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Autore: _cercasinome_    08/01/2016    1 recensioni
Buon Natale a tutti!
Ecco a voi una raccolta di one-shot delle nostre coppie preferite di Fairy Tail!
La lista delle coppie è piuttosto lunga, ma non so se riuscirò a scrivere qualcosa per ognuna.
Ecco a voi il Natale vissuto dalle nostre amate fate (dal mio punto di vista)!
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"Si sdraiò sul suo morbido letto, coprendosi col caldo piumone fino alle orecchie.
Chiuse gli occhi, cercando di trattenere le lacrime mentre brividi di freddo le attraversavano tutto il corpo.
Si, ogni suo Natale era stato freddo. Gelido come l’inverno."
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"Cana scoppiò a ridere, mentre Mirajane sorrise, intenerita dalle fantasie dell’amica.
-Beh, chi lo sa! A Natale si è tutti più buoni, no? Forse Gray ti bacerà sul serio!- esclamò Cana, dando una gomitata nel fianco all’amica, facendola barcollare per la forza che ci aveva messo."
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Spero di avervi incuriosito! Auguri a tutti!!!
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vischio

-Juvia, sei di buon umore oggi!-
Mirajane si fermò a fissare da dietro il bancone, mentre puliva un boccale di birra con un panno, la maga dell’acqua che, seduta di fronte a lei su uno sgabello, dondolava avanti e indietro le lunghe gambe, sorseggiando gongolante una tazza di cioccolata calda.
-A cosa si deve tutta questa felicità?- chiese Cana curiosa, osservandola ghignante, dando voce anche alla curiosità dell’albina che le stava versando dell’altro vino.
-Juvia ama il Natale!- esclamò l’azzurra, poggiando la tazza sul bancone e portando le mani a incorniciarle il volto leggermente rosso, solo lei sapeva perché.
Cana e Mirajane si guardarono divertite e ancora più confuse.
-Come mai?- chiese allora la maga dai capelli bianchi, lasciando stare le sue faccende e appoggiando i gomiti sul bancone e sorreggendo il viso sui palmi delle mani, dedicando tutta la sua attenzione alla maga dell’acqua.
-Juvia ha riempito tutta la gilda di piante di vischio! Così Juvia non dovrà fare altro che passare l’intera giornata accanto a Gray-sama  e, quando si ritroveranno sotto un rametto di vischio, Juvia riceverà finalmente un bacio dal suo Gray-sama!!!-
Cana scoppiò a ridere, mentre Mirajane sorrise, intenerita dalle fantasie dell’amica.
-Beh, chi lo sa! A Natale si è tutti più buoni, no? Forse Gray ti bacerà sul serio!- esclamò Cana, dando una gomitata nel fianco all’amica, facendola barcollare per la forza che ci aveva messo.
-Cana-san lo pensa davvero?!- chiese speranzosa Juvia, con le mani congiunte sotto al mento e gli occhi che brillavano.
-Beh, perché n…-
La castana non ebbe neanche il tempo di terminare la sua frase perché un tornado le era passato accanto alla velocità della luce.
Sistemandosi i capelli leggermente scompigliati, cercò con lo sguardo Juvia, per capire cosa le fosse preso. Anche se aveva già qualche idea in testa.
Sorrise intenerita e divertita nel vederla davanti al portone dove Gray, appena arrivato, stava togliendo la neve che per strada era caduta sul suo giubbotto e sui suoi capelli.
-Buongiorno Gray-sama!- esclamò la maga dell’acqua, felice, come ogni giorno, di vedere il suo amato, mentre dondolava sui talloni tenendo le mani congiunte dietro la schiena.
-Giorno anche a te, Juvia- rispose, concedendole un’occhiata di sfuggita.
Stava per dirigersi verso il bancone, per ordinare la sua solita bevanda ghiacciata, ma Juvia lo afferrò per un braccio e lo riportò al suo posto.
-Che c’è?!- chiese seccato, trovandosi Juvia col naso all’insù che fissava qualcosa.
Alzò la testa, facendo vagare lo sguardo. Si infilò le mani in tasca, annoiato, non vedendo nulla di strano oltre alcuni rametti di vischio.
Tuttavia non riusciva a capire perché avessero attirato l’attenzione di Juvia.
Quando riportò lo sguardo su di lei, alzò un sopracciglio e l’osservò confusa. Aveva gli occhi chiusi e le labbra protese verso di lui.
Si grattò la nuca, non capendo il comportamento della maga. Ma c’era qualcosa di strano…
-Hai la faccia sporca di cioccolata- disse semplicemente, notando solo in quel momento la bevanda scura sulla punta del naso e sulle labbra. Sembrava avesse dei baffi.
Non avendo più niente da dire o da fare lì, andò finalmente al bancone, dove Mira aveva già preparato la sua bibita, lasciando una Juvia tutta rossa per l’imbarazzo e che cercava di pulirsi in ogni modo.
-Gray-samaaaa!- urlò ancora, correndo verso di lui –Gray-sama doveva baciare Juvia!- disse tirandolo da un braccio.
Mirajane riuscì ad evitare per un soffio il getto di limonata sputato da Gray, che aveva iniziato a tossire.
-Io?! Perché avrei dovuto baciarti?!- riuscì a dire, dopo essersi ripreso, con un leggero rossore sulle guance.
-Perché Gray-sama e Juvia erano insieme sotto il vischio!- rispose lei, come se fosse la cosa più semplice e ovvia del mondo.
Gray la guardò confuso per qualche secondo. Riguardò i rametti di vischio di poco fa e poi di nuovo lei che sorrideva radiosa.
Spalancò tutto d’un tratto gli occhi, ricordando la famosa leggenda del vischio secondo cui due persone, se si trovavano insieme sotto la pianta, dovevano baciarsi.
Deglutì, vedendo la maga guardarlo insistentemente e farsi sempre più vicina.
-Io non bacio proprio nessuno- disse, allontanandosi e facendo scontrare le labbra di Juvia, che già aveva chiuso gli occhi ed era pronta a baciare il mago, con la superficie fredda del bancone.
-Gray –samaaaaaa!- piagnucolò la maga, inseguendo Gray per tutta la gilda.
Non ci sarebbe neanche bisogno di dire che quella, per il mago del ghiaccio, era stata una giornata piuttosto dura. La gilda era stata tappezzata da rametti di vischio, erano praticamente ovunque! E Juvia gli stava così appiccicata che, naturalmente, capitò molte volte di ritrovarsi insieme a lei sotto quella dannatissima pianta.
Ovviamente lui non l’aveva sfiorata. Aveva evitato ogni tentativo di Juvia, che però non demordeva.
Era stato frustante e molto sfiancante fuggire per tutto il giorno dalle labbra rosee e morbide di Juvia, sotto lo sguardo divertito di tutti i loro compagni che lo prendevano in giro per il suo imbarazzo, evidenziato dal rossore del suo viso.
Purtroppo però, la giornata non stava finendo nel migliore dei modi.
Si erano trattenuti in gilda fino a tardi, quasi tutti. E, proprio mentre stava andando via, Mirajane gli aveva “gentilmente” chiesto di accompagnare Juvia a Fairy Hills, dicendo che una giovane e bella ragazza come lei non potesse camminare per strada tutta sola a quell’ora.
Aveva cercato in tutti i modi di convincere Mirajane ma inutilmente. E poi, lui non aveva voluto insistere troppo. Mira, certe volte, faceva paura.

E così, in quel momento, si trovava per le strade di Magnolia insieme a Juvia che non aveva spiccicato parola da quando avevano lasciato la gilda.
Gray camminava lentamente, con le mani in tasca, in modo da rimanere al fianco della maga. La guardava di sottecchi cercando di capire cosa avesse.
Juvia camminava con la testa china e le mani congiunte. Era triste. C’era sicuramente qualcosa che non andava.
-Hai freddo?- chiese Gray, intenzionato a scoprire cosa avesse la maga senza, però, fare domande dirette e bisognoso di rompere quel silenzio soffocante.
La maga scosse semplicemente la testa in risposta, facendo insospettire ancora di più il mago.
-E’stata una giornata stancante, vero?-
-Già-
Gray infossò la testa nelle spalle.
La situazione si stava facendo piuttosto imbarazzante e inusuale.
Di solito era lei quella che non faceva altro che parlare e parlare e manteneva vivo il discorso mentre lui rimaneva in silenzio. Eppure a lei andava bene in quel modo. Juvia riusciva a capirlo semplicemente guardandolo negli occhi, o osservando i suoi gesti. E si faceva bastare le poche parole che diceva.
Ma lui no. Lui non era come lei.
Si, avevano sempre avuto un rapporto particolare perché riuscivano a capirsi e comunicare molto facilmente.
Ma questo quando era lui che stava zitto e lei doveva capirlo.
I ruoli si erano invertiti.
Lui non riusciva minimamente a capire cosa passasse per quella testolina azzurra. E la cosa lo faceva impazzire!
Juvia non aveva mai avuto problemi a esternare i suoi sentimenti, quindi Gray non si era mai dovuto sforzare per capire come stesse o che stesse pensando.
Ma in quel momento…cavolo, avrebbe dato qualunque cosa per capire cosa avesse la maga!
In realtà, sarebbe stato molto semplice scoprirlo. Sarebbe bastato domandarglielo, tutto qui.
Ma Gray era orgoglioso e testardo come pochi. Non aveva assolutamente intenzione di chiederglielo. Non voleva che Juvia fraintendesse il suo interessamento, come faceva ogni dannatissima volta.
Però…essere completamente ignorato da lei era qualcosa di molto più frustante di passare l’intera giornata scappando da lei.
Il suo orgoglio, però, gli permise di parlare solo quando, arrivati a Fairy Hills, Juvia lo stava lasciando lì all’ingresso senza neanche salutarlo.
Aveva stretto i pugni nelle tasche, digrignato i denti e fatto un lungo respiro, guardando la schiena della maga che si allontanava sempre di più.
-Si può sapere cosa ti prende?-
Juvia alzò la testa di scatto, presa di sorpresa dalla voce dure e roca di Gray.
Si era girata lentamente, senza avvicinarsi.
-N-niente- sussurrò a denti stretti, distogliendo lo sguardo da quello severo e, anche se lei non se n’era accorta, preoccupato del mago.
Fu lui ad avvicinarsi, stupendola, continuando a fissarla nel tentativo di riuscire a decifrare qualche suo gesto o il suo sguardo.
-Non dire cavolate! E’ da tutta la sera che ti comporti in modo strano. Cos’hai?- chiese severo, con un tono che pretendeva una risposta, vera.
Juvia si morse il labbro inferiore con i denti, strofinando le mani tra loro per il nervosismo e per cercare di riscaldarle, guardando il mago solo di sottecchi.
Non sapeva se parlare o meno.
Ma alla fine, poté solo cedere davanti a quell’espressione di rimprovero e quasi implorante del ragazzo.
-Juvia si è svegliata molto presto questa mattina, per andare in gilda prima di Gray-sama e sistemare tutti i rametti di vischio. Juvia aveva aspettato con ansia l’arrivo di Gray-sama. Ma Gray-sama…-
Gray alzò gli occhi al cielo, spiattellandosi una mano sul volto, più per nascondere il rossore delle guance che per altro.
Era davvero questo il problema?!
Non credeva che Juvia ci fosse rimasta così male.
In fondo, era uno dei suoi tanti rifiuti. Ogni giorno Juvia cercava di avvicinarsi a lui, facendogli strane proposte e lui l’ha sempre ignorata o rifiutata.
Cosa c’era di diverso quella volta?
-Juvia non ha mai festeggiato il Natale a Phantom Lord e non ha mai ricevuto nessun regalo. Quest’anno sperava potesse essere diverso. Juvia desiderava solo un bacio da Gray-sama, niente di più…-
Gray  l’osservò attraverso lo spazio fra le dita della mano.
Le parole sussurrate di Juvia, il rossore sulle sue guance e il suo modo quasi impacciato lo fecero imbarazzare ancora di più.
Non sapeva spiegarsi perché, ma in quel momento la trovava dannatamente tenera e dolce.
Sembrava una bambina che non aveva ricevuto il regalo che tanto voleva.
Fece cadere, senza volerlo, lo sguardo sulle labbra della maga, che continuava a torturare con i denti.
Il suo cuore iniziò a battere così freneticamente nel petto, che pensava avrebbe distrutto presto la cassa toracica. Iniziò a sudare freddo e il suo cervello stava andando completamente in tilt.
Per pochi secondi, sentì l’ardente desiderio di assaggiare quelle labbra rosee. Dovevano essere dannatamente gustose.
Per fortuna, o sfortuna, il suo cervello riprese a lavorare prima che potesse fare qualcosa.
Ma quando notò gli occhi lucidi della maga, stava per cedere di nuovo.
Doveva fare qualcosa.
Voleva fare qualcosa.
Dopo che l’aveva fatta parlare e aveva scoperto cosa non andasse, non poteva restare con le mani in mano.
Doveva trovare un modo per tirarle su il morale, assolutamente.
Non riusciva a sopportare quel tenerissimo broncio triste.
-Mi dispiace, non credevo ci tenessi così tanto- disse, infilando nuovamente la mano in tasca.
La osservò provare a sorridergli, ma il tentativo della maga fallì miseramente.
Cavolo, cosa poteva fare?
L’unica soluzione era davvero baciarla?!
Guardò ancora le sue labbra.
No.
Non poteva.
Era troppo presto.
Non era pronto.
Non era sicuro.
Non poteva illuderla.
Però…
Sapeva che se ci avesse pensato ancora, sarebbe tornato indietro, quindi…
Chiuse gli occhi, chinando il capo verso la maga che rimase ad occhi spalancati ritrovandosi il collo del mago davanti agli occhi e sentendo improvvisamente un piacevole calore.
Gray poggiò le sue labbra sulla fronte chiara della maga per qualche secondo.
La sua pelle era fresca, sicuramente per via della bassa temperatura, e aveva davvero un buon odore.
Il suo tocco era stato leggero. Era durato davvero poco ma Juvia si era goduta ogni attimo, cercando di imprimersi nella mente la forma delle labbra dell’amato.
Continuava a fissarlo sbalordita anche quando si era allontanato, mettendo fine a quel contatto a dir poco magico e, grattandosi la nuca con la mano, aveva distolto lo sguardo.
-Buon Natale, Juvia- aveva sussurrato a denti stretti, così imbarazzato da non riuscire a guardarla negli occhi. Tuttavia continuava a tenerla sotto’occhio per scoprire la sua reazione.
-E-ehi, Juvia? Perché sei tutta rossa? E perché stai piangendo? Juvia?! Perché non rispondi?! Juvia, riesci a sentirmi?! Sei svenuta?! Ma che ca…-



ANGOLO AUTRICE
Si si, lo so, Natale è finito però...non potevo non pubblicarla! Io AMO questi due!
So ch eavevo detto che avresi scritto one-shot su diverse coppie, ma le vacanze passano troppo velocemente, io sono partita e non ho avuto completamente tempo. Premetto che, se riuscirò a finire qualcosa di decente entro domenica (o comunque in questi giorni) aggiornerò, altrimenti la continuerò il prossimo Natale. Si, un anno...E' davvero tanto tempo, ma almeno sarò pronta...spero...
Grazie a tutti quelli che hanno messo la fiction fra le preferite, seguite ecc e soprattutto a chi ha recensito (scusate se non ho risposto). Ma anche a chi ha semplicemente letto.
Ci vedremo comunque presto con altri lavori...si spera!
Ciao ciao
 
  
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