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Autore: ilpiercingdiluke    20/12/2015    2 recensioni
Il castello di Hogwarts era sempre più bello e inquietante ogni giorno che passava. Questo era ciò che Layla Hemmings pensava mentre, a braccetto con suo fratello e al suo migliore amico, salivano la collina che li avrebbe poi portati alla Sala Grande.
 
Stava correndo lungo i grandi corridoi di Hogwarts, sicura che Ashton l'avrebbe uccisa, per non parlare della sua migliore amica. Quello era l'ultimo anno, e lei era riuscita ad essere in ritardo anche in quell'occasione. Con il fiatone, si aggrappò malamente ad una delle pareti dell'edificio, sistemandosi la cravatta dei colori di Grifondoro. Prese un respiro e fece la sua entrata nella sala grande: finalmente era a casa.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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SECONDO CAPITOLO



Layla Hemmings stava camminando a passo veloce verso l'aula di pozioni. Per una volta era lei ad essere in ritardo.
I corridoi erano completamente vuoti, se non per i pochi ritardatari come lei che correvano da una parte all'altra.
Il mantello svolazzava a tempo con il suo passo, si sistemò la tracolla sulla spalla ed entrò in classe quando Lumacorno aveva già iniziato la lezione.
«Scusi professore» disse Layla, cercando con lo sguardo un banco vuoto, sorridendo quando vide Medea che le aveva tenuto il posto.
«Si figuri signorina Hemmings – fece Lumacorno – Prenda posto».
Si mise a sedere, posando la borsa in terra per poi salutare la Medea.
«Ha spiegato qualcosa di nuovo?» sussurrò la bionda.
«Ha solo accennato che quest'anno ci soffermeremo soprattutto sulla pozione restringente»
Med scosse le spalle, passando i pochi appunti presi alla sua amica che iniziò a ricopiarli velocemente.
«Allora ragazzi – chiese l'attenzione il professore – Chi mi sa dire cosa ci vuole per una pozione polisucco?»
«Professore – intervenne Layla dopo qualche istante di silenzio – Servono due mosche, una sanguisuga, erba fondente, un pezzo del corno di unicorno e un capello della persona nella quale si desidera trasformarci» rispose la serpeverde. D'altronde pozioni, insieme a divinazione e incantesimi, era la materia preferita della piccola Hemmings.
«Eccellente Layla!»
«Servono anche due foglie si centinodia!» continuò una Corvonero seduta nelle prime file.
«Sono abbagliato dalla vostra curiosità! – esclamò euforico Lumacorno – 5 punti a Serpeverde e a Corvonero per il vostro impegno! Adesso potete andare».
Layla raccattò velocemente i suoi libri rimettendoli dentro la borsa mentre aspettava che Medea chiedesse delle lucidazioni al professore.
Quando uscirono dalla classe parlando di quanto potesse essere strano il professor Lumacorno si scontrarono con Irwin.
«Ciao ragazze!» esclamò lui, salutando con un gesto della mano Layla e dando un leggero bacio a Medea. Med che, non appena vide Calum infondo al corridoio, sorrise furba e: «Ragazzi non uccidetevi a vicenda! Io devo scappare!» urlò mentre iniziava ad aumentare il passo verso il moro.
«Emh, okay – balbettò leggermente Ashton – Ti va di farmi compagnia in biblioteca?» le chiese, accennando un mezzo sorriso.
«Non è che la tua splendida sposina dopo è gelosa?»
«Non è la mia sposina, – le disse ruotando gli occhi verdi al cielo – E comunque non è qui»
«Quindi mi stai chiedendo di farti compagnia perché Clarissa non c'è al momento?»
Ashton sbuffò; 'che Layla Hemmings quando ci si metteva era davvero una bellissima rompi palle.
«Cristo Layla! – sbottò lui alzando le braccia al soffitto – Non c'entra nulla Clary! Ti ho solamente chiesto di farmi compagnia in biblioteca perché volevo la tua compagnia! Ma se non hai voglia va bene, vado da solo» concluse avviandosi a passo svelto dall'altro lato del corridoio.
«Ash aspetta – lo fermò la Hemmings, avvicinandosi di corsa a lui – Voglio venire con te, ti va ancora?»
E Ashton nascose un sorriso.
Layla Hemmings non si sarebbe scusata mai, per nulla, ma poi ti guardava con quegli occhi così tanto azzurri che avevi quasi paura a di caderci dentro e non ce la facevi a dirle di no, non ce la facevi proprio.
«Andiamo». Le disse infatti Ashton.





Calum Hood a Medea piaceva, per questo non appena lo vide molló Layla ed Ashton, 'che tanto un pó di tempo da soli non poteva fargli che bene.
«Ehi, Cal!»
Med si sbracció e non appena il moro la vide, le sue labbra si aprirono in un meraviglioso sorriso.
«Occhi di cristallo! - fece lui, abbracciandola di slancio - come mai non sei a lezione come al solito?»
Medea rise, 'che Calum lo sapeva che la ragazza dagli occhi più spaventosamente belli di tutta Hogwarts non riusciva a stare lontana dalle lezioni.
«Sono appena uscita da pozioni, con Layla»
«Oh, la Hemmings - disse - l'hai lasciata in intimità con Irwin? Io non l'avrei mai fatto»
Med lo guardó male.
«Cal, ti prego, ne ho abbastanza delle vostre stronzate!»
«D'accordo, d'accordo - disse lui, cingendole le spalle con un braccio - vieni con me in sala grande?»
La Grindelwald annuì, ed insieme fecero per dirigersi nel luogo indicato da Calum ma: «Ehi, angelo, ancora che ti accompagni a gente del genere?»
Medea lo sapeva, ed anche Calum: c'era solo una persona in tutta la scuola, che la chiamava così.
«Hemmings, la cosa ti disturba, per caso?» s'intromise subito Cal.
Luke alzó le mani, e scosse la testa.
«Affatto, Hood, dicevo per dire - cominció - è risaputo che Corvonero e Grifondoro, hanno sempre poco in comune, sai, è l'affinità che manca»
«Tra Serpeverde e Grifondoro è amore, invece?» lo sfidó.
Luke stava per ribattere, ma Medea si divincoló dalla stretta di Calum.
«Luke verresti un minuto con me? - la mora afferró il ragazzo per il suo mantello - Cal, ti raggiungo in sala grande!»
Calum imitó un saluto al generale, avviandosi senza di lei. Mentre Luke sbuffava, e Medea incrociava le braccia al petto.
«Si puó sapere che diavolo vuoi, da me? Adesso non posso neanche più frequentare chi mi pare?»
«Puoi fare quello che vuoi, Grindelwald - mise in chiaro Luke - volevo solo farti presente che Calum Hood, come tutti quanti i Corvonero, è un immenso coglione»
«Non molto diverso da te, allora - disse Med - strano che non andiate d'accordo»
I due rimasero a guardarsi per un pó, dopodiché Luke alzó un angolo della bocca, in un mezzo sorriso.
«Hai finito, angelo?» le chiese.
«E non chiamarmi così»
Luke sbuffó, facendo per andarsene.
«E adesso dove vai?»
«Ho lezione, posso andare?»
Medea non seppe cosa rispondere, 'che non lo sapeva nemmeno lei perchè volesse trattenerlo.
«Tanto tu hai appuntamento con Hood, non è così?»
La mora tentennó e: «Che lezione hai?»
«Divinazione»
«Quest'anno non seguo quel corso»
Luke annuì.
«Lo so»
«Lo sai?» chiese lei, curiosa.
«Cioè, volevo dire.. - Medea colse un pó di imbarazzo, nella sua voce - me l'ha detto Layla»
Med annuì, e Luke non disse più nulla.
«Grindelwald, ultimamente ti incanti troppo - le fece notare - hai scoperto quanto sono bello tutto d'un tratto?"» Medea sbuffó, 'che con lui non c'era davvero nulla da fare.
«Sei sempre il solito stronzo, Hemmings!».



Clarissa Jacobsen, Megan Lovegood e Stephan Reynolds erano già al tavolo dei Grifondoro, quando arrivó Medea.
«Lo odio» sentenzió la mora, non appena si sedette con loro.
«Bimba calma gli spiriti - disse subito Steph - chi è che odi?»
Steph Reynolds era bello e dannato. Faceva morire puntualmente tutte le ragazze del primo anno, ma a lui non importava nulla, dal momento che l'unica che vedeva era la sua amica Megan.
«Luke Hemmings, chi altro se no?» rispose proprio lei.
«Gli Hemmings sono davvero una piaga! - s'intromise Clarissa - Layla è la persona più invadente che io abbia mai conosciuto»
Med alzó un sopracciglio, e: «Clary, sai che siamo molto amiche, ti dispiacerebbe evitare qualsiasi tipo di commento di cattivo gusto relativo a Layla Hemmings in mia presenza? Ti ringrazio molto»
Clarissa si trovó spiazzata, così continuó a sfogliare il suo libro di difesa contro le arti oscure, senza dire più nulla.
«Allora, Grindelwald - fece Steph - qual'è il problema con Hemmings?»
«Hemmings in se stesso?» disse, retorica.
Reynolds scosse la testa, divertito, e Meg rise.
«Io lo trovo solo irrimediabilmente figo» sostenne.
Medea roteó gli occhi al cielo, prendendo una caramella mou dal dentro del tavolo.
«Sarà..» convenne Stephan, aggiungendosi allo studio con Clarissa.
«Med! - la voce di Calum Hood riempì nuovamente le sue orecchie - risolto con Hemmings? Posso sedermi affianco a te senza rischiare di prendermi un pugno in faccia?»
Medea ridacchió, mentre faceva posto a Cal.
«Certo»
«Non che la cosa mi disturbi, sia chiaro - continuó il ragazzo - lo prenderei volentieri a pugni anche adesso»
«Non ce n'è bisogno - fece Med - ma non voglio sentir nominare Luke Hemmings per almeno dodici ore di fila».
E mentre Calum rideva per quelle sue parole, Medea intercettó lo sguardo di Luke, appena arrivato al tavolo dei Serpeverde, insieme a Michael.
Lasció perdere, perchè i brividi del giorno prima non se n'erano ancora andati, e la poca voglia che aveva di scoprire di che cosa si trattasse, nemmeno.





Erano arrivati in biblioteca da almeno due ore, stavano ripassando alcuni capitoli di Rune Antiche e Layla già non ne poteva più.
«Ho fame» piagnucolò come una bambina facendolo ridacchiare piano per non disturbare il silenzio.
«Nel mio dormitorio ho un po' di scorte di caramelle mou – le sussurrò Ashton – Se mi accompagni le vado a prendere»
A Layla Hemmings le si illuminarono gli occhi.
«E cosa diavolo aspettavi a dirmelo? – annuì euforica – Andiamo su!»
Raccolsero i loro libri in fretta, lasciando poi la biblioteca e dirigendosi verso i corridoi.
«Tu e Michael?»
Ashton si morse la lingua. Che idiota!
«Cosa? – chiese confusa Layla, coprendosi meglio con il mantello – Siamo migliori amici e andiamo d'accordo come sempre» scrollò le spalle lei.
«Si, lo so.. – il Grifondoro si grattò la nuca imbarazzato – Chiedevo soltanto per parlare»
«Tu e Clarissa invece? Come va il vostro matrimonio?»
«Non ci riesci proprio a non essere ironica sulla mia..»
Un urlo lo interruppe facendoli fermare di scatto e sgranare gli occhi.
«Cosa è stato?» domandò nel panico la bionda, iniziando poi a correre insieme agli altri studenti verso la parte centrale del castello, da dove era arrivato quel grido. Una grande folla era già affollata in punto preciso, diffondendo in tutto il corridoio dei mormorii; "oh mio dio", "che è successo?", "povero ragazzo".
Layla si fece spazio tra i ragazzi, spintonando qua e là quelli che non la facevano passare, mentre in lei si faceva largo una brutta sensazione.
Quando arrivò in prima fila le mancò il respiro.
Michael Clifford, il suo Mike, era in una pozza di sangue, immobile e in terra.
«Lay..»
«Non toccarmi Ashton! – disse in lacrime – Non toccarmi!» gridò.
Si accasciò in terra, di fianco al suo amico, incurante del sangue che le stava sporcando tutta la sua divisa.
«Mikey – singhiozzò accarezzandogli i capelli rossi – Michael non puoi farmi questo. Tu.. – sospirò – Tu dovevi farmi copiare agli esami quest'anno lo sai vero? Non puoi lasciarmi ora!»
La bionda iniziò a scuoterlo leggermente, ripetendo il nome del suo amico come una cantilena.
La professoressa McGranitt si fece largo tra gli studenti, aspirando forte appena si trovò quella scena davanti.
«Forza avete delle lezioni da seguire! – urlò agli altri – Non c'è niente da vedere qua! Andate nelle vostre classi!» concluse prima di avvicinarsi ai due ragazzi in terra e ordinare ai due prefetti Serpeverde di portare il ragazzo in infermeria.
«Layla – la chiamò Luke, arrivato in quel momento di corsa – Layla vieni qui»
«Michael..»
«Shh – le sussurrò lui, prendendola in braccio e stringendosela al petto – Andiamo in infermeria con lui okay? – aspettò di veder annuire la sorella – Andrà tutto bene. Mike è forte e intelligente lo sai, dovrà solo dormire un po' e tornerà più sano di prima vedrai» concluse, non convincendo neanche se stesso.




 

Ciao fiorellini!
oggi l'angolo autrice lo scrivo io, Simona, perchè Giulia è una scansafatiche e non vuole accendere il computer.
per quanto riguarda il capitolo, che ve ne pare?
io vi dico solo che io e Giulia siamo troppo gasate e felici per questa storia e speriamo lo siate anche voi!
nulla, sono collassata sul divano e scusate se non sono di molte parole.
vi amiamo e anche genn e benji vi amano.
NOLO!
  
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