Serie TV > Violetta
Segui la storia  |       
Autore: Akeryana    12/12/2015    3 recensioni
[Dal capitolo 1]
Era sperduta nella neve e le vennero in mente le parole che un giorno sentì da una persona a lei cara, ma non riusciva a ricordarsi chi fosse.
"E' così fredda"
"La neve è candida"
"Cos'è qualcosa di candido?"
"Qualcosa di non rosso"
"E cos'è qualcosa di rosso?"
"Un mostro che succhia il sangue delle persone. Un mostro che ha sembianze umane."
Vide avvicinarsi un uomo....Con gli occhi rossi....
< Ciao bambina, posso succhiare il tuo sangue? >
L'uomo cercò di prenderla ma venne fermato da un...ragazzo.
< Leon >
***
"Un vampiro. Sono creature oscure a cui non bisogna avvicinarsi e se lo farai, verrai catturata...."
Il ragazzo si avvicinò a quell'innocente creatura porgendole la mano che lei afferrò e lui la strinse a se.
"Da quegli occhi"
***
< Adesso basta Diego! >
< No Francesca, io non mi arrendo! Dimmi perché non vuoi stare con me >
< Perché tu sei un vampiro e io odio i vampiri, sei fortunato a non essere ancora morto >
***
< Violetta, dicci che cosa sta succedendo! >
< I vampiri parlano da giorni di un peccato che tu e Leon avete commesso >
< Un peccato che se venisse scoperto, per me e Leon sarebbe la fine >
Paring: Leonetta, Diecesca, Fedemilla
Genere: Horror, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Le storie di vampiri e umani'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I poteri completi di un Sangue Puro

 
La partita della vita,
E' un duello senza appello,
Scendi in campo
E in un lampo 
Le tue mosse
E contro mosse...


Leon aprì gli occhi lentamente, vedeva tutto sfocato ma poco dopo la sua vista tornò normale e si guardò attorno. Era circondato da un prato verde e attorno degli alberi tanto alti che sembravano toccare il cielo. Non si vedeva nemmeno la fine. E le loro foglie coprivano il sole facendo intravedere solo alcuni raggi. 
Leon si alzò e senza alcuna esitazione cominciò a camminare. Teneva il capo alto per mostrars superiore e faceva guizzare lo sguardo da una parte all'altra. Angie e Pablo più di una volta gli avevano parlato di quel luogo, non poteva fidarsi nemmeno della sua ombra e doveva farsi vedere superiore a tutto e tutti. Li regnava la legge degli animali. O mangi o vieni mangiato e Leon non era tipo da fare da pasto.
Quandò sentì un rumore dietro di se. Si girò di scatto e uscì i canini pronto all'attacco, ma si fermò quando vide che il "assalitore" era... Un bambino.
<<  Signore lei mi vorrebbe attaccare?  >>  chiese il bambino a Leon come se fosse la cosa più naturale del mondo e infatti il vampiro ne rimase sconvolto, tanto che rimase a fissarlo per molti minuti senza dire nulla. 
A quel punto il bambino si arrampicò sulla sua spalla, fino ad arrivare alla sua spalla e gli agitò la mano davanti il viso  <<  Signore? Signore  sta bene? Non è che soffre di quella malattia.. Come si chiamava? Quella che hanno gli anziani che si addormentano subito?  >>  
Leon si pietrificò a quelle parole e prese il bambino per la maglietta, togliendoselo da sopra la testa e fissandolo negli occhi  <<  Moccioso ma quanti anni pensi che io abbia?  >>  gli chiese abbastanza infastidito.
Solo in quel momento Leon lo scrutò per bene. Quel bambino era molto strano. 
Aveva i capelli di un verde prato che gli arrivavano fino alle spalle e la frangetta che gli copriva poco gli occhi azzurro brillante, come il mare quando è illuminato dal sole mattutino. Indossava una maglietta gialla, molto rovinata e strappata, come i pantaloni verde scuro ed era stranamente scalzo. No che in un posto come quello ci fosse bisogno di scarpe in un posto come quello... Ma ora che Leon ci pensava.. Cosa ci faceva un bambino in un posto come quello?
Ma i suoi pensieri furono interrotti..
<<  Che grandi denti! Ma sono veri?!  >>   il bambino iniziò a tirargli i canini con forza e appena vide che non si toglievano guardò Leon  <<  Ma per un signore della tua età non dovresti portare la dentiera?   >>  non lo disse con cattiveria.. Era serio. Chissà da quanto era solo.
<<  Moccioso te lo dirò una volta e una volta soltato, quindi apri bene le orecchie   >>  quando lo disse era calmo e aveva un espressione seriosa, tanto che il bambino lo guardò aspettando come una rivelazione importante, fino a che...   <<  NON SONO UN VECCHIO!  >>  gli gridò in faccia e i tronchi degli alberi intorno a loro si spezzarono e i cespugli persero le loro foglie rimandendo solo con piccoli rametti.
Il bambino lo guardò e la prima cossa che gli venne da dire, dopo un urlo del genere   <<  Ma io non sono un moccioso! Mi chiamo Yu!  >>  incrociò le braccia offesso. 
Leon lo lasciò facendolo cadere a terra e lo guardò con modo autoritario <<  Io sono Leon, ultimo sangue puro rimasto tra i vampiri. Ho il compito di regnare e guidare i vampiri alla loro era di gloria, e di mantenere il pacifismo con gli umani  >>  
<<  Ma lo dici per me.. o per te?  >>  
<<  Cosa stai insinuando moccioso?  >>  lo guarda nascondendo la sorpresa di quella verità che, forse senza volere, aveva rivelato.
<<  Uffa! Ti ho detto che mi chiamo Yu!  >>  sbottò il bambino.
<<  Non farmi perdere tempo!  >>  gli ringhiò contro il vampiro.
<<  Va bene, va bene. Volevo solo dire che io non ho bisogno di sapere tutte quelle cose di te, insomma sono piccolo per capire cose come "ultimo sangue puro" o "era di gloria"  >>  si alzò da terra e si pulì i pantaloni, poi lo gardò e continuò  <<  Ma forse, tu devi ricordarlo a te. Per capire che è il tuo posto  >>  poi proseguì andando tra gli alberi a passo di marcia  <<  Su muoviti!  >>  
Il vampiro lo guardò  ancora abbastanza sorpreso per le sue parole e poi scosse più volte la testa accorgendosi che stava facendo strada, come fossero due comagni di viaggio. 
<<  Ehi moccioso aspetta, tu vai per la tua strada e io per la mia  >>  disse mentre prendeva per tutt'altra strada, ma Yu lo fermò con la sa voce squillante da bambino.
<<  Ma quella è la parte sbagliata! Tu devi sottoporti alla prova per ottenere i poteri completi no? Allora seguimi!  >>  iniziò a correre più veloce che poteva e Leon lo seguì, anche se non riusciva a comprendere come quel bambino sapesse della sua prova, visto che non ne aveva fatta parola. 

 
Guarda in faccia
La minaccia
E stringi forte la tua sorte!
Se c'è un mistero
Sul sentiero...
 
Diego, come sempre, era sul tetto, sdraiato ad ammirare la grande luna blu mentre mille pensieri gli attraversavano la mente. Per un attimo al vampiro parve che sulla luna fosse comparsa l'immagine della sua Francesca, prima che la perdesse per il suo passato. Lui sempre aveva avuto timore di perdere la sua unica amata e aspettava quel giorno, ma non pensava che avrebbe fatto tanto male. 
Voleva solo essere felice, essere finalmente felice, chissà forse non sarebbe mai potuto succedere... 
Forse era così che si sentiva suo padre, forse quando era venuto chiedendo perdono era sincero e quello che aveva scritto nella lettera era vero. Poteva mai essere vero che avesse provato a parlare con Francesca ma lei non lo avesse ascoltato? Beh.. Conoscendo Francesca era molto probabile.
Ma ad interrompere i suoi pensieri fu un'ombra dietro di lui che gli copriva il bagliore della luna.
Il vampiro si alzò con un salto e la persona che lo aveva distratto dai suoi pensieri si rivelò Francesca, che lo fissa piena di tristezza e con gli occhi coperti di lacrime. Diego mai l'aveva vista così, forse solo quando lei scoprì che lui era un vampiro..
<<  Diego.. Io.. Io..  >>  abbassò gli occhi e le lacrime le rigarono il viso, in quel momento il vampiro la trovo talmente tenera.
<<  Francesca..  >>  la abbolì comprendendo quello che voleva dirgli e l'umana lo guardò negli occhi, mentre lui le si avvicina fino ad essere a un soffio dal viso  <<  Ti perdono, ma tu devi trovare la forza nel tuo cuore non di perdonare me.. Ma la bestia dentro di me che ha fatto del male alla tua famiglia  >>  
In un primo momento la ragazza non seppe che fare, per un momento il pensiero di scappare le sfiorò la mente, ma poi, come posseduta da chissà quale pazzia, lo baciò e il che per il vampiro volle dire tanto. 
Diego la strinse a se mentre ricambiò il bacio e la luna li illuminava col suo bagliore bluastro.
 
Tra le tue carte sceglierai la migliore
E in un momento capirai il tuo valore!
Giochi sempre d'istinto,
Come tutti gli eroi
Tu sbagliare non puoi


Leon, non sapendo nemmeno lui il perché, seguiva quel bambino parecchio strano, mentre il silenzio tra loro veniva costantemente interrotto dalla canzoncina che canticchiava Yu, facendo ovviamente impazzire Leon.
<<  Moccioso quante volte ti devo dire di stare zitto?!  >>  ancora una volta, visto che Leon si infuriò, gli alberi attorno a loro cadderò al suolo.
<<  E io quante volte ti devo dire che mi chiamo Yu?! E poi sta calmo o finirà che non ci saranno più alberi a causa tua  >>  disse il bambino mentre indicava dietro Leon, c'era una scia di alberi caduti.
Il vampiro fece un respiro profondo ritrovando la calma e poi riprese il cammino, mentre Yu, finalmente, tenne la bocca chiusa. 
Fino a che Leon decide di togliersi qualche dubbio..
<<  Allora moccios.. Yu, come ci sei finito qui?   >>  gli chiese, ma tenendo lo sguardo fisso sul percorso.
<<  Un uomo cattivo cattivo mi ha spedito qui con una maledizione, dicendo anche che solo un sangue puro può liberarmi e riportarmi a casa. Ecco perché ho preso la decisione di aiutarti, così tu aiuti me e io aiuto te  >>  gli rispose sorridendo.
<<  Ah ecco quale era il tuo scopo sin dall'inizio, piccola peste  >>  
<<  Ehi! Ti sto aiutando, un grazie aiuterebbe  >>  
<<  Non ti ho chiesto aiuto io moccioso  >>  
<<  Ma senza di me saresti perso  >>  
<<  Non dire sciocchezze! So cavarmela benissimo da solo  >>  
Yu a quel punto gli si mise davanti e lo guardò serioso negli occhi  <<  Ma se le persone anziane si aiutano ad attraversa la strada, pensa ad attraversare una foresta  >>  
In quel momento le urla di Leon si sentirono per tutta la foresta spaventando persino gli animali che vi erano.
<<  NON SONO UN VECCHIO!  >>  

 
Con astuzia tu sconfiggerai
I nemici più oscuri che hai!
Se ti concentrerai
E all'attacco tu andrai
La partita vincerai!


Ludmilla aveva il turno di guardia e dato che Francesca e Violetta si erano come volatilizzate, toccava a lei. 
Si avviò nel dormitorio della Night Class per controllare se fosse tutto apposto, anche se camminava a passo spedito sperando di non incontrare Federico. 
Lo amava, eccome se lo amava. Ma dopo quello che si sono detti l'ultima volta, preferiva non venire meno alla sua decisione. Dopotutto l'aveva fatto per lei, per proteggerla e questo lo sapeva bene, anche se il dolore non era ancora svanito. Però sapeva anche bene che il suo dolore non era comparabile a quello di Diego o di Violetta o persino a quello di Leon. 
No, lei in confronto a loro era.. una misera comparsa. Con Federico vicino a lei si sentiva una stella, brillava o almeno le pareva. Ma dopo che Federico l'aveva lasciata.. Non era più una stella..
Nel mentre a fissare la bionda dalla finestra della sua camera c'erano ben due vampiri. Federico, che la guardava col cuore a pezzi, soffriva per quella decisione ma dopo quello che era successo credeva che fosse meglio per lei, per il suo bene. L'aveva lasciata inizialmente dicendole che amava un'altra, ma Ludmilla, come sempre, lo sorprese comprendendo il vero motivo e accettò la sua decisione. Anche se ora il vampiro si chiedeva se era davvero stata la decisione giusta.
E accanto a lui c'era Maxi, che faceva andare lo sguardo dall'umana all'amico ogni secondo. Quando poi guardò Federico e gli disse  <<  Per me hai fatto un grosso errore, e te lo dice uno che è stato nella situazione di Ludmilla e.. non è bello  >>  
Federico sbuffò rumorosamente <<  Maxi lo so, ma era l'unico modo per tenerla al sicuro  >>  
<<  Quindi per tenerla al sicuro la lasci da sola, in balia di altri vampiri che proprio ora che sanno che vi siete lasciati la attaccheranno in ogni momento libero?  Scusa amico ma non mi sembra un'ottimo piano  >>  
In effetti Fede non aveva pensato a questo.. Forse aveva davvero sbagliato, fortuna che Maxi l'aveva fatto ragionare o qualche vampiro l'avrebbe potuta attaccar...
Si sentì un urlo venire da fuori, era Ludmilla che stava per essere attaccata da un Livello E infiltrato nella scuola. 
<<  Ludmilla!  >>  Federico con un salto atterrò addosso al Livello E potendo poi sbatterlo contro un'albero per poi andare davanti a Ludmilla per farle da scudo.
Il Livello E si dimostrò un codardo e corse via. Ludmilla corse tra le braccia di Federico, che la accolsero con amore.
Il vampiro le fece una carezza sui capelli biondi, che per qualche motivo adorava, e l'umana lo guardò negli occhi. Era come se stessero parlando con lo sguardo e si capivano perfettamente. Fino a che il vampiro la baciò e le fece capire quanto le era mancata..

 
Il futuro è un immagine,
E' una carta da scegliere,
Un duello da vincere,
Il destino ti guiderà,
Con grande astuzia e velocità!


Leon non riusciva più a sopportare Yu, per ogni minima cosa ne faceva una tragedi...
<<  LEON UN MOSTRO!  >>  gridò Yu per poi con un abilissimo salto salire sulle spalle di Leon e nascondersi dietro di lui per poi indicare un cespuglio, dove dietro si muoveva qualocosa.
Leon era pronto ad attaccare quando dal cespuglio uscì.. un coniglio bianco..
<<  Attento Yu.. Potrebe mangiarti  >>  lo prese in giro il vampiro, poi il bambino scoppiò in una fragorosa risata e scese da lui. 
Leon sospirò stancamente, quando poi vide una figura muoversi tra gli alberi, aguzzò lo sguardo e vide.. Violetta, la sua Violetta.
Non si chiese cosa ci faceva qui, come si fosse arrivata, era come se la sua mente si fosse svuotata. Violetta iniziò a correre e lui la seguì gridando il suo nome, sperando che si fermasse da un momento all'altro. Il vampiro correva più veloce che poteva ma non riusciva a raggiungerla, cosa stava succendendo? Da quando la sua piccola Violetta era così veloce?
Finalmente l'umana si fermò e lo guardò sorridendo mentre gli faceva segno di avvicinarsi a lei  <<  Dai Leon, vieni, vieni da me  >>  
Il vampiro non se lo fece ripetere e le si avvicinò a passo svelto verso di lei. Ma Yu gli saltò sulla schiena fermandolo  <<  No Leon! Non è vera! Ti sta ingannando! Guarda!  >>  
Leon scosse la testa e vide che quella non era la sua Violetta, era... diversa. 
<<  Violetta.. Non sei tu!  >>  le ringhiò contro.
<<  Si Leon! Sono io! La tua assenza mi ha fatta diventare così, il dolore di non poterti sentire accanto a me..  >>  
<<  Taci!  >> gridò cosi forte da smuovere per sino la terra, o almeno così parve a Yu, che si aggrappò a una sua gamba.  <<  Se tu fossi la vera Violetta, non mi avresti detto queste cose. Lei è talmente dolce e buona, che non mi avrebbe mai fatto pesare il fatto di esserle stato per tanto tempo lontano... Cosa le hai fatto?!  >>  
La finta Violetta fece un respiro profondo e poi si lasciò cadere nel precipizio dietro di lei, ma prima di toccare il suolo scomparve in una nube chiara, simile a quelle creava Antonio.
Eppure Leon sembrava lo stesso triste, anche se non era la vera Violetta, avrebbe dato tutto se stesso per rivederla. 
Yu se ne accorse e gli salì di nuovo sulla schiena, si sedette sulle sue spalle e da dietro gli allarga gli angoli della bocca per fargli fare un sorriso, cosa che parve funzionare.
<<  Leon non ti abbattere, guarda! Siamo arrivati!  >>  gi disse entusiasta Yu, mentre indicava una grotta a pochi passi da loro.

 
Tra le stelle andrai,
Sempre salirai!
Sai combattere,
Tu puoi vincere!
Ti riscatterai,
La tua vita avrai!


Violetta era andata dagli altri per chiedere spiegazioni di dove fosse Leon, ma ottenne solo sguardi confusi.
<<  Violetta non sai dov'è? Noi pensavamo fosse con te  >>  rispose Diego alla domanda della ragazza  <<  L'utlima volta che l'ho visto stava cercando te per dirti che sapeva del bambino  >>  continuò il vampiro indicandole il ventre.
<<  Dai Vilu starà bene, non preoccuparti  >>  le disse l'amica per rassicurarla mentre le sorrideva.
<<  Ma Fran... E se gli fosse successo qualcosa? E se Antonio gliela volesse far pagare per quello che abbiamo fatto?  >>   purtroppo Violetta non riusciva proprio a calmarsi e l'arrivo di Federico e Ludmilla, con nuove novità, non aiutava.
<<   Ragazzi, cattive notizie! Leon è stato mandato nell'isola per i poteri completi da Antonio  >>  avvisò Fede con aria preocupata.
<<  Cosa...  >>  Maxi si appoggiò alla parete per lo shock, mentre Diego guardava Fede come se gli fosse caduto il mondo addosso. 
Mentre Violetta, Francesca e Ludmilla non capivano il perché di quella reazione, dopotutto Leon si era preparato tutta la vita per questo momento. 
<<  Diego che succede? Perché fate quelle facce?  >>  gli chiese Violetta, forse la più preoccupata fra tutti.
<<  Vilu.. Forse è meglio che tu non lo sappia  >>  rispose il vampiro guardando altrove, cercando di evitare il suo sguardo, ma l'umana era testarda, come sapeva bene, e gli si misse prendendogli il mento tra il pollice e l'indice costringendolo a guardare.
<<   Diego dimmelo! Io lo devo sapere!   >>  gli disse tanto sicura come non lo era mai stata. E questo lo notarono tutti, soprattutto Fran che guardava l'amica con un sorriso dolce, forse finalmente stava crescendo, stava diventando la donna che lei e Pablo volevano, per il suo bene.
Diego sospirò e la guardò negli occhi  <<  Leon... Potrebbe non superare la notte  >>  


 
Sei un guerriero temibile,
Ogni scontro è da vincere,
Ma rispetti le regole
E il destino ti premierà,
Fatta di forza e velocità,
La tua partita sarà!


Leon e Yu entrarono dentro la grotta e camminarono forse per un'ora intera, avevano perso la cognizione del tempo e Yu era ormai stanco, anzi, sfinito. 
Ma Leon non si arrendeva, prima avrebbe avuto i poteri e prima sarebbe tornato dalla sua Violetta, dai suoi amici e da suo figlio.
<<  Leon.. Fermiamoci  >>  gli disse, quasi supplichevole, Yu mentre, letteralmente, si trascinava.
Leon allora lo prese in braccio caricandoselo sulla spalla, non disse nulla. Il suo sguardo era freddo, come quello di chi farebbe di tutto per i suoi scopi, non importa che siano buoni o cattivi.
Continuarono a camminare fino a che davanti a loro videro una donna incappucciata che guardava Leon con le lacrime agli occhi  <<  Leon.. Bambino mio  >>  
Il vampiro la guardò parecchio confuso, non solo non ricordava di averla mai vista, anche perché era incappucciata. 
Yu la guardò felice come non mai, e senza che Leon se ne accorgesse, troppo confuso per stare a badare a un bambino appena conosciuto. Per non parlare di quanto Leon sia rimasto sorpreso dal quel "bambino mio". 
<<  Leon, ascolta. So che non sarà facile, ma ora dovrai affrontare la prova per i poteri completi, se sbaglierai.. Non potrai mai averli. Anche se sono sicura che non fallirai  >>  aveva un tono quasi materno, ma Leon non ci fece caso, pensava solo alla sfida. 
A quel punto la donna indicò una biforcazione nella grotta: in quella a destra comparve Violetta che teneva in braccio un bambino che poteva avere sui sei anni, aveva gli occhi verde smeraldo e i capelli castano scuro, come Violetta, e aveva dei piccoli canini, quelli che hanno solo i vampiri sangue puro.
Violetta guardò il bambino e poi guardò Leon sorridendo  <<  Leon.. Nostro figlio. Vieni dai, così potremo stare per sempre insieme  >>  sia lei che il bambino allungarono la mano verso di lui, che li guardava sorpreso ma anche felicissimo.
Ma la donna poi indicò l'altra parte, quella sinistra, che però non si vedeva nulla, era completamente buio.
Leon passò attimi interminabili a fissare Violetta e suo figlio, immaginando la sua vita e promettendosi di essere un buon padre e un buon marito, era tentatissimo di andare verso di loro, scegliere la strada più semplice. Ma se aveva imparato qualcosa dalla vita era che.. Le strade semplici, finiscono per essere le più sbagliate.
<<  Leon.. Cosa vuoi scegliere?  >>  gli chiese Yu confuso e curioso della sua decisione.
Leon fece un respiro profondo e poi fece un passo verso la decisione che aveva preso, non sapeva cosa gli sarebbe successo ma sapeva che era la decisione giusta. 
Avanzò ancora fino ad arrivare alla parte sinistra, un buoi fitto lo avvolse non lasciando vedere nulla, questo non lo fermò e continuò a camminare senza paura, con un coraggio che nessuno poteva avere. 
In quel momento nell'oscurità gli sembrò di rivedere tutto quello che gli era successo nella sua lunga, molto lunga, vita. l'incontro con Antonio e Angie, il funerale dei suoi genitori, Diego e Federico, quando salvò Violetta, l'apertura dello studio. Tutto gli scorreva davanti come un incredibile film. 
Ma a un certo punto si fermò quando a pochi passi da lui vede, così dal nulla, una pietra ovale rosso porpora, un colore che lo attirava molto. 
Rimaneva fermo a guardare la pietra, sapevo che lo aspettava altro, forse troppo. Ma era pronto, poteva affrontare persino il suo peggior incubo in quel momento, nessuno lo avrebbe abbattuto.
La pietrà si sollevò in aria, senza che nessuno la sorreggesse, e si avvicinò a Leon lentamente, quando, proprio di fronte a se, sotto la pietra si materializzò una mano, dalla mano poi comparve un braccio e così via fino a formarsi un corpo di un uomo adulto. 
Leon aveva quasi timore ad alzare il viso per guardare l'uomo, ma la mano dell'uomo gli prese il mento tra il pollice e l'indice e lo costrinse ad alzare il viso guardandolo negli occhi.
Si.. Leon aveva ragione, era proprio lui: Alvaro Vergas. Suo padre.
Leon ebbe un sussulto quando lo vide sotto forma di spettro, si vedeva che lo era e al ragazzo faceva male, gli ricordava che non avrebbe più sentito il suo abbraccio, le sue parole incoraggianti. In quel momento sentiva più che mai la sua mancanza. 
Alvaro gli avvole le braccio attorno al corpo, come per abbracciarlo, vedendo che stava piangendo silenziosamente. Si era sbagliato prima, non era affatto pronto, almeno non a questo.
<<  Leon.. sei cresciuto tanto, continua così figlio mio e non temere nulla. Hai affrontato tante sfide, nulla può più fermarti  >>  gli disse Alvaro mentre gli metteva le mani sulle spalle e lo guardavo fisso negli occhi. 
<<  Papà.. Mi manchi tanto, ho bisogno di te! Tu si che eri un sangue puro, tu dovevi continuare a guidare i vampiri io non posso, non sono come te  >>  le lacrime gli rigavano le guance mentre il pianto gli spezzava la voce.
Vide che suo padre guardava la donna incappucciata di prima, che piangeva anche lei nel guardarli.
Leon la guardò confuso e a quel punto si tolse il cappucciò rivelandosi. Marcela Vergas. Sua madre. 
La donna corse da loro e si unì "all'abbraccio", disse al figlio con voce bassa per il pianto  <<  Da retta a tuo padre, lui è molto saggio  >>   gli sorrise.
Leon li guardò tristemente, voleva chiedergli mille cose ma purtroppo il tempo era scaduto, li vide che stavano scomparendo lentamente mentre gli sorridevano rassicuranti.
Il ragazzo si sentì tirare la camicia da dietro, si gir e vide che pure Yu stava scomparendo, ma gli sorrideva.
<<  Leon.. Non ri ho detto la verità, ho detto una bugia. Antonio mi ha mandato qui per aiutarti ma non è l'unica cosa su cui ho mentito. Vedi.. Io non mi chiamo Yu..  >>  chiuse gli occhi e una luce lo investì completamente facendolo cambiare completamente  <<  Mi chiamo.. Leon Vergas  >>  Il ragazzo lo guardò sorpreso, era veramente lui all'età di sei anni  <<  A quanto ho capito io non sarò molto felice mentre crescerò. Ma Antonio mi dice sempre che io un giorno potrò stare con la mia famiglia. Sbrigati a trovarla... Leon   >>  corse tra le braccia di Alvaro e Marcela che lo strinsero forte. 
Alvaro a quel punto, prima di scomparire del tutto assieme a sua moglie e suo figlio, sorrise a Leon e gli disse con fare fiero  <<  Il tuo cuore è come quello dgli umani, la tua mente come un vampiro ma la tua anima rappresenta quello che sei.. E tu non sei un sangue puro, tu sei solo Leon Vergas. Eguagliato dai vempiri, odiato dagli umani ma amato dai tuoi cari.  >>  scomparve.
La pietra, ancora una volta senza essere sorretta da nessuno, si poggiò sul petto di Leon fino a entrargli dentro all'altezza del cuore. Il vampiro sentì un incredibile forza dentro e il suo corpo venne investito da una luce dorata, accecante, così accecante persino lui chiuse gli occhi.
Aveva superato la prova.

 
I tuoi compagni, 
Più potenti torneranno.
Vi riscatterete,
Le vostre vite avrete!


I vampiri aprirono gli occhi di scatto, sentirono una forte energia provenire da no molto lontano ed era molto potente, come non lo si sentiva da tanto. 
Diego si alzò di scatto guardando fisso la porta d'ingresso del dormitorio dei vampiri, mentre le ragazze umane lo fissavano confuse e i vampiri guardavano sempre sorpresi un angolo della stanza.
Maxi balbetò sorpreso  <<   R-ragazzi.. Secondo voi Leon..  >>  
<<  E' incredibile. Nemmeno Alvaro aveva tanta forza..  >>  commentò Federico che aveva un'espressione tra il sorpreso e l'entusiasta.
<<  Diego... Cosa succede?  >>  gli chiese Violetta, invece più preoccupata che mai.
<<  Ce l'ha fatta...  >>  teneva lo sguardo fisso sulla porta, dove poco dopo entrò Leon aprendola di colpo. I suoi occhi brillavano di un giallo ambrato, i capelli dorati e il suo viso.. Aveva un espressione diversa, sembrava più.. forte. In quel momento sembrava più che mai suo padre.
Dopo poco tornò normale e Violetta si precipitò tra le sue braccia, dove fu stretta possessivamente, purtroppo durò per poco.
<<  Piccola mia, mi sei mancata tanto, ma non abbiamo tempo da perdere. Io, Diego e Fede dobbiamo parlare con Pablo, Angie e Antonio.  >>  

 
No, non mi arrenderò,
Nessuno potrà fermare il mio fuoco ardente,
Ho un sogno grande nella mente,
E quel momento adesso arriverà!


<<   Leon scordatelo! Solo perché ora hai i poteri completi questo non ti da il diritto di prendere questo tipo di scelte!  >>  gli gridò contro Antonio, infuriato per la sua decisione.
<<  Antonio i cacciatori di vampiri ogni giorno diventano sempre più forti mentre noi proviamo a unirci agli umani!   >>  ribatté Leon.
<<  Infatti voi tre ci siete già riusciti molto bene a unirvi con quelle tre umane, soprattutto Leon  >>  disse Antonio, con tono più calmo ma con aria di rimprovero mentre si girava dando le spalle ai tre giovani.
Diego sbottò e diedeun pugno tale alla parete che lasciò un buco  <<  Antonio non ci meritiamo questo trattamento!   >>  
<<  Ascolti Leon, lui sa quello che dice. Abbiamo bisogno di aiuto e non possiamo se restiamo qui. Inoltre i vampiri anziani sono cambiati da quando Alvaro è..  >>  si fermò Fede guardando Leon per poi cambiare la sua frase  <<  Da quando Alvaro non c'è più  >>  
Pablo sospirò pesantemente  <<  Ragazzi, sono d'accordo con voi. I vampiri anziani hanno perso la retta via da quando manca Alvaro, hanno bisogno di un sovrano e se Leon resta qui non potrà fare nulla, insoltre se voi state qui lui non riuscirà a fare nulla di buono. Ritengo giusto che voi andiate  >>  
<<  Quindi fatemi capire bene  >>  intervenne Angie  <<  Leon, Diego e Fede volete partire insime a Maxi, Violetta, che è pure incinta, Ludmilla e Francesca per fare una sorta di rivoluzione e mettere fine na volta per tutte a questa distanza tra vampiri e umani?  >>  
I tre ragazzi si guardarono e poi, all'unisono, annuirono alla donna che concluse dicendo  <<  Allora sono d'accordo con voi ragazzi, ma fate attenzione  >>  
Tutti gli sguardi andarono su Antonio, che dopo un po si girò a guardarli e con tono fermo e risoluto disse  <<  E rivoluzione sia  >>  

 
C'è una strada da percorrere,
Superando l'impossibile,
Io ci riuscirò!


I vampiri e le tre umane guardavano da lontano, tristemente, lo studio che veniva chiuso da Pablo mentre lentamente iniziava a nevicare. 
Violetta guardò la neve pensando al suo primo incontro con Leon, in un giorno nevoso la salvò, e in un giorno nevoso loro due, con i loro amici, stavano iniziando la loro nuova vita, con un compagno in più, che sarebbe presto arrivato. Si accarezzò il ventre.
Francesca non aveva bei ricordi legati a quei piccoli pezzi di ghiaccio che cadevano leggeri sulla terra, il giorno che per la prima volta aveva visto la neve fu anche il primo giorno che Pablo la accolse in casa sua assieme a Violetta perché i suoi genitori erano morti, ma ormai contava poco, infatti mentre ammirava la neve teneva stretta la mano di Diego.
Maxi invece era la prima volta che vedeva la neve e sorrise, sembrava un bambino per la prima volta, e sapeva che con i suoi amici avrebbe avuto molte prime esperienze ma la sua più grande convinzione era che Avrebbe ritrovato Nata.
Federico e Ludmilla si guardavano con aria convinta, come a dirsi che avrebbero superato tutto, mentre la neve li ricopriva.
Infine Leon.. il suo sguardo incrociò quello di Pablo e si rammentò le sue parole "In ogni città primaria esistono dei vampiri sovrani che governano sui vampiri di quel luogo e oltre, restando nei loro confini ovviamente. Mentre per i cacciatori di vampiri, che controllano le città primarie dove sono i rifugi dei vampiri sovrani, per convincerli a unirsi a voi dovrete convincere il generale di ognuna delle loro zone, a quel punto saranno dalla vostra parte. Non arrendetevi mai e arrivate alla vittoria!".
Il vampiro Sangue Puro guardò la sua amata e le prese la mano che aveva sul ventre e la strinse forte, Violetta gli sorriso e lo baciò con infinita dolcezza mentre Leon, con l'altra mano, gli accarezzava il ventre.
Appena furono pronti a partire si avviarono insieme verso la loro avventura. Ci saranno sacrifici, amori, nemici e avversari. 
Ma saranno sempre insieme, pronti ad affrontare tutto e tutti.

 
Niente mi fermerà,
Le mie paure lascerò dietro di me,
Perché un futuro ancora c'è!
Nessun dubbio mi rallenterà,
La forza adesso mi accompagnerà!
Col mio coraggio affronterò,
Questo viaggio 
E so che ci riuscirò!
 
Vi mostrerò un sogno dolce la prossima notte


Nota autore: Salve a tutti! Esatto sono viva e sono qui con l'ultimo capitolo di questa storia. Per chi non lo sapesse lo ridico: questa è una trilogia, quindi tranquilli ancora ne abbiamo di cose da dire. Come per esempio: chi è la sorella di Leon? Gregorio tornerà? Maxi troverà Nata? E a Leon e Violetta, con il nuovo arrivato, cosa accadrà? 
Come vedete di domande ne abbiamo e se ne aggiungeranno nelle altre due storie. Vi dico subito che la seconda storia la pubblicherò a gennaio/febbraio e si chiamerà "Io credo in me". Intanto ditemi cosa ne pensate di questa storia e a proposito vi ringrazio di cuore per aver apprezzato tanto questa storia e per le bellissime recensioni che mi avete lasciato. Davvero grazie mille, dal cuore. 
Un beso a todo. 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Violetta / Vai alla pagina dell'autore: Akeryana