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Autore: EragonForever    20/12/2015    4 recensioni
Sono passati ormai quattro anni dalla partenza di Jamila per il suo addestramento solitario. Ma ora è ritornata più forte che mai, pronta a proteggere Konoha da una duplice minaccia. Ichiru, fratello di Ideki, ed è pronto a sfoderare la sua vendetta e Shyra, un'oscura entità pronta a scatenare la sua ira verso Konoha per via di un passato che odia
Riuscirà Jamila a combattere questi nuovi nemici e a proteggere coloro che ama?
Preparatevi a scoprirlo in questa nuova e avvincente avventura nel magnifico universo di Naruto.
La leggenda di Jamila continua.
STORIA REVISIONATA
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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- Questa storia fa parte della serie 'Le Cronache di Jamila'
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Capitolo 4: Visita a Suna

Quella sera tornò a casa prima dei suoi compagni. La missione era stata molto stancante e la spossatezza l'aveva colta all'improvviso. Non appena entrò trovò una letterà sul tavolo.

"Viene da Suna, è da parte del Kazekage.",disse una voce alle sue spalle. Era Sakura.

"La leggo subito"

Così prese la lettera e iniziò a leggerla.

 

Cara Jamila

Ho saputo solo oggi che sei tornata dal tuo viaggio solitario durato ben quattro anni.

Ti aspetto.

Gaara

 

"Vuole vedermi"

"Beh non esserne sorpresa, da quando te ne sei andata si è preoccupato molto per te, ha passato quattro anni senza tue notizie ..."

"Ho capito, partirò domani"

Allora il giorno seguente partì per Suna in groppa a Kyuu. Il viaggio fu tranquillo e non incontrarono ostacoli. Jamila e Kyuu erano abituati a quel caldo estivo del deserto, dato che c'erano cresciuti. Arrivarono a Suna dopo tre giorni. Il Villaggio non era affatto cambiato dall'ultima volta che ci era stata durante la prima missione di Livello B che aveva fatto con la sua squadra. Le si strinse il cuore mentre varcava la soglia. Quel luogo non le trasmetteva ricordi felici. Mentre camminava affiancata da Kyuu le sembrò di sentire ancora quegli sguardi di ghiaccio che tempo addietro le venivano lanciati, ma non fu così. Ora erano sguardi sorpresi e anche un pò grati. Evidentemente avevano saputo quello che aveva fatto quattro anni prima contro Ideki. Non ci fece caso più di tanto e andò spedita a palazzo. Fu accolta da Kankuro e Temari.

"Nostro fratello ti aspetta nel suo ufficio.", le disse Temari con un lieve sorriso.

Era contenta di vederla ma non lo diede a vedere. Jamila annuì poi lasciò Kyuu in loro custodia e andò spedita verso l'ufficio del Kazekage. La porta era aperta, ma bussò ugualmente per rispetto. Gaara, voltato di spalle, la invitò a entrare. La Chunin quindi entrò e si chiuse la porta dietro di lei.

"Ho saputo che volevate vedermi.", mormorò.

"Si è così"

"Perché?"

"Per sapere come stai, è da quando sei partita che non ho più tue notizie ..."

Si interruppe per qualche secondo e poi riprese.

"Mi sei mancata ..."

Gaara teneva moltissimo a lei e Jamila questo lo sapeva fin troppo bene. Da quando era diventato Kazekage l'aveva sempre difesa assieme a Jamir dalle angherie del popolo nei suoi confronti.

"Anche tu mi sei mancato e scusa se non ti ho dato mie notizie, ma sono stati quattro anni piuttosto impegnativi ..."

"Tranquilla, l'importante è che sei tornata sana e salva" esordì per poi guardarla meglio "Ma guardati, sei proprio identica a Selena"

Jamila lo guardò, stupita nel sentire il nome di sua madre.

"La conoscevi?"

"Si certamente, sai com'è, io e Jamir eravamo molto amici ..."

Lei sorrise.

"Mi fa piacere, anch'io ho avuto l'occasione di conoscerla, è successo durante lo scontro con Ideki. Sono stata costretta ad aprire il sigillo e quindi lei e Jamir hanno tenuto a bada il chakra di Mistfire.", raccontò.

"Ho capito, alla fine sei riuscita a raggiungere il tuo obbiettivo"

"Si e ne sono felice"

"E come va con Mistfire?", chiese tutto dun tratto.

Lei abbassò lo sguardo a quella domanda e sospirò.

"Non ho il controllo totale su di lei, sono ancora molto instabile e purtroppo più volte mi è capitato di perderlp involontariamente senza rendermene conto.", spiegò.

"Capisco ... a proposito, vorrei che ti fermassi qui qualche giorno. Dopotutto Suna è ancora la tua casa"

Jamila ci pensò un pò su. In fondo perchè no? Era una bella proposta.

"Va bene accetto, non ci sono problemi, starò qualche giorno, poi farò ritorno a Konoha"

"Ok"

Poi la congedò.

Jamila quindi tornò nella sua vecchia casa. Era come la ricordava, tutto stava al proprio posto come l'aveva lasciata l'ultima volta. Si guardò quindi attorno, notando che la polvere ricopriva ogni cosa e sui muri c'era qualche ragnatela qui e la. L'odore di chiuso impregnava l'aria e quindi aprì tutte le finestre. Andò poi nella sua stanza, notando che era uguale a come l'aveva vista l'ultima volta. Aprì anche li la finestra e vide che la polvere era ovunque. Ci sarebbero state delle pulizie da fare. Poi lasciò cadere la borsa, sollevando un polverone che la fece starnutire più volte. Infine andò in esplorazione delle altre stanze. Non appena entrò nella stanza di Jamir le si strinse il cuore. Dopo aver aperto pure li la finestra, uscì chiudendosi la porta alle spalle. I suoi occhi si inumidirono ma lei ricacciò indietro le lacrime, sdegnata.

"Piangersi addosso non serve a niente, ho versato troppe lacrime, ma ora devo guardare avanti" si disse tra se.

Poi tornò in cucina e impostò i sigilli.

"Kage bunshin no Jutsu!"

Poco dopo fu circondata da quattro cloni.

"Bene ragazze, questa casa ha bisogno di una ripulita e mi serve il vostro aiuto"

Le copie annuirono e dopo essere state suddivise iniziarono le pulizie e anche lei ci diede dentro. In due ore la casa tornò pulita e splendente, quindi congedò le copie ringraziandole e rimase sola con Kyuu al suo fianco. Andarono nella sua stanza e lei si sistemò per bene. Quando ebbe finito salì in groppa a Kyuu. Andarono sulla solita rupe ad ammirare il paesaggio. In quei quattro anni non era affatto mutato, era come lo ricodava. Tra quelle rocce aveva salvato Kyuu anni prima e in quel luogo le loro vite si erano intrecciate. Lo coccolò quindi con amore. Poi si guardò attorno con aria malinconica, quel posto le ricordava Jamir, il suo amato fratello. Si ricordò di tutte quelle volte che l'aveva rassicurata quando era giù di morale, le sembrò quasi di vederlo seduto al suo fianco. Sospirò. Tra una settimana sarebbe stato il suo 20esimo compleanno.

Oh fratello mio te ne sei andato troppo presto ... mi manchi.

Poco più tardi tornò a casa in groppa a Kyuu. La giornata trascorse in fretta e quella notte il suo sonno fu inquieto.

 

 

Angolo dell'Autrice

Salve gente, eccomi qui con questo nuovo capitolo. Volevo dedicare questa parte al Villaggio natio di Jamila. Suna nonostante tutte le sofferenze che Jamila ha passato, tiene comunque alla sua casa. Ho un pò patito, ma alla fine eccolo qui. Ringrazio MartinForever, AkaneChan95 e KakashinoSharingan per le loro recensioni o chi legge e basta. Concludo dicendo...alla prossima avventura.

Baci EragonForever. (Capitolo leggermente sistemato)

   
 
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