronciati per il solo fatto di non poter venire con me. Anche lo zio guardava, già pieno di tanta nostalgia, il treno sul quale ci trovavamo io e gli altri due miei cugini. Avrei appreso tanto laggiù, dove mi stavo dirigendo e di questo ero entusiasta. Ma la paura era tanta. Temevo di sentirmi sola in quel posto che aveva significato molto per i miei genitori. Ma che sciocca che ero ... C’erano i miei cugini con me e loro mi avrebbero aiutato a rendere questa esperienza indimenticabile.

Quando non riuscii più a vedere i miei cari a causa della lontananza, mi riscossi da quei pensieri. James, il mio cugino più grande, che poco prima si era allontanato in cerca di un posto nel treno, ricomparve d’improvviso.

“Rose! Albus! Siete ancora qui?” disse tra il divertito e lo scocciato a me e ad Albus, il suo fratellino.

“Stavamo salutando.” risposi io, con le braccia incrociate.

Hehe!” rise James “Mammoni!”

“Non c’è niente da ridere, James.” lo rimproverai io, arrabbiatissima.

“Certo, certo! Venite! Ho trovato uno scompartimento libero.” continuò lui, facendo cenno di seguirlo.

Gli andammo dietro fino a quando non si fermò davanti ad uno dei tanti scompartimenti. Albus se ne stava in silenzio. Odiava quando James lo prendeva in giro, ma non aveva mai il coraggio di ribattere. James dal canto suo era molto più coraggioso e carino, ma quel che era peggio era che lui aveva ereditato il carattere pestifero dello zio George, uno dei fratelli più grandi di papà.

Entrammo nello scompartimento. Dentro non c’era nessuno, eccetto che per un ragazzo biondo, che guardava fuori dal finestrino – a me sembrava di averlo già visto da qualche parte.

“Beh! A parte lui, questi posti sono sgombri.” annunciò James, in tono solenne.

“Ma potrebbero essere occupati.” dissi io.

“Ma va!” rispose lui, poi si rivolse al ragazzo biondo “Hey, amico, possiamo sederci?”

Il ragazzo volse la testa, mostrando uno sguardo severo e glaciale – infatti aveva gli occhi di un colore grigio azzurrino – e fece un brusco cenno di assenso con la testa.

“Visto?” ci disse James con un falso sorriso, leggermente spaventato dallo sguardo del biondino.

Tutti ci sedemmo e rimanemmo in silenzio a lungo. Il ragazzo biondo tornò di nuovo a guardare fuori dal finestrino. Sfortunatamente il posto accanto a lui era capitato a me. Io oltretutto mi ero ricordata subito chi fosse e ciò incrementava la mia agitazione. Papà poco prima che salissi sul treno mi aveva espressamente raccomandato di non avere niente a che fare con quel tipo. Sì, lui era Scorpius Malfoy, il figlio dell’acerrimo nemico di papà. Ormai lo sapevano tutti che la famiglia Weasley e la famiglia Malfoy erano in lotta da sempre. Basta ricordare che nonno Arthur e il signor Lucius Malfoy e che, nella generazione successiva, papà e il signor Draco Malfoy si odiavano. Insomma sono esempi fondamentali per capire da quanto durasse quella contesa.

Malfoy Junior, accortosi che il mio sguardo era fisso su di lui da più di dieci minuti, si girò a guardarmi.

“Ti occorre qualcosa?” mi chiese quasi in un sussurro.

A quelle parole sobbalzai come se un granchio mi avesse pizzicata. Scorsi lo sguardo spaventato di Albus. Probabilmente anche lui si era accorto di chi fosse quel ragazzo, o forse era semplicemente spaventato dal suo sguardo glaciale.

“No ...” gli risposi, imbarazzata.

Ecco, ho sempre odiato terribilmente questa caratteristica di me. L’ho ereditata da papà. Praticamente, un Weasley arrossisce anche per piccole cose come questa. E poi non sono mica solo le guance a diventare rosse ... No, anche le orecchie ... Odio quando succede ...

“Bene.” mi rispose lui, tornando alla sua occupazione.

Come avremmo potuto resistere a quello strazio, in silenzio, terrorizzati, per tutta la durata del viaggio? Ma, come ho detto prima, il più coraggioso di tutti noi era James. Infatti fu lui ad intraprendere un discorso in quell’atmosfera lugubre.

“Allora, Al?” chiese rivolgendosi al fratello “In che casa avevi detto di voler andare una volta arrivato a Hogwarts?”

Ecco che ricominciava a stuzzicare Albus. Era il suo passatempo preferito. Ma possibile che non aveva nient’altro da fare?

“Mi accontento di tutto ... Ma non voglio andare a Serpeverde ...” sussurrò lui preoccupato.

“Che peccato! Sai, credo proprio che tu stia a pennello con i Serpeverde. Haha!” rise James.

“E dai, Jamie, finiscila!” dissi io, stufa di vedere il viso di mio cugino triste.

“Anche tu, Rosie, finirai a Serpeverde.” continuò cacciandomi la lingua.

“Sì. Certo, James. Hai perfettamente ragione.” dissi sarcastica.

“Uffa! Con te non c’è sfizio, Rose ...” si lamentò James – questo metodo funzionava sempre per tenergli testa.

“Non ti preoccupare, Al.” lo consolai io “Nessuno di noi due finirà a Serpeverde. Te lo prometto.”

“Grazie, Rosie ...” mi sorrise Albus.

I suoi sorrisi erano sempre così dolci, forse perché aveva gli occhi di quel verde smeraldo meraviglioso. Anche zio Harry aveva gli occhi verdi e, a sentire papà, li aveva ereditati dalla madre. A quanto pareva Albus era l’unico ad avere gli occhi dello zio Harry. James invece aveva gli stessi occhi castani della zia Ginny.

“Uffa! Che noia ...” disse James, sbadigliando e stiracchiandosi, poi continuò a parlare rivolto a me e a suo fratello “Se capitate a Grifondoro, vedete di non farci perdere punti. Quest’anno dobbiamo di nuovo battere quelle odiose serpi.”

Già, serpi... Era così che James definiva quelli di Serveverde. Per l’amor del cielo, era un soprannome azzeccatissimo, però a me non pareva proprio il caso di parlarne davanti a un futuro Serpeverde.

“Quest’anno poi entrerò a far parte della squadra di Quiddich!” continuò James soddisfatto “Voglio assolutamente disputare una partita con quegli idioti di Serveverde.”

Ed ecco la cosiddetta goccia che fa traboccare il vaso. Il “ghiacciolo”, che era di fianco a me, a quel punto non ci vide più dalla rabbia, si alzò e prese James per la collottola.

“Che ne sai tu dei Serpeverde!?” urlò a mio cugino.

Io per lo spavento mi alzai. Volevo dividerli, ma non sapevo dove mettere mano. Non potevo permettere che James si mettesse nei guai mezz’ora prima che fosse cominciata la scuola, per giunta scatenando una rissa con il figlio dell’acerrimo nemico di papà e dello zio Harry. Sì, perché non vi avevo detto che il signor Draco Malfoy era anche l’acerrimo nemico dello zio – anche se lo zio dice che non ha più rancore nei suoi confronti.

“Lo sapevo che prima o poi sarebbe andata così ...” sussurrò Albus sull’orlo delle lacrime, rannicchiato in un angolino del sedile per tenersi a debita distanza dal pericolo.

“Ma guarda ...” rispose James tutto tronfio a Malfoy “E così aspiri ai Serpeverde tu?”

“E’ ovvio!” esclamò il futuro Serpeverde “Tutti i Malfoy come me erano dei Serpeverde.”

A quell’esclamazione di Malfoy, James rimase di sasso, come se gli si fosse bloccato qualcosa in gola.

Malfoy?” sussurrò.

“Esatto!” disse freddamente Malfoy.

Io, riscossami dalla scena coinvolgente, presi la decisione di fare qualcosa.

“Su, non litigate ...” dissi sorridendo.

Malfoy si voltò di scatto verso di me rivolgendomi uno sguardo agghiacciante.

Tsk! Al contrario di voi ...” cominciò a dire, lasciando andare James, con un sorriso gongolante sulle labbra “... io so benissimo chi siete.”

Fece una pausa e si avvicinò a me, quanto bastava perché i miei occhi si specchiassero nell’argento dei suoi.

“Capelli rossi, ...” cominciò a elencare squadrandomi “... Lentiggini e una vecchia toga di seconda mano ... Tu sei sicuramente la figlia di Weasley e Granger. Mezzosangue anche tu.”

Ero ormai diventata completamente paonazza, non perché fossi imbarazzata – in quel momento ero tutt’altro che imbarazzata – ma perché ero arrabbiata. Come si era permessa quella serpe ambulante di chiamarmi Mezzosangue?

Hey! Ritira ciò che hai detto!” esclamò James furioso.

Se c’era una cosa che non sopportava James, era che qualcuno offendesse i suoi amici e i suoi parenti. Diceva sempre che solo lui poteva avere il lusso di prenderli in giro.

“Beh ...” rispose Malfoy “Non ho iniziato io ad offendere, Potter.”

E così dicendo uscì dallo scompartimento sbattendo la porta. Avevamo iniziato proprio bene l’anno scolastico. Litigare con Scorpius Malfoy, insultandoci a vicenda. E meno male che la mamma aveva detto a papà di non metterci l’uno contro l’altro prima ancora di cominciare la scuola. Insomma, ci eravamo dati da soli la zappa sopra i piedi. Rivolsi uno sguardo di rimprovero a James, che ricambiò guardandomi innocentemente.

“Mica lo sapevo io che era Malfoy.” si giustificò lui.

Io sospirai esasperata.

“Se fossi stato presente prima della partenza, avresti saputo chi fosse.” gli dissi.

“Ma stavo salutando i miei amici ...” rispose lui scocciato.

Vabbé! Ormai il danno è fatto ... Anche per questa generazione esisterà l’odio tra Weasley e Malfoy ...” sospirai io.

“E Potter!” aggiunse James.

“Già ...” piagnucolò Albus.

In quel momento io e James ricademmo pesantemente sul sedile.

“Beh, se non altro non daremo un dispiacere allo zio Ron.” disse ancora James facendo cenno di sì con la testa.

Io gli rivolsi un altro sguardo in tralice. Poi mi sistemai vicino al finestrino, dove prima stava seduto Malfoy, e cominciai a contemplare le colline, che scorrevano veloci davanti ai miei occhi. Beh ... Almeno non avevo più nostalgia di casa.

 

Una mezz’oretta dopo, il treno arrivò alla stazione di Hogsmeade.

Albus era ancora rannicchiato sul sedile e dormiva profondamente. James si alzò e iniziò a contemplare il fratellino – io credo – in cerca di un idea per svegliarlo nel peggiore dei modi. Infatti dopo due minuti di riflessione, gli avvolse il collo con un braccio e cominciò a spettinargli i capelli con l’altra mano.

“Sveglia, Al!” urlò a mo di sveglia.

“Come sei delicato ...” commentai io, con le mani sui fianchi.

“Beh ... Mica vorrà rimanere qui per tutta la durata dello smistamento?” chiese lui sarcastico, mollando un buffetto ad Albus.

“E dai, lascialo in pace.” gli dissi io “Non so proprio come fa Al a sopportarti tutto il giorno a casa?”

Hey! Che vorresti dire?” mi domandò James, con gli occhi ridotti a due fessure.

“Nulla, nulla!” lo rassicurai io “Forza, andiamo.”

E così uscimmo dallo scompartimento. In quel momento, io mi guardai in giro tra i tanti ragazzi che si affrettavano a scendere dal treno, forse in cerca di Malfoy. Beh, fatto sta che non lo vidi. Ma tanto che m’importava di quell’odiosa serpe ...

“Ci vediamo dopo!” disse James, mentre correva da un suo compagno.

Io e Albus scendemmo dal treno. James aveva detto che avremmo raggiunto Hogwarts in barca, ma io non vedevo nessuna barca. Poi sopra le teste di noi studenti si accese la luce di una lanterna, tenuta in mano da un omone enorme.

“Primo anno!” chiamò una voce grossa in lontananza “Da questa parte!”

Vidi che era stato Hagrid a parlare. Hagrid era un mezzo gigante ed era stato – e lo era ancora – un grande amico del papà, della mamma, dello zio Harry e della zia Ginny. Aveva una folta barba e dei lunghi e crespi capelli neri, che gli coprivano quasi tutta la faccia, e un grosso pastrano indosso.

“Tutti qui, quelli del primo anno!” urlò ancora incitando tutti coloro che si sarebbero apprestati a frequentare il primo anno della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts a seguirlo.

“Andiamo.” dissi ad Albus, che mi rispose con un cenno di assenso.

Ci avvicinammo al gigante, che si girò subito – probabilmente aveva visto il colore rosso sgargiante dei miei capelli.

“Salve, Al!” salutò, rivolto a mio cugino.

“Ciao, Hagrid.” rispose lui, leggermente imbarazzato, poiché molti ragazzi si erano girati a guardarlo, stupiti che conoscesse quel grosso tipo.

“E tu sei Rose, vero?” continuò Hagrid, rivolto a me.

“Oh, sì!” gli risposi io.

“Sei cresciuta tanto.” continuò lui “L’ultima volta che ti ho visto c’avevi sei anni. Ci somigli sempre di più a Ron ...”

Fece una pausa.

“... A parte per gli occhi. C’hai gli occhi e, per quanto mi hanno detto, anche il cervello di Hermione.”

“Grazie.” risposi io compiaciuta del complimento.

“Bene. Credo che sia ora di andare.” annunciò il gigante, poi urlò ai ragazzi “Seguitemi! Attenti a dove mettete i piedi!”

Così seguimmo Hagrid, fino ad arrivare ad un sentiero ripido, stretto e scivoloso. Il buio era molto fitto, forse perché il sentiero era fiancheggiato da folti alberi.

“Fra un attimo avrete una vista panoramica di Hogwarts!” annunciò Hagrid “Ecco, dopo questa curva!”

Svoltammo la cosiddetta curva e dalle prime file della folla si innalzò un coro di “Oooh!”.

Eravamo sul bordo di un grande lago nero. Davanti a noi, appollaiato in cima a un’alta montagna, con le finestre illuminate che brillavano contro il cielo stellato, si stagliava un grande castello con molte torri e torrette. Era spettacolare.

Finalmente avvistai le barchette che ci avrebbero portato a Hogwarts.

“Non più di quattro per battello.” avvertì Hagrid indicando la flotta di piccole imbarcazioni in acqua, vicino alla riva. Io e Albus salimmo su una delle barche, seguiti poi da due ragazzi che non conoscevamo.

“Possiamo?” domandò uno di loro.

“Certo!” assentì Albus, facendo loro cenno di sedersi.

“Tutti a bordo?” gridò Hagrid che aveva un’imbarcazione personale “Bene ... Si parte!”

E così le tante barchette si staccarono dalla riva, scivolando sul lago liscio come vetro. Io mi guardai attorno. Scorsi Malfoy in lontananza. Era insieme a tre ragazzi, ma pareva che non li conoscesse, poiché era indifferente ai loro animati discorsi. A un certo punto alzò lo sguardo verso di me. Il suo sguardo agghiacciante sembrò sorpreso. Io distolsi lo sguardo arrossendo violentemente.

“Tutto bene, Rose?” mi chiese Albus, notando la mia agitazione.

“Sto bene!” urlai io sobbalzando, mentre anche le mie orecchie andavano in fiamme.

“Che carina ...” sentii sussurrare i ragazzi che erano in barca con noi – la mia faccia ormai era completamente rossa.

“Giù la testa!” gridò Hagrid quando le prime barche raggiunsero la scogliera; io e tutti gli altri ragazzi obbedimmo e i battelli ci trasportarono attraverso una cortina d’edera che nascondeva una grande apertura davanti alla scogliera stessa. Poi attraversammo un lungo tunnel buio, che sembrava portare dritto sotto il castello, e infine raggiungemmo una sorta di porto sotterraneo. Io e Albus scendemmo dalla barchetta, preceduti dagli altri due ragazzi, e ci arrampicammo tra scogli e sassi. Poi proseguimmo per un passaggio nella roccia, preceduti dalla lampada di Hagrid, e finalmente emergemmo sull’erba morbida e umida, proprio all’ombra del castello.

Salimmo la scalinata di pietra e ci affollammo davanti all’immenso portone di quercia.

Voltando leggermente la testa vidi che Scorpius Malfoy era a pochi metri da me e che mi stava fissando. Tornai di scatto a guardare, più indifferente possibile, davanti a me, dove c’era Hagrid che alzò il pugno gigantesco e bussò tre volte.

 

to be continued

 

 

Salve a tutti! Sono Vale-chan e sono qui su EFP a presentarvi una mia ficcy su Harry Potter, incentrata sulla New Generation! Quei mocciosetti sono così lovvosi!! *.*

Ringrazio tutti coloro che commenteranno, metteranno tra i preferiti o anche solo leggeranno questa ficcy! E aspettando un vostro giudizio, mi metto a lavorare sul prossimo chappu, in modo da non lasciarvi per troppo tempo in sospeso.

With Love,

Vale-chan

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Vals Fanwriter