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Autore: MartinaIorio96    13/12/2015    0 recensioni
Veronica ha 25 anni, due lauree, un lavoro che ama tantissimo e il ragazzo dei tempi del liceo.
Sembra avere tutto ciò che ha sempre desiderato : soldi, un ampio loft tutto suo nella Città Eterna, amici e colleghi che l'adorano, una bella famiglia e finalmente una bella moto.
Ma cosa accadrà se per uno strano gioco del destino ottiene un colloquio nella sua lontana e magnifica Los Angeles?
Sarà disposta a cambiare vita proprio ora che ha ottenuto tutto ciò che vuole per seguire il sogno di sempre, ovvero vivere negli States e lavorare nel mondo della moda?
Riuscirà a lasciare tutto, abbandonando la sua vecchia vita per una nuova?
Mantenere una relazione a distanza è difficile, non le sono mai piaciute ed il destino non sembra aiutarla: si sa LA è la città dei surfisti e degli attori.
Sarà in grado di non cadere in tentazione del suo gentile e bel vicino, un surfista che di T-shirt non sa nemmeno l'esistenza, e dell'affascinante per quanto odioso "figlio del capo".
Questo viaggio la cambierà profondamente, scoprendo nuove sensazioni e aspetti. Deve solo capire chi amare e dove vivere, capendo l'importanza e il potere dei sogni.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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-“Allora ,come sto?” chiedo al mio ragazzo. -“ Sei una bomba sexy , tesoro!” pronuncia queste parole con voce rauca e mentre inizia ad avvicinarsi, aggiunge “Devi proprio andare a lavoro stamattina?” -“ Si Gia, non posso non andare ho già finito le ferie quando siamo andati in vacanza e non intend..” deglutisco a fatica senza riuscire a finire la frase perché due mani hanno arpionato il mio corpo e mentre una sale lungo la mia colonna vertebrale per raggiungere le spalle, l’altra raggiunge e stringe forte i miei glutei. La sua bocca ora è sul mio collo accolta da un eccesso di brividi che accompagnano la sua scalata fino al mio lobo sinistro dove sussurra qualcosa di poco comprensibile ma comunque efficace! Istintivamente inarco la schiena sotto il suo tocco sempre più forte, per permettergli di avere un maggiore accesso al mio collo, gesto che non passa inosservato e viene preso come un “via libera”. Le sue labbra sono subito sulle mie e mi imprigionano in uno di quei baci vietati ai minori. Senza staccarsi da me mi trascina sul tavolo della cucina e con poca grazia e tanta foga mi adagia li sopra. In un attimo è sopra di me e gioca con la chiusura del mio vestito. Lui è coperto solo con degli slip molto aderenti che permettono la visione della sua imminente erezione. Dopo pochi secondi rimango in biancheria intima e le mani e le labbra del ragazzo sopra di me perlustrano ogni centimetro del mio corpo. -“ Dio come sei bella” sussurra tra una bacio e un altro “poi queste mi fanno impazzire” e palpa un mio seno. “facciamo veloce che sono già in ritardo” cerco di dire io mentre soffoco un gemito. “Ti prego!” piagnucolo. “Ok ti accontenterò” annuncia e suona più come una minaccia che altro, forse dovuto dal suo sorriso sadico. *** “Ciao Samanta! Scusa il ritardo se ne è accorto qualcuno?” domando preoccupata mentre corro verso il mio ufficio. “ Per fortuna hai me che ti copro sempre Vic, spero che anche questa volta ne sia valsa la pena per essere arrivata con più di 20 minuti di ritardo!” mi rimprovera maliziosa. “Beh devo dire che si ne è valsa veramente la pena.. sai quella famosa quanto falsa legge della “L”, o l’ha detta un ben dotato nano o Gianmarco è l’eccezione che conferma la regola” dico alludendo alle dimensioni del mio ragazzo, agitando una mano e girando sulla mia sedia a rotelle. “Oh altro che 20 minuti con uno del genere sotto mano non gli lasciavo neanche il tempo di riprendersi da un matches e l’altro” afferma sognando ad occhi aperti la mia amica. “Veramente potresti avere anche tu uno del genere nel tuo letto, se solo dicessi di si a quel povero Mirko che sbava ogni volta che ti vede arrivare, devo dire che ha un bel posteriore” e sigillo questa frase con un bel occhiolino. “Aaah sei il diavolo, io non farò sesso con un collega me lo ero ripromesso dal primo giorno, e poi non voglio essere una delle tante, sai che imbarazzo il giorno dopo?!” dice inorridita. “Emm si ok hai ragione, niente sesso sul posto di lavoro” affermo convinta dopo aver immaginato il disagio. Decisamente non è la miglior cosa da fare se poi ogni giorno lo devi vedere. Io di certo non lo farò mai! Non sopporterei di essere ignorata o cose del genere, sono più una tipa da storia che da botta e via! Seguo con lo sguardo Sam che esce dal mio ufficio e si dirige verso il suo, e poco prima di aprire la porta mi da appuntamento tra una decina di minuti sul retro del negozio per una sigaretta. La giornata passa in fretta e perdo la concezione del tempo, finché non fa capoccella una massa bionda e dalle sue labbra ancora perfettamente tinte di rosso escono le parole più confortanti di ogni giorno “ Vic il turno è finito, andiamoci a prendere un birra!” Annuisco contenta e dopo aver sistemato la scrivania e spento il condizionatore, prendo la borsa e mi dirigo verso l’uscita dove mi attende Samanta che si lamenta per il caldo atroce di Luglio. “Fanno bene i cinesi ad utilizzare quei cappelli con le ventole sulla fronte, si muore!” brontola la bionda mentre ci avviamo al pub. “Giuro che appena lo trovo te lo compro almeno non rompi più” rido e in cambio ricevo una linguaccia. Il pub non è tanto grande ma è accogliente, e per la fortuna di Sam e soprattutto mia almeno non dovrò sentirla lagnarsi, è munito di condizionatori ogni due metri! Alla terza birra Sam è un fiume in pieno e non la smette più di parlare, e racconta alcuni aneddoti che so già a memoria. “Ah tesoro a proposito della figuraccia con quell’attore provinciale, oggi mentre navigavo su internet ho trovato un annuncio su un corso di design e moda! Il corso è della durata di un anno, non è magnifico?” strilla battendo le mani. “Si ma cosa centra con quell’attore provinciale? Certe volte fai dei collegamenti assurdi” la prendo in giro sorniona e mi finisco la mia terza o quarta birra. “Cretina il corso è a LOS ANGELES, sai la città negli STATI UNITI che si affaccia sul PACIFICO e che è la sede principale del cinema internazionale.. hai mai sentito parlare di HOLLIWOOD?” afferma calcando tutte le parole in maiuscolo. “E poi sarò anche alla terza birra ma riesco ancora a fare un discorso di senso compiuto e i miei collegamenti sono ineccepibili!” dice offesa. “Wow Los Angeles, e quanto costerà?” chiedo ancora sorpresa dalla notizia. Un corso di moda lì sarebbe veramente il top ma immagino anche quanto possa costare e di certo non potrò permettermelo! “è gratuito. O meglio si vincono delle specie di borse di studio che ti coprono tutta la spesa del corso e la sfilata finale che si terrà , apri bene le orecchie,a NEW YORK!” urla eccitata. “Ma che cazz..?” affermo incredula. C’è già a LA ero in fin di vita con New York sono morta! Sarebbe uno sogno divenuto realtà, anzi ma che dico IL SOGNO per eccellenza. Fin da bambina sognavo l’America e queste due città facevano da cornice al desiderio più grande, sviluppato con gli anni grazie all’amore per la moda “lanciare una linea di gioielli e di abbigliamento”. Stento ancora a credere che sia possibile e che alcune persone riescono a realizzare i propri sogni. Non che io sia una sfigata alla Fantozzi con tanto di nuvoletta sopra, perché comunque avevo tutto quello che una ragazza della mia età poteva desiderare, ma a me non bastava, volevo di più e ci sarei riuscita. “Allora ho scaricato tutti i moduli per l’iscrizione, il corso inizierà a Novembre e si concluderà a Settembre con una sfilata sulla linea estiva, credo lì a New York. Comunque durante l’anno dovrai organizzare anche quella invernale però li a LA. Che altro?” parla a raffica e a stento riesco a seguirla. “Ah si,che la borsa di studio non comprende l’alloggio con il cibo quindi per quello dovrai provvedere da te, pertanto ti consiglio di trovarti un lavoro e subito una casa, magari di quelle in comune con altre persone, possibilmente ragazze che altrimenti il tuo Boy non approverà mai, e fatto quello prepari le valige e parti!!” e nello sporgermi per abbracciarmi quasi fa cadere la birra. “Come fai a sapere che mi prenderanno? E poi quando è la scadenza del bando? E che lavoro troverò che sia in grado di conciliarsi con gli orari del corso? E i miei che diranno? E LUI?” domando a raffica con un terrore ed eccitazione stampati in volto. “La domanda per l’iscrizione l’ho già fatta io proprio perché sapevo avresti fatto mille storie, e per il resto stasera vengo a dormire da te e cerchiamo tutto!” mi sorride e mi stringe ancora più forte. “Vedrai che ti assumeranno in qualche negozio, con un curriculum del genere sarebbero pazzi a non farlo,e ai tuoi e a Gianmarco parlerai quando ti sentirai pronta o quando ti arriverà la lettera di ammissione” cerca di tranquillizzarmi Sam. “Ma se io non..” “Oh andiamo non ci pensare adesso beviamo per festeggiare, domani mi potrai assillare con tutte le tue pippe mentali”. Detto ciò dalle birre si passa ai cocktail e a qualche shots. E poi tutto diventa buio.
   
 
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