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Autore: YoYoSh_77    17/12/2015    2 recensioni
Un fiero e potente vampiro, prossimo sovrano in linea di successione: un ragazzo lupo, costretto a spostarsi continuamente per sfuggire alla furia degli umani. Un incrocio di sguardi e una vita passata a cercarsi inutilmente.. o forse la luna veglia sul loro amore appena sbocciato?
Tante domande, ma nessuna risposta per questi due ragazzi, appartenenti a due razze completamente diverse tra loro.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kiba Inuzuka, Kushina Uzumaki, Minato Namikaze, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Minato/Kushina, Naruto/Sasuke, Sasuke/Sakura
Note: AU, Cross-over, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo | Contesto: Nessun contesto
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BUONASERA RAGAZZI! SCUSATE IL RITARDO MA, NONSTANTE LE FERIE, NON TROVO UN MOMENTO PER SCRIVERE! CAVOLO -.-" 
COMUNQUE!.. SPERO CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA E CHE PERDONERETE IN ANTICIPO GLI ERRORI CHE HO SALTATO (INVOLONTARIAMENTE OVVIAMENTE) 
DETTO QUESTO BUONA LETTURA :D





Capitolo 2 – Naruto

 

E pensare che a lui le battute di caccia non avevano mai entusiasmato così tanto da spingerlo a parteciparvi di sua spontanea volontà.


Due occhi azzurri nascosti dal verde di un cespuglio osservavano ogni minimo movimento che la preda designata per la caccia compiva: un enorme cervo maschio.

Ascoltò in silenzio i rumori che il vento gli portava: degli uccellini cinguettavano non troppo lontano dalla sua posizione, il vento tra le foglie gli regalava delle dolci melodie che si beò di ascoltare.

Nonostante tutto continuava imperterrito a non staccare gli occhi dall'animale che, sapeva, prima o poi avrebbe dovuto inseguire per potersi aggiudicare la cena.. Per quella sera almeno!

Sospirò..

'vorrei ci fosse Kiba a farmi compagnia in questa battuta di caccia.. almeno mi divertirei un minimo'

Si ritrovò a pensare sconsolato, in quanto l'amico lo aveva lasciato solo per permettergli di guadagnarsi un minimo l'attenzione degli anziani; vecchi rachitici che si permettevano di comandare tutto il gruppo solo per la posizione sociale di cui godevano.

Lui li odiava, con tutto il cuore, fin da quando aveva memoria: non sopportava la loro vista e tanto meno il fatto di dover dividere il rifugio con loro. Controllavano il suo clan con il pugno di ferro, sputavano sentenze su sentenze ed ogni giorno tiravano fuori una nuova legge, imponendo all'intero clan di seguirla: pena la morte!

 

Un rumore lo fece destare dai propri pensieri fino a rendersi conto che, improvvisamente, la sua cena stava scappando, spaventata da un non so che di misterioso. Si lanciò immediatamente all'inseguimento, cercando quanto meno di mantenere un'andatura regolare e di non perdere l'animale altrimenti, lo sapeva benissimo, sarebbe andato di nuovo a coricarsi a stomaco vuoto, cercando di resistere ai morsi della fame che lo avrebbero attanagliato fino alla mattina successiva.

Piano piano si rese conto che se voleva avere qualche chance di catturare il grande cervo davanti a lui avrebbe dovuto cambiare strategia: prese un profondo respiro e piano piano il suo corpo cominciò a mutare; i corti capelli del colore del grano lasciarono spazio a chiazze di pelo aranciato, le orecchie, di per sé già a punta, si sostituirono ad un paio ben più canino facendo capolino sul capo del ragazzo.

Continuava a correre nonostante il suo corpo si stesse velocemente trasformando, fino a quando, ormai intento a correre a quattro zampe, non si ritrovò completamente nel corpo di un lupo!

Il muso allungato, gli occhi azzurri che risaltavano alla luce del sole, il pelo fulvo, le zampe potenti che scandivano ogni passo battuto velocemente sul terreno.. Del ragazzo con gli occhi azzurri ormai non c'era più nessuna traccia, completamente assorbito dai panni dell'animale che ormai sfrecciava tra le foglie cadute all'inseguimento della sua agognata preda.

Continuò a correre: una caccia come non se ne erano mai viste tra i membri del suo gruppo.. un corsa che si sarebbe (se lo sentiva ormai) conclusa con la sua vittoria e un pasto da mettere sotto i denti.

Arrivato ormai alle spalle dell'inseguito, con un ultimo balzo lo atterrò e lo morse al collo, lì dove il sangue veniva pompato più velocemente, sentendo piano piano la vita abbandonarlo. Lo adagiò a terra solo quando sicuro che non si sarebbe più alzato e lo ammirò.. con il muso completamente sporco di sangue, in netto contrasto con il colore degli occhi azzurro cielo, fissava la carcassa sotto di lui, pienamente soddisfatto del risultato ottenuto e, con altrettante grazia, lo raccolse, trasportandolo alla tana.


Con l'arrivo dell'inverno i clan si spostavano verso le montagne, dove il gelo regnava soprano e le prede scarseggiavano. Questa scelta era causata soprattutto per far abituare i cuccioli nati nel periodo primaverile a sopravvivere anche in situazioni estreme: dovevano imparare ben presto a cavarsela da soli, a mettere in pratica quanto insegnato dai genitori durante l'estate nelle foreste sempreverdi dove cacciavano abitualmente.

Ringraziò mentalmente che la prima neve non fosse ancora scesa in quanto sarebbe stato veramente in difficoltà a trasportare una carcassa di quelle dimensioni.

 

La grotta dove avrebbe trascorso il periodo invernale era abbastanza grande da poter ospitare tutti i membri del suo clan, anche se la maggior parte, già ne era a conoscenza, non sarebbe tornata a valle con l'inizio della primavera, soprattutto gli anziani, stroncati dal clima rigido che vigeva su quelle montagne.

Arrivato alle porte del loro territorio piano piano il lupo dal manto aranciato lasciò spazio al ragazzo che si era lanciato senza sosta all'inseguimento della preda che, ormai, veniva trasportata (con un po' meno di fatica rispetto a prima) sulle sue spalle.

 

Ad attenderlo all'entrata della grotta scorse la chioma inconfondibile del suo migliore amico.

Kiba era un ragazzo sempre allegro che non perdeva occasione per stuzzicarlo e menare le mani per, 'mantenersi sempre in allenamento in vista di un attacco a sorpresa da parte di qualcuno' diceva sempre. Da che aveva memoria erano sempre stati insieme, nella buona e nella cattiva sorte; dove andava uno andava l'altro e si confortavano nei momenti di bisogno, infatti era stato l'unico in tutta la tribù a stargli vicino quando i suoi genitori morirono, spronandolo a diventare un ragazzo degno di loro.

 

-Hey Naruto! Finalmente di ritorno! Cos'è?! Ti sei messo ad osservare le nuvole invece che cacciare?- lo ammonì giocosamente

-Se avessi veramente guardato le nuvole come credi non porterei questo bestione sulle spalle- e fece cadere la sua preda ai piedi del ragazzo davanti a lui.

Kiba prima guardò l'animale ai suoi piedi, poi alzò gli occhi sul suo amico ed entrambi scoppiarono a ridere.. Era sempre così: prima lo punzecchiava e poi ridevano insieme come due ebeti

-Dai amico.. Sai che scherzo! Entriamo che qui sento puzza di nevicata e di certo non voglio prendermela-

Presero entrambi l'animale e si addentrarono in quella grotta che loro chiamavano CASA.

 

Il cielo si oscurò in poco e da lì una leggera nevicata cominciò a scendere sulle montagne, costringendo i giovani lupi a rintanarsi per stare al caldo. Un solo ragazzo ebbe il coraggio di avventurarsi fuori a nevicata finita.

Naruto amava il freddo, soprattutto mentre era trasformato: trovava in quel leggero venticello che soffiava un toccasana per la stanchezza accumulata dopo una battuta di caccia.

Arrivò su un pendio e si mise ad osservare la luna, ormai quasi libera da quelle catene di nuvole che le si erano formate intorno, coprendola completamente.

Si perse ad ammirarla e la paragonò alla pelle di quel ragazzo che aveva intravisto un giorno di tanti anni prima in quel villaggio di umani in cui si era ritrovato a passare.

Si sedette su quella rupe e rivolse al pallido astro la sua preghiera sotto forma di ululato: voleva rivederlo, anche solo per una volta soltanto. Era rimasto incantato dalla sua pelle di porcellana, infatti, ogni volta che ammirava la luna, gli tornava in mente. La sua era una preghiera silenziosa, un segreto tra lui e quel punto bianco nel cielo che ogni notte lo ascoltava pazientemente.

Una lacrima solitaria sgorgò dai suoi occhi celestiali e si andò ad infrangere sul suolo duro. Lo avrebbe rincontrato, fosse dovuto andare in capo al mondo per trovarlo!






OK, POST DI FINE CAPITOLO.
SPERO VIVAMENTE VI SIA PIACIUTO E CHE MI LASCERETE UNA RECENSIONE (ANCHE PICCINA PICCIO' VA BENISSIMO) :)
SPERO DI SCORGERVI NEL PROSSIMO CAPITOLO, VISTO CHE CI SARANNO NOVITA' :D E NONVEDO L'ORA DI COMINCIARE A SCRIVERLO.. CE L' HO GIA' IN MENTE PENSATE!? IL PROBLEMA VERO SARA' TROVARE IL TEMPO -.-" 
BEH.. GRAZIE PER LA PAZIENZA 
YoYoSh <3
 

   
 
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