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Autore: Nene_92    17/12/2015    14 recensioni
[Interattiva - conclusa]
La Seconda Guerra Magica è finita da anni e la pace prospera sia nel mondo magico che in quello babbano. Ma una nuova minaccia si prospetta all'orizzonte: creature oscure si stanno muovendo nell'ombra, creature che il mondo magico ha sempre ignorato, anzi, dimenticato. 
Ad occuparsene è sempre stata una famiglia sola: i Grimm, discendenti di Jacob e Wilhelm, i famosi fratelli delle fiabe horror babbane, in realtà appartenenti ad una delle famiglie purosangue più antiche del mondo magico. Una famiglia di cacciatori.
Ma forse anche loro se ne sono scordati...
(per i fan di Grimm: Nick Burkhardt e co iniziano ad apparire dal capitolo 10 bis - Luna Piena --> gli episodi narrati terranno conto di ciò che è successo fino alla quarta stagione, poi si discosteranno dalla serie. In ogni caso, se ci dovessero essere possibili SPOILER avviserò capitolo per capitolo. ;) )
[ la storia fa parte della serie "Grimm" ]
Genere: Avventura, Dark, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altro personaggio, Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Grimm'
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3 - Quel maledetto treno per Hogwarts

Ecco a voi la scelta degli oc: ho diviso tra principali (che compariranno sempre) e secondari (che compariranno meno spesso).

GRIFONDORO:

PRINCIPALI:  

7° anno: Joseph Ashen (CAPOSCUOLA) Francisco Suarez (prefetto)

6° annoMichelangelo David Hamato


SECONDARI: 7° anno = Gabriela Suarez  6° anno = Milly Halliwell
                 
Squadra Quidditch:

Portiere e capitano: Francisco Suarez
Cercatore: Joseph Ashen
Cacciatori: 1) Michelangelo David Hamato  2) Gabriela Suarez  3) --
Battitori:    1) Milly Halliwell     2) --


CORVONERO:


Principali:   7° anno:  Eleonore Grimm (CAPOSCUOLA), Micah Price (prefetto)
                 6° anno: Page Anderson (prefetto), Brian Durrel Hunt

secondari: 7° anno: Anastasia Davis
                 

Squadra Quidditch:

Capitano e battitore 1): Micah Price   
                                 2) Brian Hunt
Cercatrice: Eleonore Grimm
Cacciatori:    1)  Anastasia Davis      2)Page Anderson  3) --
Portiere: --





SERPEVERDE:

principali: 7° anno: Caitriona Lex Freiser (prefetto), Robin Rhodes
               6° anno: Federica Daylerk (prefetto), Raphael Hamato (prefetto)

secondari: Diamante Penelope Nott
               
Squadra Quidditch:

Capitano e cacciatrice 1: Federica Daylerk
                               2)Raphael Matthew Hamato   3)Caitriona Lex Freiser
Cercatrice: Diamante Nott
Battitori:    1) Robin Rhodes   2) --
Portiere: --



TASSOROSSO:

principali:  7° anno: Michael Morris (prefetto), Daniel Freeman (prefetto)
                6° anno: Jonathan Morrison (prefetto), Water White

squadra Quidditch:

Capitano e battitore 1: Daniel Freeman
                battitore 2: Michael Morris

cacciatori: 1)Jonathan Morrison    2) --   3) --
cercatore: Water White
portiere: --


Vi lascio al capitolo! Buona lettura!

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QUEL MALEDETTO TRENO PER HOGWARTS



1 settembre 2020, ore 10.55 - Stazione di Londra, Binario 9 e 3/4, Espresso di Hogwarts 
"Controlla prima tu!"
 
"No, tu!"
 
"Manco morta!"
 
"E se hanno posizionato il solito incantesimo elettrico sulla porta? Non ci tengo a morire fulminata!"
 
"Perchè, secondo te dovrei farlo io?"
 
Era da 10 minuti buoni che due ragazze serpeverde e una tassorosso, Robin Rhodes, Diamante Nott e Water White stavano intasando una porzione di corridoio sul treno. Erano ferme, davanti ad una porta chiusa, la stessa porta oggetto della discussione e che nessuna di loro si decideva ad aprire.
 
"Che sta succedendo qui?" Chiese una voce maschile profondamente divertita dalla scena. "Tre ragazze impaurite da una porta chiusa?" A parlare era stato Brian Hunt, un corvo del sesto anno. Si era appoggiato ad un lato del corridoio ed era rimasto ad osservare divertitola scena per qualche minuto, prima di segnalare la sua presenza. Con capelli castano-dorati ricci e lunghi fino alle spalle, gli occhi color nocciola, la carnagione chiara e le lentiggini, veniva considerato uno dei ragazzi più ambiti della scuola. Non che a lui interessasse: era fedele da due anni alla sua Caroline, che però era babbana e ciò li portava a stare divisi per lungo tempo.  
 
Diamante e Robin si scambiarono un'occhiata, poi esclamarono in coro. "Perchè non la apri tu?"

"E nella migliore delle ipotesi finire in uno scompartimento pieno di serpi? Non sono mica matto! Ma la scena  era davvero divertente! Ci si vede!" Rispose Brian, ripescando da terra la valigia e salutando con la mano le tre ragazze, prima di allontanarsi nel corridoio.

In quel momento il treno partì con un fischio.

Robin aspettò che il ragazzo si fosse allontanato dalla visuale, poi estrasse la bacchetta e recitò una formula particolare per ben tre volte prima di arrischiarsi ad appoggiare la mano sulla maniglia - perchè un generico "finite incantatem" non sarebbe bastato per aprire quella porta. Non senza rimetterci almeno un dito si intende.- Con un sospiro di sollievo si accorse che la cosa aveva funzionato. 
Come previsto, Anastasia Davis, una Corvonero del settimo anno, era sdraiata di schiena e occupava tutti i sedili del lato destro dello scompartimento, mentre teneva la testa - con gli occhi  ostinatamente chiusi - appoggiata sulle cosce di Jonathan Morrison, un Tassorosso del sesto -  che si limitava a sfogliare con aria svogliata la Gazzetta del Profeta e che alzò lo sguardo verso di loro allo scorrere della porta.
   
Water sollevò le gambe di Anastasia e si sedette sul sedile appena liberato. "Perchè tutti gli anni dovete sempre incantare la porta? Non che non conosca l'incantesimo per sbloccarla, ma come faccio a sapere se siete davvero voi due dentro allo scompartimento? Non vorrei mai beccare una coppietta intenta a sbaciucchiarsi!" Commentò con tono divertito. 
 
Anastasia, a quelle parole, aprì finalmente gli occhi. "Perchè speriamo sempre che qualcuno ci caschi! Ma lo sai quant'è divertente stare dietro a questa porta ad ascoltare tutte le imprecazioni che lanciano i ragazzi che cercano di aprirla?" Commentò con una risatina mentre si sistemava meglio. Ora utilizzava Jonathan come cuscino e Water come poggia piedi. "E poi l'incantesimo è tutto di Jonathan, non mio." Aggiunse adorante.
 
Tutti quelli che li conoscevano li scambiavano per una coppia consolidata, ma loro avevano sempre negato. Chi non credeva nell'amicizia uomo-donna, non poteva capire la loro.
 
Il ragazzo ridacchiò, iniziando a giocherellare con le ciocche dell'amica. 
 
Passata l'ora di pranzo, la porta dello scompartimento si aprì di nuovo e un'altra ragazza fece capolino dalla porta: Gabriela Suarez, una ragazza Grifondoro del settimo anno alta, con i capelli biondo ondulati lunghi fino alla schiena e gli occhi azzurri screziati d'oro.

"Jonathan cosa ci fai da solo in uno scompartimento con quattro donne? Ti dai alla pazza gioia?" Chiese con tono divertito.
"Hai ragione, siete diventate troppe e il livello di ormoni è ormai schizzato alle stelle. Mi defilo." Tra i brontolii di protesta di Anastasia - che non voleva perdere il suo cuscino e non voleva muoversi da lì - il ragazzo si alzò in piedi. "Tanto dovevo andare comunque, tra un po' c'è la riunione dei Prefetti. Vieni Ani? - chiese rivolgendosi alla ragazza, che continuava a stare sdraiata - Ci vediamo più tardi voi altre!" Fu il suo saluto generale prima di sparire dietro alla porta.



 
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1 settembre 2020, ore 14.55
 - Espresso di Hogwarts 



"E così la Grimm è diventata caposcuola insieme ad Ashen?" Chiese una alquanto interessata Federica Daylerk alla sua compagna di casa Serpeverde Caitrona, mentre si dirigevano verso il vagone che avrebbe ospitato la prima riunione dell'anno dei Prefetti e Capiscuola.
Federica ricopriva il ruolo di cacciatrice e capitano per la squadra di Serpeverde. I suoi capelli ricci e castano scuri quel giorno erano stati raccolti molto frettolosamente in una sorta di chignon, mentre nei suoi grandi occhi marroni risaltavano le striature gialle grazie alla luce del sole che filtrava a tratti dai finestrini. Quella estate, a sorpresa, era arrivata per lei la spilla di Prefetto, insieme a molte responsabilità, forse di più di quelle che avrebbe mai potuto supporre.
 
"Sì, esatto. Che diventasse lei Caposcuola si dava quasi per certo già alla fine dell'anno scorso, ma Ashen è stata una sorpresa per tutti. Credo che lui stesso non se lo aspettasse." Specificò Lex (come ormai tutti chiamavano Caitrona), che era, ormai per il terzo anno di fila, Prefetto di Serpeverde, oltre che la migliore amica di Eleonore Grimm, perciò la persona più indicata alla quale chiedere. Caitriona era una ragazza non troppo alta, con un fisico medio, e dei bellissimi capelli rosso mogano con colpi di sole ramati. "Erano tutti convintissimi per lei, ma chi sarebbe diventato Caposcuola al suo fianco è rimasto un mistero fino all'ultimo" Aggiunse, sistemandosi una ciocca di capelli dietro all'orecchio. 

"Ma... Ma è una Grimm... Insomma..." Insistette Federica, non sapendo però bene come continuare. In fondo Caitrona era la sua migliore amica: sarebbe stato giusto esporsi?
Non che avesse qualcosa contro Eleonore Grimm, che neanche conosceva. Aveva solo paura. Lei era una mezza vampira. E i Grimm, oltre che una delle famiglie purosangue più antiche e in vista del mondo magico, erano anche una notissima famiglia di cacciatori. Cacciatori di creature oscure: lupi mannari, vampiri, demoni... per quella famiglia, per quanto ne sapeva Federica, lei era solo l'ennesima creatura da eliminare dalla faccia della terra. 
La famiglia Daylerk era una delle più antiche dell'Inghilterra: secondo alcuni esistevano ancora prima che venisse fondata la stessa Hogwarts. Proprio per questa sua longevità, aveva avuto al suo interno moltissimi maghi appartenenti alle specie più disparate, tra cui vampiri e lupi mannari. Alcuni di loro uccisi proprio dai Grimm. E il fatto che sarebbe stata per tutto l'anno, come Prefetto, sotto tiro della Caposcuola era una cosa che lasciava Federica molto indecisa: forse avrebbe dovuto rinunciare alla carica e rimanere nell'anonimato?
 
Lex sembrò leggerle nel pensiero "Fede, ad Eleonore non interessa assolutamente nulla del tuo "stato". Io e Francisco - al nome del ragazzo Federica arrossì, anche se cercò di non darlo a vedere - siamo mezzosangue ma, nonostante ciò, siamo i suoi migliori amici. Non mi è mai stata una maniaca del sangue puro e se ne è sempre altamente fregata di ciò che dice la sua famiglia, sia materna che paterna. Però una cosa te la dico: capirà cosa sei a colpo d'occhio, anzi secondo me già lo sa. Ma non sarà questo a fornirle un pregiudizio su di te. Ci metto la mano sul fuoco."

Dopo un ultimo sorriso incoraggiante Lex aprì la porta con una spinta. Erano arrivati alla carrozza riservata ai prefetti.
 
 
 
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1 settembre 2020, ore 15.30
 - Espresso di Hogwarts 


Raphael Matthew Hamato - per gli amici "Raph"- un ragazzo alto, magro, muscolo, con i capelli castano rossicci, gli occhi color giada e Serpeverde, stava correndo lungo il corridoio del treno, che mai come in quel momento gli era sembrato così infinito. 
 
Troppo preso com'era a vegliare sul suo gemello Michelangelo - che si era addormentato con le cuffie dell'ipod incantato sulle orecchie non appena il treno era partito - si era scordato di una cosa fondamentale: era diventato un Prefetto quella estate e, come tale, doveva partecipare alla riunione. 
 
Perciò era in ritardo. Perciò stava correndo. Perciò il corridoio si stava allungando sempre di più e gli ostacoli sul suo cammino aumentavano esponenzialmente. 
 
Imprecò in giapponese, attirando degli sguardi curiosi su di sè. 
 
Poi, finalmente, la porta del giusto scompartimento gli si parò davanti. Alquanto eccitato all'idea di aver finalmente raggiunto la meta tanto agognata, diede un tiro troppo energico alla porta, che gli scappò di mano, spalancandosi del tutto e facendogli perdere l'equilibrio. Probabilmente l'avevano oliata proprio quella mattina, pensò mentre ruzzolava dentro allo scompartimento, attirando nuovi sguardi su di sè. Nella stanza erano presenti, ad occhio e croce, una trentina di persone.
 
"Ma che entrata del cavolo!" Sbottò a mezza voce, più a se stesso che a qualcuno in particolare.
 
"Hamato, mancavi giusto tu! Direi che possiamo iniziare a questo punto." La voce divertita di Eleonore Grimm lo raggiunse e si ritrovò ad imprecare di nuovo in giapponese: ecco un'altra cosa alla quale non aveva pensato. Eleonore Grimm era una dei due Caposcuola. E lo sapevano tutti che la sua famiglia era composta solo da cacciatori di creature oscure e da maniaci del sangue puro. E di sicuro le cose non potevano essere migliorate, visto che si erano uniti ai Black. 
 
Quello sì che era un vero e proprio problema: lui e il suo gemello erano Lupi Mannari.


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1 settembre 2020, ore 15.40 - Espresso di Hogwarts 
"Hamato, mancavi giusto tu! Direi che possiamo iniziare a questo punto."

Jonathan Morrison, alle parole della Caposcuola, si andò a sedere su una delle sedie che erano state disposte in file ordinate nello stanza. 
 
Era chiaro che dentro allo scopartimento era stato applicato un incantesimo estensivo irriconoscibile: 26 persone, altrettante sedie e una scrivania non ci sarebbero mai state altrimenti.
 
Senza cercare di farsi notare, lanciò un'occhiata allo specchio che si trovava in un angolo: essendo molto casinista di natura, non si sorprese dell'immagine riflessa. Un ragazzo con i capelli e gli occhi marroni, alto e con qualche lentiggine sul naso gli restituì lo sguardo. Un ragazzo che però aveva la divisa stropicciata, due calzini di colori diversi e la cravatta slacciata. Sempre senza cercare di farsi notare, cercò di aggiustare quanto poteva. Speranza vana. 
 
Michael Morris, un compagno della sua casa del settimo anno, con gli occhi grigi e i capelli neri con ciuffi ribelli sparati in ogni direzione, lo raggiunse tre secondi dopo. "Ehilà Jon! Ci si ritrova qui, vecchio mio!" Disse dandogli una fortissima pacca sulla spalla. "Come stai?"
"Fino a tre secondi fa stavo benissimo, Mike. Poi sei arrivato tu e mi hai distrutto la spalla." Rispose Jon seccato: la spalla gli faceva proprio male.
"Oh chiedo scusa, principessa! La prossima volta sfiorerò la tua dolce e delicata pelle di porcellana con un petalo di rosa!" Rispose l'altro, alquanto sarcastico. "Milly!" Aggiunse poi, prima di inglobare Milly Halliwell, che si era appena seduta pochi posti più in là, nella conversazione "Passate bene le vacanze?"

"Weilà! Ma ancora qui siete voi due?" Si unì ad essi una quarta voce maschile. Era arrivato anche Micah Emmanuel Price, un altro prefetto Corvonero del settimo anno, mano nella mano con la fidanzata Paige, sempre di Corvonero. Lui 
era un ragazzo alto e magro, abbastanza atletico con i capelli neri e gli occhi blu notte. Era talmente in grado di percepire le cose a colpo d'occhio, che alcuni suoi amici di provenienza babbana l'avevanosoprannominato Sherlock Holmes. Lei invece era una ragazza bassina, con i capelli neri a caschetto e gli occhi verdi brillanti, con un enorme ed innato intuito. Insieme avrebbero potuto essere una splendida coppia di detective.

"E dove altro dovremmo essere secondo te il primo di settembre?" Gli rispose alquanto divertito Michael facendogli l'occhiolino.


In quel momento Joseph Ashen - un ragazzo grifondoro del settimo anno - posizionandosi davanti alla scrivania con Eleonore Grimm accanto, fece uscire dei piccoli scoppiettii dalla bacchetta per attirare l'attenzione su di sè. "Iniziamo ragazzi? Non voglio essere noioso nè perdermi in inutili discorsi, perciò più siete collaborativi, meno dura la riunione, prima torniamo a farci gli affari nostri." Un mormorio d'assenso percorse la sala. "Bene. Innanzitutto, benvenuti a tutti, vecchi e nuovi Prefetti. Come vedete, quest'anno siamo davvero in tanti. Due Caposcuola - disse indicando se stesso e la Corvonero al suo fianco - e ben ventiquattro Prefetti, sei per casa, due per anno. Pertanto, per quanto riguarda le ronde notturne e per evitare polemiche da chi vuole stare con il fidanzato piuttosto che con la migliore amica, abbiamo deciso di dividervi in sei gruppi. Uno per ogni giorno della settimana, composto da quattro di voi, uno per casa. In questo modo cercheremo anche di consolidare l'unità tra le case, visto che è uno degli obiettivi della Scuola. Domande? Chi si offre volontario per estrarre i cartellini?" Domandò infine tirando fuori dalla borsa quattro sacchetti colorati, ognuno con lo stemma della casa corrispondente.
 
Paige Anderson alzò la mano. "Io avrei una domanda, o meglio, più una specificazione. Hai parlato di sei gruppi che avrebbero coperto tutta la settimana, ma i giorni sono sette. Il settimo gruppo da chi è composto? Da te ed Eleonore?"
 
"Esattamente Paige." Confermò la Caposcuola. "Si, voi dovrete formare i gruppi per coprire dal lunedì al sabato, io e Joseph copriremo la domenica. È la giornata più lunga e stancante, perciò abbiamo deciso di tenerla per noi. Inoltre la domenica ci sono spesso le gite ad Hogsmeade e sappiamo che molti di voi non vorrebbero passare la giornata a controllare uscite e passaggi segreti, alla ricerca di studenti che cercano di uscire senza permesso. Incarico maggiore, maggiori responsabilità. Altro?"
 
Micah alzò la mano a sua volta. "E se uno di noi si ammala o simili? Non credo che ci sia qualcuno in questa stanza che possa pensare di restare immune a qualsiasi cosa tutto l'anno. Nel caso i gruppi sarebbero scombinati."
 
"Questo è uno dei motivi per cui vogliamo creare gruppi così numerosi. Se si ammala uno di voi, o anche due, non sarete comunque da soli. E al massimo io ed Elly ci aggiungeremo a voi. Se si dovessero ammalare di colpo tutti, cosa che ritengo altamente improbabile, perchè in tal caso significherebbe avere una vera e propria epidemia ad Hogwarts - commentò Joseph strappando una risata generale - estrarremmo nomi sul momento, escludendo ovviamente tutti i malati."
 
"Allora, chi li estrae? E ricordatevi che se tentaste un incantesimo di appello per ottenere i nomi che volete, me ne accorgerei." Concluse Eleonore sorridendo sarcastica.
 
"E sarebbe anche una cosa perfettamente infantile." Commentò Milly Halliwell, una Grifondoro del sesto anno ridacchiando. Era una tipa tosta Milly: non troppo alta ma alquanto agile, si era subito distinta ai provini della sua squadra per il ruolo di battitore, dove un eccitatissimo Francisco l'aveva subito voluta in squadra. Quel giorno aveva legato i suoi capelli castani in una coda, mentre gli occhi marroni trasmettevano lampi divertiti all'idea che qualcuno potesse barare davanti ad Eleonore Grimm.
  
"Li estraggo io!" Si offrì invece Francisco Suarez, un Grifondoro del settimo anno, alzandosi in piedi e dirigendosi verso i due Capiscuola con un sorrisetto. Era un ragazzo molto alto, con i capelli biondo platino e gli occhi dorati screziati d'azzurro, magro e muscoloso, oltre che prefetto e capitano della squadra. Quel giorno aveva appiattito il suo solito ciuffo - altrimenti alzato.
 
"Bene, allora, partiamo con il gruppo del lunedì." Fu la risposta di Joseph.
 
 
 
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1 settembre 2020, ore 18.00 - Espresso di Hogwarts 


Quella prima riunione da Caposcuola non era neanche andata troppo male, si ritrovò a pensare Eleonore un'oretta dopo, mentre raccoglieva i fogli con i vari appunti presi a riunione. I ragazzi sembravano svegli e impazienti di svolgere il loro compito al meglio. Poteva uscire davvero un bel gruppo.
 
Sorrise in direzione della porta, dove la stava aspettando il suo ragazzo Daniel Freeman, un Tassorosso del settimo anno: era stato accettato di buon grado dalla sua famiglia solo perchè purosangue. E il fatto che fosse anche Prefetto, oltre che battitore e capitano della squadra, deponeva solo in suo favore. Era un ragazzo alto e muscoloso con gli occhi verde grigiasti e i capelli biondo-dorati mossi. 

Gli altri avevano formato piccoli gruppetti nella stanza e stavano allegramente chiaccherando.

Stava per uscire dallo scompartimento quando un enorme scossone attraversò il treno, facendo precipitare quasi tutti per terra come birilli. 
La stanza si riempì di imprecazioni.
Le luci si spensero di colpo.

Eleonore fu una delle poche a rimanere in piedi: era riuscita ad aggrapparsi all'ultimo secondo a Dan, che a sua volta si era attaccato alla maniglia della porta. Ma neanche loro riuscirono a rimanere in piedi quando arrivò il secondo scossone. Poi la Corvonero si trovò a rotolare per terra, mentre il treno inchiodava di botto tra fortissimi stridii.

"Oh no, non è possibile!" Pensò la ragazza, mentre il suo istinto "da caccia" iniziava a prendere il sopravvento. Erano tutti in pericolo "Non adesso, non qui!"

Sempre al buio e con un terzo scossone, il treno aveva ripreso la corsa - facendo nuovamente precipitare per terra i pochi che avevano provato a rialzarsi-, ma c'era qualcosa che non andava: Eleonore lo percepiva nelle stesse vibrazioni che si propagavano attraverso l'aria. Era come se non ci fosse più un conducente, come se il treno si muovesse perchè si doveva muovere. Come se non ci fosse nessuno a guidarlo.

"Stai bene?" Le chiese Daniel in un sussurro. "STATE TUTTI BENE?" Chiese poi alzando la voce. - Il dolce tassorosso che si occupava sempre di tutti. -

Ma nessuno fece in tempo a rispondere. 
La porta si spalancò da sola e un'ombra fece il suo ingresso nello scompartimento.
L'aria intorno a loro si fece gelida e tutto ciò che era contenuto in quella stanza venne ricoperto in pochi secondi da una spessa cortina di ghiaccio. Ancora prima però che il male iniziasse ad albergare nei loro cuori e i ricordi più dolorosi a prendere forma nelle loro menti, Eleonore balzò in piedi urlando "EXPECTO PATRONUM" e facendo uscire un lupo argentato dalla sua bacchetta. 

La creatura uscì dallo scompartimento volando, mentre il patronus lo attaccava, mordendolo da tutti i lati.

Ma non era un problema solo di quello scompartimento. Tutto il treno era sotto attacco.

La mente della Caposcuola lavorò molto velocemente, cercando di fare un quadro generale. Lo scompartimento dove si trovavano - al centro del treno - era temporaneamente al sicuro, ma non sarebbe durata per sempre. Inoltre c'erano il resto dei vagoni, con tutti gli studenti. Molti addirittura del primo anno.  

Indifesi.


Bisognava agire in fretta.

"Ragazzi, non c'è tempo da perdere. Tiratevi su. Chiunque di voi si sappia smaterializzare, alzi la mano, così come chiunque di voi sappia fare un patronus corporeo. Joseph: tu, Lex, Federica e Micah smaterializzatevi alla testa del treno. Credo che l'autista sia morto, o quantomeno svenuto. Fate quello che potete per far fermare il treno, o quantomeno stabilizzare la corsa. Uno di voi deve solo occuparsi di mantenere il patronus stabile, gli altri gli copriranno le spalle. Quando sarà il momento - e lo capirete - lanciate tutti e tre il vostro patronus verso la coda del treno. Francisco, Michael, Page: smaterializzatevi direttamente alla coda del treno e da lì e lanciate i vostri patroni verso la testa, sempre al momento giusto. Agli altri è affidato il compito di girare per il treno e scacciare dagli scompartimenti quegli esseri immondi. ADESSO." 

Forse perchè erano ancora tutti spiazzati per ciò che stava succedendo, forse un po' perchè aveva utilizzato quel tono fermo ed autoritario, nessuno osò contraddirla. Lo scompartimento venne illuminato debolmente da diverse luci argentate, tutti patroni evocati dopo l'ordine della ragazza.

Una serie di crack risuonarono nell'aria mentre un altro scossone agitava nuovamente il treno. Questa volta però, quasi nessuno cadde. Poi, a coppie formate sul momento, quasi tutti usciron, portando quel poco di luce con sè e procedendo a tentoni.

"Daniel, ti va di coprirmi le spalle?" Chiese Eleonore, seguendoli con lo sguardo.
"Cos'hai intenzione di fare?" Chiese lui con la bacchetta spianata e un'aquila danzante davanti al viso. Ma aveva una mezza idea di come la sua ragazza stesse per agire. La conosceva abbastanza per avere un'idea precisa di cosa avesse in mente.

La cacciatrice puntò la bacchetta verso l'alto. "Bombarda!" poi se la puntò ai piedi. "Wingardium Leviosa" pronunciò spiccando contemporaneamente un salto.

L'effetto dell'incantesimo unito alla spinta del salto la fece atterrare direttamente sopra a quel poco di metallo rimasto di quello che - fino a pochi secondi prima - era il "soffitto" dello scompartimento. 

Cercando di reggersi sulle sue gambe, sperando che bastassero nel caso ci fosse stato un'altro scossone e cercando di mantenere la mente sgombra, la caposcuola radunò tutti i pensieri felici in suo possesso. La prima volta in cui prese in braccio sua sorella Gretel, appena nata. La prima uscita con Daniel, il loro primo bacio, la loro prima volta. 
"EXPECTO PATRONUM MAXIMUM"

E la notte venne rischiarata a giorno.







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Ohilè! Ci siamo!
Lo so, sono un po' in anticipo ma i personaggi mi erano già arrivati giusti e non mi serviva altro, perciò ho deciso di partire subito. Quindi eccoci qua! ;)

Domanda 1: cosa ne pensate?


domanda 2: secondo voi l'autista è morto o è svenuto? Qualche altro studente si sarà fatto male o tutto tranquillo?

domanda 3: i vostri personaggi rispecchiano le aspettative? Ho sbagliato qualche posizionamento? (casa, anno, cariche...)

domanda 4: e Harry Potter? come reagirà?


  
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