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Autore: lightwood4life    17/12/2015    2 recensioni
AU-MONDANI
IN QUESTA STORIA GLI SHADOWHUNTERS SONO MONDANI
Ciao, mi chiamo Alexander Lightwood, per tutti sono Alec però, solo i miei genitori mi chiamano con il nome completo, a volte anche Izzy quando….okay una cosa di me la avrete capita, sono logorroico ed uno sfigato.
Ho quindici anni, i miei sono divorziati ed ho poche certezze nella vita, una delle quali è questa: sono pazzamente innamorato di mio fratello.
Genere: Comico, Fluff, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Izzy Lightwood, Jace Lightwood, Magnus Bane, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ciao, mi chiamo Alexander Lightwood, per tutti sono Alec però, solo i miei genitori mi chiamano con il nome completo, a volte

Ciao, mi chiamo Alexander Lightwood, per tutti sono Alec però, solo i miei genitori mi chiamano con il nome completo, a volte anche Izzy quando….okay una cosa di me la avrete capita, sono logorroico ed uno sfigato.

Ho quindici anni, i miei sono divorziati ed ho poche certezze nella vita, una delle quali è questa: sono pazzamente innamorato di mio fratello. Ehi, aspettate un momento non prendetela male, lui non è mio fratello di sangue, è una specie di fratello adottivo. Jace è bellissimo, pechè è così che si chiama, comunque stavo dicendo…ah si! Ha quei capelli biondi  che riflettono la luce del sole. Poi i suoi occhi profondi come il mare. E la sua forma decisa del viso. E quel sorriso, che rende felice anche me. Dio, quel ragazzo mi frega ancora!

Credo che abbiate capito come stanno le cose, ma nessuno sa che mi piace, tranne mia sorella, Isabelle, ma a lei dico tutto. Oggi è un giorno molto molto importante e sono terrorizzato: oggi è il primo giorno di liceo. Io sono una persona molto semplice e simpatica, credo, l’unica cosa che odio del mio carettere è la timidezza, e non ho idea di come fare a sopravvivere a questo anno, a questi anni.

Sono le sei circa, di solito mi sveglio alle sei e mezza, ma l’agitazione non mi da tregua neanche nel sonno. Ho così deciso che per chiarirmi le idee mi andrò a fare una doccia; allora preparo asciugamano e vestiti molto semplici per affrontare la mattinata.

Una volta lavato e vestito scendo le scale della nostra villetta a due piani (e la mansarda) e mi preparo caffè e cornetto sul tavolo per la colazione. In questo momento, alle sei e quarantacinque, Izzy scende dal pano superiore e noto che ha il cellulare all’orecchio e sta parlando al telefono, probabilmente con quella ragazza, come è che si chiamava…ah sì, Maia.

Le ascolto un po’ e capisco che stanno parlando di come vestirsi per la mattinata di oggi. Isabelle è molto bella, la ragazza che tutti vorrebbero avere: decisa ma delicata, femminile ma non una di quelle ragazze tutto trucco e smalto. Sta mattina è vestita con una maglietta bordeaux, un pantalone nero molto attillato, troppo per i miei gusti di fratello maggiore direi, degli stivaletti neri bassi e l’immancabile anello di famiglia che le hanno regalato alla comunione inciso per lei. Ha i lunghi capelli neri sciolti sulla schiena, profuma di thè verde e ha messo il mascara.

Dopo poco arrivano anche mamma Jace. Anche lui è vestito e sistemato perfettamente: capelli biondi voluminosi e perfetti, maglietta nera con giubbotto di pelle del medesimo colore, ed i pantaloni di pelle anch’essi neri. Insomma come avrete capito ci piace il nero.

-Isabelle, Jace, Alexander, vi accompagno a scuola, prendo solo le chiavi della macchina e partiamo- dice mamma mentre facciamo colazione.

-Stai scherzando spero?-dice sicura di se mia sorella, poi però vede mamma seria e aggiunge-Scherzi vero? Se ci presentiamo a scuola con i genitori non saremo solo i novellini, ma anche gli sfigati.-conclude.

-E da quando i genitori fanno fare brutta figura?- chiede mamma alzando le sopracciglia.

-Izzy vuole dire che la scuola è vicina e che quindi non c’è bisogno che ci accompagni- interviene Jace pronto, come al solito. Fortunatamente la beve e così noi ce ne possiamo tranquillamente andare di casa da soli. Dopo circa dieci minuti di camminata per le strade arriviamo e ci ritroviamo dinnanzi un mega palazzo dalla struttura imponente e massiccia che pullula di ragazzi, quasi tutti più grandi di noi.

La mia paura è aumentata e quasi quasi me ne tornerei a casa, ma non sembra lo stesso per Izzy che è corsa ad abbracciare la sua migliore amica Maia. Lei perlomeno conosce qualcuno io no, apparte loro due e mio fratello naturalmente. In realtà io non ho amici, sono sempre stato l’asociale della classe, sarei stato anche un buon bersaglio per i bulli, ma loro a me non si avvicinano perché hanno paura di Jace. O quantomeno lo rispettano.

Suona la campanella e tiro un bel respiro: la mattinata è appena iniziata.

 

 

Ciaooo!!!

E’ la prima fanfiction che scrivo dove i personaggi sono mondani e quindi spero che sia venuta bene. E’ anche la prima, che non sia una lettera ma un vero e proprio racconto, che scrivo in prima persona. Infatti è stato un po’ complicato.  >_<

Ringrazio chi è arrivato a leggere fino a qui e fatemi sapere se vi piace tramite recensioni. Se questo capitolo va bene pubblicherò il prossimo dove comparirà anche Magnus!

Bye bye ;)

scrittrce nascosta

   
 
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