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Autore: Ladyeffe    02/01/2016    0 recensioni
Un nuovo pianeta, una nuova vita, una nuova persona, ma le stesse emozioni e gli stessi sentimenti, quelli non ci possono essere tolti, siamo umani.
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DAL 1 CAPITOLO
''Elizabeth Journey, soldato numero 5'' ci misi un paio di secondi per capire quella, seppur minuscola, frase mi chiamavo Elisabeth Journey, questo lo ricordavo, ma la parte del soldato non mi era chiara...
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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                                                                               chapter two


Elizabeth Journey, 18 anni, titolo di migliore studentessa della Linguistic High, genitori divorziati, vivevo con mio padre costantemente ubriaco. 
                                                                                                                                                                                                                                               

Pian piano iniziai a ricordare alcune cose della mia vita, ma ancora non ricordavo come ero arrivata su quella maledetta astronave. Quando fu uscita dalla stanza la donna vestita di bianco, che poi scoprii si chiamasse Dott ssa. Nicole McGray, fece entrare due donne che mi aiutarono a togliere il camice che indossavo, per poi farmi entrare in una grande vasca da bagno, dopo essermi lavata e asciugata mi fecero indossare una tuta nera molto aderente con il numero '5' sulla spalla destra, e un paio di scarponi neri.                                        

''Signorina, ora deve raggiungere la sala centrale'' mi disse una delle due donne mentre mi accompagnava davanti una porta automatica, quest'ultima si aprì rivelando un lungo corridoio bianco con alcune telecamere poste sotto il soffitto, la donna mi fece segno di andare e io percorsi il corridoio, arrivando alla fine di esso trovai un'altra porta automatica, la attivai e quando questa si aprì rimasi quasi incantata, ero in una grandissima stanza di comando, dove erano posizionate quindici sedie, sulle quali erano seduti dei ragazzi, presuppongo miei coetanei, indossavano la stessa muta che avevo indosso, solo che ognuno di loro aveva numeri diversi sulla spalla destra. Davanti a loro c'era la Dott ssa. McGray intenta ad avere la loro attenzione, sorrise appena mi vide ''Oh, la numero 5 siamo al completo. Venga, si sieda'' a queste parole l'attenzione di tutti fu rivolta su di me, beh molto imbarazzante per una come me che odiava essere al centro dell'attenzione. Con la velocità della luce mi sedetti su l'unica sedia libera, accanto ad un ragazzo dai capelli neri e con la testa rivolta verso il basso, lui decisamente non era felice di essere qui, quanto lo capivo.                                                                                                                                                  

''Allora, vi ho spiegato ad ognuno di voi perchè siamo qui, e se avete dei dubbi, molto probabilmente c'è li avete, pian piano vi saranno date tutte le risposte di cui avete bisogno, è solo questione di tempo, è normale che ora vi sentite fuori luogo, confusi e molti di voi anche arrabbiati, ma sappiate che tutto questo è stato fatto solo per il bene dell'umanità, un giorno ci ringrazierete'' disse con molta autostima ''Siamo nell'anno 2035, e un futuro migliore si prospetta per voi, ma dovete fare ciò che vi viene detto, detto questo ora avrete modo di conoscervi'' disse sorridente per poi abbandonarci seguita da due uomini, bene avremmo dovuto fidarci di queste persone o no?.                                                                                                                                                                                                                                                            

Il ragazzo che era seduto vicino a me, cui riuscii a scorgere il numero sulla sua tuta '6', alzò la testa e di sottecchi notai il suo profilo, naso leggermente all'insù, pelle chiara, ciglia molto lunghe che delineavano un paio di occhi verdi, a mio parere, stupendi. Aveva i capelli nerissimi che facevano contrasto con la sua pelle, ma la cosa che mi incuriosò di più fu la mascella, molto delineata, che si gonfiava, segno che era nervoso. Probabilmente lo guardai un po' troppo a lungo, perchè se ne accorse e si girò verso di me ''Numero 5, eh?'' disse con un tono di voce molto basso, feci di si con la testa, a quanto pare mi avevano affibbiato un numero e dovevo tenermelo ''Sai il perchè di questi numeri?'' domandai, probabilmente non lo sapeva nemmeno lui, ma tanto vale avrei fatto una chiacchierata con qualcuno dopo 2 anni di sonno profondo ''Siamo un esperimento, di certo non ci chiameranno con dei simpatici nomignoli'' sputò freddo, probabilmente lui sapeva più di me, e dovevo trovare il modo di farmi dire quanto più sapeva ''In che senso siamo un esperimento?'' dissi curiosa ''Ci portano su un altro pianeta, con la scusa di salvarci, ma non sanno cosa troveremo su Kepler, se questo non me lo chiami esperimento..'' ci pensai su, e in effetti aveva ragione, era una follia ''Comunque io sono Trent Myles'' disse lui mentre io ero sovrappensiero ''Elizabeth Journey'' mi affrettai a dire, fece un mezzo sorriso, e dio che sorriso.                                                                                                                                                        

Mi  ricomposi immediatamente non appena un ragazzo davanti a noi balzò in piedi, un ragazzo moro, alto, e dal fisico palestrato, aveva il numero 10 ''Credo che dovremmo essere tutti uniti in questa avventura, nessuno di noi sa molto su questa situazione, ma una cosa la sappiamo, se su miliardi di ragazzi hanno scelto noi, una cosa è certa, siamo speciali e dobbiamo sfruttare al meglio ciò che riusciamo a fare, io sono Mark Rivers e sono onorato di stare qui con voi'' disse provocando l'applauso di tutti i presenti, tranne di due persone, me e Trent, non lo facemmo nemmeno apposta, ma noi non eravamo altrettanto felici di quello a cui andavamo incontro.


I'm heeere

Allora inizio col scusarmi con la lunghezza, ma essendo inesperta con l'html non posso fare ancora capitoli troppo lunghi altrimenti combino solo un disastro, per il resto spero che vi stia piacendo, fatemi sapere. un bacione
Faby

  
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