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Autore: FreddyOllow    13/12/2015    1 recensioni
"Il seguente racconto è puramente inventato da me. Alcuni Nomi, personaggi, edifici e quant'altro sono puramente di mia fantasia, come la storia del resto."
Rorikstead, è un piccolo villaggio vicinissimo al confine con il Reach, sotto la protezione della città di Whiterun.
Governata da Rorik, un nord che afferma di aver fondato Rorikstead.
Un giovane Redguard, arriva al villaggio speranzoso di trovare un lavoro, qualsiasi lavoro.
Ma ben presto s'imbatte in qualcosa di molto più grande di lui...
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Ragazzi/e, prima di iniziare con il racconto di questo capitolo, vorrei ringraziarvi per il supporto e gli aiuti che mi avete dato, grazie infinite!"



Percorremmo la strada senza più problemi, accompagnati dal fruscio delle foglie in movimento causate dal vento.
I miei pensieri erano rivolti alla mia famiglia in quel momento, il suono rilassante che ci circondava mi fece tornare indietro nel passato.
Mio padre, Erstes di Witherun, un Redguard, era un povero contadino che mi aveva cresciuto umilmente, rispettando ogni forma di essere vivente. Lavorava per il fattore Ro'jaar, un Khajiit che aveva fatto fortuna vendendo gioielli., accusato più volte di contrabbando e furto.
Comprò un piccolo pezzo di terreno fuori Whiterun e assunse mio padre per lavorare la terra. Lavorava dall'alba fino al tramonto per pochi Septim.
Ro'jaar, sfruttava tutti i suoi operai e una volta un Nord, che lavorava per lui da poche settimane, si ribellò per la sua misera paga e quasi non lo uccise a mani nude.
Quest'ultimo venne ucciso una notte da alcuni uomini, pugnalato e gettato lungo il fiume di Whiterun. Ro'jaar venne accusato dell'omicidio, ma il sovrintendente dello Jarl non avendo prove per incriminarlo dell'omicidio, lo scagionò.
Mio padre lavorò per lui tre anni di fila senza mai mancare un giorno, perfino quando si ammalò di una malattia sconosciuta continuò a recarsi al lavoro.
Mio madre, Annael di Solitude, pregò Ro'jaar di dare qualche giorno di malattia a mio padre, ma lui, furente non acconsentì e picchiò mia madre.
Mio padre venne a sapere dell'accaduto e furioso si recò senza forze alla reggia di Ro'jaar, senza mai arrivarci.
Mia madre mi disse che si ammalò e morì nel letto, ma io ho sempre saputo che mio padre morì per mano di Ro'jaar.
Io ero troppo piccolo per compiere la mia vendetta, anche se in certi momenti non volevo far altro che conficcare la lama dietro la schiena di quel verme, pianificando in modo dettagliato la mia vendetta e mille modi per ucciderlo in dolore.
Ma la mia vendetta non si compii mai, nel giro di pochi mesi venne assassinato al mercato di Whiterun. Nessuno seppe mai il nome dell'assassino, molti pensavano ci fosse la gilda dei ladri dietro questo omicidio, visto il passato criminale di Ro'jaar tra furti e omicidi commissionati.
Avevo ventun anni quando mia madre morì di Tremori, una malattia contratta da un Chaurus mentre era a pesca, dopo quell'orribile fatto decisi di partire per Markarth, per fuggire dal mio passato.
Al mio arrivo non trovai nessun lavoro e cominciai a derubare i ricchi mercanti per sopravvivere, non rubavo oggetti di valore ma solo il cibo, anche perchè non sapevo a chi vendere quella roba.

<< Siamo arrivati, gente! >> Disse l'anziano imperiale facendomi tornare nella realtà << Rorikstead, il villaggio di Rorik, un nobiluomo che ha combattuto nella grande guerra. >>
<< Chi? >> Risposi confuso guardando in lontananza il villaggio.
<< Lascia stare, appena arriviamo te lo presento. >> Tagliò corto l'anziano imperiale sbuffando.

La strada sterrata portava direttamente al villaggio, dove c'erano quattro case in pietra con il tetto di paglia e dei pezzi di terra coltivati da contadini.
L'odore di terra bagnata si faceva sempre più intenso mentre ci avvicinavamo al villaggio.
Sembrava un posto tranquillo e pacifico, diverso dal trambusto di Markarth.

<< Alastor, sei proprio tu! >> Disse un uomo anziano ben vestito allargando le braccia in direzione dell'anziano imperiale.
<< Rorik, sei sempre giovane e forte. Vecchio mio. >> Rispose Alastor abbracciando Rorik.
Il nome dell'anziano imperiale era Alastor, adesso che ci penso non si era mai presentato.
<< Come mai da queste parti? >> Domandò felice Rorik.
<< Ho degli studi da concludere. >>
<< Non mi dire che sei ancora ossessionato dai Dwemer. >> Disse Rorik ridendo.
<< Ma smettila, vecchio brontolone. >> Rispose sorridendo Alastor << Le mie ricerche mi portano quì. Credo che questa zona sia collegata con la scomparsa dei Dwemer. >>
<< Come a Winterhold? Dove mi dicesti che la gilda dei maghi centrava qualcosa con la loro scomparsa? >> Disse Rorik ridendo nuovamente.
<< A quei tempi ero giovane e inesperto e con una grande voglia di scoprire tutto sui Dwemer. >> Rispose Alastor sbuffando.
<< Sono passati vent'anni amico mio, i miei studi si sono approfonditi in tutti quest'anni. >>
<< Allora che ne dici di aggiornami un po'?. >> Disse Rorik felice, ignorando completamente me e Roderhall.

La taverna del frutto gelato, era una piccola e confortevole locanda gestita da Mralki. Sul cartello di benvenuto c'era il suo nome ben impresso. Al centro di essa c'era una specie di camino all'aperto con una pentola che bolliva su di essa, nell'aria si sentiva un forte odore di carne cucinata oltre a un lieve odore di brodo, che proveniva dal bollitore.
Vicino ai muri si trovavano dei tavoli con delle panche, e gente che discuteva e mangiava. Infondo al bancone c'era Mralki, un uomo di mezz'età calvo col pizzetto.

<< Mralki, dai una stanza ai gentili signori, pago io per loro. >> Disse Rorik con modi gentili a Mralki.
<< Certo, signore. >> Rispose Mralki sorridendoci. << Da questa parte, seguitemi. >>
Mralki ci portò in una stanza. Tre letti e un comodino, non molto confortevole ma ci poteva andare bene, almeno per me che ero abituato a dormire in mezzo la strada.
<< Non si potrebbe avere un tavolo e una sedia? Dovrei rimanere allungo qui, per via delle mie ricerche, sai. >> Disse Alastor con modi persuasivi a Rorik.
<< Certo, amico mio. Dimmi quello che ti serve e to lo farò avere. >> Rispose sorridendo Rorik.
Quei modi simpatici e gentili di Rorik mi facevano leggermente paura, forse perchè non ero abituato a tanta cordialità.
<< Ti farò una lista appena mi metterò comodo. >> Aggiunse Alastor sedendosi su un letto.
<< Quasi dimenticavo. Scusatemi se non mi sono presentato prima, sono Rorik, il fondatore e governatore di Rorikstead. >> Disse imbarazzato Rorik.
<< Ero troppo felice nel vedere Alastor, che ho ignorato inconsapevolmente i tuoi amici, chiedo venia. >> Continuò chinando un po' la testa.
<< Non vi preoccupate, signore. Sono Lendhart di Witherun. >> Risposi cercando di non balbettare.
<< Se anche a voi vi servisse qualcosa, non dovrete far altro che chiedere. Gli amici di Alastor sono anche i miei amici. >> Disse Rorik guardando in maniera strana Roderhall.

Rorik, salutandoci andò via assieme a Mralki, notai che si fermarono vicino al bancone e Rorik, con tono aggressivo disse qualcosa a Mrlaki, che prontamente alzò la mano chiamando qualcuno.
Vicino loro giunse un ragazzo abbastanza muscoloso, con dei capelli lunghi castani chiari e un incolta barba dello stesso colore dei capelli. Assomigliava vagamente a Mrlaki.






 
   
 
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