Anima – Tra me e Spirit

non svaniranno mai (Finley, Ricordi)

Sento una mano che mi si posa sulla spalla ed alzo lo sguardo.

“Sei spossato, dottore.”

La mano è di Spirit, anche la voce è la sua, ma so che è Medusa a parlare al suo posto. Sono stanco, frustrato, non ce la faccio più a sopportare questi mal di testa e le allucinazioni.

“Perchè non lo chiami?”

Ha un tono quasi dolce, Medusa, mentre mi consiglia di telefonare al mio vecchio partner.

– Non ce n'è bisogno.

“Lui sa cosa si prova, ha una figlia.”

Sorrido mesto, – Già, ma guardala. Guarda come sono.

“Non finirete come Maka e Spirit, siete diversi.”

– Potrebbe.

“Sei stato con lui così tanto tempo da conoscerlo come le tue tasche. Sai dove ha sbagliato e tu, da bravo dottore, hai imparato dai suoi errori.”

– E se non ci riesco? Sarò come lui, o peggio…

“Come Crona.”

Forse ho trovato il suo punto debole, il tasto dolente su cui premere per scacciarla, però… però non lo faccio, non ora. Mi serve che abbia la forma del mio fedele compagno, ne ho bisogno, anche se a parlare è lei.

“Certo che sei proprio patetico.”

Quella che era solo la mano di Spirit si allunga e prende la forma della sua figura intera, riconosco il suo corpo segnato dalle cicatrici che io gli ho procurato con i miei esperimenti. Ma lui mi sorride.

“Non sei me,” mi dice. Forse è davvero lui, forse ho cacciato Medusa dalla mia testa. “Purtroppo no, c'è ancora.” Spirit sorride ed il suo corpo di fumo si divide, mostrando un serpente stilizzato con lingua biforcuta e denti affilati. “Però ora ci sono io. Qual è il problema?”

– Non sono guarito.

Scoppia a ridere come un pazzo e risuona nella mia mente con una forza tale da far tremare le pareti.

“Non guarirai mai! Non puoi, non totalmente!”

– Credevo fossimo amici, – ringhio, per poi tossire.

“Dio, sei un rottame. Certo che siamo amici, per questo te lo dico! Non puoi guarire, sei pazzo e ci morirai. Continuerai a fare esperimenti e a vedere le cose in una prospettiva diversa da quella degli altri.”

– E se guarissi almeno un po'? Mi piace Marie, non vorrei cambiarla.

“Un po'? Davvero?” ride, poi si mette proprio di fronte alla mia faccia. Gli vedo attraverso ma la cosa non mi turba affatto. La sua consistenza è diversa, sembra una nuvola, tutto l'opposto del fumo scuro di Medusa. “Non ti è mai importato, sai?”

– Adesso ho qualcosa da perdere…

Sorride, come se fosse intenerito, poi si allontana da me e si mette le manine sui fianchi, dicendo: “Per definizione la pazzia e fare sempre la stessa cosa, ma aspettarsi un risultato diverso.”

– Lo so.

“Continuerai a fare esperimenti.”

Stringo i pugni.

“E andrà bene così, perché Marie ti ama.”

– Marie…

Spirit scuote la testa e la inclina di lato, con il suo solito sorriso di chi la sa lunga. Forse se è lui a dirmelo così posso fidarmi.

Non ho idea di cosa sia la fiducia, onestamente, ma se lo sapessi, credo che la darei a lui.