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"Ho brutte notizie." Annunciò Spock.
Quando mai non c'erano brutte notizie? Da quando era diventato capitano dell'enterprise non c'era mai stata una missione che fosse filata liscia. Doveva sempre accadere qualcosa di inaspettato, che metteva a repentaglio la sicurezza della loro nave e le loro stesse vite. Ora chi sa che cosa aveva in serbo il destino per loro.
"Una tempesta neutronica sta per incrociare la nostra rotta e colpirà anche Minara." Continuò Spock.
"Potrebbe mettere in pericolo le vite delle persone sul pianeta?"
"No, loro saranno protette dall’atmosfera del pianeta. Ma potrebbe mettere in pericolo l'enterprise e la navetta con cui effettueremo il trasporto."
"Tuttavia non possiamo rimandare la missione. Il meccanico, Sharky ,è stato molto chiaro. Il generatore non si può riparare e le batterie sono in via di esaurimento." Obbiettò Kirk.
"Si ,per questo suggerisco di limitare il numero delle persone da sbarcare sul pianeta. Potrebbe cavarsela il signor Scott da solo."
"No è escluso, voglio sincerarmi della reali condizioni del personale della spedizione."
Spock valutò se era il caso di replicare ulteriormente e cercare di riportare il testardo umano alla ragione usando la logica. Quindi richiamò alla memoria gli episodi in cui aveva avuto la meglio in una discussione, sfruttando la sua dialettica, e non riusci a rammentarne neppure uno.
"Va bene, come ti pare, ma se quando la tempesta colpirà sarete ancora sulla superficie, non potrete decollare per tornare a bordo ."Lo ammonì. "Tu pensa a tenere al sicuro la nave e l'equipaggio. Io penserò a me e alle persone sul pianeta."Il tono di Kirk era risoluto e al vulcaniano fu chiaro che questo chiudeva la discussione.