Finalmente arrivo' la donna delle caramelle.

Rachel prese un po' di Gelatine Tuttigusti +1 e Rebeycha delle Cioccorane.

Rachel assaggio' la prima gelatina:"Mmmh... fragola!" Rebeycha alzo' lo sguardo dalla figurina di Tolomeo che aveva trovato nel primi pacchetto di Cioccorane:"Posso assaggiarne una? Mamma non ce le fa mai provare perche' lei una volta ha trovato il gusto vomito, stava per vomitare sul serio!" Rachel porse una dellle gelatine a Rebeycha:"Bleah... sono Popcorn al burro, ma io ODIO il burro!" Rachel si mise a ridere.

"Ti fa ridere una che sta per vomitare?!? Ti piacera' il suo vomito sulla tua felpa, allora!" Rebeycha fece finta di vomitare su Rachel.

"Dai, assaggio questa: mmh, no, aspetta, e' schifoso! Sale!" Praticamente urlo' Rachel."Pensala come vuoi, il sale é buonissimo. Tieni, assaggia una cioccorana."

Dopo aver assaggiato quella rana al cioccolato, Rachel osservo' la figurina: era una donna con i capelli viola, un diamante in fronte e la pelle grigia.

Lesse il nome: Rella Soth

Non era sua madre.

La porta dello scompartimento si apri' e distolse Rachel dai suoi pensieri.

Era entrata Crystin.

"Tutti gli studenti devono mettere la divisa scolastica, stiamo per arrivare a Hogwarts." disse. Crystin aveva gia' addosso la sua toga, con una P di prefetto davanti, in bella vista. "Okey, Cry."

Cry saluto' le due ragazze, poi si diresse verso lo scompartimento vicino a ripetere la cantilena.

Rebeycha e Rachel si cambiarono in fretta e furia. Infatti dopo poco risuono' la voce che avvertiva dell'arrivo imminente. Uscirono in corridoio insieme ai tanti altri studenti e uscirono a spintoni come gli altri quando si furono fermati.

"Primo anno, seguitemi, primo anno!"

Un omone grande e grosso (e grasso) teneva una lanterna in mano e gridava queste parole.

Poi si dirisse verso un sentierino in mezzo a molti alberi, seguito da molti undicenni emozionati. "Questa e' la vostra scuola da adesso in poi." Disse l'omone, scostando alcuni rami e mostrando un lago e un castello di sfondo. La loro scuola.

"Salite di quattro in quattro." Aggiunse poi, indicando delle barchette in legno, ognuna avente una torcia. Rebeycha e Rachel salirono insieme a una bambina con i capelli rosa e gli occhi dello stesso colore e a una bambina dai capelli rosso-fucsia e gli occhi verdi. Entrambe avevano un'espressione stupita stampata sulla faccia, come d'altronde tutti quanti. La barchetta comincio' a muoversi da sola, con stupore da parte degli studenti. Dopo un po' attraccarono sulla riva di sassi, che fecero fatica a suparare per risalire la salita. Quando riuscirono a farlo, si diressero verso il portone del castello. Entrarono e si ritrovarono ad aspettarli una donna anziana von uno sguardo severo. "Io sono la professoressa McGonagall, la vicepreside. Ora vi portero' in Sala Grande a fare lo Smistamento, seguitemi." "Cos'e' lo Smistamento?" Sussurro' Rebeycha a Rachel:"I miei fratelli non me ne hanno mai parlato!" "E' quando scelgono a quale Casa dovrai appartenere. Non so di preciso come."

Entrarono in quella che doveva essere la Sala Grande: c'erano cinque tavoli, quattro per gli studenti, uno per i professori. Tutti gli studenti piu' grandi guardavano quelli del primo anno, alcuni battevano addirittura le mani. La cosa strana era che a Rachel sembrava che guardavano tutti lei. Scaccio' questi pensieri con un gesto della mano, concentrandosi su quello che stava facendo la McGonagall: su uno sgabello stava appoggiando un cappello a punta sudicio e consunto, pieno di toppe e altrettanto pieno di strappi.

"Dovrete indossare il cappello" comincio' la McGonagall:"e lui vi dira' a che Casa appartenete. Facile, no?"

Tutti annuirono.

Il cappello si piego' e si formo' una specie di viso. Comincio' a cantare:

" Forse pensate che non son bello

Ma non giudicate da cio' che vedete:

Io ve lo giuro che mi scappello

Se uno migliore ne troverete.

Potete tenervi le vostre bombette,

I vostri cilindri lucidi e alteri,

Sono io quel che a posto vi mette

E mio confronto gli altri son zeri.

Non c'e' pensiero che nascondiate,

Che il mio potere non sappia vedere

Quindi indossatemi e ascoltate

Qual e' la Casa a cui appartenere.

E' forse Grifondoro la vostra via,

Culla dei coraggiosi di cuore:

Audacia, fegato, cavalleria

Fan di quel luogo uno splendore.

O forse e' a Tassofrasso la vostra vita,

Dove chi alberga e' giusto e leale:

Qui la pazienza regna infinita

E il duro lavoro non e' innaturale.

Oppure Corvonero, il vecchio e il saggio,

Se siete svegli e pronti di mente,

Ragione e sapienza qui trovan linguaggio

Che si confa' a simile gente.

O forse a Serpeverde, ragazzi miei

Voi troverete gli amici migliori,

Quei tipi astuti e per niente babbei

Che qui raggiungono fini e onori!

Venite dunque senza paure

E mettetemi in capo all'istante;

Con me sarete in mani sicure,

Perche' io sono il Cappello Parlante!"

Quando il cappello ebbe finito la filastrocca, parti' un applauso generale.

La McGonagall con un segno della mano attiro' l'attenzione.

"Quando diro' il vostro nome, vi siederete, quando il Cappello Parlante dira' la Casa, voi andrete nel tavolo di quella Casa. " Comincio' a chiamare qualche nome:"Fire, Korinna"

La ragazza dai lunghi capelli rosso-fucsia che avevano visto nella barchetta, si fece largo tra i ragazzi del primo anno e ando'a sedersi sullo sgabello. Dopo un po' di pausa, il cappello grido': "TASSOFRASSO!" Il terzo tavolo batte' le mani e Korinna corse a sedersi li', dopo essersi tolta il Cappello Parlante dalla testa.

"Grayson, Richard"

"GRIFONDORO!" Questa volta fu il turno del primo tavolo ad applaudire.

Dopo altri ragazzi, tocco a "Hera, Iella", l'altra ragazza della barca, ad essere smistata. Fini' in SERPEVERDE.

Un ragazzo di nome "Logan, Garfield", stranamente con la pelle, gli occhi e i capelli verdi, venne messo in TASSOFRASSO, insieme a una certa ragazza dai lunghi capelli biondi e dagli occhi azzurri di nome "Markov, Tara".

"Roth, Rachel" Rachel era stata chiamata dalla McGonagall. Piano piano sii avvicino' allo sgabello. Gli venne calato il cappello sugli occhi. La voce del Cappello Parlante era molto vicina:"Tu sei Rachel Roth? Ho gia' smistato molte Roth, tutte donne. Tua sorella e' in Corvonero, eh? Ha l'intelligenza e la mente sempre sveglia, come tutte le Roth. Allora ti mandero' a... CORVONERO!" Il secondo tavolo fischio' di gioia e Rachel si diresse li'. Poi fu la volta di Rebeycha, che fini' in GRIFONDORO. Sia lei che Rachel erano dispiaciute di non poter stare insieme.

Poi un ragazzo di colore a nome"Stone, Victor" che fini' in CORVONERO con Rachel.

"Ehi." gli disse lei.

"Ehi." le disse lui.

Finirono di essere smistati gli ultimi studenti.

Un signore con degli occhiali a mezzaluna e la barba e i capelli di un bianco argentato, si alzo':"Come molti di voi sanno, io sono Albus Silente, il presise di questa scuola. Per chi non lo sapesse, io sono Albus Silente, il preside. Avrete fame, percio' non faro' discorsi. Che inizi la cena!" All'improvviso tutti i tavoli ai riempirono di tutte le prelibatezze del mondo. Victor si prese di tutto! Rachel vedeva Iella nell'altro tavolo che era triste. Poi sarebbe andata a parlargli. Nel frattempo, si magna, baby!

Angolo Serpeverde:

Buongiorno! Chi legge ed e' registrato puo' recensire? Pleaseeee??/!!

Benvenuti al secondo capitolo. ..

[Parole che uno legge annoiato]

e al prossimo capitolo!

Corvina_T33NTitans