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Autore: I_love_villains    03/01/2016    2 recensioni
Terza storia della serie Aka + Oto. Per capirla non serve aver letto le prime, ma farlo aiuta.
Un misterioso nemico sconvolge i sogni del Covo. Chi è? Cosa vuole dai ninja? Riuscirà a spaventarli?
Questa fic diventerà interattiva verso l'ottavo capitolo, quindi avete tutto il tempo di decidere se la storia vi piace e vale la pena lasciare una recensione.
Genere: Avventura, Comico, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Orochimaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Aka + Oto'
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Kimimaro si svegliò verso le otto del mattino. Notò con sorpresa che il suo compagno di squadra era ancora a letto. Di solito Hidan si svegliava alle cinque per compiere i suoi riti.
“Hidan?” chiamò piano il ragazzo.
“Hm?”
“Niente. Mi chiedevo se fossi sveglio.”
“Sì. Sono stato sveglio tutta la notte.”
Kimimaro trovò strano il tono del partner: sembrava più che stanco,quasi indifferente.
“Questa era una notte sacra anche per Jashin?”
“No.”
Il fanatico aprì gli occhi,ma non si alzò.
“Stavo pensando a Tayuya. L’hai vista ieri con Deidara?”
“Sì.”
“Beh,mi chiedevo perché ha scelto lui. Voglio dire,io le ho manifestato da mesi il mio amore. All’inizio era innamorata di Itachi,ma poi la cotta le è passata,come già avevo anticipato. Adesso sono buoni amici,ma niente di più. Poi passa il tempo,noi ci avviciniamo sempre più,e spunta fuori che sta con il biondino.”
Kimimaro si stupì ancora di più: Hidan non stava usando il suo solito linguaggio scurrile.
“Tutta la notte ho pensato a questa storia” continuò il fanatico. “E vuoi sapere cosa ho concluso? Una beneamata m*bip*a! Forse la risposta è che quella è solo una p*bip*ella.”
“Oh,ecco le parolacce.”
“E che intendi fare?”
Hidan scrollò le spalle e si rigirò nel letto. Kimimaro uscì dalla camera. Non gli piaceva molto il comportamento del compagno: poteva fare qualcosa di pericoloso.
Un’oretta più tardi aumentò il numero dei ninja svegli. Zetsu e Jirobo preferirono fare colazione prima di scartare i regali,tutti gli altri lo fecero appena alzati. I doni furono scambiati soprattutto fra le varie squadre,in pochi avevano preso qualcosa per qualcun altro.
“Tayuya” gridò Kimimaro quando la scorse. “Tayuya” ripeté quando la ragazza si fu avvicinata. “Senti,credo che Hidan sia depresso. Non si vuole alzare nemmeno per pregare il suo dio.”
“Vuoi che gli vado a parlare?”
“Sì. Non vorrei che fosse ancora in questo stato quando dovremo andare in missione.”
“Ah. Mi sembrava strano che fossi preoccupato per lui.”
Tayuya corse fino alla camera di Hidan e bussò.
“È permesso?” domandò mentre apriva la porta quel tanto che bastava a far entrare la testa.
“Heidi!” esclamò,non ottenendo risposta.
La ragazza si avvicinò al letto e si sedette su un lato. Il fanatico le dava ancora le spalle.
“Hidan,che c’è? Perché non apri i regali?” chiese ancora lei con tono gentile.
“Mi è bastato il tuo ieri” rispose glaciale lui.
“Che vuoi dire?”
Hidan si tirò a sedere così in fretta che la fece cadere dal letto e la guardò con rabbia.
“Sai cosa voglio dire. Ti baci con quel b*bip*o senza problemi,mentre con me fai tante storie.”
“Quindi è per questo che sei arrabbiato? Non credevo che fossi così immaturo!” disse Tayuya ad alta voce.
“Io? Immaturo? Ma che c*bip*o dici?! Sei tu che sai che mi piaci e vai con gli altri.”
“E allora? Ti voglio bene,Heidi,ma non in quel modo. Non te l’ho sempre detto?”
“Non chiamarmi così! Sai cosa? Non mi interessa. Fatti pure tutta la base se vuoi,t*bip*a!”
“Come c*bip*o osi?!” urlò la ragazza,furiosa.
“Oh,adesso che fai. Corri a prendere il tuo f*bip*o flauto?”
La ragazza afferrò la prima cosa che le capitava fra le mani e gliela lanciò contro.
“Vuoi farmi male? Non hai ancora imparato che a me il dolore piace? Troppo occupata a …”
Con un grido,la ragazza gli saltò addosso.
“Sta’ zitto,c*bip*e. Sei tu che continui a illuderti.”
Hidan la respinse con facilità.
“Troppo occupata a fartela con gli altri per conoscermi meglio,eh?”
“Sei un maiale! L’unica cosa che ti importa è portarmi a letto. Tu non mi ami,vuoi solo sc*bip*are!”
“Che altro si potrebbe fare con una p*bip*ella come te?”
Tayuya gli diede uno schiaffo. Hidan sorrise.
“Ti lascerei continuare,ma sono stanco della tua vista.”
Il nukenin estrasse la sua falce.
“Allora,non dici più niente adesso,p*bip*ella?”
“Come hai creduto che mi potessi innamorare di un essere che mi fa orrore?” sussurrò lei.
Hidan fendette l’aria davanti a lei,poi uscì dalla stanza e dal Covo. Tayuya strinse i pugni e si sfogò insultando il fanatico a pieni polmoni. Anche lei lasciò la camera. Una porta si aprì. Lei stava borbottando ancora diverse bestemmie e non se ne accorse.
“Buongiorno” la salutò Itachi,con il solito tono freddo.
“Ciao. Ti ho svegliato?”
“Mi stavo già alzando.”
“Posso parlarti un attimo?”
Itachi annuì. Tayuya gli raccontò l’accaduto mentre lui si metteva lo smalto. Quella scenetta si ripeteva quasi tutti i giorni. Lei entrava nella sua stanza,parlava quasi sempre lei e se ne andava dopo circa un’ora. La ragazza si confidava con lui perché era intelligente,quindi poteva darle dei consigli,e non era pettegolo,quindi non avrebbe raccontato a nessuno i fatti suoi. L’unica cosa che le dispiaceva era che se ne stava quasi sempre zitto. Per questo cercava di non stare troppo con lui,nel caso lo stesse disturbando e lui non lo dicesse. Di solito se ne andava quando aveva l’impressione di stare dallo psicologo,non con un amico.
Itachi ascoltò la storia,raccontata fra varie imprecazioni. L’Uchiha pensò che la ragazza doveva essere proprio furiosa: era da quando l’aveva conosciuta che non diceva più così tante parolacce. Infatti,vuoi che con lui si controllava,vuoi che i litigi erano diminuiti ed andava d’accordo con quasi tutti,la ragazza aveva imparato a esprimersi senza scandalizzare nessuno.
Arrivata alla fine del racconto,asciugandosi lacrime di rabbia, Tayuya chiese: “E adesso che faccio?”
“Prova a parlare con Kakuzu” suggerì Itachi. “Fra compagni di squadra ci si conosce.”
“Va bene. Grazie.” Tayuya bussò alla camera di Kakuzu.
“Avanti!” disse l’avaro. Poi,quando lei entrò: “Oh,sei tu. Grazie per il salvadanaio.”
“Di niente.”
La ragazza si sedette sul letto e si mordicchiò le labbra,esitante.
“Che c’è?”
“Ecco,volevo parlarti di quel c*bip*e di Hidan. Ieri ha visto che baciavo Deidara e adesso è geloso.”
“Tu hai baciato Deidara?!” ripeté sorpreso Kakuzu.
“Certo. In discoteca. Ma tu dov’eri?”
“A contare i soldi. Non mi piace molto ballare.”
“Comunque,sì,l’ho baciato. Credo si possa dire che stiamo insieme.”
“Oh. E questa Hidan non l’ha presa bene.”
“Per niente. Stamattina mi ha insultata e minacciata,e non l’aveva mai fatto prima. Tu eri il suo compagno di squadra. Che dici,gli passerà?”
“Ehm … è la prima volta che Hidan si comporta così. In passato le ragazze che ha avuto le ha sacrificate.”
Queste parole spaventarono un po’ Tayuya. Kakuzu se ne accorse e si affretto a correggersi.
“Ma erano tutte avventure di una notte,tu sei l’unica che ha corteggiato. Credo sia meglio aspettare e vedere se si calma da solo.”
“Speriamo. Di solito mi diverto con lui.”
Tayuya ringraziò il tesoriere e andò nella Sala Ricreativa. Lì trovò Sakon,Ukon,Kidomaru,Deidara,Kisame e Pain che giocavano all’X-box.
“Ehi,Tai,vuoi unirti a noi?” la invitò Sakon senza distogliere gli occhi dalla tv.
“Ma certo.”
“Manca ancora un giocatore,altrimenti non facciamo squadre pari” osservò Ukon.
“Tu!” ordinò il Leader a Sasuke. “Gioca con noi!”

Intanto Konan,in cucina,stava preparando il pranzo di Natale assieme a Kimimaro e Sasori.
“Come procede la preparazione del pollo?” domandò la donna ai suoi aiutanti.
“Bene” rispose la marionetta.
“E il dolce è nel forno?”
“Sì,Konan” rispose Kimimaro.
“Bene.”
Qualcuno bussò alla porta della cucina e gridò: “Tobi vuole aiutare!”
“No,Tobi. Siamo in troppi qui dentro” cercò di mandarlo via Konan. “Perché non giochi con gli altri?”
“Va bene!”
“Speriamo non torni” mormorò la donna mentre si rimetteva a cucinare.
Quando il dolce fu pronto, Kimimaro uscì per sistemarlo in un’area deserta della casa. Purtroppo una figura in corsa lo urtò e il dolce finì per terra.
“Kabuto,ma che fai?” chiese alterato il ragazzo.
“Kimimaro,sei tu? Qualcuno mi ha preso gli occhiali.”
“Ma perché corri per il corridoio?”
“Credevo di aver trovato chi me li ha rubati,invece eri tu.”
“Beh,adesso io ti aiuto a cercarli,poi tu mi aiuti a rifare il dolce.”
I due ninja se ne andarono senza pulire per terra,consapevoli che presto qualcuno lo avrebbe fatto al posto loro. Infatti erano appena entrati nella Sala Ricreativa,che dietro di loro stava per scatenarsi un duello. Jirobo e Zetsu si stavano fissando con aria di sfida al di sopra del dolce caduto.
“Levati di torno,grassone” intimò Zetsu Nero.
“Sei tu che devi sparire,fogliolina” replicò Jirobo.
“So per esperienza che voialtri non mangiate il cibo caduto per terra. Quindi smamma,palla di lardo!”
“Beh,io sono contro lo spreco,insalata. E poi ho fame.”
Prima che si lanciassero uno contro l’altro,udirono un sommesso SLAP SLAP. Abbassarono lo sguardo: del dolce non c’era più traccia. Era rimasta solo un po’ di crema e Sbaciucchio la stava leccando.
“Dannata palla di pelo,come osi fregarmi la merenda?! Adesso mangio te!” gridò Zetsu Nero.
“No! Che dici?! È piccolo e non sa quello che fa” intervenne Zetsu Bianco.
“Tu sta’ zitto!”
Mentre Zetsu litigava con sé stesso,Jirobo andò a cercare qualcos’altro da mangiare. Sbaciucchio salì le scale e si imbatté in Tobi.
“Ciao,Sbaciucchio. Vuoi aiutare Tobi a convincere Orochimaru-sama a giocare insieme?”
L’orsetto si sedette davanti alla porta e fece il suo tenero verso.
“Lo prendo per un sì” disse il bravo ragazzo. Riprese a tempestare la porta di pugni. “Orochimaru-sama? Adesso c’è anche Sbaciucchio. Giochiamo? Giochiamo? Giochiamo?”
Orochimaru aprì la porta incavolato nero,con la katana in mano. Il Tobicidio fu sventato dal Leader,che li voleva tutti nel soggiorno.
“Voglio che prima di pranzo guardiamo un film insieme” annunciò.
Lui si sedette sul divano,con Konan accanto. Tutti si affrettarono a occupare il resto del divano e le poltrone. Chi restò in piedi prese sedie dalla cucina o si sedette per terra.
Pain aveva scelto un film molto natalizio: Jack Frost. A metà della visione si udì un DRIIIN DRIIIN. Dei venti ninja che si trovavano nel salotto(venti,perché Hidan era tornato,anche se non si era ripreso del tutto),solo otto restarono al loro posto,ed erano: Konan,Orochimaru, Tayuya,Kimimaro,Itachi,Sasuke,Kabuto e Sasori. Tutti gli altri erano scattati verso la porta d’ingresso. Si formò così una calca per uscire dal salotto e nessuno riuscì a passare.
Raramente il Covo riceveva delle visite,per questo era un piacere aprire la porta a degli sconosciuti. Visto il periodo in cui si trovavano,poi,erano curiosi di sapere chi fosse arrivato. Quando il film fu finito Konan domandò a chi era rimasto: “Che dite,glielo diciamo che era il timer del forno?”
“Naaah!” le risposero.
La donna scrollò le spalle e si dedicò a fare degli origami fino all’ora di pranzo. Intanto la lotta per raggiungere la porta d’ingresso proseguiva. Dopo due ore,poco prima che fossero richiamati per pranzare, Tobi riuscì a sgusciare dal groviglio. Corse verso la porta,ma non fece in tempo ad aprire che fu placcato da Pain. Il Leader lo atterrò e aprì la porta.
“Strano,non c’è nessuno” commentò.



***Angolo Autrice***
Autrice: per chi non lo sapesse, Jack Frost è un film su un pupazzo di neve assassino.
Kabuto: per fortuna ho ritrovato gli occhiali solo dopo la visione del film.
Autrice: ti faceva paura?
Kabuto: certo che no! Solo che io vedo film più artistici.
Autrice: bene,perché il vero terrore comincia nel prossimo capitolo. Muahaha!.
Kabuto: mi devo preoccupare?
Autrice: mi hanno definita un genio del male ... Saluta!
Kabuto: alla prossima!
   
 
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